Marina Militare, epoca coloniale e "flessibilità nella Storia"

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Non credo che la situazione della Libia oggi sia più rosea della Libia di Gheddafi e lo stesso discorso vale per l'Iraq..

Su quest'argomento con me sfondi una porta aperta. Purtroppo dei casini combinati dagli americani e dai francesi adesso ne scontiamo le conseguenze noi.

Sarà poco polically correct, ma almeno quando c'erano Saddam e Gheddafi, Iraq e Libia erano degli stati magari poveri (ma dignitosamente) e, soprattutto, LAICI.
 
Si vanno a prendere dove necessario purtroppo.. cmq non puoi lasciarli affogare in mare.
Il problema si può risolvere come ho descritto prima..si è fatto per gli sbarchi dall'Albania e ha funzionato.

L'albania è un piccolo paese con pochi abitanti, in crescita economica.

L'Africa ha 1,1 miliardi di abitanti che raddoppiano ogni 25 anni. a causa di questo aumento vertiginoso della popolazione anche in crescita economica non basterebbe a dare benessere se non ad una ridottissima parte della popolazione. Per cui non illuderti che la ricetta albanese vada bene nel caso africano

Per quanto riguarda i soccorsi in mare non è che se un natante francese si mette ad attraversare l'atlantico viene soccorso dalla marina americana a 100 miglia dalle coste francesi. a meno che per caso un mezzo americano non si trovasse gia nei paraggi.
e se proprio dovesse succedere non è che sbarcano i naufraghi a New York.

Le navi militari, salvo casi di guerra o calamita' naturale, devono restare nei propri porti. Ed uscire in soccorso nelle are di competenza italiana. E se arrivano tardi non glielo abbiamo ordinato noialtri di mettere a rischio la propria vita su un mezzi di fortuna.

Quello che succederebbe in un caso del genere è probabile che il primo mese ci sarebbero più naufragi, ed aimé più morti, ma il secondo mese gia i tentativi si ridurrebbero ad un decimo. Riducendo i tentativi si ridurrebbero anche le perdite ad una cifra inferiore a quella attuale. Oggi, nonostante la nostra marina pattugli le coste africane a poche miglia dalla Libia, 6.000 africani all'anno muoiono tentando la traversata.

Se nessuno la tentasse nessuno morirebbe nel tentativo.
 
Su quest'argomento con me sfondi una porta aperta. Purtroppo dei casini combinati dagli americani e dai francesi adesso ne scontiamo le conseguenze noi.

Sarà poco polically correct, ma almeno quando c'erano Saddam e Gheddafi, Iraq e Libia erano degli stati magari poveri (ma dignitosamente) e, soprattutto, LAICI.

Pienamente d'accordo..pur essendo contro ogni dittatura non si può sostituirla a suon di bombe con l'anarchia o come spesso accade impantanarsi con un'altra dittatura ancora più estremista e religiosa e magari sostenitrice del terrorismo
In Iraq si è intervenuti per gli interessi americani,in Libia per assicurare gas e petrolio alle compagnie inglesi e francesi ansiose di sottrarci un mercato prima dominato dall'Italia grazie ai buoni rapporti dei nostri governi con Gheddafi..
 
I naufraghi non sono di nazionalita' libica, se non in qualche raro caso. Per cui lascerei perdere fantomatici discorsi colpa di...
 
L'albania è un piccolo paese con pochi abitanti, in crescita economica.

L'Africa ha 1,1 miliardi di abitanti che raddoppiano ogni 25 anni. a causa di questo aumento vertiginoso della popolazione anche in crescita economica non basterebbe a dare benessere se non ad una ridottissima parte della popolazione. Per cui non illuderti che la ricetta albanese vada bene nel caso africano

Per quanto riguarda i soccorsi in mare non è che se un natante francese si mette ad attraversare l'atlantico viene soccorso dalla marina americana a 100 miglia dalle coste francesi. a meno che per caso un mezzo americano non si trovasse gia nei paraggi.
e se proprio dovesse succedere non è che sbarcano i naufraghi a New York.

Le navi militari, salvo casi di guerra o calamita' naturale, devono restare nei propri porti. Ed uscire in soccorso nelle are di competenza italiana. E se arrivano tardi non glielo abbiamo ordinato noialtri di mettere a rischio la propria vita su un mezzi di fortuna.

Quello che succederebbe in un caso del genere è probabile che il primo mese ci sarebbero più naufragi, ed aimé più morti, ma il secondo mese gia i tentativi si ridurrebbero ad un decimo. Riducendo i tentativi si ridurrebbero anche le perdite ad una cifra inferiore a quella attuale. Oggi, nonostante la nostra marina pattugli le coste africane a poche miglia dalla Libia, 6.000 africani all'anno muoiono tentando la traversata.

Se nessuno la tentasse nessuno morirebbe nel tentativo.

Se come dici tu è un fenomeno irreversibile data la sua scala e si rinunciasse a gestirlo (perché mollare i profughi a mare e infischiarsene è un non gestire un problema) non credo che cmq si risolverebbe la cosa.
Poi certo le nostre navi da guerra si potrebbero riposare e farebbero un grandissimo figurone a vegliare nei nostri porti.. in attesa che so di uno sbarco nemico tipo Normandia..
 

