Cambio degli spigoli: opinione

Non sono in grado di darti sciisticamente nessun consiglio, però posso dirti per esperienza personale in altro sport, tennis, che se vuoi progredire devi trovare un buon maestro di cui ti fidi con cui programmare la tua crescita, gestire le tue abilità con questo maestro devi creare un percorso annuale o se possibile pluriennale. Se inizi ad avere due maestri magari per un’ora soltanto, poi chiedi informazioni qui ecc ecc ..ti crei una confusione in testa che è l’opposto di quello di cui hai bisogno tu in questo momento. Poche cose, pochi concetti ma questi devono essere chiari e se non lo sono chiedi al tuo maestro, se non capisci il perché di un esercizio puoi chiedere al maestro ma se ti fidi di lui esegui e dopo poco capirai il perché.
Buone sciate
Avere un solo maestro sarebbe bello. Purtroppo non è facile. Per esempio quando sono andato settimana l'altra a La Thuile il secondo giorno l'insegnante del primo era occupato e quindi ne ho dovuto prendere un altro. Comunque la mia domanda non nasceva dal dubbio che il maestro (in questo caso i maestri) mi avessero detto una cosa inesatta ma dal fatto che qui spesso ho sentito parlare della ricerca del nuovo vincolo alla fine della vecchia curva e quindi volevo cercare di capire e se avevo capito bene condividere qualcosa che potesse essere utilr ad altri.
Comunque condivido che avere un allenatore sarebbe fondamentale ma x me diventa molto difficile (ogni tanto lo faccio nei prati di casa ma non basta).
A questo punto lavoro un po' di volte su quello che mi dice il maestro dell'ultima lezione e poi dove vado a sciare mi faccio un paio d'ore, faccio vedere come scio, vengo corretto e chiedo suggerimenti su quali sono i punti su cui lavorare e così via.
Il mio obiettivo comunque è quello di diventare uno sciatore discreto più sicuro e consapevole in grado di utilizzare nel modo corretto la propria attrezzatura.
Ciao e grazie per i suggerimenti. Buona serata e buone sciate anche a te.
 
Qui Fausto (e ti prego di correggermi se sbaglio) mi sembra che vada sul nuovo spigolo ben prima della massima pendenza. Credo quindi che i maestri rivolgessero quel movimento ad una "sciata" in evoluzione come la mia.
Penso però che se dovessi cercare di copiare questo tipo di sciata (a parte il non riuscirci) lo farei male, magari accentuando altri errori e non migliorerei affatto.
 
Non andando a velocità elevate se appiattisci lo sci dalla diagonale restandoci sopra le punte cadono da sole giustamente verso la massima pendenza. Basta lasciarle fare. Da lì puoi iniziare a dare spigolo per fare la parte sottostante della curva.

Questa non la sapevo, in effetti non ho mai provato a farla. Mi ha fatto però tornare alla mente un video che vidi anni fa e mi sono messo a cercarlo in rete.

Se non sbaglio è il movimento al minuto 5:35, sbaglio?

 
Qui Fausto (e ti prego di correggermi se sbaglio) mi sembra che vada sul nuovo spigolo ben prima della massima pendenza. Credo quindi che i maestri rivolgessero quel movimento ad una "sciata" in evoluzione come la mia.
Penso però che se dovessi cercare di copiare questo tipo di sciata (a parte il non riuscirci) lo farei male, magari accentuando altri errori e non migliorerei affatto.
Vedo che hai capito il senso del video....
 
Il fatto di "sentire" lo sci che si appiattisce e cade verso la massima pendenza è spesso suggerito anche a me, credo che noi pippe in evoluzione si cerchi di cambiare molto velocemente il vincolo non tanto per trovare il carico sull'esterno ma semplicemente per paura di perdere i controllo con lo sci che accelera verso la massima pendenza. Proprio ieri sui campetti cercavo di sentire questa fase di rilascio con gli piatti, però continua ad essere una sensazione che non mi piace, mi pare di introdurre una fase statica in una sciata che già mi pare parecchio addormentata.
 
In questo video che aveva postato Fausto in un'altra sezione la cosa è molto evidente, anche se molto esasperata.
https://www.youtube.com/watch?v=AC1pt7pHXCY&feature=youtu.be

Il fatto di "sentire" lo sci che si appiattisce e cade verso la massima pendenza è spesso suggerito anche a me, credo che noi pippe in evoluzione si cerchi di cambiare molto velocemente il vincolo non tanto per trovare il carico sull'esterno ma semplicemente per paura di perdere i controllo con lo sci che accelera verso la massima pendenza. Proprio ieri sui campetti cercavo di sentire questa fase di rilascio con gli piatti, però continua ad essere una sensazione che non mi piace, mi pare di introdurre una fase statica in una sciata che già mi pare parecchio addormentata.

