Documentario Strage del Cermis 1998

Sono tutt'altro che antiamericano, mio fratello e cittadino Usa, ma certo che evremmo dovuto pretendere la consegna di questi due farabutti.
Verere al contrario il reato (da provare poi) di un militare italiano in India...
Non sapete poi come ci hanno trattato quando la "povera" Amanda era sotto inchiesta in Italia...
Insomma non me la sarei messa via, una cosa sono i risarcimenti monetari, una cosa è la condanna penale, che ha una funzione rieducativa, ma anche retributiva!
 
Sono tutt'altro che antiamericano, mio fratello e cittadino Usa, ma certo che evremmo dovuto pretendere la consegna di questi due farabutti.
Verere al contrario il reato (da provare poi) di un militare italiano in India...
Non sapete poi come ci hanno trattato quando la "povera" Amanda era sotto inchiesta in Italia...
Insomma non me la sarei messa via, una cosa sono i risarcimenti monetari, una cosa è la condanna penale, che ha una funzione rieducativa, ma anche retributiva!

Quei farabutti sono cittadini americani, soldati americani, che volavano su un aereo americano decollato ed atterrato da una base americana e quindi da territorio americano seppur su suolo e territorio italiano quindi non potevano essere arrestati dai PM italiana ma solo da PM americana, così come i nostri Fanti di Marina non avrebbero potuto essere arrestati dagli Indiani perché in servizio attivo su nave cargo armata italiana e battente bandiera italiana quindi da considerarsi territorio italiano a tutti gli effetti.
Ciao

p.s. Si fa fatica a leggere un italiano così scorretto, scusa la franchezza
 
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Quei farabutti sono cittadini americani, soldati americani, che volavano su un aereo americano decollato ed atterrato da una base americana e quindi da territorio americano seppur su suolo e territorio italiano quindi non potevano essere arrestati dai PM italiana ma solo da PM americana, così come i nostri Fanti di Marina non avrebbero potuto essere arrestati dagli Indiani perché in servizio attivo su nave cargo armata italiana e battente bandiera italiana quindi da considerarsi territorio italiano a tutti gli effetti.
Ciao

Visto che hai citato i marò, è per l'appunto quel che intendevo con il fatto che gli stati uniti tutelano i loro militari, mentre gli italiani no...

Ma come sempre, siam ben pronti ad affibiare responsabilità ad altri, l'importante è non assumersene...
 
Quei farabutti sono cittadini americani, soldati americani, che volavano su un aereo americano decollato ed atterrato da una base americana e quindi da territorio americano seppur su suolo e territorio italiano quindi non potevano essere arrestati dai PM italiana ma solo da PM americana, così come i nostri Fanti di Marina non avrebbero potuto essere arrestati dagli Indiani perché in servizio attivo su nave cargo armata italiana e battente bandiera italiana quindi da considerarsi territorio italiano a tutti gli effetti.
Ciao

p.s. Si fa fatica a leggere un italiano così scorretto, scusa la franchezza

Il diritto internazionale è un diritto principalmente di rapporti di forza (l'ho studiato laureandomi... nonostante il linguaggio).
Avremmo dovuto fregarcene delle norme e dei trattati e prenderceli e processarceli, come hanno fatto gli indiani con noi (a torto e con l'inganno però).
Abbi pazienza per il resto, scrivendo su un forum per piacere non ritenevo necesario formalizzarmi su un linguaggio formalmente corretto ed ineccepibile.
Ma conto di migliorare dai... sperem!
 

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Io comunque non capisco questo astio...

Un pilota può sbagliare, magari ha fatto una cazzata, magari ha fatto un errore. Se la corte marziale l'ha assolto, avrà avuto dei motivi per farlo, e sicuramente si è fatta carico del fatto che il volo a quella quota era autorizzato.
Il DOVERE di uno stato è proteggere i propri soldati all'estero, cosa che gli americani sanno fare e noi no... in ottica militare, hanno fatto la cosa che andava fatta, ovvero richiamare i soldati coinvolti, perchè in questi casi è la USAF che risponde dei danni, non il pilota.

Quanto alla strage, i famigliari delle vittime hanno preso gli indennizzi, so bene che nessuna somma può riportare in vita i morti, ma li hanno presi, e non pochi... e l'USAF si è presa la responsabilità della tragedia.

Infine... la giustizia... le parole "giustizia" e "militare" messe insieme sono di per se un'utopia...
Se si vuole non avere questi tipi di problemi si fa come la svizzera, neutrali e senza forze armate straniere sul territorio... però ci fa comodo avere le basi, avere i militari americani sul nostro suolo, e sopratutto avere i soldi dai paesi che ci usano come arroccamento...

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Questa poi... un pilota è uno che bombardando due città può far fuori migliaia di persone a missione, puoi capire che scrupoli si fa per aver preso il cavo di una funivia...
Sono militari, mica gente che pilota il cessna la domenica...

fecero quel passaggio per scommessa.
Bet...
 
La cosa è finita così perché siamo lo zerbino degli U$A

Non lo volevo dire per non far finire la discussione in un vespaio,se ne era già parlato in OT riguardo alle forze armate e non era finita bene.
Comunque hai ragione e si se vogliamo dirla proprio tutta è dalla fine della guerra che non siamo proprio tanto lontani dal essere un paese occupato.
 
Comunque uscendo dalle considerazioni politiche che seguono poi l’indirizzo politico di ciascuno di noi c’è da dire che nel 1998 ( ci sarebbe voluto ancora un lustro ) se chiedevate all’esercito italiano e quindi agli alleati operanti sul territorio nazionale ( americani, in primis ma nche francesi, spagnoli, belgi ecc ecc in caso di esercitazioni congiunte tipo Dragon Hammer) la mappatura delle infrastrutture civili presenti sul territorio avreste avuto la risposta che tale mappatura era ferma a circa 20 anni primae non completamente redatti . Che cosa vuol dire ciò? Vuol dire che un ufficiale aeronautico se avesse consultato le mappe non avrebbe avuto i dati aggiornati ma i dati del 1978 , se non prima e magari la quota cavo se la sarebbe trovata a 150 m.t. e non correttamente a 180. All’epoca quando si effettuavano i lanci paracadutisti all’Alpe di Siusi gli ufficiali alle prime armi in notturna le prime volte faticavano ad orientarsi perché sulle mappe erano riportati circa la metà degli impianti. Questo come pura considerazione non come giustificativo di alcuna azione commessa, tra l’altro peggiorata da un comportamento indegno per un ufficiale come la cancellazione del nastro punita con il congedo con disonore che in America vuol dire avere la gogna a vita.
Ciao
 
Ricapitolando:
1) NON erano autorizzati a volare a quella quota, ma erano autorizzati a volare nella vallata;
2) i responsabili sono stati CACCIATI, quindi non hanno più volato sui mezzi aerei militari Usa;
3) tutte le famiglia delle vittime sono state risarcite (da chi non ha importanza);
4) nel 1976 per cause non militari cadde la stessa univia, causando 43 morti (la capienza della cabina era di 40 persone), problemi al freno con accavallamento della fune portante (mi pare, non ricordo bene, posso sbagliarmi);
5) la funivia non esiste più.
 
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