Guide cartacee di Freeride

mi hai incuriosito e sono andato a vedere, d'altronde non posso entrare a fondo su 200 comprensori alpini. Non avevo notato un'interessantissima pista di slittino/passeggiate che consente un rientro facile dal "backside" della località.

Ho provato a tirar giù qualche linea, che vuol dire che se andassi in questa località senza accompagnatori proverei a seguire le linee se da sopra vedessi qualche traccia di sci. Dacci un occhio e dimmi se ne ho beccata qualcuna interessante, preso qualche cantonata o dimenticato qualche itinerario top.....

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In linea di principio sono semi giuste ;)! La pista di trekking da riprendere nel backside é la prima che si incontra! Se no, da lí in giú, é un fittume assoluto e non c'é comunque quasi mai abbastanza neve...Quest'anno non ce n'é proprio manco sopra :(!! Il back side lo si puó prendere da poco piú su con alcuni canali o da molto piú su con le pelli girando attorno dal lato impianti. Sempre dal lato impianti ci sono molte piú discese nei boschi passando per dei canali che, credo, sembrano dei salti di roccia nella mappa ;)! Poi ci sono i lunghi canali tutti da risalire che partono vicino alla pista...Trovi sicuro vari report miei...Se sapessi come si disegnano proverei a buttare giú io qualcosa...Anche perché oramai non ha piú niente di zecret Schlick :((!!!

L'argomento é interessante ma si rischia di divagare, se ho tempo (se no invito altri colleghi moderatori :HIP!!) vorrei dividere in due l'argomento lasciando le guide da sole e creando un interessante topic x le mappe altrove ok pierr??
 
Concordo con entrambi. Mix di studio fra pc, guide e cartine con esperienza pratica sul terreno da costruirsi poco a poco sia nella stagione invernale che in quella estiva

Perdonami ma io continuo a pensare - come ho sempre fatto - che non sia l'approccio corretto. Sono un amante delle cartine, delle guide cartacee e della documentazione preventiva MA le troppe variabili in gioco mi portano a preferire e a consigliare di preferire l'approccio di relazione e comunicazione con qualcuno che quelle linee le abbia già percorse, possibilmente quindi l'esserne accompagnati. Naturalmente con buon senso, ci sono probabilmente itinerari che ci si può permettere di scoprire anche in questo modo e altri no. Ma deciderlo da casa, sul pc, davanti a mappe talvolta approssimative (come spesso sono quelle tridimensionali o disponibili "free") non mi sembra sempre il modo opportuno.

Io questa "esplorazione" la faccio eccome invece su terreno estivo, ma parlando sempre di ambito escursionistico e appoggiandomi a mappe di fiducia (leggi "Tabacco") di cui ho imparato a riconoscere sfaccettature meno evidenti di primo acchito. Quello che voglio rimarcare è che l'utilizzo invernale (nevoso) è fortemente condizionato dalla morfologia puntuale del terreno, dalla sua superficie che non è evidenziata da nessuna mappa (salvo bosco-terreno aperto su erba-roccia ma non sempre in modo così comprensibile) e da altri fattori che poi vanno ad influenzare il principale nostro problema, le valanghe. Anche altre problematiche di itinerario possono intervenire, ma per il momento non le considero perchè voglio partire dal presupposto che l' "esploratore" del bianco conosca anche metodi e manovre per risolverle in vario modo.

farsi accompagnare è una buona idea ma è come andare in bici con le rotelle. C'è un enorme soddisfazione nel cercare la propria linea seduto al pc lungo settimana e percorrerla il week end e scoprire che non hai sbagliato. Certo non è roba per tutti.
 
Uno dei più bei itinerari mai fatti, 1500 metri di discesa 3200-1700, non c'era nulla di nulla di informazioni in giro in rete, nemmeno foto estive del pendio, l'unica informazione che avevo era che l'itinerario esisteva e che le guide ci portavano i clienti, me la sono 'masturbata' per mesi, studiata e ristudiata, e alla fine è stata una soddisfazione immensa. L'itinerario si chiama Weisskar, porta dal ghiacciaio di Solden (località stupenda per freeride, strasottovalutata) alla frazione di Winterstall.

