Collegamento Sillian-Sesto (Orto del Toro)

... Non conosco bene quegli angoli del Comelico, cmq mi stupisce che Senfter insista in un progetto palesemente anti-ambienalista.

Rimane il fatto che lui ha comprato da tempo gli impianti di Padola e che la poolazione della zona è (acclaratamente) a favore del collegamento, e loro non credo desiderino uno scempio ambientale dietro casa.

Certe decisioni dovrebbero essere lasciate ai locals in prevalenza, soprattutto in zone in declino come il Comelico - parte di una nazione in declino terminale. Che c'azzecca Roma con la ValGrande?... le Belle Arti poi... Che si preoccupino piuttosto degli scempi siderali che distinguono l'amata nazione in tante aree del paese, Sud in primis (dalle spiagge usate come discarica alle palazzine mai ultimate in quanto non accatastate, etc etc).

Fosse il Comelico parte del Sud Tirol la cosa sarebbe già stata fatta, e a regola d'arte.

Si chiama democrazia (locale).
Mi sa che non conosci il Veneto e non conosci il Comelico. In Comelico lo sanno tutti ma proprio tutto che ci sono zone dove sono stati interrati gli scarti di lavorazione delle galvaniche e delle occhialerie perché tanto l’importante era lavorare e del territorio ce ne se ne fregava altamente. Il veneto guarda sempre nel breve periodo, guarda il denaro che arriva nell’immediato e mai farà un progetto a medio lungo termine. Difatti la maggioranza delle aziende in Veneto attualmente è in forte crisi economica.
 
Se c'è un imprenditore sciistico che conclude qualcosa, fatti alla mano, quello è Senfter. Quelli che non concludono un caz sono i politici assolati invece. E mantenere il progetto in evidenza è un modo efficace per far emergere il bubbone politico che sta proditoriamente affossando il Comelico.

Sul nome, la Pusteria tajana è divisa in due zone da tempo pubblicizzate come zone turistiche: Plan de Corones (e da Santa Magdalena il Plan non lo vedi) e Tre Cime (che da Sexten non vedi). Hanno scelto due monti che connotano le aree dal punto di vista turistico, ma entrambe stanno de jure in aree chiaramente delimitate da confini comunali - che fanno parte della Val Pusteria. Certo, è una scelta di marketing, and so what?...

Non credo che nessuno vada a sciare a Sexten per il fatto che si vedano o meno le Tre Cime (io no di certo, i Croati e gli assolati neppure), ci vanno perchè è un bel posto con begli impianti, piste e servizi a cotè.

Tu stai pure a casa.
Fare i collegamenti in Pusteria è stato più semplice, perché la zona è soggetta a minori vincoli ambientali, essendo di minor pregio a livello ambientale rispetto al Popera.

Nella gestione dei collegamenti è evidente che ci sia un un errore a monte, che può essere nell'aver progettato collegamenti utopici, senza tenere conto dei vincoli esistenti, oppure nell'aver gestito male le pratiche in sede amministrativa, sia in Austria che in Italia. Poi, sono d'accordo che la burocrazia italiana ci metta il suo, con vincoli che probabilmente sono troppo stringenti per le esigenze economiche della popolazione, però il fatto che lo stesso problema si manifesti anche in Austria fa capire che alla base ci sono anche dei problemi a livello gestionale, in un comprensorio che ha necessità di guadagnare maggiori kilometri di piste.

Sul nome, sono perfettamente d'accordo con te; è una forzatura di marketing che serve per ottenere visibilità e che funziona. Avendo la fortuna di conoscere cosa sono veramente le Tre Cime di Lavaredo e le Dolomiti più in generale, quel nome associato a quel comprensorio mi suona come una bestemmia, ma il pubblico è meno raffinato e ci passa sopra. D'altronde il fatto stesso che la Ferragni guadagni molto più di un medico, oppure che si parli di lato "nobile" delle Tre Cime di Lavaredo (per poi guardarlo da un desolante spiraglio a bordo strada del fondovalle della valle di Landro), fa comprendere chiaramente il basso livello culturale medio. Però in Pusteria sono innegabilmente bravi a vendere il loro territorio e lo dico come complimento sincero.
 
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Tu sei molto frustrato...Good luck.

PS: capito chi sei, eri...Una reincarnazione quindi...alien from outer space Savoy. Frustrato, quindi, prendilo come un complimento.
 
