Impianto di collegamento Monte Pana - Saltria

Cosa ne pensi dell'impianto di collegamento Monte Pana - Alpe di Siusi?

  • Eccezionale, sicuramente lo apprezzerei e qualche volta andrei a fare il giro della Val Gardena

    Voti: 24 30.8%
  • Utile, lo reputo complessivamente positivo

    Voti: 37 47.4%
  • Non spero che venga fatto, lo skibus di collegamento è già sufficiente

    Voti: 10 12.8%
  • Assolutamente contrario, è ora di smetterla di fare impianti nuovi in Dolomiti

    Voti: 5 6.4%
  • Altro, specifico nella discussione

    Voti: 2 2.6%

  • Votatori totali
    78
Secondo me costruire un impianto per l'attraversamento di Arabba sarebbe un inutile spreco di risorse: ma che sarà mai farsi 200 metri a piedi con dislivello praticamente zero?
L'unica cosa sarebbe un ponte pedonale per superare la strada (come a Selva tra Ciampinoi e Costabella), ma per il resto... per favore! A certa gente pesa un po' troppo il culo :evil:
Io smantellerei anche i tapis roulant e le scale mobili che portano alla funivia di Porta Vescovo... :skifrusta:

Davvero - a chi fa male camminare2-3 minuti... non capisco lamenti della gente "nonsportiva":CICCIO
, l'Arabba non è 3V per mettere la strada con le macchine sotto terra per fare piacere a sciatori. C'è conflitto di interesse tra communa di Arabba con i ristori (dove potete fermarsi per un cafe o panini) e l'impianti di risalita di Porta Vescovo gestiti da una societa estranea.

Anche io mai non uso
i tapis roulant e le scale mobili che portano alla funivia di Porta Vescovo
- sono lenti e stracolmi :twisted: :MONKEY

Fabio Se ci mettono anche la pista di rientro a Santa Cristina direttamernte dal Monte Pana allora esce un super skitour
fla5 -ski-weg di collegamento con la Sasslong (fattibile in un' estate)
-nuova pista Monte Pana-stazione a valle delle due cabinovie (tra progetti, permessi e realizzazione circa 4 anni)

Sempre uso lo ski-weg esistente, tornando da Monte Pana - si entra fra vecchi fienili in ultimo terzo di pista Saslong.

Fabio il Gardenaronda in pochi anni potrebbe diventare un secondo sellaronda
Ma a chi scopo servirà? gia adesso non si "respira" bene sulle piste di Val Gardena. E' una tortura spostarsi sulle strade di vallata con la macchina (qualcuno deve andare per forza 4 volte al giorno per il lavoro). L'ulteriore sviluppo di impianti di risalita e di collegamenti "sci a piedi" porta solo una nuova spinta di costruzione di nuovi posti letti, appena adesso ralentato almeno a Selva. Un cerchio maligno. :-?

E ancora una cosa - per fare il lavoro qualsiasi nella zona del parco naturale (come Puez-Odle) o in Dolomiti in genere adesso superprotetti dal titolo del patrimonio di UNESCO - si va piano, tra i divieti e "non-permessi" (come stato con la Resciesa di Ortisei)... e' giusto cosi - non c'è fretta.:D
 
Ma a chi scopo servirà? gia adesso non si "respira" bene sulle piste di Val Gardena.
Tirerebbe via gente ed allegerirebbre il Sellarodna e la sposterebbe in Alpe di Siusi - Monte Pana - Seceda che ne può tenere molta di più dell'attuale.
 
Ma a chi scopo servirà? gia adesso non si "respira" bene sulle piste di Val Gardena. E' una tortura spostarsi sulle strade di vallata con la macchina (qualcuno deve andare per forza 4 volte al giorno per il lavoro). L'ulteriore sviluppo di impianti di risalita e di collegamenti "sci a piedi" porta solo una nuova spinta di costruzione di nuovi posti letti, appena adesso ralentato almeno a Selva. Un cerchio maligno. :-?

:think: Tu dici? Secondo me invece potrebbe avere un effetto benefico sul traffico: l'Alpe di Siusi collegata sci ai piedi al Sellaronda potrebbe invogliare molta più gente ad alloggiare in zona limitando così gli spostamenti in auto per raggiungere le altre zone...
 
