Se sciatore sapesse come si realizzano piste e impianti non si defin. amante montagna

Visto che tutti avete espresso il 99% del mio pensiero, l'ultimo appunto è: quando verrà osannato come "Vincitore del Premio Strega", ricordiamoci che è uno dei premi più pilotati e meno meritocratici al mondo, quindi lascerà il tempo che trova sto Cognetti.

Ok ma ha stravinto e ha vinto nella categoria giovani. Io mi rendo conto che non possa essere popolare stra gente che ama lo sci. Mettiamo però da parte l'avversione di Cognetti verso noi sciatori. Avete letto Le otto montagne? E' un libro meraviglioso. Tutti noi ci si ritrovano. "Catinaccio, Sassolungo, Tofane. Bastava che mio padre nominasse il nome di una di questa montagne per far brillare gli occhi a mia madre". Semplicemente commovente. Come è splendido il rapporto tra Pietro e il padre, tra Pietro e Bruno. Un romanzo scritto da chi la montagna la ama veramente. Il mal di montagna, l'emozione di calpestare un nevaio in estate, il ruscello di alta quota, il bosco. Io mi ci sono ritrovato e mi sono immerso nella lettura di questo romanzo.
 
Ok ma ha stravinto e ha vinto nella categoria giovani. Io mi rendo conto che non possa essere popolare stra gente che ama lo sci. Mettiamo però da parte l'avversione di Cognetti verso noi sciatori. Avete letto Le otto montagne? E' un libro meraviglioso. Tutti noi ci si ritrovano. "Catinaccio, Sassolungo, Tofane. Bastava che mio padre nominasse il nome di una di questa montagne per far brillare gli occhi a mia madre". Semplicemente commovente. Come è splendido il rapporto tra Pietro e il padre, tra Pietro e Bruno. Un romanzo scritto da chi la montagna la ama veramente. Il mal di montagna, l'emozione di calpestare un nevaio in estate, il ruscello di alta quota, il bosco. Io mi ci sono ritrovato e mi sono immerso nella lettura di questo romanzo.


forse "svizzero?no novi" è meno banale come frase.

io, ripeto, non ho nulla contro lo scrittore personalmente, nè tantomeno pretendo di mettere in discussione il suo talento che giustamente ti ha emozionato,cosa non da poco al giorno d' oggi dove si legge in pochissimi.

Io in questa frase non mi ritrovo per un *****. E non capisco perchè dovrei essere oggetto di avversione.

"Sciatore" è il banchiere che scia a skidubai a luglio come lo sono io che passo il 90% del mio tempo sulle pelli e come lo è uno che fa fondo...ognuno vive queste cose a modo suo e ognuno impatta sull' ambiente (in modo irreversibile e nocivo) ma in maniera diversa. Senza resuscitare vecchie discussioni inutili su chi inquina di più (chi va di impianti, chi pella ma vive a 4 ore dalla partenza della gita, chi va in motoslitta ecc.)
 
SARCASMO ON
Bah,
quasi quasi mi cimento nella scrittura de "le 8 insenature"
Essi perchè non se ne può più di questi cittadini, spesso per giunta nordici, se non montanari, che vengono a romperci le balle al Sud (ed in specie persino nella mia Puglia) insozzando il mare con le loro cremine solari del menga (sono tutti bianchicci) e rubandomi pedissequamente persino il parcheggio ogni mattina.
Per giunta è colpa loro se non si trova più così facilmente un tratto di spiaggia libera.... questi bifolchi pretendono persino di trovare spiagge attrezzate con gli ombrelloni, e magari un bar alle loro spalle....Dove andremo a finire di questo passo.
E' ora di dire basta. Nelle mie terre rivoglio il turismo di una volta, quello dei pochi che potevano permetterselo, gli altri stessero a casa a grattarsi la sugna con 45 all'ombra, nelle loro afose residenze a centinaia, o migliaia di chilometri dalle mie spiagge.
Che poi per scendere a casa in vacanza mi tocca pure mischiarmi con questa immane massa di persone che abusa delle italiche autostrade.
Come dite?? Ma se cacciamo i turisti poi di cosa campiamo?? E che mi frega a me, mi accingo a vincere lo Strega.
SARCASMO OFF.
 
Ultima modifica:
E' un libro meraviglioso. Tutti noi ci si ritrovano.

Probabilmente perché c'è un eguale approccio. Ossia quello del cittadino.
L'avversione verso gli sciatori poi, come scriveva qualcun altro, è talmente scontata in un radical chic del genere che non merita neanche commento.
 
Probabilmente perché c'è un eguale approccio. Ossia quello del cittadino.
L'avversione verso gli sciatori poi, come scriveva qualcun altro, è talmente scontata in un radical chic del genere che non merita neanche commento.

