Compresorio Plan de Corones.

Ma quale attesa? la maggior parte delle volte si sale subito (soprattutto in questo periodo) o al massimo alla seconda, che vuol dire 12 minuti, quando il DMC ce ne sta, ormai (perchè rallentato rispetto alla velocità inizialmente usata)16.

Si usa Ski tracks
E ora a Zermatt andresti sulla funivia o la 3S? (O ancore in alternativa....)
 
E ora a Zermatt andresti sulla funivia o la 3S? (O ancore in alternativa....)

Se la funivia è libera e sta per partire andrei in funivia. Non la prima volta però... Un giro sulla 3s vorrei farlo. Sono salito sulla 3s del ghiacciaio stubai il primo giorno di apertura, quella di Zermatt purtroppo l'ho mancata, ma mi farei un giro.

Tieni conto che la funivia del Klein Matterhorn non credo vada a 12,5 m/s, ma più probabilmente a 10 m/s, vista l'età e il tipo di tracciato. E, ancòra tieni conto che il 3S, invece è modernissimo. Quindi se il 3S va a 25 km l'ora e la funivia va a 36 km l'ora (sempre approssimativamente), la convenienza c'è ma non è troppa, in più c'è la scomodità di stare in piedi.
Se invece il 3S andasse a 5,5, cioè 19.8 km/h e la funivia a 12,5 cioè a 45 km/h allora la differenza in termini di tempo di percorrenza sarebbe ben più pesante e la scelta, anche al netto di qualche attesa (che immagino, comunque, alla funivia sia molto poca), sarebbe scontata. A meno che non si soffra di stanchezza alle gambe, motivo per il quale star seduti potrebbe essere un plus da non sottovalutare (come quando si prende la DMC ad Arabba che ci sta molto ma almeno si sta seduti, da quando han messo le panchette).
 
su un altro post scrivi Pra de Corones, qui compesorio

ma ce sei o ce fai?

Mha sì, al giornio d oggi cosa vuoi ke sia la grammatica e la ortografia? Oggi si scrive diviersamente, bisognia essere moderni! Caro Arslonga, vuoi ke qualc’uno capirebbe il tuo nickname?
 
Ahahah ... è sempre divertente leggere i fanboys e gli haters del Plan de Corones che si scatenano, più o meno come quelli di Chiara Ferragni o i guelfi e i ghibellini di una volta :D

A mio parere, il Plan è il posto perfetto per farci una giornata di puro sci (piste lunghe, con dislivelli considerevoli e di tutti i gradi di difficoltà), ma io non riuscirei a farci un'intera settimana bianca, perché dopo il 2° giorno consecutivo vorrei scappare altrove, per cambiare aria e panorami ;)

Credo che un paio di screenshot tratti da un'applicazione di tracking, più di mille parole (anche se poi temo di averle scritte :D), possano aiutare il collega a capire le differenze tra una giornata "in palestra" al Plan e una giornata "al pascolo" in posti completamente diversi fra di loro (il cuore del DSS e il comprensorio di Cervinia/Zermatt). Sono giornate più o meno comparabili fra loro, per durata effettiva di sci (circa 6 ore, a cui togliere al massimo 15 minuti di pausa-torta) e per velocità di crociera sulle piste (circa 30 km/h).

1) Plan de Corones:

Tra il punto di partenza (Piccolino) e il punto più lontano raggiunto (la stazione della ferrovia di Percha) ci sono 14 km in linea d'aria. Se però si considera che quasi tutto lo sciare di giornata è avvenuto dal passo Furcia in avanti, siamo rimasti entro un cerchio di non più di 8 km di diametro e quindi l'ambiente e il panorama (ammesso che ci fosse il tempo di ammirarli, col fiatone :)) sono variati ben poco.

Con 51,1 km di sviluppo (ipotenusa), abbiamo sceso -13,8 km di dislivello (cateto verticale) e dunque percorso 49,2 km in pianta (cateto orizzontale), per una pendenza media del 28% (tra i 15-16°). Se guardi il grafico altimetrico nella parte bassa della skimap, vedrai che il profilo a dente di sega ha relativamente pochi su e giù, ma tutti di grande dislivello.

