Toyota C-Hr, se ne ve(n)dono un botto

L octavia è molto spaziosa, ha un bel bagagliaio , non è molto lontana da una passat anche se a livello di interni l ultima passat è decisamente uno step oltre la octavia, la superb si può tranquillamente paragonarla alla a6 ( anche perché la a4 non è cosi spaziosa come si pensa) ma a livello di finiture è poco meglio dell octavia....comunque vedo parecchi tedeschi con la superb sw, è una bella macchina, non è appariscente come la a6 ma è comunque bella.

Si cominciano a vedere diverse c hr anche qua nell estremo nord est, son quasi tutte ibride, e sono tutte dello stesso colore , probabilmente vendono bene perché è ibrida , è un suv ma non ha dimensioni importanti come il rav 4, toyota ha un programma interessante per i finanziamenti e ha sempre offerte interessanti sul nuovo, e poi è una toyota, son macchine affidabili.
 
provata ieri sera la BMW i3. Premesso che ad aprile avevo provato una tesla trovandola impressionante come ripresa, anche la i3 ha uno spunto davvero feroce, ed è molto piacevole da guidare come sterzo e sedili
 
Toyota ha annunciato che inizierà ad utilizzare le batterie a stato solido per le auto entro il 2020..I primi prototipi per omologazione saranno pronti per il primi mesi del 2018....
Mi sa che Tesla dovrá correre ai ripari perchè Toyota è molto avanti nello sviluppo di batterie SSD..
 
in uno o al piú due anni anche Samsung ed LG produrranno batterie a stato solido; a quanto risulta Toyota é riuscita ad individuare una composizione con materiali sufficientemente economici per la produzione in grande serie, a che prezzo riescano ad arrivare una volta a regime e quante ne riusciranno a produrre in pochi anni sono peró ancora delle incognite; vero che hanno importanti benefici rispetto alle ben piú diffuse al litio ma al momento il prezzo é ancora la discriminante principale per una diffusione di massa

un direttore tecnico Audi invece in un intervista ha dichiarato che il costo per kWh delle batterie (senza la struttura di contenimento e termoregolazione) che andranno ad impiegare sui prossimi veicoli elettrici sará di circa 100 €

va anche considerato che le batterie, come anche i motori, difficilmente sono il motivo determinante della scelta di un auto rispetto ad un altro modello e Tesla oltre ad avere, in base a quanto dichiarano, il piú basso costo per kWh ha anche altre caratteristiche distintive, per esempio é dalla fine dello scorso anno che tutti i modelli venduti e cosí pure quelli di prossima produzione dispongono dell´hardware che loro ritengono necessario alla guida autonoma

al salone di Francoforte del prossimo settembre anche Honda, Mercedes, Volvo e Jaguar dovrebbero presentare dei veicoli elettrici, riguardo a BMW un giornale tedesco scrive di fonti interne all´azienda che riferiscono che verrá presentata la serie 3 elettrica, ad aggiungersi alla X3 giá dichiarata; Nissan presenterá il 5 dello stesso mese la nuova Leaf con ProPILOT, un sistema di automazione parziale, e le vendite dovrebbero seguire a breve

e ben venga la competizione!
 
Toyota ha acquisito una società giapponese che detiene un brevetto israeliano per la produzione di batterie a stato solido.
Al momento la produzione è dedicata al mercato aerospaziale, ma stanno completando la certificazione per il settore aeronautico.
In contemporanea partiranno con l'omologazione per le auto.
Dai primi test su questa applicazione il tempo di ricarica a parità di potenza e capacità è inferiore di 10 volte,in pratica una tesla verrebbe ricaricata in meno di 5 minuti..
Il processo produttivo al momento è top secret però i materiali usati non sono particolarmente costosi,anzi sono già sul mercato da qualche anno.
 

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Toyota ha acquisito una società giapponese che detiene un brevetto israeliano per la produzione di batterie a stato solido.
Al momento la produzione è dedicata al mercato aerospaziale, ma stanno completando la certificazione per il settore aeronautico.
In contemporanea partiranno con l'omologazione per le auto.
Dai primi test su questa applicazione il tempo di ricarica a parità di potenza e capacità è inferiore di 10 volte,in pratica una tesla verrebbe ricaricata in meno di 5 minuti..
Il processo produttivo al momento è top secret però i materiali usati non sono particolarmente costosi,anzi sono già sul mercato da qualche anno.
[emoji3] ZAZ a

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poter ricaricaricare in 5 minuti sarebbe ottimo ed anche dal punto di vista della durata della carica alle basse temperature e della batteria nel tempo alle alte le batterie a stato solido presentano solitamente considerevoli vantaggi
peró Toyota per potere sfruttare tale vantaggio dovrebbe creare una rete di ricarica adeguata e sufficientemente diffusa, ció é estremente costoso e richiede diversi anni, ne ha intenzione Toyota? a me paiono ancora piuttosto confusi continuando a credere nell´idrogeno per il lungo periodo, mi pare piú una speranza speculativa per tenere elevato il valore economico di quanto prodotto internamente

anche la ricarica in 5 minuti, seppure molto piacevole e compiacente con l´abitudine attuale, qualora fattivamente realizzabile in qualche anno, non é comunque l´elemento piú determinante: il potere ricaricare l´auto mentre si é al lavoro, a casa e in diversi parcheggi pubblici in maniera sufficientemente diffusa permetterebbe giá (come stá avvenendo in alcuni stati) di avere quasi sempre l´auto carica, i viaggi veramente lunghi richiedono comunque la classica sosta autostradale che, durasse anche 20 minuti come con le ricariche CCS che stanno iniziando a diffondersi in nord Europa a 350 kW o con i tempi dei Supecharger Tesla, é compatible come tempi con la classica sosta per servizi, spuntino e sgranchimento
giusto comunque pensare anche a medio termine con ulteriori evoluzioni, soprattutto se al momento non puoi competere

