Incidenti in Dolomiti

Ci sta eh... sia per chi non è abituato all'esposizione, che per chi (in tratti verticali) non ha molta forza / resistenza.

L'importante è avere un attimo di conoscenza/consapevolezza delle tecniche di assicurazione da usare. E non metto in dubbio che tu ce l'abbia... ma ho visto gente che stava legata boh... forse perché cadere in 2 is megl che uno?
A lei fa solo paura quando c'è troppo "vuoto" e non c'è la corda a cui legarsi... Ma anche su una cengia larga un metro dove cammini come in Corso Italia e la probabilità di cadere è la stessa di farti male camminando in bosco. In quel caso essere legata a me le dà sicurezza...
Hai ragione a dire che non ha senso e che cadi in due... Ma il punto è che lì non cadrebbe mai e la corda è solo un artificio per farla continuare...
È una roba strana, per me le è rimasta dopo la caduta di 15 anni fa, prima non ce l'aveva...
 
No ma è normalissimo.
L'aspetto psicologico in chi va in montagna è di primaria importanza.

Quanta gente si blocca su un sentiero non per motivi tecnici, ma psicologici?

Banalmente, quando arrampichi in montagna, spesso se non metti giù in friend o un dado in una fessura, non riesci a spostarti da quel punto, per quanto facile sia.
Mi è capitato spesso, ma è una sicurezza totalmente mentale, però fatto quello vai via liscio, se sai proteggerti bene ogni 6-7m almeno, la testa ti fa andar a cannone.
Eppure il grado di tenuta di 1 friend è ridicolo, iniziano a tenere quando ce ne sono 2 vicini messi bene... mi è capitato che per passare un punto a volte anche duro ho dovuto mettere un dado talmente precario, che col movimento delle corde dopo 2-3m di salita si è staccato.
Però intanto sono passato e sono arrivato, spesso, all'ancoraggio successivo che magari era un bel chiodone arrugginito* o un clessidrone grosso come un braccio, e vedevo il dado penzolare col rinvio 5-6m sotto a dove l'avevo messo (e il socio che se la rideva):ROFLMAO:

ps. non vi dico quell'unica volta che su un VI (ad Arco, non montagna) ho fatto un A0 su un dado cosa mi diceva la testa. Beh chiaramente la scelta era facile: tra volare sicuramente perché non capivo come passare e volare quasi sicuramente perché il dado forse non avrebbe tenuto, meglio a quel punto tentare la seconda.
E ha tenuto!
Cacchio ho finito il tiro di corda col ca22o dritto! :D


*nota tecnica: mai, mai fidarsi dei chiodi lucidi in parete. Un chiodo arrugginito su una via bella soprattutto se vecchia, state sicuri che se ben fermo nella fessura, tiene anche voi. Ma è pieno di gente che pianta chiodi (anceh qui mentali) un po' psicologici, di cui è meglio non fidarsi MAI! :D
 
Ultima modifica:
Sì, figurati che le è venuta una mezza crisi di panico in cima alla Tofana di Rozes che sarà larga 4 metri, con 20 persone sulla cima... Non ha avuto mezzo problema a salire (tra l'altro ci eravamo già stati nel 2004, facendo la Lipella che nell'ultimo tratto è facile ma bella esposta...) e soprattutto zero problemi a scendere (anzi, è andata come un treno anche su passaggi di roccia di primo grado)... Però sulla cima tutto quello spazio aperto le ha messo un senso di angoscia, non sapeva nemmeno spiegarlo... E le è passato in un paio di minuti.

Due settimane dopo sulla Tofana di Dentro che come spazio aperto è simile e la cima se vogliamo è anche più stretta... Zero assoluto.

Alla fine è la mente che comanda...
 
la conserva corta (e sprotetta) serve per due motivi: con una forte differenza di competenza in montagna la si usa in stile "guinzaglio", se invece i due in cordata sono bravi uguali si dovrebbe sapere come gestire una possibile caduta
Certo, questo lo so, ma non mi ha mai convinto. Proverò a chiedere a qualcuno di esperto
 

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Ma il bello è che mia moglie pure me lo dice che sa benissimo che se cade andiamo giù in due... Ma mi dice che sa benissimo anche che non cade...

