Problema scarponi

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Ho un problema con gli scarponi.

Avendo avuto un incidente in macchina trent'anni fa con conseguenze pesanti sulla mia caviglia sinistra non dovrei sciare, così mi avevano detto, ma alla tenera età di 54 anni dopo 20 anni d'inattività ho ricominciato.

Il problema è che ho preso degli scarponi misura 27,5 e sciando con calze di spessore medio dopo 3 o 4 ore che scio mi ritrovo in questa situazione:

piede/caviglia destro che "balla" nello scarpone

piede/caviglia sinistro, munito di cavigliera, che si gonfia e quindi provoca dolore


premesso che a riposo la cavigliera non mi fa gonfiare il piede e lo scarpone sinistro all'inizio risulta perfetto e che agendo sui ganci dello scarpone non cambia niente ... ho pensato la prossima volta di sciare con una calza sottile sul piede sinistro ed una spessa sul destro.

Cosa ne pensate? Ci sono altre soluzioni?
 
Ho un problema con gli scarponi.

Avendo avuto un incidente in macchina trent'anni fa con conseguenze pesanti sulla mia caviglia sinistra non dovrei sciare, così mi avevano detto, ma alla tenera età di 54 anni dopo 20 anni d'inattività ho ricominciato.

Il problema è che ho preso degli scarponi misura 27,5 e sciando con calze di spessore medio dopo 3 o 4 ore che scio mi ritrovo in questa situazione:

piede/caviglia destro che "balla" nello scarpone

piede/caviglia sinistro, munito di cavigliera, che si gonfia e quindi provoca dolore


premesso che a riposo la cavigliera non mi fa gonfiare il piede e lo scarpone sinistro all'inizio risulta perfetto e che agendo sui ganci dello scarpone non cambia niente ... ho pensato la prossima volta di sciare con una calza sottile sul piede sinistro ed una spessa sul destro.

Cosa ne pensate? Ci sono altre soluzioni?

Intanto, che scarpone hai? Potresti andare da un bootfitter, gli spieghi i problemi che hai il piede e ti dovrebbe allargare o modificare lo scarpone per renderlo più adatto al tuo piede. Sennó esistono scarponi (ad esempio il vacuum di fischer) che sono termoformabili, cioè quando li compri (o anche dopo una prova credo, ma non sono sicuro) li tieni su dentro una macchina per un po, e lo scarpone prende la forma del piede.
 
Ho un problema con gli scarponi.

Avendo avuto un incidente in macchina trent'anni fa con conseguenze pesanti sulla mia caviglia sinistra non dovrei sciare, così mi avevano detto, ma alla tenera età di 54 anni dopo 20 anni d'inattività ho ricominciato.

Il problema è che ho preso degli scarponi misura 27,5 e sciando con calze di spessore medio dopo 3 o 4 ore che scio mi ritrovo in questa situazione:

piede/caviglia destro che "balla" nello scarpone

piede/caviglia sinistro, munito di cavigliera, che si gonfia e quindi provoca dolore


premesso che a riposo la cavigliera non mi fa gonfiare il piede e lo scarpone sinistro all'inizio risulta perfetto e che agendo sui ganci dello scarpone non cambia niente ... ho pensato la prossima volta di sciare con una calza sottile sul piede sinistro ed una spessa sul destro.

Cosa ne pensate? Ci sono altre soluzioni?

Iniziamo dalle basi.

Ti hanno misurato il piede?

Se si ed il numero è giusto, dovrei provare ad andare da un bootfitter per farti mettere a posto la zona dove c'è la cavigliera (credo bombandola).

altrimenti, mi sembra un caso da fischer vacuum.
 
Intanto, che scarpone hai? Potresti andare da un bootfitter, gli spieghi i problemi che hai il piede e ti dovrebbe allargare o modificare lo scarpone per renderlo più adatto al tuo piede. Sennó esistono scarponi (ad esempio il vacuum di fischer) che sono termoformabili, cioè quando li compri (o anche dopo una prova credo, ma non sono sicuro) li tieni su dentro una macchina per un po, e lo scarpone prende la forma del piede.

Grazie della risposta, innanzitutto.

Ho dei pessimi Salomon Quest rigidità 80 ... comprati proprio perché ho appena riiniziato.