Una cartina per quanto ben fatta non potrà far vedere i pendii, i crepacci, le gole, i salti di roccia come una foto satellitare di media qualità. E ormai si trovano immagini satellitari ad altissima definizione, guardate Bing Earth oltre che Google Earth.
Penso che ogni fonte di informazione può essere utile e quindi di certo non ci si può lanciare in un itinerario solo perché dal satellite sembra bello.
Ma spesso una traccia si trova online insieme a una descrizione, a foto, al nome dell'itinerario da cui poi risalire ad altre informazioni...
 
Quello che voglio rimarcare è che l'utilizzo invernale (nevoso) è fortemente condizionato dalla morfologia puntuale del terreno, dalla sua superficie che non è evidenziata da nessuna mappa (salvo bosco-terreno aperto su erba-roccia ma non sempre in modo così comprensibile) e da altri fattori che poi vanno ad influenzare il principale nostro problema, le valanghe.

Non riesco a capire come una cartina cartacea possa dare più informazioni sui rischi valanghe: da pc posso guardare le pendenze, guardare mappe che 'colorano' i pendii con le pendenze tipiche da valanghe, capire abbastanza i pendii che ho sopra la testa, etc. Ho la fortuna di non amare e non cercare il ripido, preferisco pendii più tranquilli dove lasciar correre e questo penso mi tolga un po' di rischio. Ho tracce di pendii che io non farei mai, con passaggi che reputo troppo rischiosi per la mia scarsa esperienza. Ma averle mi fa anche mettere in guardia e non solo esaltarmi e volerlo andare a fare. Uso le informazioni anche per capire cosa non fa per me.
 
Uno dei più bei itinerari mai fatti, 1500 metri di discesa 3200-1700, non c'era nulla di nulla di informazioni in giro in rete, nemmeno foto estive del pendio, l'unica informazione che avevo era che l'itinerario esisteva e che le guide ci portavano i clienti, me la sono 'masturbata' per mesi, studiata e ristudiata, e alla fine è stata una soddisfazione immensa. L'itinerario si chiama Weisskar, porta dal ghiacciaio di Solden (località stupenda per freeride, strasottovalutata) alla frazione di Winterstall.

Non hai cercato troppo bene ;)...

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Pag 58-59 Venter tal
 
Eh ma se il tizio del libro avesse dato il nome corretto all'itinerario forse ci sarei arrivato..... è come se qualcuno chiamasse la Balma 'Val Sesia'.

comunque il fatto che le cose andarono in quel modo e che non trovai informazioni ma poi tutto andò bene aggiunge fascino all'itinerario, che in realtà non è poi chissà che, l'esposizione è sud, le pendenze sono facili, c'è un breve ravanage in fondo. È una bellezza profondamente soggettiva e dovuta al modo in cui sono arrivato a farlo. Solden è assolutamente da non perdere per chi ama il ripido senza sbattimenti, dalla cima Gaislachkogl si può scendere in ogni direzione e con pendii sempre molto interessanti
 
Non riesco a capire come una cartina cartacea possa dare più informazioni sui rischi valanghe: da pc posso guardare le pendenze, guardare mappe che 'colorano' i pendii con le pendenze tipiche da valanghe, capire abbastanza i pendii che ho sopra la testa, etc. Ho la fortuna di non amare e non cercare il ripido, preferisco pendii più tranquilli dove lasciar correre e questo penso mi tolga un po' di rischio. Ho tracce di pendii che io non farei mai, con passaggi che reputo troppo rischiosi per la mia scarsa esperienza. Ma averle mi fa anche mettere in guardia e non solo esaltarmi e volerlo andare a fare. Uso le informazioni anche per capire cosa non fa per me.

Non dico proprio che la cartina cartacea ti dia queste informazioni. In questo senso mi riferivo all'esperienza di chi la conosce principalmente per andarci assieme (non parlo per forza di Guide Alpine o professionisti), che in parte può essere trasmessa con una guida cartacea che evidenzi le aree o i fattori più probabili di potenziale pericolo.

E non si parla di ripido, la maggior parte dei gravi incidenti non avviene su terreno molto ripido ma più banalmente - spesso - su piccole varianti all'itinerario regolarmente percorso (abbiamo un esempio probabile a Madesimo di questi ultimi giorni). Quelle varianti che magari il satellite ti mostra più che possibili, ma che l'ESPERIENZA di chi la percorre regolarmente ha fatto sì che siano rimaste solo "varianti" per qualche motivo.

