Spostamento dell'attacco sulla piastra

Vi riporto, solo a titolo di cronaca, il modo con cui calcolare il centro sci da cui discende, poi, tutto il ragionamento fatto fin qui sulla cistomizzazione.

"Il centro sci, vale a dire il punto dello sci in corrispondenza del quale va il centro dello scarpone, dovrebbe calcolarsi così:
sci con serigrafia rivolta verso l'alto, cioè messo come quando lo usi, prendi il metro, misuri la distanza tra punta della spatola e coda senza far toccare al metro lo sci, e dividi per due. A questa distanza dalla coda, sottrai la metà della lunghezza della suola dello scarpone ed ottieni il punto in cui deve coincidere il centro della piastra e dello scarpone.

Ci sono, però, delle differenze tra le varie marche, perchè ad es. alcune so che consigliano di spostare questo punto così calcolato, di qualche cm in avanti, e non vorrei ricordar male, ma la stessa fischer era una tra queste."
Questo è quello che dicevo diversi anni fa a chi chiedeva come calcolare il centro sci di uno sci da gara per montare piastra e attacco su sci "nudo"

Altro amico che poi ha aperto un negozio di sci a trieste (all'epoca era il responsabile kneissel per l'italia) rispondeva invece così

"Il Mago Panatti, papa' di non so più quante macchine da gara in giro per l'Italia- sotto vari marchi- mi aveva insegnato, fin dai tempi della Spalding/Prime:
lunghezza dello sci, diviso due, porti avanti 2 cm e quella è la PUNTA SCARPONE.
I Volkl gara fino a qualche anno fa avevano proprio questa indicazione.
Appoggi quindi la scarpa e ricavi la mezzeria facendo coincidere il segno della suola.
Generalmente funziona per la quasi totalità degli sci, salvo eccezioni, come Stoekli che monta tanto avanti, ad esempio, o gli ultimi Dynastar (quelli belli, con il distintivo sulla spatola serigrafato, non incollato...), che vanno montati più avanti di quanto dice la casa (cioè il segnetto sulla piastra).
Ma è molto soggettivo, se riesci a portare uno sci con un leggero arretramento, lo sci è molto più veloce, anche se molto più difficile da inserire, accelera da bestia.
(vedi per es.indicazioni sul puntale dell'attacco Atomic Fis)"

Premetto che pongo la domanda da completo profano rispetto a questo tipo di regolazioni.

Questi metodi di calcolare la posizione dell'attacco mi suonano strani perché si basano unicamente sulla lunghezza dello sci, tralasciando invece un parametro che avrei immaginato essere fondamentale: la posizione per così dire del "centro geometrico" dello sci, ovvero il punto di minore larghezza.

Immaginerei che il punto in cui lo sci è più stretto svolga un ruolo importante, e credo anche che a seconda dello sci la posizione di questo punto possa variare in modo significativo.

Le case costruttrici non ne tengono conto per determinare dove posizionare la piastra? È un parametro ininfluente, al contrario di quello che immagino?
 
"Il centro sci, vale a dire il punto dello sci in corrispondenza del quale va il centro dello scarpone, dovrebbe calcolarsi così:
sci con serigrafia rivolta verso l'alto, cioè messo come quando lo usi, prendi il metro, misuri la distanza tra punta della spatola e coda senza far toccare al metro lo sci, e dividi per due. A questa distanza dalla coda, sottrai la metà della lunghezza della suola dello scarpone ed ottieni il punto in cui deve coincidere il centro della piastra e dello scarpone."

Sul secondo metodo non mi esprimo, mi sembra alquanto aleatorio, ma potrebbe anche essere dettato dalla lunga esperienza quindi valido, sul quote invece va precisata una cosa, quel testo è copiato da qualche vecchio manuale e fa riferimento ai tempi degli sci tradizionali, dritti, senza sciancratura (le perline). Se uno ha a casa un vecchio sci lo misura e ci si ritrova... con l'introduzione del sidecut è cambiato tutto, e la proiezione del raggio di curva assume un ruolo fondamentale nel calcolo del "core center", quindi quel vecchio metodo non è più valido.
 
Skis also have a waist, created by the sidecut, which, for recreational skiing, is usually located at about the position where the boot is set in the bindings. The position of the waist ranges from the center of the running surface to some distance behind the center, a characteristic of slalom racing skis. For slalom racing, the boot is positioned behind the waist so that the resulting higher heel pressure helps the slalom racer release the tips of the skis. Mounting the boot behind the waist also shortens the edge running length of the skis, which shortens the skis' turn radius and helps the slalom skier make the quick turns needed to race from gate to gate.
Un noto testo dice così.
 

