Maxxx155
Teaching passion
Mi porto avanti subito: questo post NON E’ PER TUTTI. Parliamo di perfezionamento.
Mi rivolgo a chi scia bene, a chi ha buon parallelismo, a chi ha ben chiaro il concetto di distribuzione dei pesi, e così via.
Lo sci è uno sport relativamente giovane, lo sci “moderno” ovvero quello che noi pratichiamo dall’avvento degli sci sciancrati, è ancora più giovane. Un bambino praticamente, o forse un teenager.
Per questo dobbiamo pensare al nostro amato sport come un qualcosa in costante evoluzione.
Ecco perché qui di seguito vorrei provare a raccontare, semplificando il concetto quanto più possibile, un elemento tecnico ancora molto poco sviluppato ma molto interessante: il ruolo delle caviglie.
“Caviglie? Max ma che cacchio dici? Le caviglie nello scarpone flettono in avanti e basta, so già tutto!”
Ecco, sarebbe naturale pensarla così, ma in realtà così non è.
La sciata modern-issima, oserei dire lo “Stato dell’arte” per come proviene dall’agonismo, prevede che i due piedi abbiano due funzioni differenti: il piede esterno ha il compito di far scorrere lo sciatore in curva in modo da fargli produrre velocità, mentre al contempo lo sci interno funge da sterzo, dando la direzione allo sciatore.
Nota bene: non è che i due piedi “fanno UNICAMENTE questo”, ma è per far passare il concetto in modo semplice.
Quindi: con l’esterno, facciamo velocità, con l’interno, diamo la direzione, MA COME? Ebbene: con la caviglia! Oltre all’aiuto del piede, naturalmente.
Pensiamo di essere sugli sci, ora.
Se pensiamo alla nostra sciata, immagineremo di inclinare le nostre gambe a sinistra o a destra, sull’asse VERTICALE.
Lo sforzo mentale che dobbiamo fare è di immaginare i nostri piedi ruotino a destra o sinistra ma sull’asse ORIZZONTALE.
L’asse verticale ci serve per contrastare la pendenza e a deformare lo sci. Ma in questo modo la direzionalità ci verrà data dal “rimbalzo” dello sci e dalla sua sciancratura (più o meno modificata da noi). L’asse orizzontale invece, ci servirà a dare la vera e propria “sterzata” e la nostra sciata migliorerà notevolmente.
“Ok Max interessante. Ma mi sa di grosso sbattimento. Perché dovrei farlo?”
Giusto appunto. E’ uno sbatti. Comprendere il movimento e poi impararlo richiede tempo e sforzo.
Prima di tutto cerchiamo di comprendere VISIVAMENTE di cosa stiamo parlando. Guardiamo qualche atleta:
Viktoria Rebensburg in questa foto fa vedere bene che lo sci interno punta alla direzionalità pura, mentre l’esterno sta scorrendo (con la gamba bella distesa) per portare fuori quanta più velocità possibile.
Tina Weirather è una delle atlete che per prima, e meglio, ha sviluppato questo movimento. Guardate come torce la caviglia interna verso l’interno della curva (qui c’è anche un parallelismo stupendo)
Passiamo ai maschietti. Marcel sta guardando la Blu (non visibile in foto) che seguirà la Rossa, ma lo sci interno cosa punta? La rossa che ha davanti, mentre l’esterno segue (passatemi la semplificazione) la traiettoria impostata dall’interno
Ultimo esempio: questa foto pazzesca di Luca Aerni: è sdraiato, lo scarpone interno sta toccando totalmente la neve, eppure lo sci interno è deformatissimo e punta perfettamente verso l’interno della curva, l’esterno non sta seguendo perfettamente la linea.
In video:
Mikaela Shiffrin in questo video lavora praticamente solo su questo tema: l’uso della caviglia interna ed esterna:
Scendendo un filo di livello, guardatevi dal minuto 1:10 questo video (ATTENZIONE: STA SPIEGANDO ALTRO, mi serve solo perché è un video nel quale il lavoro di caviglia si vede benissimo)
Guardate come il maestro guida addirittura entrambi gli sci con le caviglie, come la curva viene “condizionata” pesantissimamente dall’azione delle caviglie:
Arrivati sin qui, dovremmo aver capito di cosa stiamo parlando. Ma rimangono aperte due questioni:
1. A cosa mi serve?
2. Come lo imparo?
Partiamo a rispondere ad entrambe le domande con un fotogramma del video di Mikaela:
Ma… ma… il busto? È rivolto verso… valle! E non è forse questo uno dei concetti base dell’avanti-interno? Quel movimento bellissimo che mi dà anticipo, mi dà stabilità, rende la sciata più efficace? E allora da qui, se Mikaela RUOTASSE IL PIEDE DESTRO – QUELLO A TERRA – verso destra in questo momento, creerebbe un ulteriore anticipo!
“momento momento momento Max! Ma come cacchio potrebbe fare a ruotare lo sci destro verso destra sul piano orizzontale? Inciamperebbe nella neve!”
