Il CAI è contrario all'Eliski?

è inutile che usi l'ironia per cercare di avere ragione. Non funziona.
Fino ad ora le argomentazioni fornite nel topic del gallo porcello hanno evidenziato che gli scialpinisti, i ciaspolatori e i freeriderz hanno un impatto negativo sulla nidificazione di questi pennuti del malaugurio.
E il frullino no.

Fighissimo, ripeti ancora una volta "gallo forcello" che vinci un premio :HIP
 
Ma leggete o cosa? Ho scritto che concordo sul fatto che la caccia è anni luce più morale e naturale degli allevamenti...concordo per l'appunto... Continuerò a leggere le discussioni su materiali e novità, ma se per aver risposto ad una battuta ( dalla quale tra l'altro sarei io a dovermi sentire offeso e non altri ) queste sono le reazioni beh mi astengo dal partecipare attivamente, perché sembra che qui nel forum alcuni utenti appena sentono la parola vegano li si spegne il neurone e sparano a zero senza motivo e totalmente fuori contesto rispetto a quello che si è scritto...
Non credo ti riferisca nemmeno a me,dato che non ti ho mi offeso anzi ho detto che rispetto moltissimo la tua scelta,che peraltro e' come quella di mio fratello,mia moglie etc tc.
a questo punto pero' non si capisce cosa vuoi dire col "ma leggete? ",hai detto una cosa e ti vengono esposte teorie diverse,non vedo il problema!
Capisco che nel mondo ti senta discriminato,ma qui dentro la media di persone che ragionano e' piu' alta che fuori!
 
Solo se sei iscritto a M5S.
Per tutti gli altri (che come te e me non credono ai fantasmi), dovrebbero essere 250 litri di kerosene per decollo, altri 100 per mezz'oretta di volo, 250 per decollare di nuovo e ancora 100 per tornare alla base. Chissà quanto fa.
Però caspita, l'economia gira, sai ai valligiani quanti soldi piovono in testa...
 
Solo se sei iscritto a M5S.
Per tutti gli altri (che come te e me non credono ai fantasmi), dovrebbero essere 250 litri di kerosene per decollo, altri 100 per mezz'oretta di volo, 250 per decollare di nuovo e ancora 100 per tornare alla base. Chissà quanto fa.
Però caspita, l'economia gira, sai ai valligiani quanti soldi piovono in testa...

In valgrisa l'unico bar che c'è e preso letteralmente d'assalto quando volano, e quando la mia morosa lavorava ad aosta i suo colleghi fisoterapisti spesso venivano chiamati alla sera per rimettere in sesto qualche sciatore.

Capisco che l'apporto economico non sia enorme, ma in tempi bui come questi per certe persone fa la differenza.
 

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è inutile che usi l'ironia per cercare di avere ragione. Non funziona.
Fino ad ora le argomentazioni fornite nel topic del gallo porcello hanno evidenziato che gli scialpinisti, i ciaspolatori e i freeriderz hanno un impatto negativo sulla nidificazione di questi pennuti del malaugurio.
E il frullino no.
ahahah perchè chi sale con il frullino poi lo usa anche per scendere? HIHIHIHIHIHI
scusate, troppo bella, non ho resistito!:TTTT
 
Solo se sei iscritto a M5S.
Per tutti gli altri (che come te e me non credono ai fantasmi), dovrebbero essere 250 litri di kerosene per decollo, altri 100 per mezz'oretta di volo, 250 per decollare di nuovo e ancora 100 per tornare alla base. Chissà quanto fa.
Però caspita, l'economia gira, sai ai valligiani quanti soldi piovono in testa...
Io sono "iscritto" al movimento 5 stelle ma non credo ai fantasmi,come non credo che tutti quelli iscritti al pd idolatrino la mafia anche se in molti la frequentano!
 
a Macugnaga servirebbe l'elicottero. Quello di qualche magnate russo che si innamori del posto e decida di investire una frazione dei suoi soldi per rilanciare la località rifacendo gli impianti. Ma quell'elicottero si è fermato poco su, a San Domenico, località che non è paragonabile a Macugnaga in termini di bellezza e potenziale sciistico. Ci sarebbe da chiedersi il perchè
 
In quali valli e' vietato lo skialp e permesso l'eliski? Giusto per leggersi la norma specifica e capire
 
Mi permetto di intervenire:premessa:

1) mai stato tesserato CAI per scelta personale (detto ciò,vista la vastità dell' ente non mi sono mai permesso di giudicare singoli membri/istruttori per partito preso,la mia è una scelta assolutamente soggettiva).

sull' eliski non ho un' opinione,davvero non riesco,troppi fattori contrastanti tra loro che mi tirano una volta da una parte una volta da un' altra. Continuerò a leggere la discussione con interesse.