In assoluto non aborro - sia chiaro - questo metodo di documentazione, anzi in questa logica lo apprezzo molto. Solo dico che va accoppiato con altri aspetti che prima ho citato.
 
Non dico proprio che la cartina cartacea ti dia queste informazioni. In questo senso mi riferivo all'esperienza di chi la conosce principalmente per andarci assieme (non parlo per forza di Guide Alpine o professionisti), che in parte può essere trasmessa con una guida cartacea che evidenzi le aree o i fattori più probabili di potenziale pericolo.

E non si parla di ripido, la maggior parte dei gravi incidenti non avviene su terreno molto ripido ma più banalmente - spesso - su piccole varianti all'itinerario regolarmente percorso (abbiamo un esempio probabile a Madesimo di questi ultimi giorni). Quelle varianti che magari il satellite ti mostra più che possibili, ma che l'ESPERIENZA di chi la percorre regolarmente ha fatto sì che siano rimaste solo "varianti" per qualche motivo.

In assoluto non aborro - sia chiaro - questo metodo di documentazione, anzi in questa logica lo apprezzo molto. Solo dico che va accoppiato con altri aspetti che prima ho citato.

non hai mai usato oruxmaps vero? con i telefoni a 5.5 pollici e suunto ambit usare oggi una cartina è anacronistico nonchè più difficile

L'unico limite ora è la batteria se si decide di stare via più giorni.
 
Le batterie aggiuntive si comprano per pochi euro.


anche tu hai installato la mappa 'alps' e inserito le curve di livello?

Io sto cercando il modo di tornare ad avere le mappe topografiche svizzere (swisstopo) e austriache (outdooractive) che sono state tolte per motivi di diritti. Ho trovato invece il modo di avere nuovamente le mappe di google che erano anch'esse state tolte per motivi di diritti. Bisogna sostituire il file con i link alle mappe
 
Le batterie aggiuntive si comprano per pochi euro.


anche tu hai installato la mappa 'alps' e inserito le curve di livello?

Io sto cercando il modo di tornare ad avere le mappe topografiche svizzere (swisstopo) e austriache (outdooractive) che sono state tolte per motivi di diritti. Ho trovato invece il modo di avere nuovamente le mappe di google che erano anch'esse state tolte per motivi di diritti. Bisogna sostituire il file con i link alle mappe

io uso questa per ora:

http://www.opencyclemap.org/

In Italia ha sempre funzionato alla grande.

ho scaricato alps ma non l'ho mai provata
 
Per usare al meglio Alps bisogna inserire anche le curve di livello: si deve scompattare su pc il file zip che trovi dentro al file zip di Alps scaricato. Esce fuori una cartella "OAM" con dentro un po' di roba. La copi e incolli nella cartella "Mapstiles" di Orux sul cellulare.

Poi apri Orux, selezioni il simbolo della mappa in alto, clicchi su "Tema Mapsforge" e selezioni il layout che più ti piace, io di solito uso "hike"


cosi hai tutto offline sempre e non dipendi nè dalla rete nè dal dover scaricare prima i dati per usarli offline
 
Discussione interessante, mi iscrivo.
Parliamo di guide solo freeride o anche di skialp puro?
Forse meglio tener separato per non mischiare troppo...
Quelle oltre oceano non valgono comunque...fanno troppo rosicare :TTTT;)
@Epaps: hai staccato whatsapp???
@pierr: hai un db di tracce notevole, complimenti. Hai mai pensato a farci qualcosa?
 
Per usare al meglio Alps bisogna inserire anche le curve di livello: si deve scompattare su pc il file zip che trovi dentro al file zip di Alps scaricato. Esce fuori una cartella "OAM" con dentro un po' di roba. La copi e incolli nella cartella "Mapstiles" di Orux sul cellulare.

Poi apri Orux, selezioni il simbolo della mappa in alto, clicchi su "Tema Mapsforge" e selezioni il layout che più ti piace, io di solito uso "hike"


cosi hai tutto offline sempre e non dipendi nè dalla rete nè dal dover scaricare prima i dati per usarli offline

io di solito semplicemente scarico offline la mappa di opencyclemap della zona che mi interessa. L'alps cambia tanto?
 
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