Ricordo che i gestori del Corno sono gli stessi del Cimone
Non cambia il discorso.. se vogliono portare il Corno ad un'offerta sciistica apprezzata come quella del Cimone hanno cmq da perseguire la via dell'unione con la Doganaccia.
Ricordo che i gestori del Corno sono gli stessi del Cimone
Al di là dei complottisti, io vedo la questione abbastanza problematica.
Il consorzio sarebbe notevole.
Il problema è che sarebbe collegata passando sopra ad un crinale molto esposto a nebbie e vento.
Il rischio è che spesso il comprensorio sia spezzato in due causa condizioni meteo.
Immagino sia proprio per questo che sul versante toscano prevedano una funivia, che ha il vantaggio, rispetto alle seggiovie di essere più resistente al vento e adatta anche al traffico in discesa, utile con condizioni meteo e di innevamento(il versante sarebbe esposto a sud) difficili.
Quindi ha senso un investimento del genere?
Ho i miei dubbi, anche se sarebbe un bel comprensorio
Bene lasciamo stare i complotti e parliamo di realtà.
Crinale ventoso e nebbioso, versante a sud, 15 milioni per due impianti e manca ancora innevamento artificiale.
Sul lato Cupolino non è mai stato realizzato e l'impianto è aperto pochissimo, perchè se c'è neve naturale ma c'è anche vento, l'impianto resta chiuso. E parliamo di uno skilift che sicuramente per tipologia è più resistente al vento di seggiovie, funivie ecc.
Parliamo dei Campetti, l'impianto d'innevamento è presente, ma non è mai entrato in funzione per mancanza delle pompe di spinta. L'acqua è almeno 400 m più bassa. Invasi ad altezza superiore non ci sono e non se ne possono fare.
Della Doganaccia non so niente perchè non ci sono mai stato.
Quindi ho l'impressione che si tratta di una strategia di marketing a basso costo: Ne parliamo, attiriamo l'attenzione, nel frattempo forse qualche turista in più viene a vedere, poi tra qualche anno la ritiriamo fuori.
Ma poi non capisco perchè tutti vogliano sciare in megacomprensori e in una giornata fare 50 piste diverse. Se piace sciare si possono anche ripetere per 10 volte 5 piste diverse. D'altronde gli agonisti non ripetono allo sfinimento la stessa pista?
Dato che probabilmente i soldi non ci sono, e se li avessero voglio vedere chi li tira fuori.. stiamo o non stiamo parlando del nulla cosmico?
I soldi ci sono se c'è la volontà delle 2 regioni... non è un progetto realizzabile dai privati.
Non discuto che bisogna fare le cose con testa... ma non si possono avere 2 aree sciistiche in difficoltà ad un tiro di schioppo e lasciarle scollegate... le potenzialità di un collegamento sono enormi... gli esempi sono numerosi, sulle Alpi e non.
Fare presto e fare bene.
I soldi ci sono se ci sono i soldi: la prima cosa che insegnano nel management è che si fanno i progetti dopo aver trovato il budget: Senza il budget il progetto è aria fritta.
Qui si sta parlando di un progetto (e chiamarlo progetto mi sembra un'esagerazione) basato sul fatto che qualcun'altro tiri fuori dei soldi: Aria fritta al cubo.
Poi proprio le regioni, che non hanno soldi (manco hanno i soldi per sistemare le strade) ce le vedo a tirare fuori i soldi per una cosa del genere.
Mi piacerebbe sapere quali sarebbero queste potenzialità enormi.
P.s.. io ad essere onesto credo che a frenare il progetto sia stata fino ad ora la volontà di non volere davvero una stazione concorrente a Cimone e Abetone.. poi certo anche la mancanza di fondi che però le regioni non hanno avuto fretta di trovare come in altri casi.
E lasciami sognare un po'... e fammi credere che trovino sti soldi... le potenzialità sono un comprensorio che non avrebbe più nulla da invidiare a Cimone ed Abetone.. e che gli porterebbe via gente... e temo che a molti questo non piaccia...
Soldi pubblici se ne buttano via tanti... qui la causa è nobile.
Missouri, scusa se te lo dico ma hai idee folli, totalmente irrazionali...
La prima è che in questi tempi un investimento di 15 milioni di € per un progetto del genere si debba per forza fare.
La seconda è che se ne devono far carico le regioni.
Però parto dalla seconda:
Vuol dire essere fuori di testa, perché innanzitutto non sta né in cielo né in terra che sia una PA a farsi carico di qualcosa in quasi totale gestione privata, proventi compresi. Le partecipazioni in impianti sciistici sono quasi sempre basse se non nulle, specie in ragioni a statuto ordinario.
In periodi in cui la spesa pubblica è in continua spesa, io me ne sbatto le balle del collegamento Corno - Doganaccia finanziato dalla Regione, voglio che la mia Regione investa in sanità pubblica e istruzione!
La prima te l'hanno già spiegata tutti qui dentro: ci sono oggettive limitazioni ambientali, climatiche e infrastrutturali.
Non ti bastano?
Forse il tuo è un sogno ed è giusto che rimanga tale, ma se in 50 qui dentro ti dicono che è infattibile, perdio credici.
Tu dici "sarebbe fantastico", ma sembri uno che finora ha sempre sciato al Cimone, magari controvoglia, ma solo al Cimone; lo dico perché chiunque scii almeno 2 volte all'anno al Corno alle Scale, si è imbattuto in uno di quei oggettivi (caldo oppure vento forte oppure nebbia oppure innevamento problematico).
Il Cimone vede nebbia 1 giorno ogni 3 del Corno; il Cimone sente 1/10 del vento di Crinale che soffia su 4 delle piste più lunghe (e belle) del Corno.
Chiunque conosca il Corno sà che i problemi sono enorme.
Quindi, domanda: tu dove scii per davvero? Conosci il territorio di cui parli?