Tirerebbe via gente ed allegerirebbre il Sellarodna e la sposterebbe in Alpe di Siusi - Monte Pana - Seceda che ne può tenere molta di più dell'attuale.

quoto..

quando mazzingavo molto, durante il periodo natalizio trovavo proprio rifugio dalla massa degli sciatori tra il Monte Pana e l'Alpe di Siusi dove si stava sempre bene...
 
:think: Tu dici? Secondo me invece potrebbe avere un effetto benefico sul traffico: l'Alpe di Siusi collegata sci ai piedi al Sellaronda potrebbe invogliare molta più gente ad alloggiare in zona limitando così gli spostamenti in auto per raggiungere le altre zone...

Speriamo che girano di meno, dello smog di Ortisei gia si parla "tutto il mondo" :PAAU
E da tantissimi aloggi fuori di portata a mano (dove non c'e neanche ski-bus) come in Val Isarco (Lajon, S.Pietro e altri) ogni mattina partano sciatori con le sue suv - non restano vuoti per il buon mercato di prezzi pro notte.

Quanti nuovi parchegi hanno costruito nel ultimo dicenio, di Monte Pana è diventato a pagamento ma non è libero di piu, il prossimo ci sara grande sottoterraneo di Danterciapies nuovo.
Lo ski-bus da Ortisei è pieno in stagione alta (e la bassa non esiste piu, se non è decembre), si devi fare la coda alla partenza e dopo non si ferma piu fino Saslong o Selva.
:KEV Si, pensano e parlano di svilupo di mobilita, di aumento di trasporti publici, come bus ecologici, impianti di risalita...
Rifaranno la ferrovia di VG un giorno? magari... In Val di Fassa gia stanno progetando qualcosa con il collegamento via trenino.:wath: Almeno parlano...
Vedo grandi vecchi pulmini di linia fra Val Gardena e altro mondo che girano quasi sempre vuoti scaricando il gas nero per le strade - ma perchè non sostituiscano con piu piccoli di 15-20 posti al massimo?

quoto..

quando mazzingavo molto, durante il periodo natalizio trovavo proprio rifugio dalla massa degli sciatori tra il Monte Pana e l'Alpe di Siusi dove si stava sempre bene...

e se lasciano ancora cosi per un po - vado di nuovo a sciare con bambini a Monte Pana e Alpe... no? :HIP
 

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Comunque c' è da considerare che nel caso venisse fatto il Gardena Ronda rimarrebbe il tappo delle funivia del Seceda...

Per la pista di rientro di Ortisei io sapevo che era stata chiusa per la pericolosità e sopratutto perché all' epoca c' erano dei forti vincoli nella produzione della neve artificiale e tenerla aperta era antieconomico.
Il progetto di ripristino prevede delle varianti, questo è la cartografia della provincia

67079-nuovi-impianti-piste-ortisei.png


In AZZURRO gli impianti e piste esistenti, in GIALLO quelle di futura dismissione e in ROSSO quelle nuove
 
Comunque c' è da considerare che nel caso venisse fatto il Gardena Ronda rimarrebbe il tappo delle funivia del Seceda...

Sì, quello è un problema già ora. Però uno dopo essere sceso dalla Longia avrebbe le due opzioni:
- risalire al Seceda (se non c'è coda alla funivia)
- proseguire il Gardenaronda in senso antiorario (se c'è coda alla funivia)
 
Secondo me costruire un impianto per l'attraversamento di Arabba sarebbe un inutile spreco di risorse: ma che sarà mai farsi 200 metri a piedi con dislivello praticamente zero?
L'unica cosa sarebbe un ponte pedonale per superare la strada (come a Selva tra Ciampinoi e Costabella), ma per il resto... per favore! A certa gente pesa un po' troppo il culo :evil:
Io smantellerei anche i tapis roulant e le scale mobili che portano alla funivia di Porta Vescovo... :skifrusta:

Se partiamo dall'assunzione che siamo tutti tra i 15 e i 40 anni e in piena forma, son d'accordo

