Ciao Teo, io ho preso il primo livello ( mi sembra di capire da come parli che quanto meno anche tu, se non oltre ) e, proprio in virtù del processo che hai descritto tu, affermo che non è un processo di vinificazione.
Per conto mio la macerazione carbonica non è "SOLO" un accelerazione della fermentazione.
Per me il nocciolo della questione è tutto li.
Se un prodotto ha fisiologicamente bisogno di un certo tempo per acquisire dei sentori, dei profumi, delle note di fondo a volte molto complesse, lasciamoglielo questo tempo, no ?
primo livello sommelier? no grazie... ho idee abbastanza articolate su quei corsi... ma è meglio che le tenga per me...
Il mio lavoro è quello di vendere vino, e anche se in maniera marginale, di produrlo (o per lo meno di seguirne alcune fasi di produzione)
Comunque, se hai fatto il primo livello (si sono soffermati aihme più sulla poesia che sulla sostanza) il discorso è semplice.
Se un prodotto ha fisiologicamente bisogno di questo tempo in più nella rpima fase di fermentazione, ce l'ha per sviluppare aromi secondari, e casomai terziari durante l'affinamento, dovuti al lungo periodo di contatto con le bucce
Infatti, i novelli sono ricchi di aromi primari, da cui la vinosità e le note spiccatamente di frutta. L'unico inconveniente, è su macerazioni malfatte, che portano a residui di co2 che in fermentazione portano ad avere le puzzette di alcuni novelli.
La fermentazione malolattica, che è poi il nome di tale processo, avviene naturalmente nei primi giorni di stoccaggio, ma avviene in modo lento. Mettendo i grappoli sotto co2, avviene in modo rapido, quindi si ha un vino pronto, ma che svilupperà meno profumi durante l'affinamento, è infatti considerato un vino di pronta beva.
Hai mai sentito parlare delle vendemmie notturne? in alcune zone particolarmente calde le fanno proprio per evitare che la malolattica parta prima che l'uva arrivi in cantina e venga stoccata.
Ti confermo che il processo di vinificazione è fatto per intero, ma con tempi più rapidi, quindi con una minor estrazione dal grappolo. se non si rispettassero questi processi, non potrebbe, per legge, essere chiamato vino, e ancor di meno gioverebbe di disciplinari più ristretti come l'igt o la doc.
Se ti capiterà di andare in francia, ti consiglio di fare un giro in beaujolais, magari in questo periodo. Li la tradizione e la cultura è molto più radicata sul novello, e anche bevendo novelli confrontati a Gamay d'annata, riesci a capire meglio le differenze e ad aprrezzare di più, almeno come immagine, il novello.
Rimane il fatto che io il 6 di novembre mi berrò una buona barbera, magari con qualche anno sulle spalle!!!