Film "di montagna"

Se "Shining" lo considerate un film "di montagna", sappiate che adesso su Iris c'è in programmazione la "extended version"...
 
Sempre in tema "montagna & sociopatici", restiamo 😁

Sono un cultore di extended editions e director's cut, non sempre migliori della versione cinematografica ma interessanti. Nel caso di Shining presenta alcune cose inedite non determinanti ma piacevoli per i cultori, ma nulla di sconvolgente.
Da notare che questa edizione estesa è stata supervisionata da S.Spielberg, e che la versione "standard" deriva da pesanti tagli operati dallo stesso Kubrick dopo il debutto in sala e le prime recensioni.


Poiché si finisce sempre in montagna all'Overlook (anche se attraverso un percorso non banale) segnalo il sequel Doctor Sleep, da un altro libro di S.King con la storia del Danny adulto (Ewan McGregor).
 
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Sempre in tema "montagna & sociopatici", restiamo 😁

Sono un cultore di extended editions e director's cut, non sempre migliori della versione cinematografica ma interessanti. Nel caso di Shining presenta alcune cose inedite non determinanti ma piacevoli per i cultori, ma nulla di sconvolgente.
Da notare che questa edizione estesa è stata supervisionata da S.Spielberg, e che la versione "standard" deriva da pesanti tagli operati dallo stesso Kubrick dopo il debutto in sala e le prime recensioni.


Poiché si finisce sempre in montagna all'Overlook (anche se attraverso un percorso non banale) segnalo il sequel Doctor Sleep, da un altro libro di S.King con la storia del Danny adulto (Ewan McGregor).
Capolavoro Shining, ma Doctor Sleep potevano forse evitarlo... l'ho atteso con tante aspettative, e sono rimasto deluso.
Quando fai un film il cui scopo primario è spiegare un altro film, sai già di partire male... quando poi oltre ad una spiegazione di Shining lo fai diventare una visita guidata dell'Overlook, vuol dire che sei alla frutta

Quanto alla extended, è di fatto quel che Kubrick aveva montato originariamente, ma poi tagliato perchè all'epoca stare sopra alle 2 ore non era ben visto dalle case cinematografiche...
Diciamo che non aggiunge nulla al senso del film, ma è piacevole vedere qualche scena in più, peccato il ridoppiaggio
 
Capolavoro Shining, ma Doctor Sleep potevano forse evitarlo... l'ho atteso con tante aspettative, e sono rimasto deluso.
Quando fai un film il cui scopo primario è spiegare un altro film, sai già di partire male... quando poi oltre ad una spiegazione di Shining lo fai diventare una visita guidata dell'Overlook, vuol dire che sei alla frutta

Si ma è il trend moderno quello di serializzare i film, unico modo per portare qualcuno al cinema fidelizzandolo al brand (vedi Cameron, tanto per dire). Ormai siamo alle serie su grande schermo.
In questo caso non mi pare male il risultato ... Per i tuoi stessi motivi effettivamente partivo assai scettico.


Quanto alla extended, è di fatto quel che Kubrick aveva montato originariamente, ma poi tagliato perchè all'epoca stare sopra alle 2 ore non era ben visto dalle case cinematografiche...
All'incirca: mi pare qualcosina dell'edit originale alla fine sia rimasto fuori.
Sembra siano stati i commenti di alcuni critici che teneva in considerazione (caso straordinario vista la personalità del Maestro!) più che esigenze di produzione, infatti era già uscito nelle sale. Cosí avevo letto, almeno.

Comunque molti film di Kubrick (solitamente lunghi, anche prima di Shining) sono stati editati in varie versioni, anche a seconda dei mercati: tratto tipico della sua complessità artistica. Pare facesse disperare tutti editando e cambiando tutto fino all'ultimo minuto (o anche dopo).
 

Nepal: terremoto sull'Everest | Disney+

Documentario National Geographic sul terremoto che nel 2015 ha sconvolto il Nepal, con le immagini della impressionante valanga al Campo Base, uno tsunami di neve ghiaccio e frammenti di roccia.

Leggo che a partire da immagini originali e racconti dei sopravvissuti è stata realizzata una serie su Netflix dal titolo “Aftershock – Il terremoto in Nepal del 2015” . Sembra interessante.
 

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Nepal: terremoto sull'Everest | Disney+

Documentario National Geographic sul terremoto che nel 2015 ha sconvolto il Nepal, con le immagini della impressionante valanga al Campo Base, uno tsunami di neve ghiaccio e frammenti di roccia.

Leggo che a partire da immagini originali e racconti dei sopravvissuti è stata realizzata una serie su Netflix dal titolo “Aftershock – Il terremoto in Nepal del 2015” . Sembra interessante.
Visti entrambi, meglio a mio avviso la serie netflix in quanto narra storie da diversi posti colpiti, e non solo everest e katmandhu come il documentario disney
Non sono film, sono documentari e vanno quindi giudicati per quel che sono, comunque due ottime produzioni.
 