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Da quello che si legge, in Giappone, gli sci Ogasaka, sono tra i più noti. Sugli sci da sl, stesso modello, la posizione dell'attacco segnata sullo sci nel 2015 è stata spostata in avanti di 7 mm nel 2016.
 
Aumentando la fregola per la stagione imminente, aumenta anche la masturbazione mentale: oggi per esempio rileggevo le vecchie recensioni sugli sci 2019-2020 e ho notato che alcuni forumers si soffermano sulla posizione dell'attacco, valutando lo sci con il sistema piastra-attacco-scarpone prima montato centralmente rispetto allo sci, poi spostando il tutto avanti di 1-2-n tacche.

Cosa e quanto cambia, o cambierebbe, con questa modifica?

Buon inizio di stagione a tutti

Johnnycere

Riprendo un attimo la domanda iniziale per portare la mia esperienza su questo tipo di regolazione, derivante sia dalla sostituzione di una piastra con una più performante su un paio di head da gs del 2003 , versione negozio ma sempre con r> 21 mt(all'epoca si poteva ancora scegliere tra tanti modelli di piastra di marche differenti e quella di serie non mi piaceva) e poi dall'uso del mio atomic gs 12 con attacco 1018 r> 27 mt che mi ha portato qualche volta sul podio nelle mie master.
Bene, spostare avanti il centro sci di uno o meglio 2 cm permette, come già detto, un miglior e più rapido inserimento in curva, per il semplice fatto che la spatola viene caricata prima e con maggior decisione. Cosa succede alle code? Nessun aggancio problematico da svincolare, semplicemente saranno caricate un pò meno e quindi l'accelerazione a fine curva sarà minore. Allora, quando conviene? In caso di sci con spatola dura (per questo fischer la consigliava) oppure per aiutare sciatori scorrevoli ma con un attacco della curva non decisissimo. Anche nelle donne, che hanno un baricentro un pò arretrato rispetto ai maschietti, spesso si adotta questa soluzione.
Attacco arretrato: a fronte di un inserimento più difficile si ottiene il vantaggio di caricare di più lo sci per avere una accelerazione maggiore a fine curva, a patto, però, di rimanere sempre assai centrali e di essere molto aggressivi. Se lo sci ha spatola morbida e lo sciatore è bello aggressivo e sempre alto sullo sci, cioè non cede e non arretra, può aiutare a portar fuori ancor più velocità dalla curva.
Cosa scegliere? Dipende, dipende dalla confidenza con l'assetto e da quello che ti permette tempoi milgiori (parlo di gara), dal momento che l'uno e l'altro hanno vantaggi e svantaggi da valutare.
L'attacco montato di default è il compromesso tra i due, dovrebbe essere il giusto equilibrio.
Riportando, poi, la mia piccola esperienza con sci gara avuti nel mio piccolo passato agonistico ho notato queste differenze
Head attacco quasi neutro, ma inserimento da caricare con decisione la spatola; spostatre un pò in avanti è un buon aiuto.
Rossignol: sci centratissimo, a parità di lunghezza con head attacco circa 2 cm più avanti di default e sci che girava rotondo, sentivi che ti tirava in curva, bellissima sensazione e buona accelerazione finale
Atomic: sci un pelo più difficile dei primi due che erano r sui 23 mt, in quanto aveva r> 27 mt aveva però la slitta che permetteva di spostare in avanti o indietro l'attacco. Trovato il setting 1,5 cm più avanti è stato lo sci con cui mi sono divertito di più, sia in tracciato che in campo libero e ancora oggi, nelle uscite infrasettimanali, calzo il mio da 186 con struttura morbida o quello di mio figlio, 190, con struttura più sostanziosa ma non per questo difficile da girare.

Sugli sci commerciali tipo master, ispeed, etc. secondo me non conviene fare alchimie di sorta, sonon ben equilibrati così
:B::B::B:
 