Avete letto il libro? Perchè se vi fermate all'avversione verso chi scia, nel libro mezza pagina, è assolutamente limitativo. Poi per carità non pensavo certo di trovare in questo forum fan di Cognetti viste le sue note posizioni. Io quello che apprezzo nella sua visione della montagna è la coerenza e questo approccio radicale che è diverso dal mio però mi stimola delle riflessioni. E se pone il problema sull'impiantistica, sul consumo di territorio pone l'accento su problemi reali. Io sono un lettore e di fronte a uno che vende 100 mila copie e vince un premio prestigioso non mi inchino ma di sicuro lo rispetto anche se ha idee che non condivido. Stiamo parlando di un vero e proprio caso letterario.

Poi è discutibile se le sue posizioni sono sempre sbagliate. Io conosco Cervinia ma non così bene da avere un'idea se sia giusto o meno il collegamento con il comprensorio del Monte Rosa. Però se Repubblica gli da spazio e se diventa oggetto di dibattito pubblico w Dio. Ben venga Cognetti. A me il dibattito sulla montagna interessa anche se mi devo confrontare con posizioni diverse dalle mie.
 

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SARCASMO ON
Bah,
quasi quasi mi cimento nella scrittura de "le 8 insenature"
Essi perchè non se ne può più di questi cittadini, spesso per giunta nordici, se non montanari, che vengono a romperci le balle al Sud (ed in specie persino nella mia Puglia) insozzando il mare con le loro cremine solari del menga (sono tutti bianchicci) e rubandomi pedissequamente persino il parcheggio ogni mattina.
Per giunta è colpa loro se non si trova più così facilmente un tratto di spiaggia libera.... questi bifolchi pretendono persino di trovare spiagge attrezzate con gli ombrelloni, e magari un bar alle loro spalle....Dove andremo a finire di questo passo.
E' ora di dire basta. Nelle mie terre rivoglio il turismo di una volta, quello dei pochi che potevano permetterselo, gli altri stessero a casa a grattarsi la sugna con 45 all'ombra, nelle loro afose residenze a centinaia, o migliaia di chilometri dalle mie spiagge.
Che poi per scendere a casa in vacanza mi tocca pure mischiarmi con questa immane massa di persone che abusa delle italiche autostrade.
Come dite?? Ma se cacciamo i turisti poi di cosa campiamo?? E che mi frega a me, mi accingo a vincere lo Strega. grazie
SARCASMO OFF.

Evvai,tutti a mangiare a casa di Cognetti,ci sono già anche i Montanari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
beh non si vince lo strega solo perche' si ha dietro la casa editrice giusta, dai...forse il campiello...ma visto come l'ha perso Corona direi che neanche la casa editrice giusta e' sufficiente...
anzi, diciamo che se Corona non fosse passato alla Mondadori forse avrebbe scritto qualche libro in meno, concentrandosi piu sulla qualita' che sulla quantita, e forse avrebbe avuto un editor capace, perche', francamente, alla mondadori credo gliene abbiano affidato uno cieco...oppure gli va bene cosi, visto le copie che ha venduto...un peccato pero'...

tornando a Cognetti scrive bene. punto. poi le idee possono piacere o meno ma scrive bene. e non e' cosa scontata al giorno d'oggi.
a me ricorda paolo giordano per certi aspetti. a vederli in pubblico sembrano tra l'altro entrambi due rainman mancati...HIHIHI

saluti
 
Il 3D non è sul suo libro, ma sulle sue sparate pubbliche.
L'opinione secondo cui lo sci fa male alla montagna, è discutibile, ma legittima. L'opinione secondo cui lo sciatore non sa nulla di montagna e non apprezza ciò che ha intorno, non è un'opinione, ma una immane stronzata. Punto. Invito Cognetti a guardarsi la sezione estiva di questo forum, che è fatto da sciatori più o meno bravi, ma tutti appassionati. Ci sono bellissimi reportage escursionistici, e anche qualche reportage alpinistico. Con escursioni probabilmente (ma potrei sbagliarmi) più interessanti e appassionate di quelle che fa Cognetti.
La frase è incommetabile. Non ha lo status di opinione, con buona pace del libro.
 
Premesso che non ho letto il libro perchè una frase del genere «Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.» mi fa girare le balle, premesso che prima di provare a sciare facevo più o meno gli stessi discorsi, quando dice che le montagne sarebbero più belle senza gli impianti di risalita con la gente che va su solo a piedi, non si può dargli torto.
Ci sono parecchi posti in cui si è superato il limite.
Io sarei per lo smantellamento in Dolomiti, dove farei un unico grande parco e sposterei tutti gli impianti su montagne, mi scuso per chi ci abita o frequenta , più insulse tipo Falcade o Cermis per interderci.
Divinità come Tofane,Pelmo, Civetta,Sella,Sassolungo ecc. le tratterei con più rispetto ecco.
 