Visti entrambi, meglio a mio avviso la serie netflix in quanto narra storie da diversi posti colpiti, e non solo everest e katmandhu come il documentario disney
Non sono film, sono documentari e vanno quindi giudicati per quel che sono, comunque due ottime produzioni.
Interessante.
Le serie documentaristiche se fatte bene possono essere apprezzabili. Anni fà c'era un prodotto (National Geographic?) che seguiva una spedizione particolare sull'Everest: c'era un motociclista professionista pluritraumatizzato, un asmatico, un cardiopatico, un'isterica inconcludente ... insomma, apparentemente non tutti proprio provetti alpinisti (qualcuno non aveva mai calzato ramponi).

Ovviamente dell'autenticità di tali fiction si può discutere: però era interessante seguire perché faceva capire bene il lavoro degli sherpa, le difficoltà ambientali, le implicazioni mediche, il funzionamento e la ratio dei vari campi, le vie attrezzate ... meglio di niente per introdurre un neofita.

Non si trova più roba del genere, temo: solo cercatori di finti tesori, apprendisti armaiuoli, la spedizione in soffitta per trovare la mutanda della nonna...
 
Interessante.
Le serie documentaristiche se fatte bene possono essere apprezzabili. Anni fà c'era un prodotto (National Geographic?) che seguiva una spedizione particolare sull'Everest: c'era un motociclista professionista pluritraumatizzato, un asmatico, un cardiopatico, un'isterica inconcludente ... insomma, apparentemente non tutti proprio provetti alpinisti (qualcuno non aveva mai calzato ramponi).

Ovviamente dell'autenticità di tali fiction si può discutere: però era interessante seguire perché faceva capire bene il lavoro degli sherpa, le difficoltà ambientali, le implicazioni mediche, il funzionamento e la ratio dei vari campi, le vie attrezzate ... meglio di niente per introdurre un neofita.

Non si trova più roba del genere, temo: solo cercatori di finti tesori, apprendisti armaiuoli, la spedizione in soffitta per trovare la mutanda della nonna...
no, ci sono ancora produzioni valide, su disney+ nella sezione National Geographic c'è roba buona, ad esempio Last Tepui con Honnold o Confine dell'Ignoto di Jimmy Chin (regista di Free Solo)

Il documentario a mio avviso migliore su Everest e Sherpa è appunto "Sherpa" del 2015, che è quello che spiega meglio chi sono e cosa rappresenta per il nepal il popolo sherpa.
purtroppo al momento non disponibile su nessuna piattaforma streaming
 
Interessante.
Le serie documentaristiche se fatte bene possono essere apprezzabili. Anni fà c'era un prodotto (National Geographic?) che seguiva una spedizione particolare sull'Everest: c'era un motociclista professionista pluritraumatizzato, un asmatico, un cardiopatico, un'isterica inconcludente ... insomma, apparentemente non tutti proprio provetti alpinisti (qualcuno non aveva mai calzato ramponi).
Ovviamente dell'autenticità di tali fiction si può discutere: però era interessante seguire perché faceva capire bene il lavoro degli sherpa, le difficoltà ambientali, le implicazioni mediche, il funzionamento e la ratio dei vari campi, le vie attrezzate ... meglio di niente per introdurre un neofita.

ottima produzione quella, in due serie, viste avidamente
 
[documentario]
La grande storia dello sci

"a.C.d.C." - 00:56:39 - su RaiPlay

Un programma di Alessandro Barbero e Davide Savelli. Regia di Davide Savelli. Produttore Esecutivo Annalisa Vasselli . Roberta Pulino, v. pag. 526 TLV - La storia di una disciplina antica quanto l'uomo. Dai primi sciatori alle settimane bianche.

Purtroppo ieri in diretta ne ho visti solo gli ultimi 2 minuti, sembra interessante.

 
Visto in streaming, non male.
Come dice Barbero essendo un documentario francese, è "francocentrico". E te pareva?
Purtroppo si ferma all'esordio del carving.

Mi pare interessante la ricerca storica (o meglio preistorica) sull'uso dello sci che si sostiene abbia esordito nelle steppe asiatiche coperte di neve e di lí diffuso tra le popolazioni indoeropee: molte le testimonianze storiche anche se controverse.
Meno piacevole lo sci "nazista".

Belli i filmati dei primi del XX sec. con tallone ancora libero, e fantastiche le seggiovie "laterali" che non conoscevo.
Digressione sugli sviluppi urbanistici del turismo invernale, tra paesini trasformati e centri costruiti ad hoc.
Carrellata sule locandine (allusive e maliziosette...) delle stazioni europee anni '60.

Mi ha colpito osservare come almeno fino al primo dopoguerra si assiste a cadute gravi con assi lunghi e pesanti legati fermamente ai piedi. Ma senza conseguenze evidenti, anche per i semplici diportisti.
Credo sia merito della caviglia libera di flettere e ruotare (altro che booster).
 
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meglio a mio avviso la serie netflix in quanto narra storie da diversi posti colpiti, e non solo everest e katmandhu

Sono a metà della docuserie Aftershock, molto bella e curata grazie @Teo in effetti tra i punti di forza c'è la narrazione sincronica di varie storie e luoghi ma anche stupendi passaggi tra animazioni 3D foto satellitari e immagini al suolo che evidenziano la grandezza di quelle montagne. (y)
Bello avere una visione più generale del Nepal anche lontano dalle rotte alpinistiche, che mi interessa moltissimo.

Non facile da trovare in Italiano se non hai Netflix, ma si trova (capisci a me).
 

"Everest with three fingers"​

(su PrimeVideo)

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Andrea Lanfri all'età di 29 anni è vittima di una meningite fulminante che stravolge la sua vita in modo permanente, privandolo delle gambe e di sette dita. Si riabilita da solo e si allena senza sosta fino a diventare il primo uomo pluriamputato nella storia a conquistarne la vetta dell'Everest.
“Ma quindi Andrea, cosa serve per scalare l’Everest?”, lui semplicemente risponde “Motivazione, umiltà e tanto amore per la vita”.

Mi è piaciuto molto questo film.
A parte l'ovvia ammirazione per chi affronta "problemi veri" (cosa che personalmente mi rende incomprensibile la tristezza a prescindere, l'ansia totalizzante e la depressione nera quando poi ti confronti con certi giganti; persone come Andrea mi fanno sempre sentire tanto fortunato, anche nei giorni peggiori. E ti insegnano quanta energia si cela dentro ogni uomo.) Andrea è un atleta, un atleta paralimpico; ma era un atleta anche prima di essere visitato dal male che gli ha trasformato la vita in un giorno.
Cosi credo, visto che dai filmati amatoriali pre-malattia si evince un fisico non proprio comune.
Penso non sia irrilevante, in termini di forza, energia anche psichica, reattività e capacità di sacrificio.

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(Andrea in Nepal, 2019)

Di questo film mi è piaciuta in particolare una cosa che un turista televiso dell'Everest (come me) può apprezzare raramente: viene mostrato molto bene il funzionamento del campo base e dei campi avanzati, soffermandosi su particolari, come le cascate Khumbu, che spesso sfuggono alla narrativa dettagliata per dare spazio all'azione o al gesto atletico in passaggi più spettacolari e prossimi alla meta finale. Molto interessante, anche sotto questo profilo.
Ho trovato particolarmente belle le riprese (complice la finestra di bel tempo) con ricorso assai centellinato ad action-cam e grandangolari esasperati, da cui spesso capisci ben poco dell'ambiente circostante.

Lo consiglio. Mi sembra terapeutico.
La salita di Andrea continua...
 
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“I-VIEW”, il documentario sulla seconda vita, da pilota, di Simone Moro.​

"Ho degli amici nel ghiaccio. Amici che non torneranno più".

Annapurna, Natale 1997 : una valanga si abbatte su tre alpinisti, uno solo di loro (Moro) trova la forza di rialzarsi. Per miglia e ore cammina sulla neve, un elicottero gli salverà la vita...
Dopo quell'esperienza Moro prepara una nuova sfida: l’elisoccorso in Nepal.
Una idea che pare folle, però una persona crede nel suo progetto dandogli lezioni gratuite inziandolo al volo sul proprio elicottero denominato I-VIEW...


Da Wikipedia:
Nel 2009 Moro diventa pilota di elicottero e si specializza nel soccorso alpino sulle montagne del Nepal, diventando il primo europeo a volare sull'Himalaya.
Il 18 maggio 2012 effettua un recupero in long line sul Tengkangpoche a oltre 6400 m, riconosciuto essere probabilmente il più alto recupero in parete con elicottero mai effettuato.
Il 19 maggio 2013 batte il suo stesso record effettuando un recupero in long line a quota 7000 m e realizzando il più alto avviamento a quota 5300 m.
Il 25 ottobre 2015 realizza un nuovo record partendo dall'aeroporto di Bolzano, volando sulle Dolomiti raggiunge la quota di 6 705 m s.l.m., ottenendo quindi il primato mondiale per la quota più alta raggiunta con un elicottero biposto con motore a turbina e della categoria E-1a (elicotteri con peso al decollo meno di 500 kg).

A parte la vicenda esaltante, sono encomiabili le riprese di Moro durante le sue spedizioni.

[Prime Video, 47 min.]
 
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