[Fan3d] Federica Brignone

Tomba esula da ogni confronto
è nato personaggio,si è consacrato con la doppietta di Calgary e la storica interruzione del festival di Sanremo per trasmettere anche nel teatro Ariston la seconda manche dello slalom olimpico,ma era arrivato a quell'appuntamento sull'onda di una serie di vittorie consecutive che avevano già infiammato la gente,è difficile capire come ci fosse riuscito,forse le interviste,le sue filastrocche dopo ogni vittoria,ma era bastato il weekend di Sestriere per accendere una vera e propria mania
gli appassionati lo conoscevano già,era stata l'unica medaglia azzurra ai mondiali di Crans Montana 87 e a dicembre 86 era stato sul podio in Alta Badia assieme a Pramotton e Toestch ,in un periodo in cui cmq lo sci era uno sport piuttosto seguito (quella tripletta si conquistò la prima pagina della gazzetta) ,ma la partenza a razzo della coppa 87/88 lo portò letteralmente alle stelle
Vero, Tomba fa parte di quel ristretto numero di fenomeni che raccolgono il consenso per una serie di fattori casuali: carisma personale, condotta di gara sfrontata e spettacolare, ma anche il fatto che fosse esploso giovanissimo e soprattutto fosse un rarissimo plainsman tra i montagnard.
Rappresentava la sublimazione di tutti noi sciatori di pianura che non saremo mai bravi come chi vive in montagna e usa gli sci da piccolo pure per andare a scuola.
Lo sappiamo a priori eppure non smettiamo di sognare 😂
Poi ci fu pure il servizio di un settimanale che diffuse alcune sue foto in slip scattate per caso mentre era in albergo, sottolineandone il fisico notevole (da giovane era veramente scultoreo) e impazzì pure il pubblico femminile.
Di Alberto tutto si può dire, ma non che fosse un personaggio costruito. Nel bene e nel male, era lui.
In ogni modo, a parer mio la percezione del pubblico circa le gare sciistiche è nettamente distinguibile: per chi pratica anche poco lo sci, la CdM è la punta di diamante (e al suo interno le grandi classiche).
Per chi NON pratica lo sci, è inevitabile che le Olimpiadi abbiano più forza evocativa, così come accade per l'atletica, la scherma e altro.
Anche lì i mondiali hanno più peso per ovvi motivi di maggior tasso tecnico, ma la gente non segue o segue poco i mondiali di specialità rispetto alle Olimpiadi che per il non-sportivo (e troppi italiani lo sono) rappresentano l'immaginario collettivo dello sport.
 


La riqualificazione del quartiere Corba passa anche attraverso l'opera di urban art dedicata alla campionessa azzurra, ritratta con la storica Coppa del Mondo conquistata 3 anni fa, con il marchio Rossignol a sostegno del progetto "battezzato" questa mattina.​

Venerdì 19 Maggio, 14:40
In attesa della grande festa che la sua La Salle le dedicherà domenica 28 maggio, oggi è stata una giornata molto speciale per Federica Brignone nella città che le ha dato i natali.
A Milano, infatti, è stato inaugurato il murales dedicato alla campionessa del mondo in carica di combinata: un evento “salvato” dalla pioggia, nel quartiere Corba, con l'opera realizzata dall'artista STEREAL, Stefania Marchetto, nell'ambito di un progetto (Corba 5 Cerchi) ad ampio raggio in tema di riqualificazione della città, pensando ai Giochi Olimpici 2026.
La raffigurazione è semplice e al tempo stesso bellissima, con il bacio di Federica alla sfera di cristallo assoluta conquistata al termine della stagione 2019/2020, prima e sinora unica donna italiana a riuscire nell'impresa di vincere la classifica generale di CdM.

Rossignol, il marchio che sin dall'inizio della carriera segue la fuoriclasse valdostana, ha supportato in maniera importante questo progetto, tanto che questa mattina a Milano era presente anche l'amministratore delegato Vincent Wauters, oltre al responsabile comunale di Milano 6, Santo Minniti, e il numero 1 della FISI, Flavio Roda.
“Sono onorata perchè siamo nella mia città natale e si tratta di un progetto bellissimo per riqualificare una zona di Milano – le parole di Fede riportate dall'ANSA – Il murale è splendido, io vivo poco qui ma quando ci sono mi piace, anche se io devo stare nella natura e in montagna, quindi la città va bene a piccole dosi. La Coppa del Mondo generale qui raffigurata è stato, sino ad ora, l'apice della mia carriera, il momento che avevo sempre sognato.
Quello che sogni da bambino e pensi che non realizzerai mai, quello era il mio sogno e sono riuscita a realizzarlo, onorata che sia immortalato qui. Le Olimpiadi del 2026? Saranno grandiose – ha proseguito Brignone – e per quanto mi riguarda vedo stagione per stagione, ho appena iniziato la mia preparazione per la prossima e quello è il mio obiettivo al momento. Ci sarà un anno interamente di Coppa del Mondo, con tantissime tappe e, per chi come me vuole fare tante specialità, un impegno praticamente tutti i week-end”.
 

La riqualificazione del quartiere Corba passa anche attraverso l'opera di urban art dedicata alla campionessa azzurra, ritratta con la storica Coppa del Mondo conquistata 3 anni fa,

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(il murale di Milano)
 
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in questi momenti di calma sfogliando il sito innominabile dove si parla di impianti ormai chiusi
ho trovato questo trafiletto che mi ha fatto un pò pensare a quante ca...te
sparano i giornalisti pur di dire qualcosa:

Un caso simile è quello di Bruno Salice, che fondò la società Sport d’Hiver per installare a La Salle, a circa 1.000 metri di quota, un impianto di 300 metri di lunghezza nei prati tra la regionale e l’attuale campeggio, che ha funzionato dal 1979 al 1992, facendo nascere una scuola di sci con dieci maestri e un noleggio. E’ l’impianto dove ha imparato a sciare Federica Brignone.

Ora la Brignone è nata il 14 luglio 1990 e l'impianto chiuso nel 1992 si presume a fine stagione per cui in quella stagione avrebbe avuto poco più di un anno. infatti lei stessa dichiara ciò:

Ho iniziato a sciare a 1 anno e mezzo, zampettando con un paio di sci di plastica dove capitava, anche a Milano sui tappeti del nostro appartamento.
A 2 anni, in una stradina dietro la casa dei nonni a Courmayeur,
ridevo come una pazza buttandomi in picchiata e stampandomi nel muro di neve in fondo alla “pista”.


Quindi a La Salle non ha mai sciato in quanto andò a vivere li a 6 anni
e la neve la vedeva dai nonni a Courmayeur.
Mi sembra un sito poco affidabile come spesso le sue recensioni sui materiali.
Scusate l' O.T. ma non volevo aprire un nuovo 3D
 
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