Riprendo un attimo la domanda iniziale per portare la mia esperienza su questo tipo di regolazione, derivante sia dalla sostituzione di una piastra con una più performante su un paio di head da gs del 2003 , versione negozio ma sempre con r> 21 mt(all'epoca si poteva ancora scegliere tra tanti modelli di piastra di marche differenti e quella di serie non mi piaceva) e poi dall'uso del mio atomic gs 12 con attacco 1018 r> 27 mt che mi ha portato qualche volta sul podio nelle mie master.
Bene, spostare avanti il centro sci di uno o meglio 2 cm permette, come già detto, un miglior e più rapido inserimento in curva, per il semplice fatto che la spatola viene caricata prima e con maggior decisione. Cosa succede alle code? Nessun aggancio problematico da svincolare, semplicemente saranno caricate un pò meno e quindi l'accelerazione a fine curva sarà minore. Allora, quando conviene? In caso di sci con spatola dura (per questo fischer la consigliava) oppure per aiutare sciatori scorrevoli ma con un attacco della curva non decisissimo. Anche nelle donne, che hanno un baricentro un pò arretrato rispetto ai maschietti, spesso si adotta questa soluzione.
Attacco arretrato: a fronte di un inserimento più difficile si ottiene il vantaggio di caricare di più lo sci per avere una accelerazione maggiore a fine curva, a patto, però, di rimanere sempre assai centrali e di essere molto aggressivi. Se lo sci ha spatola morbida e lo sciatore è bello aggressivo e sempre alto sullo sci, cioè non cede e non arretra, può aiutare a portar fuori ancor più velocità dalla curva.
Cosa scegliere? Dipende, dipende dalla confidenza con l'assetto e da quello che ti permette tempoi milgiori (parlo di gara), dal momento che l'uno e l'altro hanno vantaggi e svantaggi da valutare.
L'attacco montato di default è il compromesso tra i due, dovrebbe essere il giusto equilibrio.
Riportando, poi, la mia piccola esperienza con sci gara avuti nel mio piccolo passato agonistico ho notato queste differenze
Head attacco quasi neutro, ma inserimento da caricare con decisione la spatola; spostatre un pò in avanti è un buon aiuto.
Rossignol: sci centratissimo, a parità di lunghezza con head attacco circa 2 cm più avanti di default e sci che girava rotondo, sentivi che ti tirava in curva, bellissima sensazione e buona accelerazione finale
Atomic: sci un pelo più difficile dei primi due che erano r sui 23 mt, in quanto aveva r> 27 mt aveva però la slitta che permetteva di spostare in avanti o indietro l'attacco. Trovato il setting 1,5 cm più avanti è stato lo sci con cui mi sono divertito di più, sia in tracciato che in campo libero e ancora oggi, nelle uscite infrasettimanali, calzo il mio da 186 con struttura morbida o quello di mio figlio, 190, con struttura più sostanziosa ma non per questo difficile da girare.

Sugli sci commerciali tipo master, ispeed, etc. secondo me non conviene fare alchimie di sorta, sonon ben equilibrati così
:B::B::B:

Hai qualche impressione sui volk ? Quest'anno ho sostituito i rossignol bianco/rossi 189 r27 con i volk verde/rossi 188 r 27, non è che mi ero trovato un gran che bene con i primi, venivo da un head ugual misura e mi trovavo molto meglio... forse avrei dovuto spostare l'attacco come da te suggerito ...

ps bel post !
 
Di voelkl gara ho fatto solo poche discese in campo libero con il FIS con r 30 mt che l'anno passato era presente ai test di ornellosport quindi non posso darti molte notizie.
Oltretutto credo che tra me e te passino diversi anni di differenza e anche questo ha il suo peso, tuttavia lo sci non mi è sembrato affatto difficile da deformare, si porta bene ed è molto filante.
Tieni conto che se la filosofia è rimasta la stessa il voelkl è lo sci con una spatola morbida per cui abbastanza semplice da inserire in curva, tuttavia sento tanti che anche in categoria giovani montano l'attacco uno o due cm avanti.
La piston che equipaggia lo sci, se non sbaglio, è già premontata ed è preforata per gli attacchi, potrebbe non essere un problema fare dei test.
 
Di voelkl gara ho fatto solo poche discese in campo libero con il FIS con r 30 mt che l'anno passato era presente ai test di ornellosport quindi non posso darti molte notizie.
Oltretutto credo che tra me e te passino diversi anni di differenza e anche questo ha il suo peso, tuttavia lo sci non mi è sembrato affatto difficile da deformare, si porta bene ed è molto filante.
Tieni conto che se la filosofia è rimasta la stessa il voelkl è lo sci con una spatola morbida per cui abbastanza semplice da inserire in curva, tuttavia sento tanti che anche in categoria giovani montano l'attacco uno o due cm avanti.
La piston che equipaggia lo sci, se non sbaglio, è già premontata ed è preforata per gli attacchi, potrebbe non essere un problema fare dei test.

ti ringrazio, ti farò sapere come mi trovo, inizialmente faro un allenamento così poi provo a portarlo avanti e vedo come mi trovo!

grazie!
 
