Per la diatriba meglio corso CAI o con guida alpina, negli anni ho cambiato la mia idea.
La mia prima esperienza è stata con una guida di livello altissimo, al cui confronto i successivi corsi CAI SA1 e SA2 erano a dir poco raffazzonati.
Nel mezzo ho avuto la fortuna di assistere alla lezione in 2gg. sulle valanghe di uno che ha portato quasi mezzo secolo fa lo studio dellla prevenzione alle valanghe dalla Svizzera in italia, Luigi Telmon. In lui c'era tutta la scientificità ma anche la praticità di chi è stato chiamato come esperto in processi contro guide alpine o istruttori protagonisti di incidenti con deceduti, lui ha creato anni fa in Italia il servizio Meteomont che in seno all'esercito doveva studiare le condizioni della neve per le esercitazioni sulla neve, primo servizio del genere in Italia. Solo in seguito sono arrivati i vari centri valanghe locali e ultimamente l'AINEVA. E mi ha aperto gli occhi sull'approccio pratico-scientifico al problema, nel senso è inutile dire che un metodo è migliore dell'altro sulla carta, proviamolo sul campo se questo nuovo ritrovato funziona e vediamo lì cosa può fare.
Poi sono andato altre volte con altre guide alpine (alcune facevano discorsi sulle valanghe improntati al fatalismo e alla sorte??!!) e l'anno scorso ho rifatto il SA2 (sta volta mi hanno promosso) e devo dire che il livello si è alzato mostruosamente, ma anche lì la variabilità di insegnamento è enorme, ma la maggioranza erano preparatissimi e molto professionali, da dieci e lode, bravi.
In conclusione c'è sempre da imparare sulle valanghe, l'esperienza non è mai troppa, e cmq fate o un corso con la guida alpina o col CAI che comunque fa bene, una volta appresa la prima infarinata sul cosa fare con sto coso chiamato ARVA rendersi conto che c'è tanto da studiare-imparare, per andare in sicurezza non basta accenderlo e imparare a seguire le lucine o il bip-bip per salvarsi il culo, quando parte un lastrone non sai mai come può andare a finire perche c'è un alta percentuale di morti per i colpi durante il trascinamento.
Il fuoripistaiolo o scialpinista bravo è quello che non ci finisce sotto, ma riesce sempre a sciare in sicurezza e divertimento.
Prediligo il corso "lungo" CAI perchè ti fa mettere davanti a più situazioni da analizzare e gli istruttori ti "responsabilizzano" di più su quel che fai e piano piano ti aiutano a imparare a gestire questo rischio nelle gite concrete, a gestire quello che è stato definito (e usato come titolo di un libro sull'argomento):
"L' ENIGMA DELLE VALANGHE".