Norvegia 2024 - Lyngen Alps

Terios2

Well-known member
Dal 2 al 9 marzo si è svolta la mia prima avventura Scialpinistica di un certo spessore.
Non voglio parlarvi della neve delle discese o dei paesaggi, salvo qualche doveroso accenno, perché basta guardare le migliaia di immagini facilmente reperibili: e sono tutte reali! Sono proprio così, anzi, meglio!
Piuttosto voglio descrivervi il modo di viverle. Le emozioni, ben superiori alla qualità della neve che, da subito, vi dico che non ho trovato eccelsa.
Ma si, leviamoci il pensiero e non parliamone più: ho trovato bellissimo firn, divertentissimo e godibilissimo firn ma powder praticamente zero. E non è un colpo di “sculo”: è abbastanza frequente visto il clima che può essere piuttosto umido e la caldazza che ormai si spinge fino a lì.
Liquidato questo aspetto passiamo ad altro.

La compagnia: 10 amici collaudati con le 2 guide che ci accompagnano sempre nelle nostre uscite. Non avrei mai affrontato una cosa del genere con sconosciuti.

È stato un viaggio prima di tutto. Un viaggio fantastico perché vissuto in barca. Si, la nostra casa è stato un peschereccio di 70anni riadattato, l’Isbiørnen II.

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Ma andiamo con ordine.
Partiti da Malpensa, arrivati ad Oslo, di lì raggiungiamo Trømso dove ci imbarchiamo sull’Isbjørnen.
Tra l’altro il viaggio inizia non proprio sotto una buona stella perché i norvegesi ad Oslo si dimenticano di caricare sull’aereo la borsa degli gli scarponi di una delle due guide. Andiamo a recuperarla la mattina successiva all’aeroporto (giunta con il primo volo disponibile) ma con una sorpresa… ci eravamo portati dei bag in box di Barbera (siamo piemontesi neh) e tre di questi li avevamo messi lì. Beh, uno è scoppiato e così ci ritroviamo dei Dalbello brasati🤪. Puliti con abbondante acqua e ficcati subito ad asciugare, sono tornati la mattina successiva come nuovi.
Salpiamo da Trømso poco prima di pranzo

Continua……
 
Ultima modifica:
.... Aspetta di leggere come è andata no?... Già parla di finello - pure in Norge. A noi questo presagio di pappa nun ce piace. O no?

Poi, fare ski alp con vista mare.... mmmhhh.
ci sono state diverse risalite di aria calda anche in zona scandinava quest'anno...non mi meraviglia....non ci sono piu certezze neppure lì...quanto alla vista mare beh dalla foto del battello mi pare che ci sia anche una bella vista montagna..
 

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Ora, potrei proseguire postando foto dei luoghi, dei paesaggi, delle discese, ma - come premesso - non è questa la mia intenzione. Tra l’altro tutte le gite sono state molto più semplici tecnicamente rispetto a quelle che solitamente faccio a casa, ma non siamo un gruppo di scialpinisti “estremi”.
La cosa più difficile la boschina di betulle a volte davvero fitta che - soprattutto in discesa - con la neve a tratti un po’ polentosa negli ultimi 100/150 metri di dislivello era da prendere con attenzione.
A me, la cosa che invece rimarrà nel cuore per sempre di queste gite saranno i riti di preparazione (oltre naturalmente i paesaggi, ma questo è scontato quando si parla di Norvegia o Islanda).
L’avvicinamento via mare alla gita: è una prospettiva completamente diversa da quella cui siamo abituati e che si perde del tutto se si scelgono soluzioni di soggiorno su terraferma.
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La calata del tender per raggiungere la spiaggia di partenza

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Nel frattempo la vestizione con i dispositivi di sicurezza (salvagente) in un odore di salmastro, il dolce rumore del mare contro la chiglia, il canto dei gabbiani (per la verità non moltissimi e piuttosto discreti: sono gabbiani norvegesi, mica casinisti volatili italici)
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Il trasbordo dalla barca al tender
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Lo sbarco
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Continua….
 

