Al solito, si discute di qualcosa che si conosce meno di zero, a parte qualche rara eccezione. D'accordo che ognuno ha le sue opinioni, anche sull'acqua di Marte, però tutto sommato leggere certi interventi mette i brividi, perchè in piccolo si delinea il solito profilo dell'ignoranza senziente (nel senso di ignorare, non offendetevi subito).
Quindi perdonerete questo piccolo (ma lungo) pamphlet, con l'idea che se vi sbatterete a leggerlo e capirlo, probabilmente la discussione diverrà quantomeno più consapevole (anche se non è mia idea quella di evangelizzare, ognuno resti sulle proprie posizioni, ovviamente!).
"Svapo" (questo è il termine largamente usato nella comunità della sigaretta elettronica) da un anno, sostituendo di fatto la sigaretta 1.0 al 100%. Avevo già provato nel 2010, ma non era ancora tempo e "l'hardware" era quello che era, oggi con un pò di investimento iniziale in tempo, denaro, e pazienza, si trova sicuramente la soluzione per i propri gusti.
A chi INTERESSA VERAMENTE l'argomento, dico che:
1) come scritto già in sintesi da Paolo, gli elementi contenuti all'interno dei liquidi sono in tutto 5 (circa un millesimo di quelli di una sigaretta normale). La base è data dal PG e VG (PG= Glicole Propilenico, VG= Glicerolo Vegetale). Sono liquidi e devono avere sulla confezione scritto FU o USP. Per intenderci, LI POTETE COMPRARE IN FARMACIA, perchè sono le basi dei cosiddetti "preparati galenici", e perchè si usano in tantissimi prodotti per l'aerosol e sciroppi (anche per bambini).
Per avere un'idea di base, il PG è quello che da il cosiddetto "hit", ovvero la sensazione di "colpo in gola" che piace più o meno al fumatore (se arrivi dalle Marlboro morbide ti servirà più hit che, per dire, se prima fumavi Marlboro light). Il VG è più denso, viscoso, e crea un fumo più denso e biancastro.
A questi va aggiunta eventualmente della semplice acqua: il mix dei tre elementi, determinerà quindi un effetto sostanzialmente in linea con le diverse esigenze (fumo più denso e meno hit, molto denso e tanto hit, etc.).
Infine abbiamo ovviamente gli aromi, che come già scritto sono aromi di derivazione ALIMENTARE, tanto è che la prima azienda italiana che si è lanciata nel settore, produce per l'appunto questi prodotti (FlavourArt). Sintetizzano gusti, e vi posso garantire che in molti casi "ci azzeccano". Se metto del caffè nel mio intruglio, stai sicuro che qualcuno sentendo il profumo lo riconosce.
Cosa manca? la NICOTINA! Anche qui ci sarebbe da scrivere un romanzo, ad ogni modo il discorso in nuce è: la nicotina è un alcaloide, quindi di per sè un VELENO, che come tante cose, se presa a dosi accettabili per l'organismo, non da grossi danni nell'immediato. E' bronco costrittore, quindi "chiude" i bronchi e contribuisce a quel famoso "hit" di cui sopra, dopodichè è comunque una droga, in quanto l'organismo che si abitui ad assumerne un certo quantitativo, alla fine si assuefa e la ricerca. Sul lungo pare dia problemi al fegato etc etc.. come tante altre cose che ingurgitiamo/assumiamo.
2) Hardware, come funziona? il principio di per se è semplice, ma non intuitivo. Di fatto c'è sempre di mezzo un setup composto da una batteria (più o meno potente), un contatto/interruttore, ed una resistenza che lavora "pescando" in qualche modo il liquido (con lanette e fili intrecciati, serbatoi, etc.. a seconda): il liquido va sulla resistenza che, scaldata grazie alla batteria, lo fa condensare. L'effetto è quello di un aerosol portatile, che quindi viene inalato, come il fumo di sigaretta (più o meno, la gestualità è simile ma non al 100% identica).
qui c'è uno schema di un prodotto "base", che si attiva con le vibrazione dell'aspirata, e non ha interruttori:
Mentre, per farvi capire fino a che punto si arriva
qui c'è un cosiddetto "big battery" con altri sistemi di alimentazione del liquido:
Cosa cambia?
E' ESSENZIALE capire come funzionano i diversi hw, i sistemi di feed (alimentazione del liquido e condensazione), le batterie e resistenze. Le permutazioni sono pressochè infinite. Ecco perchè parlo di tempo, pazienza, ed ovviamente un pò di soldi da "investire" in ricerca.
A chi scrive "mio cuggino ha buttato via 100 Eur" dico che ha solo smesso di "cercare", si è arreso, e probabilmente questa cosa non fa per lui. Se però avesse la fortuna di trovare il suo setup (anche ovviamente documentandosi un pò di più rispetto all'entrare nel primo negozio ciucciasoldi appena aperto), smetterebbe con le sigarette domani.
3) Perchè si svapa? Svapare = smettere di fumare. Non è vero. Si inizia per i più svariati motivi, e ci si trova di norma a smettere con le sigarette (come è successo a me) per il semplice fatto che si è TOTALMENTE appagati da questo nuovo vizio (perchè comunque questo è), così come per qualcun altro non è abbastanza, e continuerà a fumare (imho 9 su 10 perchè non ha trovato appunto un setup che lo soddisfi) alternando, o peggio tornerà a fumare deluso. Infine c'è chi, volenteroso e determinato, sfrutta questo fenomeno come "transizione" per rendere più indolore il distacco dalla sigaretta. Ho un amico che ha iniziato con me nel 2010, poi ha man mano ridotto la nicotina, è arrivato a svapare a zero, ed alla fine ha smesso del tutto. Bravissimo.
Io, personalmente, son passato dalla brace alla padella, penso questo.
Da un qualcosa che CERTAMENTE fa MALE, ho scelto qualcosa che comunque mi soddisfa, e mi ha permesso finora di tornare a fare sport con performance decenti, mi fa dormire meglio, e svegliare meglio la mattina. Ad oggi ho la sensazione di averla fatta franca, ed il tempo mi dirà se è così. Quello che è statisticamente vero, è che le basi utilizzate ed i metodi sono tali per cui, anche se facessero tutti male, farebbero comunque meno male della sigaretta, e tanto mi basta.
Ah, a chi fa discorsi "puristi" rispetto alla chimica: sono più naturali certi elementi usati nella e-cig, che non certi vini, formaggi, salumi, che magnamo ogni giorno...
Per ora è tutto, se no poi tedio troppo.
p.s.
Volevo precisare, da utilizzatore, che i liquidi prodotti (salvo pochissimi) non sono la sintesi chimica del tabacco ma sono aromi uguali a quelli presenti nell'industria alimentari uniti a nicotina (non sempre), glicole propilenico o glicerolo vegetale e acqua.
Esattamente: Paolo, io i liquidi me li faccio in casa, per cui posso variare le dosi e soprattutto ricercare i miei gusti. Non è facile, perchè gli aromi nel tempo cambiano "sfumature", ma in media non mi spiacciono le cose che credo. Tieni poi conto che il rapporto rispetto a comprare il liquido già fatto (mediamente 5/6 Eur per 10ml) è di 1 a 5 almeno.