In pratica, almeno fino a metà giornata, abbiamo potuto scegliere quali piste andare a fare (le nere che scendono a Riscone), trasformando il comprensorio in un luna park dove cimentarsi nelle giostre più divertenti. O, per fare un paragone più calzante, in una palestra dove allenarsi con gli attrezzi ritenuti più utili/interessanti. Insomma, una sorta di "sfida all'alpe" e ai primi limiti tecnici e atletici ... Poi, però, dopo un paio di ripetizioni delle piste che ci interessavano di più, ci siamo rotti i maroni (o forse ci si sono congelati, dato che la temperatura era attorno ai -10°C :D) e ci è toccato riempire il resto della giornata con discese / ripetizioni per noi meno interessanti. Però c'è da dire che gli sviluppi (3-4 km) e i dislivelli sono sempre considerevoli e, in una giornata infrasettimanale di gennaio in cui anche il Plan è semi-deserto, anche una pistina facile facile come una Alpen può diventare divertente.

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2) Val Badia - Pozza di Fassa e ritorno

Tra il punto di partenza (Pedraces) e il punto più lontano raggiunto (la partenza della cabinovia Buffaure a Pozza di Fassa) ci sono 26(!) km in linea d'aria, che diventano 28 km se si considera la spezzata Pedraces - Arabba - Pozza. Siamo partiti fra i massicci di Fanes e del Puez, abbiamo costeggiato circa metà del gruppo del Sella, abbiamo osservato la Marmolada e il Sassolungo da non più di 5 km di distanza e abbiamo fatto il giro di boa davanti al Catinaccio e al Larsec. Se poi si aggiunge che, in vari momenti della giornata, abbiamo potuto ammirare da lontano anche le Tofane, il Sorapis, l'Antelao, il Pelmo e il Civetta (e intravedere, ma proprio piccole piccole :D, anche le Dolomiti di Brenta e il massiccio dell'Ortles/Cevedale), direi che sono mancate all'appello solo le Dolomiti di Sesto e le Pale di San Martino, per fare filotto :)

Con 46,6 km di sviluppo, abbiamo sceso -11,3 km di dislivello e dunque percorso 45,2 km in pianta, per una pendenza media del 25% (circa 14°). Se guardi il grafico altimetrico nella parte bassa della skimap, vedrai che il profilo a dente di sega è molto più spezzettato e che, nei vari momenti della giornata, si è sciato a quote sensibilmente diverse (medio/basse in val Badia, medio/alte fra il Belvedere del Pordoi e la Pala del Geiger).

Avendo scelto il punto di partenza e quello dove fare il giro di boa (ed essendo partiti, con la nostra solita flemma, non prima delle 10 del mattino), la scelta delle piste è stata dettata dall'itinerario da seguire (l'unica che siamo riusciti ad aggiungere è stata la Fodoma ad Arabba). La giornata è stata ovviamente inframezzata dalle classiche piste dolomitiche "inutili" (come la Costes da l'Ega - Col Alto o la Col Alto - Braia Fraida, giusto per fare un paio di esempi), la nostra battaglia contro il cronometro (abbiamo timbrato l'ultimo impianto alle 16:14 ...) ci ha obbligato a scendere la Alting anziché la Gran Risa, ma la (Pala del Geiger - Buffaure - Pozza) e la (Sella Brunech - Ciampac - Alba) valgono da sole il prezzo del biglietto e persino la Crep de Mont di Corvara è tornata a essere una pista divertente, con poca gente e con la neve preservata dalle temperature polari.

Insomma, abbiamo "pascolato" in giro per le Dolomiti, infilandoci dentro 4-5 pistoni belli / carini durante la giornata. La pendenza media è stata solo di poco inferiore a quella del Plan e la scocciatura è stata solo il notevole spezzettamento della sciata nell'attraversare il carosello fra La Villa e Corvara.

