Terios2
Well-known member
Dal 2 al 9 marzo si è svolta la mia prima avventura Scialpinistica di un certo spessore.
Non voglio parlarvi della neve delle discese o dei paesaggi, salvo qualche doveroso accenno, perché basta guardare le migliaia di immagini facilmente reperibili: e sono tutte reali! Sono proprio così, anzi, meglio!
Piuttosto voglio descrivervi il modo di viverle. Le emozioni, ben superiori alla qualità della neve che, da subito, vi dico che non ho trovato eccelsa.
Ma si, leviamoci il pensiero e non parliamone più: ho trovato bellissimo firn, divertentissimo e godibilissimo firn ma powder praticamente zero. E non è un colpo di “sculo”: è abbastanza frequente visto il clima che può essere piuttosto umido e la caldazza che ormai si spinge fino a lì.
Liquidato questo aspetto passiamo ad altro.
La compagnia: 10 amici collaudati con le 2 guide che ci accompagnano sempre nelle nostre uscite. Non avrei mai affrontato una cosa del genere con sconosciuti.
È stato un viaggio prima di tutto. Un viaggio fantastico perché vissuto in barca. Si, la nostra casa è stato un peschereccio di 70anni riadattato, l’Isbiørnen II.
Ma andiamo con ordine.
Partiti da Malpensa, arrivati ad Oslo, di lì raggiungiamo Trømso dove ci imbarchiamo sull’Isbjørnen.
Tra l’altro il viaggio inizia non proprio sotto una buona stella perché i norvegesi ad Oslo si dimenticano di caricare sull’aereo la borsa degli gli scarponi di una delle due guide. Andiamo a recuperarla la mattina successiva all’aeroporto (giunta con il primo volo disponibile) ma con una sorpresa… ci eravamo portati dei bag in box di Barbera (siamo piemontesi neh) e tre di questi li avevamo messi lì. Beh, uno è scoppiato e così ci ritroviamo dei Dalbello brasati. Puliti con abbondante acqua e ficcati subito ad asciugare, sono tornati la mattina successiva come nuovi.
Salpiamo da Trømso poco prima di pranzo
Continua……
Non voglio parlarvi della neve delle discese o dei paesaggi, salvo qualche doveroso accenno, perché basta guardare le migliaia di immagini facilmente reperibili: e sono tutte reali! Sono proprio così, anzi, meglio!
Piuttosto voglio descrivervi il modo di viverle. Le emozioni, ben superiori alla qualità della neve che, da subito, vi dico che non ho trovato eccelsa.
Ma si, leviamoci il pensiero e non parliamone più: ho trovato bellissimo firn, divertentissimo e godibilissimo firn ma powder praticamente zero. E non è un colpo di “sculo”: è abbastanza frequente visto il clima che può essere piuttosto umido e la caldazza che ormai si spinge fino a lì.
Liquidato questo aspetto passiamo ad altro.
La compagnia: 10 amici collaudati con le 2 guide che ci accompagnano sempre nelle nostre uscite. Non avrei mai affrontato una cosa del genere con sconosciuti.
È stato un viaggio prima di tutto. Un viaggio fantastico perché vissuto in barca. Si, la nostra casa è stato un peschereccio di 70anni riadattato, l’Isbiørnen II.
Ma andiamo con ordine.
Partiti da Malpensa, arrivati ad Oslo, di lì raggiungiamo Trømso dove ci imbarchiamo sull’Isbjørnen.
Tra l’altro il viaggio inizia non proprio sotto una buona stella perché i norvegesi ad Oslo si dimenticano di caricare sull’aereo la borsa degli gli scarponi di una delle due guide. Andiamo a recuperarla la mattina successiva all’aeroporto (giunta con il primo volo disponibile) ma con una sorpresa… ci eravamo portati dei bag in box di Barbera (siamo piemontesi neh) e tre di questi li avevamo messi lì. Beh, uno è scoppiato e così ci ritroviamo dei Dalbello brasati. Puliti con abbondante acqua e ficcati subito ad asciugare, sono tornati la mattina successiva come nuovi.
Salpiamo da Trømso poco prima di pranzo
Continua……
Ultima modifica: