Un comprensorio moderno può avere qualche macchia marginale ma deve poter offrire la fruizione completa del suo comprensorio in un modo fluido e appagante. In questo momento la seggiovia biposto che porta a Cima Tognola è vetusta, lenta e in ombra, il che la rende inospitale per tutte le settimane più fredde dell'anno.
Si tratta di investire per guardare avanti e garantire la continuità. Come tale comporta dei rischi e dei sacrifici, ma sono necessari se si vuole competere nel mercato in cui ci si trova.
Le piste oggi chiuse anche se non ne conosco i motivi, credo si possano aprire anche domani o comunque a breve termine. La discussione deve orientarsi sul futuro. Quello passa obbligatoriamente per l'avventura, la presa di rischi e le spinte in avanti.
Di malelingue in valle ce ne sono sempre state, ci sono anche altrove e ci saranno sempre. Probabilmente anche quando la Tognola si è rinnovata lustri fa era così. SMDC non si può fermare, deve progettare e questo passa primo per una rivalutazione e riammodernamento dell'esistente e poi per l'ampiamento e la connessione con lo spettacolare mondo del Passo Rolle.
Ne va della sua sopravvivenza.
P.S: ma per la sua strettezza e pendenza, si riesce poi a carvare così bene sulla parte finale della tognola 1 ?
Caro Gianan, sono perfettamente a conoscenza delle problematiche di San Martino. E concordo che prima o poi il collegamento ta Yognola e Ces vada rifatto. Ma credo che al momento sia prematuro. I possibili passaggi non sono in grado il momento di giustificare l’aumento dei costi e carico finanziario derivante da un impianto costoso come una MDG. E fidati che parlo conoscendo i dati di primi ingressi, ricavi e passaggi stagionali. Cioè in maniera assolutamente “laica” e distaccata.
la priorità degli impianti Ces dovrebbe essere la riapertura della nera di punta Ces per aumentare i passaggi sulla seggiovia esistente. E con la realizzazione del collegamento col Rolle dovrebbe essere imperativo l’impianto d’innevamento sulla pista che scende da malga fosse.
in assenza dell’innevamento la telecabina avrà diffacoltà a pagarsi anche i soli costi vivi. E peggio ancora non sarà terminata la messa in rete di quello che e’ il gioiello poco sfruttato degli impianti della gestione Ces, cioè la telecabina del Colverde. Il cui valore corsa di ogni singolo passaggio e’ molto sostanzioso.
altre priorità per gli impianti rispetto alla Valcigolera Ces potrebbero essere la sostituzione della seggiovia Paradiso al passo Rolle e livellamento delle piste sottostanti. D’altronde a che serve fare il collegamento col Rolle se non lo valorizzi in modo da incentivare gli sciatori a visitarlo?
per chi avesse dei dubbi sulla possibilità di tenere innevata tale pista, non serve andare lontano. Sia la pista Colverde che le piste di malga ces arrivano circa alla stessa quota ed esposizione. Con il vantaggio della pista che scende da malga fosse di avere la parte finale poco pendente, quindi meno soggetta ad usura da parte degli sciatori, ed in ombra nel pomeriggio. Non ho alcun dubbio che sia relativamente facile tenerla innevata fino alla chiusura stagionale degli impianti Ces
l’impianto e pista che scendono da cima Tognola in valcigolera forse potrebbero essere meglio valorizzati da una gestione Tognola. Mi sembra che abbiano un poco più di respiro finanziario ed abbiano quasi terminato il rinnovo della loro skiarea. Non vedrei assolutamente male un cambio di proprieta’ di quell’impianto, ovviamente dietro rimborso degli investimenti sostenuti da Ces ( innevamento, revisioni ed allargamento piste ).