Chi ascolta musica classica, tra gli utenti del forum?

Radu Lupu, seguo i suoi concerti ovunque, da quando ero bimbo.
Oggi siamo di fronte ad un interprete sublime in disarmo, la muscolatura non regge lo sforzo tant’è che non riesce più a suonare forte e veloce, i suoi tempi sono diventati per necessità fisiche, estremamente “comodi”.
Per quanto mi riguarda questo aspetto non ha alcuna importanza.
Ogni sua esibizizione è estasi, nessun essere umano tocca il pianoforte come Lupu. I suoi piani o pianissimi, suoni al limite dell’udibile, sopravvivono alla fine di ogni concerto, cristallizzati nella memoria per sempre.
Le sfumature , gli accenni ed i sussulti lievi di Lupu sono ancora oggi patrimonio dell’umanità.
 
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Haitink 90 anni e lavora ancora. Auguroni!

Grande interprete mahleriano e, ho scoperto recentemente, anche sciostakoviciano.

Direi che, tra quelle che conosco, questa è la più sublime interpretazione della sua ottava:

 

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Ascoltata oggi (per la prima volta) l'ouverture del Tannhäuser trascritta per pianoforte da Liszt. Interpretazione di Tanguy de Williencourt. Da restare a bocca aperta.
 
Ultima modifica:
Ascoltata oggi (per la prima volta) l'ouverture del Tannhäuser trascritta per pianoforte da Liszt. Da restare a bocca aperta.

Pezzo abusatissimo nei recital pianistici di provincia, spesso suonato in modo fracassone. Il pubblico comunque apprezza.
 
^ È un pezzo che richiede una tecnica sopraffina, da autentici virtuosi (arpeggi varî, ecc. ecc.). L'interpretazione del Tanguy ecc. mi sembra di ottimo livello. (Ho rimosso il link a Youtube poiché si riferiva a un altro pezzo. Alla radio francese hanno detto che esistono poche incisioni e che il pezzo è raramente interpretato data la difficoltà. Lo stesso Liszt si era chiesto se sarebbe mai stato interpretato. Così la leggenda).

L'unica interpretazione che trovo su Youtube è questa:

 
Non so che dirti, pur non essendo un habituè delle sale da concerto dal vivo qui da me l'avrò sentita cinque volte.
 
Liszt ha trascritto per pianoforte solo anche tutte le sinfonie di Beethoven (tutte!!), la Morte di Isotta.

Perfino la Sinfonia Fantastica di Berlioz (una delle trascrizioni più infelici che ci possano essere, dato che nella Fantastica il timbro e gli effetti orchestrali sono vera e propria sostanza, soprattutto nell'ultimo movimento, e chiaramente sul pianoforte vanno tutti persi) è stata trascritta per piano solo.

Personalmente non amo le trascrizioni, credo che andrebbero incise, e magari eseguite dal vivo, con uno scopo musicologico e storico per far conoscere alla gente il vasto mondo delle trascrizioni per pianoforte di pezzi orchestrali, ma al di fuori di un'operazione storica e divulgativa, ritengo che nel 2019 abbiano poco senso.

Le trascrizioni sono nate in un'epoca in cui non era possibile acquistare il vinile, il cd per ascoltarsi qualunque pezzo esistente. Oggi addirittura basta andare su YouTube e digitare il nome del pezzo voluto, e a meno che non sia un'opera minore minore minore, si troverà almeno un'esecuzione.

Nell'800 l'unico modo per ascoltare le sinfonie di Beethoven, un'opera di Wagner, o la Fantastica, era trovare un concerto dal vivo. Le orchestre nell'800 spesso erano di cattivissima qualità, e nonostante ciò, per una persona comune (un piccolo borghese magari), era complicato trovare un'orchestra che suonasse ciò che cercava. Magari per sentire la nona di Beethoven doveva viaggiare per km da una città all'altra, pagare un biglietto probabilmente non economico, alloggiare, ritornare a casa. Uno sforzo titanico che non tutti potevano permettersi (se poi era un piccolo borghese italiano, le possibilità di ascoltare una sinfonia tedesca crollavano).

In questo contesto nacquero molte trascrizioni per organici più piccoli (quartetto), o per pianoforte (solitamente trascrizioni facili a 4 mani). In questo modo era possibile ascoltare qualcosa che assomigliava alla sinfonia in questione, nel salotto di casa propria o o del proprio amico più ricco. Diversamente sarebbe stato impossibile anche solo immaginare l'originale.

Liszt partì da questo stato di cose, per fare della trascrizione (e quindi dell'occasione di far conoscere al pubblico pezzi per orchestra che diversamente non avrebbe mai ascoltato), un genere virtuosistico in cui il solista metteva in mostra le proprie abilità.

Allora era un genere vivo e con una profonda ragione di esistere. Oggi, con YouTube, può esistere come recupero storico, ma la sua ragione profonda è venuta meno.
 
L'insulso (cit.)


Dimenticate l'audio del video e recuperate le incisioni della Philips Records di queste 3 ultime sonate del povero Schubert, eseguite da Brendel.
In generale nessuno ha mai fatto ascoltare così chiaramente la tristezza delle composizioni di Schubert, come Alfred Brendel.

Da notare i cerotti sui polpastrelli perché da ragazzino lo portarono a scavare le trincee durante la guerra in inverno e gli vennero i geloni alle mani, i segni se li porta ancora dietro.
Personaggione comunque, uno dei più matti e solari pianisti di sempre, mai orso, mai burbero, mai divo, del resto ha conosciuto la musica tardi e l'ha lasciata ugualmente tardi, ma non come tanti altri, coltivando tante passioni più disparate!

Austriaco.
 
Grazie. In effetti mi rendo conto che delle passioni e della vita extramusicale di Brendel so poco o nulla!

Era appassionato di montagna come Michelangeli?
 
Ehi ehi Alfredone è ancora vivo, vecchio e sordo ma vivo e vegeto !

Passione per la montagna non so, ma appassionato di lettura scrittura dipinge da quando era bimbo, e ascolta(va) un casino di musica!
Spessore culturale non indifferente su tanti argomenti
 
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