Ma c'è un grosso problema sicurezza lì, inutile nascondersi dietro la retorica del "muovete il culo"
1) si attraversa una strada statale che comunque è sempre trafficata, magari non troppo durante il periodo di apertura delle piste ma le macchine ci sono -> problema per genitori che portano a sciare bambini di 4-5 anni, a cui già devono portare gli sci e contemporaneamente stare attenti che il bimbo non faccia nulla di insensato
2) il parcheggio è pericoloso, spesso il fondo è ghiacciato, le auto che fanno manovra nel parcheggio angusto ogni tanto si dimenticano gli sciatori (d'altro canto se si cerca parcheggio lì alle 11 il sale in zucca non abbonda di sicuro) -> problema per quelli un po' più vecchi
ho visto gente scivolare più di una volta, e mio padre a momenti rischiava di essere preso sotto da una macchina che faceva retro!

a Selva si attraversa pure? sì, però la distanza è minore, il fondo non è così pericoloso e da quest'anno hanno aumentato la sicurezza con un semaforo, la visibilità è completamente diversa
e dall'altro lato come fatto notare c'è un'ottima scala che porta alla seggiovia, mai sentito nessuno lamentarsi per fare un piano di scale lì
 
Se partiamo dall'assunzione che siamo tutti tra i 15 e i 40 anni e in piena forma, son d'accordo

Ma c'è un grosso problema sicurezza lì, inutile nascondersi dietro la retorica del "muovete il culo"
1) si attraversa una strada statale che comunque è sempre trafficata, magari non troppo durante il periodo di apertura delle piste ma le macchine ci sono -> problema per genitori che portano a sciare bambini di 4-5 anni, a cui già devono portare gli sci e contemporaneamente stare attenti che il bimbo non faccia nulla di insensato
2) il parcheggio è pericoloso, spesso il fondo è ghiacciato, le auto che fanno manovra nel parcheggio angusto ogni tanto si dimenticano gli sciatori (d'altro canto se si cerca parcheggio lì alle 11 il sale in zucca non abbonda di sicuro) -> problema per quelli un po' più vecchi
ho visto gente scivolare più di una volta, e mio padre a momenti rischiava di essere preso sotto da una macchina che faceva retro!

a Selva si attraversa pure? sì, però la distanza è minore, il fondo non è così pericoloso e da quest'anno hanno aumentato la sicurezza con un semaforo, la visibilità è completamente diversa
e dall'altro lato come fatto notare c'è un'ottima scala che porta alla seggiovia, mai sentito nessuno lamentarsi per fare un piano di scale lì

Hai perfettamente Ragione. Inoltre potrei citarti anche Madonna di Campiglio. dove c'è un ponte che passa sopra la strada, per esempio.
Comunque, in primis bisogna cercare di venire incontro soprattutto a quel tipo di utenti che potrebbero trovarsi in difficolta in determinate situazioni. (Soprattutto, famiglie con bambini piccoli, ma in ogni caso per chiunque).
Visto che si parla tanto di sicurezza, secondo me non sarebbe del tutto fuori luogo un miglioramento di questo tipo, anche se ripeto, va progettato con un certo criterio, di modo che abbia un bassissimo impatto ambientale.
Le soluzioni ci sono, basta che qualcuno decida di metterle in atto.
 
ORTISEI/CASTELROTTO. Comuni divisi sul progetto per l'impianto di risalita MP - Alpe

Saltria-Monte Pana, c'è il progetto | Alto Adige

"" Per Ortisei «è uno scempio paesaggistico», mentre per Castelrotto «una risorsa per il turismo».

Della spinosa questione, che divide da oltre un decennio gli amministratori dell'altipiano dello Sciliar da quelli gardenesi, si è tornati a discutere perché all'impianto di risalita si fa cenno nel Masterplan della vallata ladina sottolineando come non sia stato raggiunto un accordo.

