Collegamento S. Martino di Castrozza - Passo Rolle

bella questa discussione ed interessante capire i ragionamenti finanziari che stanno dietro alla costruzione di impianti e piste .

Dalla lettura del topic mi sembra, da profano, che il discorso di gigiotto98 non faccia una piega !

Anche io penso che un impianto di arroccamento che non parta vicino agli alberghi paese per di più senza una vera pista non basterà per attrarre più persone a San Martino !

Spero comunque che venga trovata la soluzione migliore per risollevare San Martino che è una delle zone più belle delle dolomiti
 
Io non capisco come mai non pensano prima di rilanciare il Passo Rolle in fatto di impianti.

Ci sono solo 2 seggiovie interessanti per chi sa sciare + 2 molto interessanti per i principianti. Allora o lo si fa diventare la mecca dei principianti oppure si offre qualcosa di più che chi già scia bene.

La seggiovia Paradiso serve due belle piste, la nera che piace a molti e la lunga rossa che scende a sinistra (salendo). Però la seggiovia è lentissima. Ci sarebbero bei fuoripista sulla destra... ecco perchè non fare un nuovo impianto a sinistra della Paradiso? Forse ci sta... però immagino sia parco protetto.

La Castellazzo o coem si chiama offre un panorama favoloso ma è lenta ed isolata. E' necessario creare in quella zona un micro carosello (non mino, anche micro). Basterebbe riuscire a piazzare un altro impianto, anzi altri 2 che servano belle piste. Ma tra parco e morfologia la vedo dura.

5868-passo-rolle.jpg


Ed allora mi chiedo: quanti sciatori sacrificherebbero 4 Tognola per partire, andare al Funifor, salire, farsi due PAradiso con risalita infinita, attraversare la strada e farsi una castellazzo e poi riprendere il funifor e scendere a smdc.

Io in questa gita San Martino e Passo Rolle sono salito al Rolle solamente perchè non avevo foto della zona... mai mi sarei sognato di lasciare smdc per farmi un giro al Rolle.

Per chi vuole il funifor senza pista di rientro: mi spiegate perchè uno che sa sciare bene vorrà lasciare smdc per salire al Rolle? Quali sono i motivi che spingerà la gente a fare questo? Ed interessante sarebbe conoscere i passaggi sullo Skibus, chi conosce quelli potrebbe capire tutto!
 
Ed interessante sarebbe conoscere i passaggi sullo Skibus, chi conosce quelli potrebbe capire tutto!

fabio non sono convinto che la gente sia attratta dai passaggi dello skibus, io personalmente preferisco evitarli. Sinceramente non li vedo come punto di forza per invogliare la gente e scegliere un comprensorio.

Sarei, per esempio, curioso di sapere se al DS hanno analizzato la numerosità dei passaggi dall'Alta Badia verso Plan de Corones.
 
Al Passo Rolle ci sono 2 diversi gestori, uno a destra e l'altro a sx della statale. Per questo non sono collegati sci ai piedi ma bisogna attraversare la statale. Finanziariamente non stanno benissimo. Non credo proprio che abbiano i soldi per rinnovarsi. Inoltre le seggiovie, anche se lente, sono corte, per cui non c'e' questa grande necessita' di fare a.a.
L'unica cosa che salvo del progetto funifor e' lidea di collegare i 2 versanti al passo Rolle, anche se il modus mi lascia piuttosto perplesso. Non so il motivo per cui farebbero un lungo ponte piano con 2 tappeti mobili. Io trovo molto piu' semplice un paio di sovrappassi piu' a valle. Con quello che costano i tappeti e poi vanno anche controllati.
 