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3) Cervinia - Zermatt

Tra il punto di partenza (Cervinia) e il punto più lontano raggiunto (la partenza della seggiovia a Patrullarve sopra Zermatt) ci sono 15 km in linea d'aria. Il panorama non cambia di molto durante la giornata (anche perché le creste sono così alte da non farti vedere le altre valli), ma l'immensità dei valloni scavati dai ghiacciai è davvero impressionante (dall'arrivo della seggiovia di Patrullarve, la cresta del Monte Rosa è ancora lontana 9-10 km!) e il Cervino, visto dal lato di Zermatt, è proprio bello.

Con 64,6 km di sviluppo, ho sceso "solo" -11,7 km di dislivello e dunque percorso 63,5 km in pianta, per una pendenza media solo del 18% (tra i 10-11°). Se guardi il grafico altimetrico nella parte bassa della skimap, vedrai che il profilo a dente di sega ha davvero pochissimi su e giù, ma tutti di grande dislivello. Quando poi si arriva in cima al Piccolo Cervino, si tocca la quota monstre di circa 3.900 metri, inimmaginabile per le Dolomiti.

Insomma, un "pascolare" a cavallo della cresta forse più interessante delle Alpi Occidentali (quella fra il Cervino e il Monte Rosa), percorrendo anche in questo caso un itinerario sostanzialmente obbligato (se si vogliono toccare in giornata i punti estremi). Gli impianti di risalita (quasi tutte cabinovie e funivie) sono dei proiettili, per cui - nelle stesse 6 ore di sci e alla stessa velocità di "pascolo" di circa 30 km/h - il chilometraggio percorso è salito da 45-50 a 65 km (ben il 30% in più!). Tuttavia, come si vede dalla pendenza media molto modesta, si va davvero a passeggio per pistoni blandi e l'unico plus sono le lunghe tirate che fanno gli impianti (eventualmente con stazioni intermedie), consentendo così discesoni sino a 12 km di sviluppo e -1800 m di dislivello (la Piccolo Cervino - Cervinia).

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Per chiudere, ci sarebbe davvero da aprire un nuovo thread: ma perché gli impianti del DSS vanno così piano, rispetto a quelli di Cervinia/Zermatt?

Mi sa che pensi troppo ai cateti e ai coseni e poco alle piste. Io conosco tutti i posti che hai citato ma le piste del Plan sono superiori a quelle di Cervinia e poi io vado a sciare e non a guardare il panorama. Cervinia mi piace ma troppo aleatoria per il vento e la parte italiana francamente noiosissima. Impianti veloci a Cervinia? ma quali hai preso? Mi sa che i tuo è un partito preso. E poi non sono località paragonabili soprattutto Plan e Cervinia. Badia è comoda per muoversi e variare le piste-.
 

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L'impianto da Perca dura VERAMENTE un'eternità, non è una impressione.[/QUOTE]

Mi sa che è il piú lungo d Italia
 
. L'impianto da Perca dura VERAMENTE un'eternità, non è una impressione. Mi sa che è il piú lungo d Italia


A compensazione, pure la discesa Ried dura un'eternitá, e non é certo pista banale - nel senso che non ci sono sentieri o stradine a tornanti, come in varie altre piste di "rientro".

NB: se uno si stufa della lunga risalita, puó anche scendere dalla gondola alla stazione intermedia (ove tra l'altro si trova ottima baita ristorante) e da lí spararsi buona parte della Hernegg (nera progettata da Bernard Russi - no pizza e fichi).

Da ultimo, di nuovo sulla questione paesaggio al Plan... A molta gente piacciono quei paesaggi che, come giá detto, variano piuttosto manmano si ruota attorno al panettone. Vero, dalla nera Sylvester si possono vedere x fabbriche attorno a Bruneck, ma ció é compensato dai paesaggi a la villaggio alpino verso San Vigilio, soprattutto guardando dal lato Erta. Oppure i maestosi paesaggi che si vedono tra le conifere a lato della Ried, che spaziano sulle creste di confine delle Aurine / Zillertal.
Se i paesaggi facessero (acclaratamente) schifo, dubito che il Plan farebbe regolarmente il pienone che fa. Credo che oltre il 50% della gente (me incluso) scii anche - se non solo - per godere di paesaggi e viste, quindi...
 
Io conosco tutti i posti che hai citato ma le piste del Plan sono superiori a quelle di Cervinia e poi io vado a sciare e non a guardare il panorama. Cervinia mi piace ma troppo aleatoria per il vento e la parte italiana francamente noiosissima.