«Sarebbe una follia toccare una zona ancora intatta - sottolinea il sindaco di Ortisei Ewald Moroder - a ridosso della quale il nostro Comune ha le sue sorgenti idriche. A Cunfin, per capirci, siamo vicinissimi al Sassolungo e al Sassopiatto, due montagne che auspichiamo possano essere presto tutelate anche dall'Unesco. I nostri timori sono innanzitutto di natura ambientale e in secondo luogo di opportunità: se l'Alpe di Siusi vuole una pista che la colleghi alla Gardena basta sistemare la Pilat e la Standard, dove c'è già un impianto di risalita. Perché bisogna necessariamente intaccare aree paesaggisticamente ancora intatte? So bene che il Comune competente non è Ortisei ma Santa Cristina, ma non rinunceremo comunque a far sentire la nostra voce».

IL PROGETTO. Il sindaco di Castelrotto Andreas Colli la vede in modo diametralmente opposto e ammette che sul tavolo del Comune esiste già un progetto preliminare. «L'investimento, secondo lo studio dell'ingegner Erwin Gasser, si aggira sui 17 milioni di euro e per noi è l'unica possibilità di accedere al carosello sciistico del Sella Ronda. L'impianto di risalita dovrebbe partire, nelle nostre intenzioni, dal Floralpina e da lì proseguire fino a Monte Pana». Secondo Colli le sorgenti idriche di Ortisei, al Plan de Cunfin, non saranno in alcun modo toccate. «E questo perché nello studio di fattibilità l'impianto sarà dritto, una sorta di linea retta». Naturalmente la strada per la realizzazione del collegamento è ancora lunga. «Il primo passo - spiega Colli - sarà quello di ottenere il consenso di Santa Cristina. Quindi inseriremo il progetto nel piano provinciale delle piste da sci». La cabinovia dovrebbe essere lunga poco meno di tre chilometri. Il sindaco di Castelrotto ritiene sostanzialmente infodate le preoccupazioni di natura ambientale di Ortisei. «In ballo ci sono solo forti interessi economici, che vengono mascherati da timori legati all'impatto paesaggistico del progetto».

IL COLLEGAMENTO. Il collegamento tra Monte Pana e Saltria è garantito attualmente da un servizio di bus navetta: in inverno c'è una corsa ogni mezz'ora. Secondo la teoria di Castelrotto la metà dei clienti del bus è diretta dall'Alpe alla val Gardena e il restante 50% dalla vallata ladina all'altipiano dello Sciliar. «Nessuno, pertanto, - prosegue Colli - perderebbe clienti». Quest'ultima affermazione, in realtà, è vera solo in parte. Oggi, infatti, i turisti che soggiornano sull'Alpe di Siusi e vogliono proseguire per la Gardena sono costretti a scendere in cabinovia fino ad Ortisei per poi collegarsi col Sella Ronda. E ciò spiega la forte resistenza del maggiore Comune gardenese, che invece si sta battendo affinché vengano ripristinate le vecchie piste Pilat e Standard. Queste ultime renderebbero infatti pressochè superfluo il collegamento Saltria - Monte Pana.
29 settembre 2011 ""
 
collegamento monte pana-saltria con seggiovia (???)

ci sono novità a proposito?
si fa? non si fa? e nel caso, QUANDO?
chi è ben informato si faccia avanti...
 
Credo che la discussione sia piu' adatta alla sezione " Fanta ski! Nouvi comprensori. Economia dello sci"
Cmq, non penso si faccia.. Credo che si rimarra' con gli skibus a pagamento, non c'e' il bisogno di collegare con un impianto due punti ad altezze quasi uguali, con costi piu' disboscamento ecc, quando c'e' gia' una strada di collegamento con navette che partono ogni tot. di tempo.
 
.............. dal punto di vista di appassionato sciatore direi che la cosa è interessante.
Un collegamento impiantistico diretto in quella zona darebbe ulteriori possibilità di sciate a tutti gli amanti della neve.
Però, sono anche un turista che ama i luoghi dolomitici vivendoli con la giusta calma e dedicato interesse e, pertanto, ho trovato affascinate anche l'attuale collegamento che viene effettuato con un bus di linea (a pagamento aggiuntivo!) su una stradina tortuosa ma molto ben inserita nel paesaggio.
Tutto sommato ci si mette 20 min e, se si rispettano/pianificano correttamente gli orari di linea, si possono affettuare i "viaggii" ad ottimi orari per visitare con calma l'Alpe.
Altra considerazione che mi fa propendere verso il NO al collegamento diretto sarebbe l'eccessivo afflusso di turisti "sella-rondisti" verso l'alpe di Siusi che, conseguentemente, farebbero perderebbe la sua "tranquillità" di luogo familiare e diventerebbe un "tracciato" per "velociraptors" delle nevi !!!!
mah???? sono molto dubbioso su questo collegamento......:-?
 