Il problema con il bootfitting è che a riposo il piede non si gonfia, aumenta solo dopo che aver sciato per qualche ora

Ho 8 punti di invalidità sulla caviglia sinistra mi ero rotto l'astragolo e varie lesioni e fratture sulla caviglia
 
Iniziamo dalle basi.

Ti hanno misurato il piede?

Se si ed il numero è giusto, dovrei provare ad andare da un bootfitter per farti mettere a posto la zona dove c'è la cavigliera (credo bombandola).

altrimenti, mi sembra un caso da fischer vacuum.

Grazie della risposta, innanzitutto

Sicuramente comprerò un paio di scarponi migliori e con più cognizione di causa ... proprio in previsione di un prossimo acquisto sto cercando una soluzione

ma come dicevo il problema è che il piede ha uno spessore a riposo ma sciando si gonfia, quindi il bootfitting o la termoformatura del piede dovrei farla subito dopo aver sciato per qualche ora.
 

.

Io che sono sempre tra i più propensi, a differenza di molti, a sbilanciarmi consigliando scarponi sul forum, nel tuo caso ti dico onestamente di andare da un professionista che ti sa consigliare lo scarpone giusto e lo sa lavorare ad arte (cosa non scontata).
Se, come dici, l'arto si gonfia con il movimento, perché non andare a provare lo scarpone dopo esserti fatto una bella camminata a ritmo sostenuto?!? Poi, ultima domanda, ma perché utilizzi la cavigliera dentro lo scarpone? L'articolazione non è abbastanza protetta e sostenuta all'interno di uno scafo rigido? Non vorrei che la cavigliera vada a comprimere da qualche parte causando l'edema al piede.
 
Io che sono sempre tra i più propensi, a differenza di molti, a sbilanciarmi consigliando scarponi sul forum, nel tuo caso ti dico onestamente di andare da un professionista che ti sa consigliare lo scarpone giusto e lo sa lavorare ad arte (cosa non scontata).
Se, come dici, l'arto si gonfia con il movimento, perché non andare a provare lo scarpone dopo esserti fatto una bella camminata a ritmo sostenuto?!? Poi, ultima domanda, ma perché utilizzi la cavigliera dentro lo scarpone? L'articolazione non è abbastanza protetta e sostenuta all'interno di uno scafo rigido? Non vorrei che la cavigliera vada a comprimere da qualche parte causando l'edema al piede.


Correndo o facendo trekking (con la cavigliera) l'arto non si gonfia in modo sensibile anche perché lo faccio per meno ore rispetto alle sciate.

Ho provato a sciare senza cavigliera ma dopo un po' mi sembra di non riuscire a far più sforzi con la caviglia. Probabilmente lo scarpone è troppo largo e la caviglia è comunque sottoposta a sollecitazioni. Probabilmente è protetta dallo scafo rigido ma è comunque sollecitata anche se infilata in uno scafo rigido, ma forse non abbastanza rigido, dovrei provare come mi hanno consigliato il Fischer Vacuum. L'unica perplessità è che se viene termoformato con la caviglia riposata, nel caso con l'uso si gonfi la caviglia potrebbe darmi ancora più problemi.

Dovrei capire anche perché si gonfia così, forse devo consultare un Ortopedico.

Grazie :D
 
Correndo o facendo trekking (con la cavigliera) l'arto non si gonfia in modo sensibile anche perché lo faccio per meno ore rispetto alle sciate.

Ho provato a sciare senza cavigliera ma dopo un po' mi sembra di non riuscire a far più sforzi con la caviglia. Probabilmente lo scarpone è troppo largo e la caviglia è comunque sottoposta a sollecitazioni. Probabilmente è protetta dallo scafo rigido ma è comunque sollecitata anche se infilata in uno scafo rigido, ma forse non abbastanza rigido, dovrei provare come mi hanno consigliato il Fischer Vacuum. L'unica perplessità è che se viene termoformato con la caviglia riposata, nel caso con l'uso si gonfi la caviglia potrebbe darmi ancora più problemi.

Dovrei capire anche perché si gonfia così, forse devo consultare un Ortopedico.