per me c'è solo una soluzione (che mi pare sia stata realizzata in molte località di successo degli ultimi anni):

tutti i portatori di interessi della zona (albergatori, impiantisti, osservatori interessati come provincia e comune etc) firmano un contratto in cui si delega a un pool di esperti banchieri, analisti e consulenti in materia turistica con altissima reputazione perchè assolutamente indipendenti (e per questo dovranno essere ben remunerati) la trasformazione di tutto il comprensorio in una società unica. Il compito fondamentale di questo pool di esperti dovrà essere quello di decidere la quantità di azioni della nuova società che verranno distribuiti ai portatori di interessi economici, in cambio della loro cessione di tali interessi alla nuova società unica stessa. Il contratto preventivo servirebbe a garantire che nessuno possa POI tirarsi indietro dalla cessione del suo micro interesse personale e far saltare tutto.

Dopodichè tutto sarebbe in discesa:

fino a quel momento nessuno ha tirato fuori un euro, bensì ha solo ceduto la titolarietà dei suoi diritti (sul microimpianto, sul terreno, sul rifugio etc) in cambio di una quota della nuova società. A quel punto il consiglio di amministrazione della nuova società unica avrebbe le mani libere di scegliere gli investimenti e le strategie migliori in funzioni dei suoi azionisti, cioè della comunità di imprenditori della località. Strategie che di solito riescono anche a far guadagnare il mero settore degli impianti e non solo l'indotto degli alberghi etc, grazie ai maggiori e più razionali investimenti sempre focalizzati all'attrazione degli sciatori.

Tutto questo dovrebbe garantire l'eliminazione del problema numero uno che attanaglia molte località sciistiche: qualcuno paga/perde (società di impianti che investono ma finiscono in perdita, regioni, comuni) e qualcuno incassa/guadagna e non investe (albergatori, società di impianti in guadagno perchè non investono che tanto la gente viene comunque).

Operazioni del genere mi vengono in mente per località con seri problemi in Italia, come S.Martino di Castrozza, Livigno, Cervinia, Via Lattea etc.
 

.

Lo trovo piuttosto improponibile, anche perchè al posto del proprio albergo cosa si avrebbe? Le azioni di una società gestita da altri che magari mi da lo sfratto a fine contratto? E poi di una società NON quotata. E se voglio vendere chi me le compra le azioni? E che dividendi farebbero? Forse può funzionare solamente per le categorie economiche più legate agli impianti, cioè esercenti funiviari e i rifugi. ma escludo completamente le proprietà immobiliari.
 
Cosi come concepito il funifor rischia di portare lo stesso numero di persone dello skibus con dei costi enormemente più alti.
Come a Cortina uno che scia a Ra Valles difficilmente va a sciare in giornata al Faloria perche il trasferimento è troppo lungo.

Il problema di San Martino è che con gli impianti che ha e con quell'aria decadente è poco attraente.
Cercherei di rilanciare singolamente le singole aree che potrebbero diventare piu' interessanti grazie all'ammodernamento degli impianti pur rimanendo frammentate come per esempio è ad oggi l'Alta Pusteria.
In questo caso dei contributi degli albergatori e aiuti pubblici spesi in modo piu efficace potrebbero aiutare.

Col Funifor e basta la gente continuera ad andare a sciare in val di Fiemme o al Valles.
 
Passo Rolle = 2 gestioni.
San MArtino di Castrozza quante gestioni ha? :D E vanno d'accordo?

Come mai si tiene la vecchia seggiovia Cima Tognola e Cigolera e si fa un aa per la rododendro? Bello scoprire cosa sta sotto la gestione delle nostre località!
 
Lo trovo piuttosto improponibile, anche perchè al posto del proprio albergo cosa si avrebbe? Le azioni di una società gestita da altri che magari mi da lo sfratto a fine contratto? E poi di una società NON quotata. E se voglio vendere chi me le compra le azioni? E che dividendi farebbero? Forse può funzionare solamente per le categorie economiche più legate agli impianti, cioè esercenti funiviari e i rifugi. ma escludo completamente le proprietà immobiliari.

ovviamente gli alberghi sarebbero esclusi dalla società unica. Gli alberghi (la società albergo) sarebbero azioniste della società, non oggetto della società. Un pò astratto, ma credo che sia concepibile.

