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A me i colori accesi hanno rotto abbastanza le balle.

Di BC ho preso il bomber in Primaloft da mettere sotto il guscio: bellissimo e tecnicissimo. Ben fatto, ha una linea che può andare benissimo anche come capo urbano per il tempo libero.

Mi piace molto il colore verde oliva che loro hanno da un paio di anni e Norrona da questa stagione. Però oltre a quello hanno un blu inchiostro quasi nero (almeno credo perché non è che si capisca molto dalle foto) quell’acqua Marina che si insozza solo a guardarla e il bianco.
Ecco, un Viola/bordeaux e un senape come Arc mi piacerebbero parecchio.

Il problema di BC è che in Piemonte non si trova e la cosa spiegabile solo con la proverbiale ottusità manageriale piemontese è che l’importatore per l’Italia è Ferrino (torinese)..... poi ci incaxxiamo quando i lombardi ci prendono per le chiappe....
 
Sono passati i tempi quando mio padre mi diceva che la giacca a vento deve essere assolutamente gialla o rossa, perchè se sei in pericolo e hai bisogno di soccorso devono vederti da distante.
Per lui, uno sui sentieri alti dell' Obante doveva essere visibile dal rifugio Campogrosso :evil:
 
Sono passati i tempi quando mio padre mi diceva che la giacca a vento deve essere assolutamente gialla o rossa, perchè se sei in pericolo e hai bisogno di soccorso devono vederti da distante.
Per lui, uno sui sentieri alti dell' Obante doveva essere visibile dal rifugio Campogrosso :evil:

Sono passati i tempi quando, se una volta nella vita hai bisogno di soccorsi, ti vengono a soccorre e l’opinione si congratula e fa il tifo per la buona riuscita dell’operazione.
Ora è meglio la giacca grigio talpa così nessuno ti cerca e i rosiconi da divano non hanno pane per i loro denti da tastiera per sputare le loro idiote sentenze.

Quindi mi raccomando, sempre giacca camo: color muschio in estate, marrone in autunno e... sulle tinte neutre del ghiccio in inverno!
 
Arcteryx non mi ha mai convinto come gusto... dato che quando si va sulle marche top, alla fine sceglie il gusto lersonale.

Ho notato che a catalogo non c’è piú, o non la trovo, l’unica giacca veramente degna di nota, la loro migliore la Sidewinder, quella con la cerniera obliqua, così come questa tipologia, che a me piace parecchio ( ho una norrona lofoten a ctive ed una peak performance Milan) stia scomparendo dai diversi cataloghi peccato ed i colori si stiano troppo generalizzando piatti.
 
IMG_2806.jpg

Incomincio a non sopportarmi più.....[emoji12]

Sarà che sugli sci mi vestivo colorato per staccarmi dal grigiume cittadino, ora che anche in città vado vestito da pirla, la necessità di stacco mi è meno sentita.
 

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Bon ma per fortuna parliamo di colori di giacche e non di orientamenti religiosi quindi non è richiesta chissà che ortodossia.

anzi gran parte del mio talebanismo cromatico è dovuto ai miei anni di formazione caratterizzati da accostamenti imbarazzanti (dopo tiro fuori qualche reperto), ho avuto davvero di tutto.

la sidewinder (bella giacca) e il concetto della zip “storta” rivive in certi modelli di altre marche come strafe (io ho il guscio temerity, zip storta e neoshell al posto del GT classico)

ipermega quoto maxxxce e il discorso sui gusti personali in ambito “marche top”
 
Ho visto sul loro sito e la temerity non la fanno più..

Anche questo nrand ha abbandonato la ceniera obliqua😭😭😭

Chissá perché, adesso si somiglian sempre più tutte, le Arc’teryx io non le distinguo tra loro
 
Per la cronaca

-Arc'teryx ha due linee che si staccano dalla gamma montagna; c'è la LEAF ("Law Enforcement and Armed Forces") e la Veilance https://www.veilance.com/it/en/ che fin dal 2009 si occupa di "navigating and responding to urban environments" (non volevo far copia incolla delle fegnacce marketing ma mi sembra abbastanza chiaro come obiettivo programmatico). Alcuni degli screenshot son stati presi da lì.