Monte Pana - Saltria, s’insiste sul collegamento
La richiesta rinnovata dal Consorzio degli impiantisti Val Gardena - Alpe di Siusi «Senza, i due comprensori sciistici rischiano l’isolamento e perdite economiche»

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SANTA CRISTINA. Il temuto e probabile calo, soprattutto della clientela turistica italiana, ancor prima di conoscere i dati ufficiali stagionali, hanno indotto il Consorzio esercenti impianti a fune Val Gardena - Alpe di Siusi ad anticipare i tempi per un tentativo di rilancio, in vista soprattutto della stagione invernale. Questa anticipazione è stata messa in atto con una lettera inviata dal presidente del Consorzio, Paolo Cappadozzi, ai sindaci di Castelrotto, Andeas Colli, e di Santa Cristina in Gardena, Eugen Hofer, nonché girata per conoscenza anche ai “colleghi” di Ortisei e Selva, sollecitando la realizzazione quanto prima possibile del discusso collegamento fra Monte Pana (Santa Cristina) e Saltria (Alpe di Siusi). Accanto all’appello, il presidente Cappadozzi non manca di sottolineare per l’ennesima volta che il tracciato del nuovo progetto, commissionato già nel 2002 dalla società Montalp che riunisce 19 società di impiantisti sia gardenesi e che “siusini”. sarà in massima parte “occultato” dal bosco, ben lontano da due zone ritenute delicate quali Plan de Cunfin e la Valle di Jander col suo torrente.

«Le due zone – rileva Cappadozzi - sono da sempre motivo di una netta ostilità da parte di protezionisti ed enti di tutela, nel cui ambito persisterebbe una visione ormai superata dal nuovo progetto, per cui l’ostilità non avrebbe più alcuna ragion d’essere».

Il rinnovato richiamo all’urgenza del progetto, contenuto nella lettera ai sindaci, è legato al fatto che dalla Provincia è arrivato l’invito a tutti i Comuni interessati di formulare osservazioni e proposte relative al “Piano di settore impianti di risalita piste da sci” in vista dalla sua riapertura prevista per il 2014.

Sia Castelrotto che Santa Cristina quindi dovrebbero impegnarsi per tempo all’inserimento nel Piano del progetto Saltria - Monte Pana. Castelrotto fra l’altro è impegnato anche nella battaglia per far passare a sua volta il ventilato collegamento diretto con l’Alpe mediante una nuova telecabina Castelrotto - Marinzen - sciovie Hexe - nuova stazione seggiovia sul Bullaccia, di cui si discuterà in consiglio fra poco.

Ma al di là di questo, perché tanta urgenza per l’impianto Saltria-Pana? «Semplicemente - così Cappadozzi - perché i due comprensori dell’Alpe e della Val Gardena rischiano l’isolamento con impianti in perdita, e quindi questo progetto sarebbe ideale per tenere il passo con la concorrenza, se si considera lo slancio in atto in Val di Fassa e in Val Badia, entrambe zone più agevolmente raggiungibili. Lo confermano anche le pressanti richieste della clientela, che non si accontenta più del bus, che oltre a inquinare la zona attraversata, costringe gli sciatori che non vogliono rinunciare all’Alpe a faticosi e macchinosi trasferimenti con bimbi, se parliamo di famiglie, e sci in spalla. L’impianto invece creerebbe una sorta di osmosi fra le due zone nei due sensi, in sostanza uno scambio “fifty-fifty” che riguarderebbe comunque due categorie differenti: se guardiamo tenicamente con l’occhio dello sciatore, infatti, l’Alpe offre piste soft, la Gardena è soprattutto per provetti. Quindi il collegamento porterebbe a un’ampia scelta per tutti».
Monte Pana - Saltria s’insiste sul collegamento - Cronaca - Alto Adige
 
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