Che vi devo dire, mi dovrei mettere a discutere?

Qualcuno potrebbe dire che forse dovrei rassegnarmi con lei ad andare solo sul Giussani o robe così...
 
Sì, figurati che le è venuta una mezza crisi di panico in cima alla Tofana di Rozes che sarà larga 4 metri, con 20 persone sulla cima... Non ha avuto mezzo problema a salire (tra l'altro ci eravamo già stati nel 2004, facendo la Lipella che nell'ultimo tratto è facile ma bella esposta...) e soprattutto zero problemi a scendere (anzi, è andata come un treno anche su passaggi di roccia di primo grado)... Però sulla cima tutto quello spazio aperto le ha messo un senso di angoscia, non sapeva nemmeno spiegarlo... E le è passato in un paio di minuti.

Due settimane dopo sulla Tofana di Dentro che come spazio aperto è simile e la cima se vogliamo è anche più stretta... Zero assoluto.

Alla fine è la mente che comanda...
E' un po' di senso di vertigini... capita abbastanza spesso anche a me, e faccio abitualmente alpinismo e arrampicata... :)
 
al link postato sopra da Coco, faccio seguito con un altro link sempre di ilDolomiti..

ci sarebbe molto da dire e soprattutto molto da indignarsi.. ma anche se fosse da inasprire le tariffe, tempo che purtroppo il risultato sia il medesimo!
Purtroppo c'è troppa leggerezza e superficialità in tutto.. dal come si va in montagna al fatto di chiamare i soccorsi tanto per..

Nell'unico caso che ho necessitato dell'elicottero (agosto 2016 - rottura legamenti caviglia lungo il ghiacciaio del Morterach dopo aver fatto la traversata del Bernina salendo dalla Biancograt), mi era arrivata a casa la fattura della REGA con tanto di termini di pagamento ecc..
Ho regolarmente pagato (circa 1200€) e poi, dopo aver mandato tutta la documentazione necessaria al CNSAS centrale, nell'arco di qualche giorno mi era arrivato il bonifico per il rimborso. Grazie all'assicurazione fornita dal CAI.
 
riporto qui questo post, anche se non c'entra direttamente con le dolomiti, ma parlando di soccorso ci sta

facciamo finta che Nirmal si trovasse in VdA, dove si dovrebbe pagare il soccorso in caso di attrezzatura inadeguata.
mettiamo poi che Nirmal uscendo dal rifugio torino in un periodo di buone nevicate, ovviamente con le "scarpe da ginnastica" (che da ginnastica non sono), scivolava e si sbucciava un ginocchio e si trovava costretto a chiamare il soccorso.

Chi decide se aveva un'attrezzatura inadeguata?
 
Lo deciderà uno dei suoi sponsor, alzando il telefono e dicendo all'elicottero della Gendarmerie di Chamonix: vola bàs e schiv i sas.

Elargirà pecunia sotto forma di selfie con lo Sherpa, attrezzature gratuite per una stagione, namasté, ah chebbell' u caffé.
 
Per caso mi è capitato di seguire la discussione di FB da quando è nata.... la pagina si chiama "gente che va in montagna 2 volte l'anno" e nasce goliardica per ridere sui "merenderos" della domenica che frequentano le montagne. Ciò premesso il Post su Nirmal è nato evidentemente come una burla (se si riconosceva l'uomo della foto), ma i più, non hanno colto la finezza del post... è stato incredibile trovare la notizia prima riportata su testate di montagna, poi l'ANSA, poi la risposta ufficiale di Nirmal .... la cosa è anadata molto oltre al post cretino di partenza ahahaahah!!!
 
Il problema è che certe pagine sono lette da gente che in montagna non ci va veramente mai.
Però si riempie di lavoro in questo modo, scrivendo sui giornaletti di cui fa parte...
 
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