Alta Badia immobiliare: il problema (per i Locals) c'è.

Ma anche in Alta Badia e Val Gardena ci sono restrizioni importanti su seconde case, a quanto mi risulta, dunque perchè l'impennata dei prezzi delle case per locals? 🤔

Altrimenti dovranno rassegnarsi a quanto è accaduto (esempio non virtuoso) a Cortina: i locals hanno venduto e con quanto incassato ha comprato 2 o 3 case di pari metratura da san Vito in giù.
Forse perchè in Italia ci sono minori controlli sul fatto che qualcuno si dichiari residente e che poi lo sia davvero?
 
Ti sbagli, esistono due mercati immobiliari distinti. Per legge. Quello per la prima casa, quindi per i locals, e quello per le seconde case. Se oggi compri uno dei pochi terreni edificabili in valle, potrai solo costruire case destinate a prima casa. Quindi per i locals. Ovvio che chiunque può acquistare tali case, che sia valligiano o venga da Palermo, basta che ci viva a tempo pieno e la utilizzi come prima casa, ed abbia residenza in provincia di bolzano da almeno 5 anni. Se dovesse comprare senza tali requisiti, non potrebbe utilizzarla, e dovrebbe darla in affitto ad un residente, a prezzo calmierato. In Provincia di Trento da una decina d’anni c‘e’ una legge simile, ma dato che il magazzino di terreni già edificabili pre legge Gilmozzi ( si chiama così dal nome dell’assessore che la propose ) e’ ancora ampio ancora non ha avuto l’effetto sperato di creare due mercati distinti.
ok, ma di questo sono già a conoscenza.
la questione in valle non è la casa (prima-seconda) 'di villeggiatura' per i foresti - ma credo che sia la prima casa per i figli dei Locals (e quelle 'regole' a cui ti riferisci comunque non 'aiutano' i Locals).
forse nel post n.13 non mi sono espresso bene, dicevo che c'è un unico mercato, perché (appunto) con i valori presenti di €-mq (terreni-permessi di costruire-edifici) la grande maggioranza dei figli dei Locals non riusciranno mai a realizzarne una, di casa.
dunque trasferirsi altrove ?
oppure l'alterativa (praticabile) al trasferirsi altrove è destinare 2-3 appartamenti (che attualmente sono affittati - dunque producono, non poco, reddito .....) ad UN figlio perché lo stesso (figlio) non riuscirebbe mai a comprarsi-costruirsi una 'sua' casa.
e quest' ultima opzione (ovviamente) non molto 'gradita' in valle (perdere per sempre 2-3 affitti per un solo figlio).
inoltre suppongo che ai Locals, come dire ...... "dia fastidio" ..... che le poche case che si costruiscono-e-vendono siano 'irraggiungibili' e non siano "reddituali" (non sono affittate), non portano nuovi turisti (ricambi settimanali), dunque non producano reddito anche per la valle.
credo, anche, che sia l'inverso del processo di crescita dell'economica del turismo in sudtirol, alto adige
 
Ultima modifica:
Sono andato a vedermi la legge. Si dice 5 anni o legame lavorativo con AA.
Quindi tutto facilmente risolvibile. (Posto che secondo me la legge cosí scritta è contestabile in sede europea essendo discriminatoria ed in chiara violazione dei diritti comunitari)
 

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Le province di Trento e Bolzano hanno competenza primaria in materia urbanistica e questa è’ materia urbanistica.
Confermo. La legge provinciale, almeno per quello che riguarda BZ, prevede contributi a fondo perduto, agevolazioni sul mutuo e destinazione obbligata della maggior parte delle nuove costruzioni a favore dei residenti. Di fatto c'è un doppio mercato parallelo, in tutta la provincia. Le poche case disponibili al mercato libero hanno prezzi in crescita costante con strappi verso l'alto frequenti a cui quasi mai corrispondono discese, nemmeno temporanee. Al limite, dopo rialzi particolarmente sostenuti, come negli ultimi due anni, i prezzi si stabilizzano per un po'. Parlo per la Pusteria, che conosco meglio, dove questa dinamica influenza anche il mercato dei residenti, con prezzi in crescita anche per loro.
C'è però da dire che nel loro caso la dinamica dei prezzi viene almeno calmierata da un'offerta sempre attiva. La Pusteria è da tempo uno dei posti in Italia con il maggior numero di nuove costruzioni e di nuove aperture di cantieri di edilizia residenziale, il 90% dei quali destinati a residenti.
 
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