pierl
white week
Vero, Tomba fa parte di quel ristretto numero di fenomeni che raccolgono il consenso per una serie di fattori casuali: carisma personale, condotta di gara sfrontata e spettacolare, ma anche il fatto che fosse esploso giovanissimo e soprattutto fosse un rarissimo plainsman tra i montagnard.Tomba esula da ogni confronto
è nato personaggio,si è consacrato con la doppietta di Calgary e la storica interruzione del festival di Sanremo per trasmettere anche nel teatro Ariston la seconda manche dello slalom olimpico,ma era arrivato a quell'appuntamento sull'onda di una serie di vittorie consecutive che avevano già infiammato la gente,è difficile capire come ci fosse riuscito,forse le interviste,le sue filastrocche dopo ogni vittoria,ma era bastato il weekend di Sestriere per accendere una vera e propria mania
gli appassionati lo conoscevano già,era stata l'unica medaglia azzurra ai mondiali di Crans Montana 87 e a dicembre 86 era stato sul podio in Alta Badia assieme a Pramotton e Toestch ,in un periodo in cui cmq lo sci era uno sport piuttosto seguito (quella tripletta si conquistò la prima pagina della gazzetta) ,ma la partenza a razzo della coppa 87/88 lo portò letteralmente alle stelle
Rappresentava la sublimazione di tutti noi sciatori di pianura che non saremo mai bravi come chi vive in montagna e usa gli sci da piccolo pure per andare a scuola.
Lo sappiamo a priori eppure non smettiamo di sognare
Poi ci fu pure il servizio di un settimanale che diffuse alcune sue foto in slip scattate per caso mentre era in albergo, sottolineandone il fisico notevole (da giovane era veramente scultoreo) e impazzì pure il pubblico femminile.
Di Alberto tutto si può dire, ma non che fosse un personaggio costruito. Nel bene e nel male, era lui.
In ogni modo, a parer mio la percezione del pubblico circa le gare sciistiche è nettamente distinguibile: per chi pratica anche poco lo sci, la CdM è la punta di diamante (e al suo interno le grandi classiche).
Per chi NON pratica lo sci, è inevitabile che le Olimpiadi abbiano più forza evocativa, così come accade per l'atletica, la scherma e altro.
Anche lì i mondiali hanno più peso per ovvi motivi di maggior tasso tecnico, ma la gente non segue o segue poco i mondiali di specialità rispetto alle Olimpiadi che per il non-sportivo (e troppi italiani lo sono) rappresentano l'immaginario collettivo dello sport.