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La slogan di lasciar decidere ai valligiani/locals è quello che ha disintegrato km e km di coste italiane, creato ecomostri in montagna, che permette a 35 motoslitte di far su e giu x le 3 cime ogni giorno, etc...meno male che esistono anche enti superiori e che si curano dei beni demaniali e che impediscono che siano attuate politiche che badano solo al soldo immediato...dare in mano il territorio ai sindaci e ai geometri comunali ha creato lo scempio degli anni 70 e 80...
E dovresti esserne consapevole tu che frequenti il taa...li fortunatamente c'è stato un presidente di provincia che x 25 (non senza pecche...) ha tutelato agricoltura, territorio, masi intergrandoli col flusso turistico...se lasciava il territorio in mano ai vari sindaci e regole ora avresti un taa cadore/comelico style...

Poi, bisogna anche certamente che gli enti superiori abbiano gente capace...p.e. a cortina non sono ancora riusciti a fermare quella follia che è la pista da bob...e la santanche vuol pure fare l aeroporto...
 
a) Vallo a dire alle ragazze di Padola - uomini non ce ne sono "più" - che devono giornalmente svernare in AUT o al Pollaio (se gli va bene) per sbarcare il lunario... I Padolensi hanno, varie volte, chiaramente manifestato la loro approvazione per il collegamento, così come in "cantiere". (Compulsare Google per verificare...)

b) La tua narrativa è fuorviante. Tu parli di ecomostri, scempi urbanistici... manco si discutesse del letto di un fiume calabrese convertito in "boulevard residenziale". In realtà, qui si discute di un progetto di Senfter per due belle telecabine, probabilmente ad altezza minima da terra e dotate di stazioni lignee, minimaliste.

Senza contare che detto collegamento ridurrebbe il traffico su gomma tra Padola e Pustertal, con benefici per la qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento acustico... Generando inoltre non pochi posti di lavoro per i valligiani del Comelico, che non sarebbero quindi costretti ad emigrare. Li vuoi far scappare tutti?!

(Non esageriamo, please.)
 

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a) Vallo a dire alle ragazze di Padola - uomini non ce ne sono "più" - che devono giornalmente svernare in AUT o al Pollaio (se gli va bene) per sbarcare il lunario... I Padolensi hanno, varie volte, chiaramente manifestato la loro approvazione per il collegamento, così come in "cantiere". (Compulsare Google per verificare...)

b) La tua narrativa è fuorviante. Tu parli di ecomostri, scempi urbanistici... manco si discutesse del letto di un fiume calabrese convertito in "boulevard residenziale". In realtà, qui si discute di un progetto di Senfter per due belle telecabine, probabilmente ad altezza minima da terra e dotate di stazioni lignee, minimaliste.

Senza contare che detto collegamento ridurrebbe il traffico su gomma tra Padola e Pustertal, con benefici per la qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento acustico... Generando inoltre non pochi posti di lavoro per i valligiani del Comelico, che non sarebbero quindi costretti ad emigrare. Li vuoi far scappare tutti?!

(Non esageriamo, please.)
Oh si la retorica del scappano tutti...x anni si è puntato solo su occhialeria e affini lasciando andare in malora stalle, pascoli, case...ora si cerca di recuperare con la scorciatoia: diventare il dormitorio di sesto/moso/san candido...dove non costruiscono piu nulla x tutelare il territorio...e qua avrebbero tonnellate di cemento da gettare...

Io sono favorevole al collegamento, e i padolesi e il comelico in genere si erano anche divisi xche il collegamento se avessero voluto farlo subito, col percorso basso era gia bello che fatto...ma un certo senfter ha voluto forzare il gioco dicendo "o si passa alti o niente" e questo è il risultato...altro che roma tajani valligiani e la tua stantia retorica dell anti progresso...

Credimi che il comelico lo conosco meglio di te e ci sono delle perle di paesini che andrebbero tutelati ma pensare che la vita e il futuro del comelico passino solo per il collegamento...

P.s. in questi giorni dormo a costalissoio e stasera sono a cena a danta...tanto per dire...
 
.... Ci faremo bastare Sillian allora...:ROFLMAO:

Abbiamo filosofie diverse.

Io la frase: "alcuni paesi andrebbero tutelati", non la condivido in pieno - cioè, chi paga?... Italia ormai è un paese in impoverimento cronico (per colpa di chi, io lo so). Il reddito reale pro-capite della Croazia (sic) è ormai superiore a quello tajano - dati recenti - per dirne una eclatante. Non si riesce (nè si deve) "tutelare" a man bassa, assecondando il refrain assolato de: "lostatocheffà".