Già. Forse. Ma forse no…
Adesso sali sui tuoi sci e scegliti una pista facile, non piatta ma facile. Scegli uno sci. Toglilo e lascialo lì. Parti.
Hai scelto di tenerti il destro. Bene. Partirai con una curva verso sinistra… facile! L’hai fatta in un secondo! E ci credo, perché se scii decentemente è perché sai come usare l’esterno. Ora fai una curva verso destra… ecco, rialzati. Non ci sei riuscito e sei volato a terra perché sei inciampato.
Sei inciampato perché quel movimento di rotazione sull’asse orizzontale non solo va imparato, ma va accompagnato dal resto del corpo.
Il corpo deve avanzare il più possibile verso l’interno della curva. Riguardati lo screenshot di Mikaela: se lei volesse fare l’intera curva sullo sci destro, le basterebbe continuare quel movimento di avanzamento nella direzione già impostata; lo sci destro sarebbe molto più scarico e a quel punto sarebbe facile “direzionare” lo sci destro verso destra.
Potete provare così:
1. Iniziate con entrambi gli sci, e provate a chiudere la curva solo utilizzando lo sci ESTERNO per tutto l‘arco di curva – condotta o derapata non cambia nulla. Vi dovrebbe risultare facile
2. Adesso, sempre con entrambi gli sci, provate a chiudere la curva solo utilizzando lo sci INTERNO per tutto l‘arco di curva. Sarà molto più difficile e metterete a terra l’esterno varie volte
3. Ora fatevi coraggio. Levatene uno. Provate e riprovate, alternando gli sci
Credete di aver capito? Riuscite a fare diverse curve (almeno 4 di seguito) con uno sci solo? Bene.
Indossateli entrambi, recatevi nella pista più piatta del comprensorio, e provate a curvare senza MAI inclinare gli sci, ma solamente ruotandoli sul piano orizzontale. Quella è la prova del 9.
(un consiglio: iniziate dallo spazzaneve… e ascoltate bene i vostri piedi… è il modo in cui lo hanno insegnato a noi maestri!)
Lo so, è un tema difficile, ed è difficile spiegarlo. Ma spero che vi sia interessato, o vi serva, o possa stimolare una discussione costruttiva.
A voi la parola ora.
Mi rivolgo a chi scia bene, a chi ha buon parallelismo, a chi ha ben chiaro il concetto di distribuzione dei pesi, e così via.
Lo sci è uno sport relativamente giovane, lo sci “moderno” ovvero quello che noi pratichiamo dall’avvento degli sci sciancrati, è ancora più giovane. Un bambino praticamente, o forse un teenager.
Per questo dobbiamo pensare al nostro amato sport come un qualcosa in costante evoluzione.
Ecco perché qui di seguito vorrei provare a raccontare, semplificando il concetto quanto più possibile, un elemento tecnico ancora molto poco sviluppato ma molto interessante: il ruolo delle caviglie.
“Caviglie? Max ma che cacchio dici? Le caviglie nello scarpone flettono in avanti e basta, so già tutto!”
Ecco, sarebbe naturale pensarla così, ma in realtà così non è.
La sciata modern-issima, oserei dire lo “Stato dell’arte” per come proviene dall’agonismo, prevede che i due piedi abbiano due funzioni differenti: il piede esterno ha il compito di far scorrere lo sciatore in curva in modo da fargli produrre velocità, mentre al contempo lo sci interno funge da sterzo, dando la direzione allo sciatore.
Nota bene: non è che i due piedi “fanno UNICAMENTE questo”, ma è per far passare il concetto in modo semplice.
Quindi: con l’esterno, facciamo velocità, con l’interno, diamo la direzione, MA COME? Ebbene: con la caviglia! Oltre all’aiuto del piede, naturalmente.
Pensiamo di essere sugli sci, ora.
Se pensiamo alla nostra sciata, immagineremo di inclinare le nostre gambe a sinistra o a destra, sull’asse VERTICALE.
Lo sforzo mentale che dobbiamo fare è di immaginare i nostri piedi ruotino a destra o sinistra ma sull’asse ORIZZONTALE.
L’asse verticale ci serve per contrastare la pendenza e a deformare lo sci. Ma in questo modo la direzionalità ci verrà data dal “rimbalzo” dello sci e dalla sua sciancratura (più o meno modificata da noi). L’asse orizzontale invece, ci servirà a dare la vera e propria “sterzata” e la nostra sciata migliorerà notevolmente.
“Ok Max interessante. Ma mi sa di grosso sbattimento. Perché dovrei farlo?”
Giusto appunto. E’ uno sbatti. Comprendere il movimento e poi impararlo richiede tempo e sforzo.
Prima di tutto cerchiamo di comprendere VISIVAMENTE di cosa stiamo parlando. Guardiamo qualche atleta:
Viktoria Rebensburg in questa foto fa vedere bene che lo sci interno punta alla direzionalità pura, mentre l’esterno sta scorrendo (con la gamba bella distesa) per portare fuori quanta più velocità possibile.