nei prossimi anni rimane prioritario il costo delle batterie per kWh ed il creare una rete di ricarica sufficientemente veloce alle diverse esigenze e diffusa, i principali punti di forza di Tesla; una ricerca guarda caso tedesca voluta della banca Berenberg evidenzia come Tesla stia avendo una possibilitá quasi monopolistica di guadagnare quote di mercato almeno fino al 2025 dovuta al fatto che nonostante i molti annunci dei costruttori tradizionali lo sviluppo necessario alla produzione di massa procede troppo a rilento: Volkswagen e Daimler assieme investono circa il 40% in meno di Tesla
per quanto riguarda invece il basso di gamma i quantitativi di batterie al litio prodotte destinate alle auto sono al momento giá a favore cinese, che devono peró organizzarsi al meglio per avere distribuzione e prodotti adeguati per gli altri mercati; qui un analisi dei costruttori tradizionali: https://www.forbes.com/sites/neilwinton/2017/06/29/tesla-focus-means-victory-versus-complacent-mainstream-in-electric-car-market-report/2/#612c5eff46e2
 
Se si riuscisse a caricare in 5 minuti, non varrebbe neanche la pena mettere tutte queste colonnine ogni 3 metri.

Converrebbe, piuttosto, convertire i distributori di carburanti in distributori di elettricità.
 
Se si riuscisse a caricare in 5 minuti, non varrebbe neanche la pena mettere tutte queste colonnine ogni 3 metri.

Converrebbe, piuttosto, convertire i distributori di carburanti in distributori di elettricità.
La velocità di ricarica è il parametro più eclatante, ma un'altra caratteristica che al momento è in fase di sviluppo è il rapporto capacità/peso.
In generale si parla di due volte le batterie attuali, che di per se non è tanto perché esistono sul mercato prodotti più performanti (molto costosi e scarsi sulla durata ), ma essendo al primo step di sviluppo di sicuro potrà essere ottimizzato.
 
Riguardo alla diffusione delle colonnine di ricarica ho letto di recente che (per quanto riguarda l'italia) Enel sta investendo molto nella creazione di una rete capillare. Oltre ad essere presente già in molte città italiane sono vicini ad accordi con la società Autostrade per garantire la presenza di una colonnina almeno per ogni autogrill e pare che verrà imposto per legge ai negozi della grande distribuzione con metratura superiore ai 500mq (praticamente tutti i supermercati con parcheggio) l'installazione di un minimo di postazioni di ricarica dedicati ai veicoli elettrici nei loro parcheggi. Se poi qst notizia sia vera o una fake lo dirà il tempo. È plausibile però a mio avviso che allo stesso modo in cui i costruttori si stanno buttando a capofitto, o quasi, per non farsi trovare impreparati al momento del boom commerciale (tranne Fiat) anche un fornitore nazionale di energia voglia prepararsi a questo possedendo nel caso in cui si avverasse, il monopolio della distribuzione di energia elettrica per autotrazione
 
Stando a quanto si legge Fiat partirebbe con un ibrido plug-in dal 2018 sul SUV segmento E alfa, quindi si aprirebbe (penso) la strada ad altri modelli.
Mentre sulle auto di piccola cilindrata vorrebbe sostituire il diesel con ibrido "leggero" a 48 volt.

Certo ad oggi nulla di concreto, le altre case stanno investendo moltissimo
 
Riguardo alla diffusione delle colonnine di ricarica ho letto di recente che (per quanto riguarda l'italia) Enel sta investendo molto nella creazione di una rete capillare. Oltre ad essere presente già in molte città italiane sono vicini ad accordi con la società Autostrade per garantire la presenza di una colonnina almeno per ogni autogrill e pare che verrà imposto per legge ai negozi della grande distribuzione con metratura superiore ai 500mq (praticamente tutti i supermercati con parcheggio) l'installazione di un minimo di postazioni di ricarica dedicati ai veicoli elettrici nei loro parcheggi. Se poi qst notizia sia vera o una fake lo dirà il tempo. È plausibile però a mio avviso che allo stesso modo in cui i costruttori si stanno buttando a capofitto, o quasi, per non farsi trovare impreparati al momento del boom commerciale (tranne Fiat) anche un fornitore nazionale di energia voglia prepararsi a questo possedendo nel caso in cui si avverasse, il monopolio della distribuzione di energia elettrica per autotrazione


Sisi Enel potrà organizzarsi quanto vuole, ma non non avrà mai un monopolio. Forse all'inizio. Basti considerare ormai il libero mercato dell'energia: una giungla di offerte e competizione.
Se si aprono prospettive di carica veloce, io ci penserei due volte prima di "rovinare" infrastrutture e luoghi pubblici con colonnine "a nastro".
Per me una riqualificazione degli attuali distributori sarebbe eccezionale, ovvero riutilizzando il "vecchio".
Inoltre, resto dell'idea che l'elettrico 100% vedrà la sua fortuna quando sarà collaudato con batterie a carica veloce (Max 15/20 min) e con percorrenze buone. Il consumatore medio è pigro e vuole cose semplici: di certo non può aspettare 5 ore perché l'auto si ricarichi.
In effetti, le ibride attuali (vedi Toyota) sono un bel prodotto perché si ricaricano in movimento e ciò non rappresenta alcuno stress o noia per il consumatore.
 
Domanda da ignorante completo. Nuove batterie allo stato solido basate su che? In soldoni, qual è il componente principale?
Spero non il litio ....
 
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