Mmm ... mi sa che abbiamo detto la stessa cosa ...

Riguardo al Plan, ho scritto che il dominio sciabile è concentrato in pochi km2, che per questo motivo il paesaggio cambia poco durante la giornata e che si scia il giusto (45-50 km alla mia andatura tranquilla ... magari anche 150 km ai ritmi del leggendario "El Felix" :D), su piste lunghe e mediamente pendenti.

Riguardo a Cervinia, ho scritto invece che il dominio sciabile è un po' più esteso ma comunque abbastanza limitato geograficamente, che il paesaggio è maestoso ma diverso da quello dolomitico, che si scia tanto ma le piste sono mediamente poco pendenti. Inizialmente avevo pensato che il tanto sciare dipendesse soprattutto dagli impianti veloci, ma - anche con l'aiuto di altri colleghi, come mauropd - siamo giunti alla conclusione che incidesse soprattutto lo sviluppo chilometrico considerevole delle piste (che ha come contropartita la loro pendenza modesta), rispetto agli impianti che le servono. Quindi, quantità un po' a discapito della qualità ...

Visto che a me piace più sciare sulle piste rosse o nere (ma è ovviamente un punto di vista molto soggettivo, perché magari c'è chi preferisce lasciarsi scivolare su un'azzurra ...), credo di avere detto la stessa cosa che sostieni anche tu, ossia che "le piste del Plan sono superiori a quelle di Cervinia" ;)

Impianti veloci a Cervinia? ma quali hai preso? Mi sa che i tuo è un partito preso.

Sai che non ho capito neppure io quale partito avrei preso? :D

Visto che hai quotato per intero il mio messaggio, compresi gli screenshot dell'applicazione di tracking, avrai visto che ho sciato prevalentemente sul lato di Zermatt e un po' meno su quello di Cervinia ;) Di là ci sono quasi solo cabinovie e funivie e dunque le risalite sono oggettivamente veloci o molto veloci, se il metro di paragone è quello di una seggiovia. Da questo punto di vista, fortunatamente anche il Plan ha a sua volta quasi solo cabinovie e quindi non si può certo dire che pecchi in velocità degli impianti.

Però, come scritto sopra, si era poi giunti alla conclusione che il tanto sciare dipendesse soprattutto dal fatto che le piste la prendessero molto larga, rispetto ai rispettivi impianti.

E poi non sono località paragonabili soprattutto Plan e Cervinia. Badia è comoda per muoversi e variare le piste-.

Il confronto era puramente "didascalico" e la scelta era caduta intenzionalmente su località altrettanto famose, per dare al collega che aveva aperto il thread un'idea di come possa essere diverso sciare in vari tipi di comprensorio ;)

A compensazione, pure la discesa Ried dura un'eternitá, e non é certo pista banale - nel senso che non ci sono sentieri o stradine a tornanti, come in varie altre piste di "rientro"

A mio parere, resta però la pista meno riuscita del comprensorio di Plan de Corones, perché è lunga almeno 1-2 km di troppo, per il dislivello che ha (praticamente lo stesso di una Sylvester o una Hernegg). La parte iniziale e quella finale sono abbastanza pendenti e variegate, ma i due falsopiani centrali sono davvero troppo lunghi e piatti e, se non si ha l'accortezza di prendere la rincorsa e di entrarci ad almeno 60-70 km/h, arenarcisi in mezzo è quasi matematico ... Quasi tutte le volte, ci vedo sciatori alle prime armi improvvisarsi fondisti della domenica oppure tavolari camminare con il loro arnese in mano, tirando giù più o meno tutti i santi del Paradiso per la scarpinata fuori programma ;)

Se qualcuno conosce i dati delle timbrate, sarebbe interessante sapere in quanti lo usino come impianto di arroccamento dalla val Pusteria o per ricircolarci. Così a naso, direi che i costi operativi per far girare l'impianto e per innevare e mantenere la pista non siano coperti dai transiti e che dunque la Ried sia sovvenzionata dal resto del comprensorio. La pista è quasi sempre semi-deserta e non credo di avere mai visto alcuno salire dall'interscambio ferroviario. Di certo, ci sono molte più persone che arrivano a Piccolino con lo skibus dalla val Badia (ma sono comunque al massimo 50-60 ogni venti minuti, numeri che non credo riescano a stravolgere l'affollamento di un comprensorio come il Plan).