Allegati

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Già, lo sbarco… confesso senza vergogna di non essermi fatto problemi nell’interpretare un vezzoso personaggio uscito dalla penna di Jane Austen porgendo la mano al gigante gentile Remì (quello che portava il tender) con mani al cui confronto un badile è un cucchiaino da caffè rapportato ad un mestolo: meglio fare la vecchia checca e non rischiare di finire nel gelido mare norvegese. La passerella era abbastanza stabile ma camminare con gli scarponi su 30 cm scarsi e l’acqua fredda sotto, beh, un poco di strizza me la procurava😝 almeno le prime volte…
E subito dopo lo sbarco l’altro momento di emozione pura era raccogliere l’attrezzatura da sci a pochi cm dal mare, guardare il tender ritornare e osservare la nostra “casa” placida sulle acque tranquille.
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Anche salire e tenere sotto controllo la casa galleggiante faceva il suo effetto
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Continua…
 
Sono riuscito a caricare un paio di video per cercare di trasmettere più compiutamente quelle emozioni che, alla fine, spingono ad un viaggio così lungo per poi fare le stesse cose che potresti fare anche a casa😜

L’avvicinamento alla gita

Una gita venuta bene❤️

Continua
 
Complimenti immagini e video stupendi... E ottima anche la narrazione! Seguo con moto interesse.
Da un bel po' anch'io sogno di intraprendere un'avventura del genere,
La metà ancora da sciogliere, nel ventaglio ho Nord Europa, Marocco, Balcani o Georgia.... Mi dicono tutti stupendi e interessanti a loro modo scialpinisticamente parlando
 
Complimenti immagini e video stupendi... E ottima anche la narrazione! Seguo con moto interesse.
Da un bel po' anch'io sogno di intraprendere un'avventura del genere,
La metà ancora da sciogliere, nel ventaglio ho Nord Europa, Marocco, Balcani o Georgia.... Mi dicono tutti stupendi e interessanti a loro modo scialpinisticamente parlando
Ti ringrazio per le belle parole. Avrò almeno tre puntate da pubblicare per chiudere il cerchio anche con alcuni dati (come ad esempio il costo😜)
Il Nord Europa è molto affascinante ma probabilmente più “addomesticato”, semplice se non si vanno a cercare cose particolari.
Prossimo anno abbiamo nel mirino l’Islanda.
Mi piacerebbe tantissimo la Georgia, le nostre guide ci sono state e ci hanno raccontato cose stupende, soprattutto sull’accoglienza schietta della popolazione locale. Però a parte i venti di guerra, penso che per me sia un po’ troppo “estremo”.
 
Ti ringrazio per le belle parole. Avrò almeno tre puntate da pubblicare per chiudere il cerchio anche con alcuni dati (come ad esempio il costo😜)
Il Nord Europa è molto affascinante ma probabilmente più “addomesticato”, semplice se non si vanno a cercare cose particolari.
Prossimo anno abbiamo nel mirino l’Islanda.
Mi piacerebbe tantissimo la Georgia, le nostre guide ci sono state e ci hanno raccontato cose stupende, soprattutto sull’accoglienza schietta della popolazione locale. Però a parte i venti di guerra, penso che per me sia un po’ troppo “estremo”.
La Georgia io l'ho scoperta quest'anno come opzione, mi sono informato ed è veramente un paradiso per il freeride e alpinismo invernale con cime anche molto alte.
Tra tutte forse però ciò che mi affascina di più e l'atlante in Marocco... Sciare con lo sfondo del deserto del Sahara deve essere un emozione incredibile, come anche esplorare il Marocco rurale.
Sostanzialmente ovunque si va difficile ci si trova male, le esperienze di questo tipo valgono sempre la pena e lo sforzo in termini economici/tempo. Il ricordo di un viaggio odel genere te lo porti nella tomba, altro che le vacanze al mare sotto l'ombrellone!
 
Prima o poi lo porterò a termine questo report… abbiate pazienza (tanta)😅

Le emozioni. Cosa c’è di più emozionante di un tramonto a fine gita o comunque a fine giornata? Che sia in montagna o al mare la luce della sera incipiente ha un fascino unico. Se poi sei al mare con le montagne per di più innevate che vi si tuffano…. Se , in aggiunta, tutto questo lo viviamo in barca come dei moderni vichinghi, ci ritroviamo scaraventati in una dimensione di bellezza assoluta, annichiliti e sorpresi come bambini.
Ecco perché sostengo che la formula “Ski & sail” valga qualche sacrificio in più.

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Una cosa è togliersi gli sci davanti al portellone di una macchina, tutta un’altra su una spiaggia…

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…. e salire in barca e riprendere la navigazione con una bella merenda pronta ad accoglierci con questo spettacolo..
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Continua….
 
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