Riapro la discussione perché proprio in questi giorni mi è capitato di valutare l'effetto di spostare l'attacco in avanti su una piastra piston. In particolare su un Blizzard da slalom fis 165 di qualche anno fa.

Prima di questa stagione ho sempre tenuto il puntale nella posizione in cui lo sci mi era stato dato, ovvero l'intermedia su 3 possibili posizioni.

Guardando però su un manuale della Marker (purtroppo non dello stesso anno della mia piastra) avendo uno scarpone da 297mm i fori raccomandati erano i primi dalle code (-1 rispetto a prima). Ho deciso quindi di fare l'esperimento la scorsa settimana.

Sarà che la neve in Pora non era proprio il massimo o che erano due anni che non usavo questo sci ma la mattina proprio non mi ci son trovato con questa configurazione. Lo sentivo poco reattivo sotto il piede (cosa che da quanto ricordo non è mai stato 😂) e avevo particolare difficoltà a far agganciare le punte.

Complice la pausa pranzo in appartamento ho deciso di spostare l'attacco tutto avanti (+2 rispetto alla mattina). È come se la situazione si fosse ribaltata! L'inizio curva ora è super rapido, lo sci ti invita proprio continuamente a concatenare una curva dietro l'altra. Non ho particolarmente sofferto la "coda agganciata" discussa nei precedenti post: lo sci a fine curva si svincola comunque facilmente e mi sembra di riuscire proprio a spingere e quindi piegare di più.
Credo che questo comportamento sia dato anche dal fatto che tendo ad avere un assetto un po' arretrato e ne giovo ad avere più coda.

Avete consigli su come settare quindi lo sci? Lo tengo così o lo rimetto alla tacca centrale? Quale sarebbe la configurazione più opportuna per uno sci da slalom?
Se può aiutare lo sci è preparato con fianco a 88 mentre tuning sinceramente non saprei.
Metto una foto anche dello sci.
IMG_20220103_213007.jpg


PS possibilmente non facciamo partire flame su quanto sia utile o sensato usare un slalom fis in campo libero. Lo sci mi è stato praticamente regalato qualche anno fa da un amico che faceva gare. Avrà comunque perso parte della sua sostanza ma ci si fanno ancora dei bei piegoni 😉
 
Ultima modifica:
il settaggio giusto dello sci è quello che ti da più feeling a te

Se fossi un agonista si potrebbe fare qualche giro con il crono , e vedere quale ti fa girare più veloce .
Ma visto che non ti frega nulla l'unica cosa che ribadisco è : l'importante che ti ci trovi bene tu!
 
ti ringrazio, ti farò sapere come mi trovo, inizialmente faro un allenamento così poi provo a portarlo avanti e vedo come mi trovo!

grazie!
Leggendo sopra vedo che non avevo più risposto a come è andata la mia stagione con il volk 188 R27
Posso dire benino ne carne ne pesce , uno sci facile , ma che non da molta sensazione ad inizio curva , infatti spesso giravo sotto i palo.

Quest'anno ho cambiato con head 191 R27 ... tutta un'altra musica .

La stabilità e la precisione dello sci confronto al volk è radicale, questo porta a maggiore sicurezza ad inizio curva che ti aitua a caricare e chiudere caviglia più rapidamente , nonostante sia più lungo , diventa più pastoso e facile .

Un mio collega invece ha preso un 188 R27 sempre Head , niente di paragonabile , stessa sensazione di vuoto sotto i piedi del mio vecchio volk.
Comincio a pensare che la misura 188 sul R27 sia prorpio una ciofeca .

Invece in tanti si trovano benissimo anche con il R30 ... però mi sembra un po' eccessivo per un master senza un buon livello fisico
 
il settaggio giusto dello sci è quello che ti da più feeling a te

Se fossi un agonista si potrebbe fare qualche giro con il crono , e vedere quale ti fa girare più veloce .
Ma visto che non ti frega nulla l'unica cosa che ribadisco è : l'importante che ti ci trovi bene tu!
Si esatto sono d'accordo, meglio sfruttare il setting che fa divertire di più se non interessano i tempi!
Tutta la spatafiata aveva anche il senso di invitare a provare chi ancora non l'ha fatto e magari non si trova bene con il proprio attrezzo. Nel mio caso ha totalmente modificato il comportamento dello sci, provare per credere ragazzi!

Piccolo ot: qualcuno conosce la piastra che ho o sa come si chiama? Mi sembra leggermente differente dalla classica piston
 

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concordo con gianpa, una cosa bella é proprio sperimentare setup diversi fin quando non si trova quello che si preferisce!
 
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