- Se per pubblicizzare la nuova alpha SV uso un modello o una modella con tratti fisionomici che si discostano da quelli del canone classico dell' alpinista medio ciò non inficia la validità del guscio. A me non da fastidio ma quando sei un pesce grosso e operi in Nord America devi sottoporti a questi esercizi di "inclusività" anche per svecchiare il marchio. Del tipo
https://www.thenorthface.it/shop/it...ttito-unisex-brown-label-4r4p?variationId=T3R

- A marchi vicini agli ambienti urbani per vocazione o per motivi meramente geografici (AR--Vancouver) succede spesso di avere nutrite schiere di estimatori che non fanno parte della clientela standard ma che finiscono per avere una certa influenza sulle vendite di un prodotto particolare e poi sulla direzione creativa/commerciale del marchio. La maggior parte delle volte non vi è una strategia manageriale precisa dietro ma la reazione ad un fenomeno anomalo riscontrato "sul campo" oppure a proposte commerciali che provengono dall'esterno. Non mi sembra plausibile che da un giorno all'altro un marchio ben radicato e conosciuto nel suo campo decida di abbracciare spritz e fighetti e abbandonare anni e anni di investimenti in r&d marketing ecc. Porto esempi anche qua
https://www.businessinsider.com/silicon-valley-investors-love-fleece-vests-2016-10?IR=T
https://www.highsnobiety.com/p/the-north-face-nuptse-jacket/
https://www.highsnobiety.com/p/supreme-the-north-face-history/

- Arc'teryx non ha il piglio di Patagonia sulle questioni ambientali ma oltre ad avere politiche di garanzia/riparazione notoriamente lungimiranti in america e in canada c'è questo https://www.usedgear.arcteryx.com/

E' bello vedere come visto che ognuno di questi marchi e i capi che producono diventano oggetti con una carica sentimentale fortissima (e visto cosa costano) ci si ritrovi spesso in "tifoserie" di marchi enormi che bene o male devono per forza diversificare e che hanno diversi scaglioni di prodotti e di conseguenza di qualità/utilizzo ecc.

C'è chi adora patagonia, io possiedo qualcosina e mi ci trovo bene. Non sono un fan sfegatato ma riconosco la qualità sulla quasi totalità dei capi.

Ho avuto qualcosa dei marchi nostrani e sorvolo sulle cinesate pruriginose che mi son trovato fra le mani (cuciture esposte, zip quasi mai YKK, miasmi, usura). Arc'teryx se vale la pena (non voglio farmi il guardaroba intero) e se riesco l'ho comprato anche usato e la qualità si è sempre notata (nel mio caso ovviamente, l'errore/difetto c'è sempre in qualunque processo industriale).

Secondo me arcteryx in Italia non sfonda un po' per concorrenza interna (abbiamo abbastanza alternative italiane/europee) e un po' perchè a molti da fastidio la combo taglio/colori blandi/vestibilità che è l'esatto contrario di cosa va qua da noi. In altri Paesi avere un capo con un taglio/vestibilità normale, nero/scuro non è un insulto alla propria street cred da "alpinista vero". rutti scoregge pugni sul tavolo e l'aquilotto 3d su sfondo verde vomito a far vedere quanto sono montanaro....e che vesta bello attillato da ciclista che è pur sempre "tecnico".

Fa ridere poi che alcuni dei marchi nostrani con una percezione di "veracità" altissima li si veda addosso a veri montagnard navigati come i giornalisti di Linea Bianca su rai 1, vero grassroots marketing quello

Cosa sei , un analista di marketing? :PAAU:D
 
A me i colori accesi hanno rotto abbastanza le balle.
..

Io sono 3 anni che non cambio i miei pantaloni distrutti Marmot perché nessuno fa più roba verde ramarro. Ho la Cerro torre con inserti verdi e tutto ciò è inaccettabile. Quando tornerà il fluo dannazione?????

Sono diventato un mago del cucito +Tenacious tape. Super barbone.

Scusate OT
Ma non dovevate nominarlo...

Già... MA RISPETTO PER MONTEPENI!!!

Fine ot
 
dissento, un bragamolla non credo accetterebbe mai il tutone dubin, ne verrebbe meno il suo look tipico HIHIHI

Terios, ma davvero ne hai visti riprendere il tutone? :shock:

che poi con la tavola basta imparare ad allacciarsi da in piedi e il culo giù lo metti solo in baita per mangiare :CICCIO

sarà che io esco principalmente con sciatori, quindi ho dovuto assumere le loro abitudini, zero pause in pista, veloce ad allacciarmi all'arrivo degli impianti

chiaro che se invece passi il giorno al park a fare e soprattutto guardare i trick degli altri, passi ore seduto nella neve...
 
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