I titolari degli alberghi possono cambiare, ma gli hotel restano. Per cui è doveroso che gli interessi rimangano nelle mani di chi rimane in valle, e cioè degli alberghi. In questo modo non serve un mercato ufficiale per lo scambio di azioni, le necessità di passaggi di mano si ridurrebbero notevolmente dando stabilità all'azionariato.

La stragrande maggioranza dell'economia italiana non è quotata in borsa.
 
sono ben 5, anche se non so di chi sia il campo scuola al prà delle Nasse, che farebbe 6.
1 colverde, 2 malga Ces, 3 Tognola, 4 Castellazzo 5 Paradiso.
Colverde pubblica e sull'orlo del fallimento. Ces 75% privata e messa male pure lei, Tognola interamente privata di una famiglia milanese, Castellazzo privata ma messa maluccio da quel che so e Paradiso, privata senza fondi per migliorare.
 
Per pierr, ma se levi gli alberghi, ristoranti, negozi, etc, che dovrebbero aprire il portafogli chi resta? E poi c'è il punto fondamentale, per convincere i portatori d'interesse economico non funiviario bisogna proporre un progetto condiviso, che avvantaggi tutte le parti economiche e non solo alcune a scapito di altre. E a san martino non è stato fatto. Anzi, direi che il progetto proposto non avvantaggia neanche la maggior parte degli impianti. Solo 2 società su 5.
 
Non sò e non immagino quali possano essere le prospettive per il futuro del comprensorio,dico la mia da semplice utente.

Essendo abbastanza vicino,scelgo quelle località solo quando non ho voglia di fare strada o di alzarmi troppo presto,
visto che anche solo con un'ora di macchina in più si raggiungono comprensori decisamente migliori.

Sinceramente passo Rolle mi lascia molto perplesso,
a livello di piste e di fruibilità durante la giornata.

San Martino è meglio,perlomeno ci sono più piste,
ma gli impianti....:SEEE

Insomma,per me rimane solo un'alternativa per una giornata non impegnativa per orari e km,
per il resto molto meglio altri comprensori.
 
sono ben 5, anche se non so di chi sia il campo scuola al prà delle Nasse, che farebbe 6.
1 colverde, 2 malga Ces, 3 Tognola, 4 Castellazzo 5 Paradiso.
Colverde pubblica e sull'orlo del fallimento. Ces 75% privata e messa male pure lei, Tognola interamente privata di una famiglia milanese, Castellazzo privata ma messa maluccio da quel che so e Paradiso, privata senza fondi per migliorare.

5 società per quanti km di piste? 80-100 Km?
A volte mi chiedo se non sia meglio il modello "skitotal" alla francese
3 vallee: 600 km di piste e 5 società: Setam a Val Thorens, Stor versante Orelle (ma le quote sono tutte della Setam), Sevabel a Les Menuires-St Martin de Belleville, Meribel Alpina a Meribel, Societè des 3 Valle a Courchevel, La Tania e Meribel Mottaret
 
Non sarebbe difficile aumentare l'appeal di San Martino; primo passo collegamento trasversale attraverso "Orti forestali" e Malga Fosse di Sotto tra Colverde e Impianti Ces. Le Fosse di sotto rappresenterebbero anche una eventuale intermedia del collegamento Rolle dalla parte della statale.
secondo passo : creazione seconda pista al Colverde e rinnovo impianti del collegamento Tognola Ces con la creaazione di un collegamento "basso" mediante strada forestale e ski weg già esistente per rendere accessibile il collegamento anche ai principianti.
terzo passo : a quel punto si verifica la sostenibilità economica degli investimenti fatti e se il riscontro fosse positivo si può pensare di salire verso Rolle in posizione baricentrica rispetto ai due versanti sciabili.
 
Top