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I naufraghi non sono di nazionalita' libica, se non in qualche raro caso. Per cui lascerei perdere fantomatici discorsi colpa di...

Qualsiasi nazionalità abbiano restano comunque e prima di tutto uomini,donne,e bambini.. in una parola esseri umani e non merce avariata da respingere indietro come pacchi postali indesiderati od addirittura da abbandonare in mare con la scusa patetica e lava coscienza della territorialità o meno delle acque..
 
Se come dici tu è un fenomeno irreversibile data la sua scala e si rinunciasse a gestirlo (perché mollare i profughi a mare e infischiarsene è un non gestire un problema) non credo che cmq si risolverebbe la cosa.
Poi certo le nostre navi da guerra si potrebbero riposare e farebbero un grandissimo figurone a vegliare nei nostri porti.. in attesa che so di uno sbarco nemico tipo Normandia..

Certo che va gestito. Nei paesi seri si fa cosi'.

Chi arriva illegalmente senza diritto va rimpatriato subito. I profughi di guerra, veri, vanno messi in campi profughi.
I casi dubbi messi in quarantena in luoghi sicuri, ma non per questo ameni. L'australia li parcheggia a Nauru. che per noi é come dire le Azzorre.

Se qualche africano vuole emigrare in europa fa domanda nel suo paese. Presenta certificati penali, titoli di studio, certificati sanitari ed aspetta il suo turno comodamente a casa propria. e se viene accettato viene in aeroplano con un comodo, economico e sicuro volo di linea.
Cosi' si fa per tutti i paesi seri.
 
Qualsiasi nazionalità abbiano restano comunque e prima di tutto uomini,donne,e bambini.. in una parola esseri umani e non merce avariata da respingere indietro come pacchi postali indesiderati od addirittura da abbandonare in mare con la scusa patetica e lava coscienza della territorialità o meno delle acque..

Non sono pacchi postali, ma per questo molti non li considerano i benvenuti, come non devi necessariamente considerare benvenuto un lontano parente che ti capita di colpo in casa autoinvitato e che mangia a sbafo da tuo frigorifero senza neanche aiutare nelle faccende domestiche. E non ha programmi di andarsene.
 
Dimentichi una cosa.. l'Europa, intesa come unione di stati, non è un paese serio..
Politiche diverse,strumenti diversi,interessi diversi.
Questo rende impossibile qualsiasi seria politica tanto dell'accoglienza quanto del respingimento qualora motivato..
Un problema così serio non può esssere risolto a livello nazionale ma sovranazionale.
 
I naufraghi non sono di nazionalita' libica, se non in qualche raro caso. Per cui lascerei perdere fantomatici discorsi colpa di...

Delle colpe ci sono di sicuro, altrimenti la Libia non sarebbe mai diventata quello che vediamo.

Dopodiché chiudo l'argomento dato che siamo OT anzichennò.
 
ok argomento chiuso che in effetti siamo off topic anche se è stato un confronto interessante.
Off topic mica tanto poi a dire il vero, dato che di barriere al Brennero si parlava.. sempre quello dell'immigrazione illegale il problema.
 
Non sono pacchi postali, ma per questo molti non li considerano i benvenuti, come non devi necessariamente considerare benvenuto un lontano parente che ti capita di colpo in casa autoinvitato e che mangia a sbafo da tuo frigorifero senza neanche aiutare nelle faccende domestiche. E non ha programmi di andarsene.

Non condivido affatto il paragone.. non sono parenti ma al limite uomini più sfortunati che chiedono un po' di quel benessere che gli abbiamo sottratto tenendo tutta l'africa in una condizione di perenne sfruttamento e povertà che a noi europei e non europei civilizzati ha fatto tanto comodo.
Ovvio che poi non vogliamo prenderci le conseguenze di meccanismi che abbiamo generato con decenni di politiche colonizzatrici.
 
Beh, molti di noi hanno parenti meno fortunati. Chi in Italia, chi in Argentina, chi altrove. Ti piacerebbe se domani uno ti bussasse alla porta e ti dicesse che si trasferisce da te? E lo devi mantenere?

Riguardo alla colonizzazione lasciamo perdere. Stavano assai meglio quando erano colonie.
 
Beh, molti di noi hanno parenti meno fortunati. Chi in Italia, chi in Argentina, chi altrove. Ti piacerebbe se domani uno ti bussasse alla porta e ti dicesse che si trasferisce da te? E lo devi mantenere?

Riguardo alla colonizzazione lasciamo perdere. Stavano assai meglio quando erano colonie.

Mi piacerebbe aver contribuito a creare le condizioni per non avere parenti poveri che devono bussare alla mia porta e non necessariamente per chiedermi di mantenerli ma di dargli un'opportunità di mantenersi..
Riguardo alla colonizzazione stavano meglio prima che gli europei iniziassero a sfruttare l'Africa ed a creare casini territoriali ed economici.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
 
A casa mia, ma anche a casa loro, un comportamento del genere si chiama favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I capitani andavano arrestati. I naufraghi si riportano al porto di partenza o a quello di arrivo nel proprio paese.

Pensa all' indipendenza sudtirolese che di leggi marittime vedo che ne sai poco
 
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