Mio nonno era un assiduo cacciatore, per lui la caccia era come per me lo sci. A leggere quello che questo direttore ha scritto mi sembra di risentirlo. I parchi praticamente come riserva di caccia.
Una visione che non condivido e parecchio distorta.
Peccato per il sig. Perco che la caccia e' vietata espressamente nei parchi nazionali da una legge dello Stato (394/91).
Mi viene da pensare che forse il senso del libro è di cambiare l'opinione generale che la gente ha in merito alla caccia nei parchi.
Mostrare le altre pratiche come ugualmente dannose e quindi alla fine la caccia come una pratica poi non così deplorevole in un ambiente protetto.
Forse punta a un allentamento della norma e cercare di ottenere una delega per la gestione della caccia a livello di direzione parco.
Una visione che non condivido e parecchio distorta.
Peccato per il sig. Perco che la caccia e' vietata espressamente nei parchi nazionali da una legge dello Stato (394/91).
Mi viene da pensare che forse il senso del libro è di cambiare l'opinione generale che la gente ha in merito alla caccia nei parchi.
Mostrare le altre pratiche come ugualmente dannose e quindi alla fine la caccia come una pratica poi non così deplorevole in un ambiente protetto.
Forse punta a un allentamento della norma e cercare di ottenere una delega per la gestione della caccia a livello di direzione parco.
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