LuigiXV
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Radu Lupu, seguo i suoi concerti ovunque, da quando ero bimbo.
Oggi siamo di fronte ad un interprete sublime in disarmo, la muscolatura non regge lo sforzo tant’è che non riesce più a suonare forte e veloce, i suoi tempi sono diventati per necessità fisiche, estremamente “comodi”.
Per quanto mi riguarda questo aspetto non ha alcuna importanza.
Ogni sua esibizizione è estasi, nessun essere umano tocca il pianoforte come Lupu. I suoi piani o pianissimi, suoni al limite dell’udibile, sopravvivono alla fine di ogni concerto, cristallizzati nella memoria per sempre.
Le sfumature , gli accenni ed i sussulti lievi di Lupu sono ancora oggi patrimonio dell’umanità.
Oggi siamo di fronte ad un interprete sublime in disarmo, la muscolatura non regge lo sforzo tant’è che non riesce più a suonare forte e veloce, i suoi tempi sono diventati per necessità fisiche, estremamente “comodi”.
Per quanto mi riguarda questo aspetto non ha alcuna importanza.
Ogni sua esibizizione è estasi, nessun essere umano tocca il pianoforte come Lupu. I suoi piani o pianissimi, suoni al limite dell’udibile, sopravvivono alla fine di ogni concerto, cristallizzati nella memoria per sempre.
Le sfumature , gli accenni ed i sussulti lievi di Lupu sono ancora oggi patrimonio dell’umanità.