Visto il video ed il movimento è simile a quello nel video da me postato ma continuo a chiedermi se sia effettivamente una fase della curva o semplicemente un esercizio ma sono più convinto della seconda delle ipotesi, anche perché non l'ho mai visto fare a nessuno (pro o non pro). Il carico sull'esterno al cambio di spigolo lo si fa per impostare la nuova curva condotta piuttosto che per paura di perdere il controllo degli sci, non credo che i più temerari sfruttino molto questo movimento.
A me sembra più un esercizio da fare a bassa velocità per portare lo sciatore sulla massima pendenza per poi eseguire la presa di spigolo in una curva condotta, piuttosto che una fase vera e propria della curva in conduzione.
Opinione personale ovviamente....
 
Il fatto di "sentire" lo sci che si appiattisce e cade verso la massima pendenza è spesso suggerito anche a me, credo che noi pippe in evoluzione si cerchi di cambiare molto velocemente il vincolo non tanto per trovare il carico sull'esterno ma semplicemente per paura di perdere i controllo con lo sci che accelera verso la massima pendenza. Proprio ieri sui campetti cercavo di sentire questa fase di rilascio con gli piatti, però continua ad essere una sensazione che non mi piace, mi pare di introdurre una fase statica in una sciata che già mi pare parecchio addormentata.

Sperando di non dire fesserie… penso che questo esercizio venga proposto non per questo motivo ma per cercare di "spalmare" i movimenti in maniera più continua su tutto l' arco della curva ed evitare un atteggiamento troppo statico…..
 
Nei pochi giorni di sci fatti ho messo da parte velleità di super conduzioni con scappellamento a destra e prima parte di curva dedicata soprattutto ad alzare le chiappe e cercare di "andare sopra l'esterno" poi spezzamento, spigolo, e chiusura angolo caviglie. Chiusura curva e via di nuovo. Immagino che all'inizio i miei sci siano quasi piatti. Mi son spiegato male come al solito, ma se ne è parlato anche in altra discussione qui in scuola sci, Wellness ha postato anche un video. Insomma ripartiamo dal cristiania.
 
Sperando di non dire fesserie… penso che questo esercizio venga proposto non per questo motivo ma per cercare di "spalmare" i movimenti in maniera più continua su tutto l' arco della curva ed evitare un atteggiamento troppo statico…..

Il contrario della mia percezione... Ma quello che ho capito è che la mia percezione è sempre distante dalla realtà.
 
banalizzando, nella prima parte di curva acquistiamo velocità portandoci verso la massima pendenza e nella seconda parte controlliamo la velocità cercando la diagonale.
Se non abbiamo ancora imparato a controllare la seconda parte di curva, che senso ha imparare ad accelerare nella prima??

prima ci si concentra sul controllo dell'attrezzo, poi in seguito si lavora sull'efficienza (purtroppo la maggior parte degli sciatori al secondo step non arriveranno mai...)
 
Visto il video ed il movimento è simile a quello nel video da me postato ma continuo a chiedermi se sia effettivamente una fase della curva o semplicemente un esercizio ma sono più convinto della seconda delle ipotesi, anche perché non l'ho mai visto fare a nessuno (pro o non pro). Il carico sull'esterno al cambio di spigolo lo si fa per impostare la nuova curva condotta piuttosto che per paura di perdere il controllo degli sci, non credo che i più temerari sfruttino molto questo movimento.
A me sembra più un esercizio da fare a bassa velocità per portare lo sciatore sulla massima pendenza per poi eseguire la presa di spigolo in una curva condotta, piuttosto che una fase vera e propria della curva in conduzione.
Opinione personale ovviamente....

Un esercizio non è mai fine a se stesso, ha sempre la funzione di trasmettere delle sensazioni che poi vanno ricercate nella sciata in campo libero. Il problema è che spesso andiamo troppo avanti, ma mancano delle basi fondamentali, il togliere carico sullo sci esterno per me è uno dei concetti fondamentali anche per gli sciatori evoluti, il problema è che molti non lo fanno o lo fanno in modo errato.
 
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