Edo
???
Buongiorno,
Le previsioni per oggi sono brutte e senza alcuna speranza di un errore, visto che unanimemente era previsto l'arrivo delle nuvole, e già la sera precedente il cielo era piuttosto nuvoloso. Punto la sveglia tardi allora, giusto in tempo limite per la colazione, e scendo:
Niente da fare, ci ha azzeccato. Vabbè; consultate le previsioni di apertura delle piccole località nei dintorni papabili per la giornata, la scelta cade su questa poiché nei piccoli comprensori di Davos parecchi impianti non sono già più in funzione. Di altre skiarea più o meno in zona che non ho ancora visitato, di piccole dimensioni e dallo skipass ad un costo accessibile non me ne vengono in mente, ed allora mi metto in viaggio:
Preso il bivio per la valle dove si trova la destinazione, mancano ancora più o meno quaranta chilometri alla destinazione. Destinazione, inteso come vallata che a questo punto mi porta un po' di sfortuna visto già il tempo non eccelso durante la precedente visita a Obersaxen. Proprio da questa località avevo visto gli impianti che si trovavano di fronte ma dall'altro lato della valle e che mi avevano incuriosito perché sembravano piuttosto lunghi, e la skiarea seppur piccola sembrava abbastanza invitante. Anche questa località non l'avevo mai sentita nominare prima del mese scorso, ed una volta di più mi stupisco di quanto fossi ignorante riguardo alla geografia sciistica elvetica, relativamente vicina a casa, poiché conosco invece località ben più piccole ma situate in altre parti d'Europa. Dicevo, spero vivamente che per una futura visita a casa di Vendul il tempo sia più clemente e possa farmi apprezzare appieno l'unico grande comprensorio sciistico svizzero che devo ancora visitare e che ho deciso di riservare alle future, si spera, stagioni invernali:
All'arrivo la situazione non è delle più invitanti: oltre le prime centinaia di metri, la seggiovia che sale è immersa nella nebbia. Ci sono quattro macchine nel parcheggio, indugio un po' sul da farsi, detesto sciare con il maltempo. Tuttavia non nevica, e questo fattore, unito al fatto che arrivano proprio in quel momento due tedeschi che con estremo entusiasmo si avviano verso le piste in tenuta da sci e che mi invitano cordialmente a fare lo stesso, mi convince a seguire il loro esempio, anche perché difficilmente ritornerò in questo luogo nelle prossime stagioni, se avranno nuovamente un minimo di normalità visto che non ho ancora visitato numerose altre località nelle Alpi e non solo e che hanno priorità nella lista rispetto a questa:
Come si può ben vedere, una delle rarissime seggiovie Poma in terra rossocrociata con le simpatiche scritte nel quarto e più che minoritario idioma ufficiale della relativamente piccola ricca nazione alpina, è l'impianto che mi porta in altitudine. Ci sono due punti di accesso dal fondovalle; entrambi serviti da parcheggi nel quale non manca lo spazio. Purtroppo questo come al solito è a pagamento; l'altro che ho raggiunto successivamente con gli sci non l'ho ben capito, ma in ogni caso non avrebbe avuto alcun senso andare a verificare di persona se lo fosse spostando la macchina, perché è già tardi e non rimarrebbe poi il tempo di fare una seppur breve sciata con la calma necessaria:
La seggiovia da metà è immersa nella nebbia, ma decido come prima pista di provare quella che ritorna alla base dell'impianto perché sembra solo sfiorata dal nebbione, ed infatti sarà l'unica di quasi tutto il tempo nel quale ho sciato che ha una visibilità decente da cima a fondo:
Risalgo nuovamente in altidudine. La previsione di neve è comunque totalmente sbagliata perché ai miei occhi queste, piuttosto che nuvole spesse e che fanno precipitare fiocchi bianchi, mi sembrano solamente una grande nebbia bassa che il sole, che si percepisce nettamente, avrebbe voglia di sfondare con i suoi raggi:
Ma purtroppo per il momento non ce la fa. Non si vede assolutamente nulla; nonostante ciò parto alla "scoperta" del resto che il piccolo comprensorio sciistico ha da offrire al visitatore:
Scrivevo prima che per salire dal fondovalle si può scegliere tra due seggiovie automatiche. Quella di destra (guardando a monte) è piuttosto lunga ed ha una stazione intermedia, che si raggiunge con la stradina che ho appena percorso e che permette di collegarsi con il resto delle piste in altitudine:
Purtroppo la visibilità è sempre minore; oramai pressoché nulla:
Dopo la prima seggiovia, un'altro impianto gemello permette di raggiungere la vetta del comprensorio (o quasi la vetta, sicché lo skilift che prenderò più volte successivamente arriva forse una decina di metri più in alto):
Mi trovo in cima. Il sole non si vede, ma avrebbe tanta voglia di uscire. Lo si percepisce. Fortunatamente la parte più in alto della pista è leggermente, ma proprio leggermente meno nebbiosa, e casualmente è servita appunto da uno skilift, impianto che sarebbe passato del tutto in secondo piano in fatto di maltempo, ed è lì che mi dirigo:
La prima parte dell'impianto è completamente nella non visibilità:
Ma fortunatamente, e con grande esultanza anche del simpaticissimo "omino" dello skilift della stazione di monte, il sole ha finalmente la meglio e riesce finalmente a scaldare con i suoi raggi splendenti la faccia semicongelata (dalle micro goccioline congelate) del sottoscritto:
Dicevo, finalmente c'è un minimo di visibilità. Solo sulla parte superiore della pista, che quindi decido di ripetere per un paio di volte:
Prima di spostarmi in giù per verificare com'è la situazione più sotto:
Per un chilometro più o meno ad occhio la visibilità è accettabile:
Ma purtroppo come avevo scritto la festa ha durata breve:
Vabbè, pazienza. Le condizioni non sembrano voler migliorare ulteriormente, ma desidero lo stesso terminare la visita frettolosa della skiarea. Decido quindi di raggiungere l'altra pista che scende alla base e cioè alla partenza della prima delle due seggiovie Leitner:
Pista che da metà in giù è più stradina che pista:
Ma pazienza, almeno in basso la visibilità è discreta:
Ed ecco l'altro piazzale, quello che non ho capito se è a pagamento o no. Se non lo fosse sarebbe alquanto strano, visto che a differenza dell'altro già poco affollato questo è del tutto vuoto:
Risalita con la seggiovia Leitner con intermedia "Alp Dado":
Con la quale si ritorna nella nebbia, ma per fortuna più o meno a metà della linea della seggiovia seguente, il sole fa mi fa un ulteriore piccolo regalo mostrandosi ulteriormente. Trovo molto affascinante questa situazione meteorologica instabile, che seppur molto compromettente per la sciata regala un'atmosfera particolare, più o meno come era già successo ad Hasliberg. Non ho invece mai capito chi afferma di apprezzare particolarmente la sciata nel bianco, poiché trovo molto facile farsi del male perché non si vedono le "impurità" del tracciato, ma come si dice, non tutti i gusti sono alla menta, o meglio al sole, e quindi ciò dipenderà appunto dalla sensibilità personale e dalle preferenze di ognuno:
La pista dello skiilft è soleggiata adesso, ma purtroppo non c'è più molto tempo prima della chiusura degli impianti:
In ogni caso c'è ancora il tempo di qualche discesa prima di rientrare alla macchina. Sembrerebbe che non sia io l'unico ad apprezzare un po' di tepore:
Comunque, ancora qualche fotografia dell'ultima pista soleggiata, preceduta dalla penultima che lo è solo parzialmente perché sono ritornato prima alla seggiovia:
Per poi rientrare veramente con l'ultima pista del breve pomeriggio di sci. La vista da quassù è molto bella, e per scendere decido di rimanere il più a destra possibile (guardando a valle) per raggiungere l'unica area inesplorata della skiarea:
Una seggiovia a due che non è più in funzione, credo per questa stagione poiché sembra in buono stato e sulle skimap è ancora segnata, permette di risalire qua più o meno dall'arrivo della seggiovia Poma. Purtroppo la visibilità in basso è così scarsa che non si vedeva assolutamente dove fosse la stazione di partenza, ed in alto le cose andavano ancora peggio e questo fa sì che nemmeno la linea di risalita fosse minimamente visibile in precedenza:
Prima parte dell'ultima discesa, finalmente soleggiata e con un sottile strato di neve caduto fino a qualche ora prima:
E poi laseconda parte, che ho già percorso in precedenza come prima pista della giornata e che è ancora con una visibilità piuttosto scarsa; forse addirittura peggiore di prima nella parte in alto:
Arrivo al parcheggio che la condizione è la medesima di quando ho iniziato a sciare. Vabbè, sono comunque parzialmente soddisfatto perché in realtà non ero nemmeno convinto di sciare e per le belle viste che mi ha regalato la situazione a metà nebbiosa ed a metà soleggiata. Sprecare una giornata con il costo del pernottamento in Svizzera mi dà un po' di fastidio. Mi preparo e parto per rientrare alla base:
Tuttavia visto che la stagione mi regala un'oretta di luce in più che il mese scorso, e visto che non ho niente da fare per la serata, decido di andare a fare una breve perlustrazione alla località di Vals, già oggetto di una delle poche fotocronache della stagione con i suoi discussi skilift che raggiungono i tremila metri d'altitudine, e che si trova a breve distanza da qui:
Finalmente ho capito l'etimologia e l'origine geografica della famosa acqua minerale elvetica:
Questa località, oltre ad un centro storico molto carino mi regala anche la vista di un più che inaspettato palazzone, seppur come sempre un po' troppo elegante per il sottoscritto e per gli amanti del genere:
La skimap nei pressi della stazione di partenza della telecabina che permette di accedere ai tre skilift consecutivi, di questa località nella quale in futuro vorrei venire a sciare:
E le ultime foto di commiato per la giornata di oggi, con il giusto mix elvetico tra palazzoni per molti di dubbio gusto estetico e la caratteristica architettura tradizionale della zona. Le previsioni per i prossimi giorni sono all'unisono belle, e tra l'altro ad oltranza e queste nuvolacce nella notte per fortuna se ne andranno:
Grazie dell'attenzione.
:skiciao:
Le previsioni per oggi sono brutte e senza alcuna speranza di un errore, visto che unanimemente era previsto l'arrivo delle nuvole, e già la sera precedente il cielo era piuttosto nuvoloso. Punto la sveglia tardi allora, giusto in tempo limite per la colazione, e scendo:
Niente da fare, ci ha azzeccato. Vabbè; consultate le previsioni di apertura delle piccole località nei dintorni papabili per la giornata, la scelta cade su questa poiché nei piccoli comprensori di Davos parecchi impianti non sono già più in funzione. Di altre skiarea più o meno in zona che non ho ancora visitato, di piccole dimensioni e dallo skipass ad un costo accessibile non me ne vengono in mente, ed allora mi metto in viaggio:
Preso il bivio per la valle dove si trova la destinazione, mancano ancora più o meno quaranta chilometri alla destinazione. Destinazione, inteso come vallata che a questo punto mi porta un po' di sfortuna visto già il tempo non eccelso durante la precedente visita a Obersaxen. Proprio da questa località avevo visto gli impianti che si trovavano di fronte ma dall'altro lato della valle e che mi avevano incuriosito perché sembravano piuttosto lunghi, e la skiarea seppur piccola sembrava abbastanza invitante. Anche questa località non l'avevo mai sentita nominare prima del mese scorso, ed una volta di più mi stupisco di quanto fossi ignorante riguardo alla geografia sciistica elvetica, relativamente vicina a casa, poiché conosco invece località ben più piccole ma situate in altre parti d'Europa. Dicevo, spero vivamente che per una futura visita a casa di Vendul il tempo sia più clemente e possa farmi apprezzare appieno l'unico grande comprensorio sciistico svizzero che devo ancora visitare e che ho deciso di riservare alle future, si spera, stagioni invernali:
All'arrivo la situazione non è delle più invitanti: oltre le prime centinaia di metri, la seggiovia che sale è immersa nella nebbia. Ci sono quattro macchine nel parcheggio, indugio un po' sul da farsi, detesto sciare con il maltempo. Tuttavia non nevica, e questo fattore, unito al fatto che arrivano proprio in quel momento due tedeschi che con estremo entusiasmo si avviano verso le piste in tenuta da sci e che mi invitano cordialmente a fare lo stesso, mi convince a seguire il loro esempio, anche perché difficilmente ritornerò in questo luogo nelle prossime stagioni, se avranno nuovamente un minimo di normalità visto che non ho ancora visitato numerose altre località nelle Alpi e non solo e che hanno priorità nella lista rispetto a questa:
Come si può ben vedere, una delle rarissime seggiovie Poma in terra rossocrociata con le simpatiche scritte nel quarto e più che minoritario idioma ufficiale della relativamente piccola ricca nazione alpina, è l'impianto che mi porta in altitudine. Ci sono due punti di accesso dal fondovalle; entrambi serviti da parcheggi nel quale non manca lo spazio. Purtroppo questo come al solito è a pagamento; l'altro che ho raggiunto successivamente con gli sci non l'ho ben capito, ma in ogni caso non avrebbe avuto alcun senso andare a verificare di persona se lo fosse spostando la macchina, perché è già tardi e non rimarrebbe poi il tempo di fare una seppur breve sciata con la calma necessaria:
La seggiovia da metà è immersa nella nebbia, ma decido come prima pista di provare quella che ritorna alla base dell'impianto perché sembra solo sfiorata dal nebbione, ed infatti sarà l'unica di quasi tutto il tempo nel quale ho sciato che ha una visibilità decente da cima a fondo:
Risalgo nuovamente in altidudine. La previsione di neve è comunque totalmente sbagliata perché ai miei occhi queste, piuttosto che nuvole spesse e che fanno precipitare fiocchi bianchi, mi sembrano solamente una grande nebbia bassa che il sole, che si percepisce nettamente, avrebbe voglia di sfondare con i suoi raggi:
Ma purtroppo per il momento non ce la fa. Non si vede assolutamente nulla; nonostante ciò parto alla "scoperta" del resto che il piccolo comprensorio sciistico ha da offrire al visitatore:
Scrivevo prima che per salire dal fondovalle si può scegliere tra due seggiovie automatiche. Quella di destra (guardando a monte) è piuttosto lunga ed ha una stazione intermedia, che si raggiunge con la stradina che ho appena percorso e che permette di collegarsi con il resto delle piste in altitudine:
Purtroppo la visibilità è sempre minore; oramai pressoché nulla:
Dopo la prima seggiovia, un'altro impianto gemello permette di raggiungere la vetta del comprensorio (o quasi la vetta, sicché lo skilift che prenderò più volte successivamente arriva forse una decina di metri più in alto):
Mi trovo in cima. Il sole non si vede, ma avrebbe tanta voglia di uscire. Lo si percepisce. Fortunatamente la parte più in alto della pista è leggermente, ma proprio leggermente meno nebbiosa, e casualmente è servita appunto da uno skilift, impianto che sarebbe passato del tutto in secondo piano in fatto di maltempo, ed è lì che mi dirigo:
La prima parte dell'impianto è completamente nella non visibilità:
Ma fortunatamente, e con grande esultanza anche del simpaticissimo "omino" dello skilift della stazione di monte, il sole ha finalmente la meglio e riesce finalmente a scaldare con i suoi raggi splendenti la faccia semicongelata (dalle micro goccioline congelate) del sottoscritto:
Dicevo, finalmente c'è un minimo di visibilità. Solo sulla parte superiore della pista, che quindi decido di ripetere per un paio di volte:
Prima di spostarmi in giù per verificare com'è la situazione più sotto:
Per un chilometro più o meno ad occhio la visibilità è accettabile:
Ma purtroppo come avevo scritto la festa ha durata breve:
Vabbè, pazienza. Le condizioni non sembrano voler migliorare ulteriormente, ma desidero lo stesso terminare la visita frettolosa della skiarea. Decido quindi di raggiungere l'altra pista che scende alla base e cioè alla partenza della prima delle due seggiovie Leitner:
Pista che da metà in giù è più stradina che pista:
Ma pazienza, almeno in basso la visibilità è discreta:
Ed ecco l'altro piazzale, quello che non ho capito se è a pagamento o no. Se non lo fosse sarebbe alquanto strano, visto che a differenza dell'altro già poco affollato questo è del tutto vuoto:
Risalita con la seggiovia Leitner con intermedia "Alp Dado":
Con la quale si ritorna nella nebbia, ma per fortuna più o meno a metà della linea della seggiovia seguente, il sole fa mi fa un ulteriore piccolo regalo mostrandosi ulteriormente. Trovo molto affascinante questa situazione meteorologica instabile, che seppur molto compromettente per la sciata regala un'atmosfera particolare, più o meno come era già successo ad Hasliberg. Non ho invece mai capito chi afferma di apprezzare particolarmente la sciata nel bianco, poiché trovo molto facile farsi del male perché non si vedono le "impurità" del tracciato, ma come si dice, non tutti i gusti sono alla menta, o meglio al sole, e quindi ciò dipenderà appunto dalla sensibilità personale e dalle preferenze di ognuno:
La pista dello skiilft è soleggiata adesso, ma purtroppo non c'è più molto tempo prima della chiusura degli impianti:
In ogni caso c'è ancora il tempo di qualche discesa prima di rientrare alla macchina. Sembrerebbe che non sia io l'unico ad apprezzare un po' di tepore:
Comunque, ancora qualche fotografia dell'ultima pista soleggiata, preceduta dalla penultima che lo è solo parzialmente perché sono ritornato prima alla seggiovia:
Per poi rientrare veramente con l'ultima pista del breve pomeriggio di sci. La vista da quassù è molto bella, e per scendere decido di rimanere il più a destra possibile (guardando a valle) per raggiungere l'unica area inesplorata della skiarea:
Una seggiovia a due che non è più in funzione, credo per questa stagione poiché sembra in buono stato e sulle skimap è ancora segnata, permette di risalire qua più o meno dall'arrivo della seggiovia Poma. Purtroppo la visibilità in basso è così scarsa che non si vedeva assolutamente dove fosse la stazione di partenza, ed in alto le cose andavano ancora peggio e questo fa sì che nemmeno la linea di risalita fosse minimamente visibile in precedenza:
Prima parte dell'ultima discesa, finalmente soleggiata e con un sottile strato di neve caduto fino a qualche ora prima:
E poi laseconda parte, che ho già percorso in precedenza come prima pista della giornata e che è ancora con una visibilità piuttosto scarsa; forse addirittura peggiore di prima nella parte in alto:
Arrivo al parcheggio che la condizione è la medesima di quando ho iniziato a sciare. Vabbè, sono comunque parzialmente soddisfatto perché in realtà non ero nemmeno convinto di sciare e per le belle viste che mi ha regalato la situazione a metà nebbiosa ed a metà soleggiata. Sprecare una giornata con il costo del pernottamento in Svizzera mi dà un po' di fastidio. Mi preparo e parto per rientrare alla base:
Tuttavia visto che la stagione mi regala un'oretta di luce in più che il mese scorso, e visto che non ho niente da fare per la serata, decido di andare a fare una breve perlustrazione alla località di Vals, già oggetto di una delle poche fotocronache della stagione con i suoi discussi skilift che raggiungono i tremila metri d'altitudine, e che si trova a breve distanza da qui:
Finalmente ho capito l'etimologia e l'origine geografica della famosa acqua minerale elvetica:
Questa località, oltre ad un centro storico molto carino mi regala anche la vista di un più che inaspettato palazzone, seppur come sempre un po' troppo elegante per il sottoscritto e per gli amanti del genere:
La skimap nei pressi della stazione di partenza della telecabina che permette di accedere ai tre skilift consecutivi, di questa località nella quale in futuro vorrei venire a sciare:
E le ultime foto di commiato per la giornata di oggi, con il giusto mix elvetico tra palazzoni per molti di dubbio gusto estetico e la caratteristica architettura tradizionale della zona. Le previsioni per i prossimi giorni sono all'unisono belle, e tra l'altro ad oltranza e queste nuvolacce nella notte per fortuna se ne andranno:
Grazie dell'attenzione.
:skiciao:
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