Ciao!
 
Mmm ... mi sa che abbiamo detto la stessa cosa ...

A mio parere, resta però la pista meno riuscita del comprensorio di Plan de Corones, perché è lunga almeno 1-2 km di troppo, per il dislivello che ha (praticamente lo stesso di una Sylvester o una Hernegg). La parte iniziale e quella finale sono abbastanza pendenti e variegate, ma i due falsopiani centrali sono davvero troppo lunghi e piatti e, se non si ha l'accortezza di prendere la rincorsa e di entrarci ad almeno 60-70 km/h, arenarcisi in mezzo è quasi matematico ... Quasi tutte le volte, ci vedo sciatori alle prime armi improvvisarsi fondisti della domenica oppure tavolari camminare con il loro arnese in mano, tirando giù più o meno tutti i santi del Paradiso per la scarpinata fuori programma ;)

Se qualcuno conosce i dati delle timbrate, sarebbe interessante sapere in quanti lo usino come impianto di arroccamento dalla val Pusteria o per ricircolarci. Così a naso, direi che i costi operativi per far girare l'impianto e per innevare e mantenere la pista non siano coperti dai transiti e che dunque la Ried sia sovvenzionata dal resto del comprensorio. La pista è quasi sempre semi-deserta e non credo di avere mai visto alcuno salire dall'interscambio ferroviario. Di certo, ci sono molte più persone che arrivano a Piccolino con lo skibus dalla val Badia (ma sono comunque al massimo 50-60 ogni venti minuti, numeri che non credo riescano a stravolgere l'affollamento di un comprensorio come il Plan).

Ciao!

Sulla Ried, ammetto che se non sai dei falsopiani puoi trovarti a dover pattinare... Ma una volta scoperto l'arcano non sono per niente un problema... Ovviamente li prendi in velocitá "giusta" - la pista é abbastanza larga per poterlo fare in sicurezza. Ció detto, io trovo quei due falsopiani una bella opportunitá per ammirare il "vituperato" paesaggio, quello sulle creste di confine (con Austria).

Sempre sulla Ried, ti assicuro che in parecchi la fanno come pista NON di rientro. A volte io salgo dalla stazione di Percha alle 9.30-10.30, e vedo gente che ha appena ultimato la Ried, dalla cima, e si sgancia gli ski per risalire in gondola. Io stesso qualche volta l'ho fatta durante la giornata, per poi risalire sino all'intermedia (circa m 1850) e da lí fiondarmi sulla Hernegg o, meglio, fermarmi per un buon pasto allo chalet Herzalm. Inoltre, veramente in tanti la usano per salire dalla valle in cima al Plan Marvel - tutti quelli che viaggiano sul cd Pustertal Express, e non sono 4 gatti purtroppo... Magari la Ried fosse semi deserta... non é esattamente cosí.
 
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Mmm ... mi sa che abbiamo detto la stessa cosa ...

Riguardo al Plan, ho scritto che il dominio sciabile è concentrato in pochi km2, che per questo motivo il paesaggio cambia poco durante la giornata e che si scia il giusto (45-50 km alla mia andatura tranquilla ... magari anche 150 km ai ritmi del leggendario "El Felix" :D), su piste lunghe e mediamente pendenti.

Riguardo a Cervinia, ho scritto invece che il dominio sciabile è un po' più esteso ma comunque abbastanza limitato geograficamente, che il paesaggio è maestoso ma diverso da quello dolomitico, che si scia tanto ma le piste sono mediamente poco pendenti. Inizialmente avevo pensato che il tanto sciare dipendesse soprattutto dagli impianti veloci, ma - anche con l'aiuto di altri colleghi, come mauropd - siamo giunti alla conclusione che incidesse soprattutto lo sviluppo chilometrico considerevole delle piste (che ha come contropartita la loro pendenza modesta), rispetto agli impianti che le servono. Quindi, quantità un po' a discapito della qualità ...

