Non credo sia un male, lo ritengo il tendere della persona verso una passione senza cui non si può stare, e quindi se ne accettano anche i rischi... in alcuni momenti personalmente mi capita di pensare a mente fredda ai pericoli che si vivono in montagna facendo quello che facciamo, con le conseguenze che questi pensieri si trascinano nella mente, ossia piantare tutto al chiodo e starmene più tranquillo. Ma non è che un attimo, il che significa che la passione per la montagne arde intensa. Accettare i rischi non deve però significare sottovalutarli e sperare solo che vada bene. Poi gli imprevisti capitano, ma sta in ognuno di noi, proprio perchè non siamo svalvolati duri, fare del nostro meglio per affrontare al meglio certe situazioni. Il difficile allora sta spesso nella valutazione del rischio, sopraffatti da una spinta irrefrenabile verso le emozioni che certe esperienze in montagna regalano. Qua serve non fare troppe cazzate. E non sempre è facile.