Uno, il Comelico in questo caso, la sua fortuna se la deve anche costruire... E il collegamento con Pustertal farebbe di certo la fortuna di Padola, come minimo. Senza arrecare danni tangibili alla zona, ma anzi... arrecando almeno i due benefici ambientali da me succitati.

Se non fanno il collegamento, si dovranno inventare in fretta un'alternativa e io la vedo dura... A meno che il Doge Zaja riceva un lascito inatteso e spedisca così sacchi di Euri in zona. Il paesino in costa bello e tranquillissimo, a te piace tanto, a me abbastanza, ma non scatena certo l'entusiasmo delle masse (sciatrici... magari i ricchi Croati). Quindi, è meglio tenersi questi quadretti idillici per sè; non millantare che possano generare qui redditi che tanto mancano al Comelico.
 
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breve storia del post:

a) se bloccano i lavori in Comelico, la colpa è della burocrazia italica, dei soliti metodi improduttivi di italica natura....................

b) se il blocco è in Austria, si vocifera in tono leggero di ambientalisti, etc...........

due pesi, due misure
 
Son 2 pesi e 2 misure ma è proprio così, in Austria ci sono innumerevoli progetti di nuovi impianti o di collegamenti fra diverse zone sciistiche, su proprio territorio o condiviso con gli stati confinanti, fermi a causa dell opposizione degli ambientalisti ( da loro hanno un grande peso nella struttura sociale e politica) se sul loro territorio, oppure per colpa della burocrazia e politica della nazione coinvolta, vedi questo caso ma anche quello dell impianto italiano verso passo Pramollo che, dopo 30 anni di ipotesi e progetti, è naufragato a causa della lentezza burocratica ma anche delle invidie da parte delle realtà locali che non hanno capito che quando si parla di turismo mettersi con gli austriaci porta vantaggi piuttosto che svantaggi.
 
La politica del NON fare ci porta alo stato attuale... progressivo impoverimento.

Un conto aver dubbi sul Ponte di Messina (problemi di mafia e ruberie in primis, solo ecologici in secundis), tutt'altra cosa bloccare due telecabine Leitner.

Ambientalisti ITA sono una self-serving lobby. Guardano alla pagliuzza (Senfter) e non alla trave (come ripulire la cloaca italiana dalla semplice spazzatura su prati e strade). Partissero dall'ABC dell'ecologia, invece di voler "battere gli scandinavi" che giocano in serie A mentre noi, nella spazzatura, siamo sempre in C).
 
La poca serietà cui tu alludi ricade solo sui succitati politici e amministratori del NIET - ambientalisti da salotto e prebende, dislocati tra Venezia e Roma (le... Belle Arti, ma pensa te!). Questo per quel che concerne il link con il "poro" Comelico. Nel dettaglio, i rinvii dell'implementazione pratica riflettono solo l'ostracismo di lor signori amministratori... Senfter and co. sono da tempo immemore pronti, sia con i progetti che con le palanche.

..ma ti do una notizia sulle palanche che tu dici 'pronte di Senfter e C':
parrebbe che oltre 26 MILIONI verrebbero dai fondi di confine che annualmente le Province di Bolzano e Trento versano in progetti ai comuni confinanti veneti e lombardi....classico caso direi di quelli cui alludeva uno dei finanzieri più in gamba nostrani........ che 'tutti so' boni a fare i F**** con il C*** degli altri'. Mi ricorda il Formichetti del Terminillo....(vagamente eh!)...QUESTO è MOLTO PIù IN GAMBA.....specie sui social e sugli speck (riesce a vendere speck altoatesino che per il 90% proviene da ALTROVE....se non è un GENIO!!!!
 
Non vende più niente. Senfter ha venduto tutto a Grandi Salumifici Italiani di Modena. E' rimasto solo un imprenditore del turismo.
 
Non vende più niente. Senfter ha venduto tutto a Grandi Salumifici Italiani di Modena. E' rimasto solo un imprenditore del turismo.
ha venduto la sua quota di GSI. ora possiede ISU (sempre salumi, sempre sino-altoatesina, ancor più di qualità-ora solo bio maiali).....tra poco solo MAIALI TRE CIME!! non è un genio? :))
PS vediti un vecchio report con il boss (cinese) della pummarola stufo di venderla a due lire agli italiani (che poi la ritargano confezionandola in italia): .......che ti fa il sinogenio? compra la fabbrica di inscatolamento in IT per poi esportare le sue lattine di pummarola cinese (ma ora inscatolata in Italia) per il mercato cinese DI QUALITA' (.....'e' roba italiana'!!!).........POVERI PADO-LESI!!!!!!..
 
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