Visto che a me piace più sciare sulle piste rosse o nere (ma è ovviamente un punto di vista molto soggettivo, perché magari c'è chi preferisce lasciarsi scivolare su un'azzurra ...), credo di avere detto la stessa cosa che sostieni anche tu, ossia che "le piste del Plan sono superiori a quelle di Cervinia" ;)



Sai che non ho capito neppure io quale partito avrei preso? :D

Visto che hai quotato per intero il mio messaggio, compresi gli screenshot dell'applicazione di tracking, avrai visto che ho sciato prevalentemente sul lato di Zermatt e un po' meno su quello di Cervinia ;) Di là ci sono quasi solo cabinovie e funivie e dunque le risalite sono oggettivamente veloci o molto veloci, se il metro di paragone è quello di una seggiovia. Da questo punto di vista, fortunatamente anche il Plan ha a sua volta quasi solo cabinovie e quindi non si può certo dire che pecchi in velocità degli impianti.

Però, come scritto sopra, si era poi giunti alla conclusione che il tanto sciare dipendesse soprattutto dal fatto che le piste la prendessero molto larga, rispetto ai rispettivi impianti.



Il confronto era puramente "didascalico" e la scelta era caduta intenzionalmente su località altrettanto famose, per dare al collega che aveva aperto il thread un'idea di come possa essere diverso sciare in vari tipi di comprensorio ;)



A mio parere, resta però la pista meno riuscita del comprensorio di Plan de Corones, perché è lunga almeno 1-2 km di troppo, per il dislivello che ha (praticamente lo stesso di una Sylvester o una Hernegg). La parte iniziale e quella finale sono abbastanza pendenti e variegate, ma i due falsopiani centrali sono davvero troppo lunghi e piatti e, se non si ha l'accortezza di prendere la rincorsa e di entrarci ad almeno 60-70 km/h, arenarcisi in mezzo è quasi matematico ... Quasi tutte le volte, ci vedo sciatori alle prime armi improvvisarsi fondisti della domenica oppure tavolari camminare con il loro arnese in mano, tirando giù più o meno tutti i santi del Paradiso per la scarpinata fuori programma ;)

Se qualcuno conosce i dati delle timbrate, sarebbe interessante sapere in quanti lo usino come impianto di arroccamento dalla val Pusteria o per ricircolarci. Così a naso, direi che i costi operativi per far girare l'impianto e per innevare e mantenere la pista non siano coperti dai transiti e che dunque la Ried sia sovvenzionata dal resto del comprensorio. La pista è quasi sempre semi-deserta e non credo di avere mai visto alcuno salire dall'interscambio ferroviario. Di certo, ci sono molte più persone che arrivano a Piccolino con lo skibus dalla val Badia (ma sono comunque al massimo 50-60 ogni venti minuti, numeri che non credo riescano a stravolgere l'affollamento di un comprensorio come il Plan).

Ciao!
Effettivamente anch io ho visto poca gente arrivare a Perca in treno, ma dovrebbe arri varequando ci passi con la cabina per avere un buon paragone
 
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Guarda Arabba, però. Tutti gli sciatori veri usano il Funifor per porta vescovo. 6 minuti e sei su (900 mt dislivello). Con la cabinovia DMC Europa ( che in effetti è anche rallentata, rispetto alla velocità che potrebbe tenere) o con la sequenza Portados Carpazza, ci stai almeno il doppio se non di più...In un'ora, col funifor sciando bene, riesci a fare anche 4500 mt di dislivello.


permettimi di dubitare dei 4500 metri all'ora, per esperienza diretta su funivie coordinate con la mia discesa a cannone e prese sempre al volo, è molto difficile superare i 3000-3500 metri di dislivello all'ora, che nel caso sarebbero 3-4 giri a ora.


Io fatto 3 salite al Diavolezza in un'ora e ho veramente tirato la discesa:

- dislivello 1000 metri
- salita in 12 minuti
- 1 min per mettere sci, 1 per toglierli e andare a timbrare ingresso
- partenza ogni 20 minuti
 
Wow!

Val di Casies********************

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