Gia, e che gli abitanti tornino a emigrare, o a vivere di sussidi. Tanto a voi cittadino che ve ne frega. L'importante e' che quella volta all'anno che verrete a farvi un passeggiata tutto sembri più originale.
Poi magari nel lungo periodo lo spopolamento porterebbe a frane, disastri idrogeologici... ma tanto basta dare la colpa al governo di turno e voi avrete la coscienza a posto.
 
Premesso che non ho letto il libro perchè una frase del genere «Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.» mi fa girare le balle, premesso che prima di provare a sciare facevo più o meno gli stessi discorsi, quando dice che le montagne sarebbero più belle senza gli impianti di risalita con la gente che va su solo a piedi, non si può dargli torto.
Ci sono parecchi posti in cui si è superato il limite.
Io sarei per lo smantellamento in Dolomiti, dove farei un unico grande parco e sposterei tutti gli impianti su montagne, mi scuso per chi ci abita o frequenta , più insulse tipo Falcade o Cermis per interderci.
Divinità come Tofane,Pelmo, Civetta,Sella,Sassolungo ecc. le tratterei con più rispetto ecco.

Vieni al centro Italia: si sono opposti a qualsiasi progetto impiantistico in molte zone e vai a guardare in che condizioni versano (al di là del sisma) le cittadine a ridosso dei potenziali resort o di resort decaduti. Per carità, per skialp, trekking, alpinismo, bello il selvaggio (i nordici che incontro amano proprio questo aspetto ormai perso in molti luoghi delle alpi) ma in una zona economicamente depressa un maggiore sfruttamento non farebbe che bene con un turismo che allo stesso tempo contemplerebbe montagna, mare, cibo, storia.

Quindi benvenga il Dolomiti superski e la gente, che per forza di cose in questa maniera si interessa di montagna altrimenti cadrebbe nel dimenticatoio in 5 minuti con tutti i problemi conseguenti (infrastrutture, lavoro, ECC.)
 
Ci sono parecchi posti in cui si è superato il limite.
Io sarei per lo smantellamento in Dolomiti, dove farei un unico grande parco e sposterei tutti gli impianti su montagne, mi scuso per chi ci abita o frequenta , più insulse tipo Falcade o Cermis per interderci.
Divinità come Tofane,Pelmo, Civetta,Sella,Sassolungo ecc. le tratterei con più rispetto ecco.
Dai confessa!
Questa te l'ha suggerita Cassano ieri pomeriggio vero?
 
E' una questione di approccio, di filosofia della montagna.

Cognetti ha sua visione della montagna. Per lui la montagna è lentezza, passeggiate, lavori tipici di montagna. Si può condividere o meno questa filosofia ma questo è.

Il turismo invernale ha stravolto certi posti. Li ha resi fruibili ai turisti e noti in tutto il mondo ma li ha profondamente trasformati. E' innegabile.

La zona del Sella che io adoro è invasa dagli impianti. La Dantercepis è tra le mie piste preferite ma ragazzi hanno fatto una stazione a monte che è una roba folle. Folle. Per non parlare del percorso deviato della nuova cabinovia.

Che poi grazie al turismo vengano salvaguardati i posti ho i miei dubbi. A Corvara sono venute giù due frane a ridosso della Borest. Poi per me la vista dal Forcelles in inverno con il sole è il panorama più bello del mondo però non possiamo negare che lo sci impatti sui luoghi.
 
Letto il libro, conosciuto il personaggio.
Il collegamento è da fare. Punto.
Facile schierarsi contro quando vivi d'altro e nn di montagna. Facile dirsi contro quando in montagna ci via ogni tanto e per diletto, nn x lavoro. Facile dare contro perché in Italia fa figo dare contro, oltre che essere molto radical chic. Facile bollare un progetto, ma ancor più facile è fermarsi qui senza proporre nulla di alternativo di pari impatto.
Ha scritto un libro, a me nn è piaciuto, che nn è di montagna (i libri di vera montagna sono altri, leggetevi i Conquistatori dell'inutile e poi ne riparliamo)...la trama può tranquillamente essere ambientata ovunque, cavalca onda del Partito del No a qualsiasi cosa/radical chic....perché nn chiede di abbattere i rifugi sul Rosa? Deturpano ed inquinano....se vuoi ti porti la tenda!
Per favore.....e qui mi fermo.
 
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