Mi preme peró offrire qualche spunto su alcuni argomenti: si parla di natura,e quando si parla di essa bisogna adottare una visione di insieme che possa comprendere ogni suo piccolo elemento,senza cadere nell' errore di banalizzare certi argomenti.

Il povero gallo forcello ha un' importanza unica nell' ecosistema alpino: per quanto riguarda il punto di vista faunistico probabilmente uscirei dal seminato con un sacco di informazioni che forse non interessano,ma visto che si è parlato di caccia e,di conseguenza,di vita alpina (quella vera) vorrei spezzare una lancia a favore del forcello,dell' urogallo e di tutte quelle bestie che magari a certi frequentatori superficiali della montagna non dicono nulla solo perchè non vengono a mangiarti il cibo dalla mano come la marmotta in rifugio oppure perchè non li si vede abbastanza in giro per far la foto e metterla su facebook.

Nelle vallate più povere del friuli e anche di certe zone del veneto il forcello e il cedrone hanno dato più loro da mangiare ai valligiani che cento frullini. In primavera quando arrivava la stagione dell' amore dei galli-e si riusciva a prenderne qualcuno-si riusciva a comprare un bel po' di polenta grazie a loro. I vecchi di certi paesi dalle mia parti ricordano ancora certi tirolesi paciocconi che passavano di la' e pagavano a peso d' oro le piume più belle da appuntare sul cappello.
Quindi io,che non vorrei schierarmi da nessuna parte ancora (troppo confuso),chiedo solo a coloro che includono la natura nelle loro argomentazioni- sia i più "ambientalisti" (che mi hanno sempre deluso comunque) che i talebani- di non approfittare dell' enormità dell' argomento per buttarci dentro luoghi comuni e mezze verità.

Ne approfitto anche per portare un altro esempio dove piccoli fattori apparentemente microscopici conducono alla nascita di un prblema mooolto più considerevole: le zecche.
Meno sfalci/cura dei prati=-più vegetazione incolta-aumento degli ungulati-aumento dei vettori e quindi della diffusione delle zecche.

L' impatto ambientale di qualunque attività (di origine antropica o non) non si misura dalla presunta importanza di chi/cosa subisce il danno. Tutto in natura è importante.

Colgo anche lo spunto di Carlo dove lui paragona il CAI alla politica: sono assolutamente d' accordo con lui,proprio perchè pensare che il CAI (con il numero di iscritti che ha, per la diversa natura delle iscrizioni stesse-chi per l' aasicurazione,chi per tradizione- e specialmente per la vastita' e la disparita' che vige tra diverse sezioni) possa avere una posizione condivisa sull' eliski è pura fantascienza. È un modo di pensare ingenuo,un po' come chi dice che i politici "son tutti uguali".

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Mi permetto di intervenire:premessa:



Colgo anche lo spunto di Carlo dove lui paragona il CAI alla politica: sono assolutamente d' accordo con lui,proprio perchè pensare che il CAI (con il numero di iscritti che ha, per la diversa natura delle iscrizioni stesse-chi per l' aasicurazione,chi per tradizione- e specialmente per la vastita' e la disparita' che vige tra diverse sezioni) possa avere una posizione condivisa sull' eliski è pura fantascienza. È un modo di pensare ingenuo,un po' come chi dice che i politici "son tutti uguali".

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Condivido questo ragionamento ma mi chiedo: perchè darsi un codice di autodisciplina che recita esattamente: Il CAI “impegna a contrastare o comunque scoraggiare l’uso di aerei, elicotteri, motoslitte per finalità ludico-sportive” e poi non rispettarlo?
Ci sono sezione che organizzano gite al rifugio "raggiungibile anche in elicottero".
Che senso ha? Non l'ha mica prescritto il dottore di essere socio o, ancora peggio, avere una carica all'interno del CAI.
 
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