Tina Weirather è una delle atlete che per prima, e meglio, ha sviluppato questo movimento. Guardate come torce la caviglia interna verso l’interno della curva (qui c’è anche un parallelismo stupendo)

Passiamo ai maschietti. Marcel sta guardando la Blu (non visibile in foto) che seguirà la Rossa, ma lo sci interno cosa punta? La rossa che ha davanti, mentre l’esterno segue (passatemi la semplificazione) la traiettoria impostata dall’interno

Ultimo esempio: questa foto pazzesca di Luca Aerni: è sdraiato, lo scarpone interno sta toccando totalmente la neve, eppure lo sci interno è deformatissimo e punta perfettamente verso l’interno della curva, l’esterno non sta seguendo perfettamente la linea.

In video:
Mikaela Shiffrin in questo video lavora praticamente solo su questo tema: l’uso della caviglia interna ed esterna:
Scendendo un filo di livello, guardatevi dal minuto 1:10 questo video (ATTENZIONE: STA SPIEGANDO ALTRO, mi serve solo perché è un video nel quale il lavoro di caviglia si vede benissimo)
Guardate come il maestro guida addirittura entrambi gli sci con le caviglie, come la curva viene “condizionata” pesantissimamente dall’azione delle caviglie:
Arrivati sin qui, dovremmo aver capito di cosa stiamo parlando. Ma rimangono aperte due questioni:
1. A cosa mi serve?
2. Come lo imparo?
Partiamo a rispondere ad entrambe le domande con un fotogramma del video di Mikaela:

Ma… ma… il busto? È rivolto verso… valle! E non è forse questo uno dei concetti base dell’avanti-interno? Quel movimento bellissimo che mi dà anticipo, mi dà stabilità, rende la sciata più efficace? E allora da qui, se Mikaela RUOTASSE IL PIEDE DESTRO – QUELLO A TERRA – verso destra in questo momento, creerebbe un ulteriore anticipo!
“momento momento momento Max! Ma come cacchio potrebbe fare a ruotare lo sci destro verso destra sul piano orizzontale? Inciamperebbe nella neve!”
Già. Forse. Ma forse no…
Adesso sali sui tuoi sci e scegliti una pista facile, non piatta ma facile. Scegli uno sci. Toglilo e lascialo lì. Parti.
Hai scelto di tenerti il destro. Bene. Partirai con una curva verso sinistra… facile! L’hai fatta in un secondo! E ci credo, perché se scii decentemente è perché sai come usare l’esterno. Ora fai una curva verso destra… ecco, rialzati. Non ci sei riuscito e sei volato a terra perché sei inciampato.
Sei inciampato perché quel movimento di rotazione sull’asse orizzontale non solo va imparato, ma va accompagnato dal resto del corpo.
Il corpo deve avanzare il più possibile verso l’interno della curva. Riguardati lo screenshot di Mikaela: se lei volesse fare l’intera curva sullo sci destro, le basterebbe continuare quel movimento di avanzamento nella direzione già impostata; lo sci destro sarebbe molto più scarico e a quel punto sarebbe facile “direzionare” lo sci destro verso destra.

Potete provare così:
1. Iniziate con entrambi gli sci, e provate a chiudere la curva solo utilizzando lo sci ESTERNO per tutto l‘arco di curva – condotta o derapata non cambia nulla. Vi dovrebbe risultare facile
2. Adesso, sempre con entrambi gli sci, provate a chiudere la curva solo utilizzando lo sci INTERNO per tutto l‘arco di curva. Sarà molto più difficile e metterete a terra l’esterno varie volte
3. Ora fatevi coraggio. Levatene uno. Provate e riprovate, alternando gli sci
Credete di aver capito? Riuscite a fare diverse curve (almeno 4 di seguito) con uno sci solo? Bene.
Indossateli entrambi, recatevi nella pista più piatta del comprensorio, e provate a curvare senza MAI inclinare gli sci, ma solamente ruotandoli sul piano orizzontale. Quella è la prova del 9.
(un consiglio: iniziate dallo spazzaneve… e ascoltate bene i vostri piedi… è il modo in cui lo hanno insegnato a noi maestri!)
Lo so, è un tema difficile, ed è difficile spiegarlo. Ma spero che vi sia interessato, o vi serva, o possa stimolare una discussione costruttiva.
A voi la parola ora.