Sebastiano Barisoni , Radio24...
Gli affiderei al presidenza del consiglio domani
Bravo, PREPARATO, competente, non schierato
Vittorio Feltri.
Gianni Clerici
Quirino Principe
Paolo Isotta
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Concordo sulla capacità di Barisoni nel proporre l'house più trendy del momento e nel far appassionare l'ascoltatore ai complicati temi della "giornata economica finanziaria". Ecco mi piace il suo approccio, mi piace che si sbilancia, che esprime opinioni personali e appunto da l'informazione dopo essere stata digerita da lui (è importante riconoscere questo per filtrarlo ma poi mi piace un sacco).
Qui non posso darti lo skife, quindi ti quoto.
Un normale essere umano non capisco come non possa essere d'accordo nel 99% dei casi con Barisoni ...
Può piacere o meno ma non si può negare che anche Giuliano Ferrara non passa inosservato.
I giornalisti devono dare la notizia, e possono commentarla esprimendo anche l'opinione loro o altrui: in tal caso, pero', devono separare sempre ed in modo molto chiaro la notizia dalle opinioni.
Per chi fosse interessato, segnalo che la casa editrice Mondadori all'inizio di questo secolo ha pubblicato tre bellissimi tomi nella collana I Meridiani, dove ha raccolto una selezione degli articoli e fondi piu' belli e/o importanti che sono stati pubblicati sui giornali e periodici italiani a partire dall'anno 1901 e fino al 2001.
Leggendoli risulta evidente quanto nel tempo sia cambiato il mestiere del giornalista, soprattutto dopo la comparsa della radio, della televisione e poi anche degli altri media (i giornalisti, che presto soppiantarono gli strilloni, un tempo scrivevano solo sui giornali: da qui l'etimologia del nome della loro professione).
Ritengo che i giornalisti contemporanei svolgano una professione molto diversa da quella dei grandi 'maestri' del secolo scorso (tra cui qui mi piace ricordare Luigi Barzini, Leo Longanesi, Dino Buzzati, Orio Vergani, Paolo Monelli, Indro Montanelli, Oriana Fallaci, Tiziano Terzani, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e lo stesso Eugenio Scalfari), e sia difficile esprimere un giudizio generale su di loro, dal momento che sono diversi gli argomenti che affrontano ed i media sui quali lavorano.
Tra i telegiornalisti, salvo solo (e molto) Milena Gabanelli.
Tra i giornalisti della 'vecchia scuola', prediligo Eugenio Scalfari (si puo' non essere d'accordo su quello che dice, ma spiega sempre molto bene il contesto della situazione e va subito al punto) e Paolo Mieli.
Tra gli altri, mi piacciono molto Angelo Panebianco e Mario Sechi.
I vari Travaglio, Feltri e Ferrara li trovo faziosi, e troppo spesso confondono notizie ed opinioni.