Grazie :D

Ti faccio un esempio molto relativo e quindi prendilo con le pinze... nel 2007 quando ho ripreso a sciare dopo quasi due anni di stop a causa di una frattura bi-ossea tibia-perone, in prossimità dell'articolazione della caviglia, anche io, erroneamente ho ripreso con uno scarpone morbido e con volumi abbondanti, pensando che l'imbottitura più morbida mi aiutasse maggiormente ed ovviamente la cavigliera perché non mi sentivo sicuro e l'arto si gonfiava.
Cagata pazzesca, dopo avere ripreso confidenza con gli sci sono subito tornato al mio Atomic RT CS, perché, almeno la gamba non infortunata non era dentro ad un enorme scafandro e la gamba infortunata con qualche sessione di bootfitting dentro allo scarpone ci stava benone. Poi ovviamente le prime sciate volano bestemmie, ma purtroppo non vedo molte soluzioni.
 
Ti faccio un esempio molto relativo e quindi prendilo con le pinze... nel 2007 quando ho ripreso a sciare dopo quasi due anni di stop a causa di una frattura bi-ossea tibia-perone, in prossimità dell'articolazione della caviglia, anche io, erroneamente ho ripreso con uno scarpone morbido e con volumi abbondanti, pensando che l'imbottitura più morbida mi aiutasse maggiormente ed ovviamente la cavigliera perché non mi sentivo sicuro e l'arto si gonfiava.
Cagata pazzesca, dopo avere ripreso confidenza con gli sci sono subito tornato al mio Atomic RT CS, perché, almeno la gamba non infortunata non era dentro ad un enorme scafandro e la gamba infortunata con qualche sessione di bootfitting dentro allo scarpone ci stava benone. Poi ovviamente le prime sciate volano bestemmie, ma purtroppo non vedo molte soluzioni.

Molto vicino alla mia situazione il tuo caso. Il male non mi preoccupa, quello non può passare nel mio caso ma preferisco sciare con il male che non sciare :TTTT

Credo anch'io che la soluzione sia quella di sciare con uno scarpone rigido, il problema sarebbe se dopo aver termoformato gli scarponi la caviglia si gonfiasse ancora allora sarebbero C...I amari (volatili per diabetici) :shock:
 
Considera che le imbottiture delle scarpette non sono rigide e un margine di adattamento c'é sempre.
Poi, ritengo che le cose si possano fare anche per gradi, in modo di abituare il tuo arto ad una nuova condizione/situazione, scia qualche ora ed accontentati, piuttosto che non sciare per nulla...
Di dove sei tu? In modo da poterti consigliare correttamente.
 
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Considera che le imbottiture delle scarpette non sono rigide e un margine di adattamento c'é sempre.
Poi, ritengo che le cose si possano fare anche per gradi, in modo di abituare il tuo arto ad una nuova condizione/situazione, scia qualche ora ed accontentati, piuttosto che non sciare per nulla...
Di dove sei tu? In modo da poterti consigliare correttamente.

Sono di Pavia, vicino a Milano.
Avrei bisogno appunto di capire i Fisher Vacuum quanto si adattano in seguito ... che scarponi ci sono alternativi ai Fisher?
Cerco di sciare qualche ora ... ma scio con soci fanatici per cui il minimo sindacale sono 5 ore. :PAAU
 
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Sono di Pavia, vicino a Milano.
Avrei bisogno appunto di capire i Fisher Vacuum quanto si adattano in seguito ... che scarponi ci sono alternativi ai Fisher?
Cerco di sciare qualche ora ... ma scio con soci fanatici per cui il minimo sindacale sono 5 ore. :PAAU

Fai un colpo di telefono a Marco di Luca Sport che è a Milano. È convenzionato col forum ed è molto gentile
 
Sul Fischer Vacuum penso che l'indicazione più corretta sia quella che ti ha dato Courmayeur, meglio parlare con lavora quotidianamente con quella tipologia di prodotto.
Un prodotto alternativo potrebbe essere il Salomon X-Max con tecnologia 360 Custom Shell, si mettono gli scarponi in un apposito forno, una volota scaldati si indossano per tot minuti e prendono la forma del piede, dell'articolazione della caviglia e di parte della gamba. Scafi e scarpette termoformabili ed assolutamente personalizzabili. Ma questo é un modello puramente indicativo.
L'unico vero consiglio che ti posso dare é di prendere la misura corretta sul arto non infortunato e lavorare lo scarpone dell'arto problematico. Per il problema del gonfiore si può ragionare inserendo tra calza e piede al momento della termoformatura degli spessori in neoprene (come quelli utilizzati per le scarpette Intuition) per fare prendere alla scarpetta/scafo una forma più o meno similare all'arto quando é edematoso.
 
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