qui pare che le opinioni come sempre dividano il popolo in due, a seconda della visione che si ha dell' "eroe".
personalmente sono con chi, pur facendo tanto di cappello allo sportivo, all'atleta, all'innovatore chiamatelo come volete, ritiene che non debba essere visto come il modello supremo a cui ispirarsi solo perchè "è morto in gloria".
e condivido tutto ciò che è stato detto sul senso di responsabilità e al tempo stesso sulla legittimità di giocarsi la vita a proprio piacimento; con una sola eccezione, però: non arrecare danno agli altri.
così quoto in pieno Loz:
l'eroe è chi mette a repentaglio anche la propria vita per salvare o aiutare il prossimo, non necessariamente con gesti plateali, ma anche chi si alza alla mattina per andare in un laboratorio o in un ospedale, dove al massimo può inciampare sulle scale.
personalmente sono con chi, pur facendo tanto di cappello allo sportivo, all'atleta, all'innovatore chiamatelo come volete, ritiene che non debba essere visto come il modello supremo a cui ispirarsi solo perchè "è morto in gloria".
e condivido tutto ciò che è stato detto sul senso di responsabilità e al tempo stesso sulla legittimità di giocarsi la vita a proprio piacimento; con una sola eccezione, però: non arrecare danno agli altri.
così quoto in pieno Loz:
l'eroe è chi mette a repentaglio anche la propria vita per salvare o aiutare il prossimo, non necessariamente con gesti plateali, ma anche chi si alza alla mattina per andare in un laboratorio o in un ospedale, dove al massimo può inciampare sulle scale.