C' è un comprensorio a cui sono molto affezionato, perché è stato dove, tre anni fa, ho ripreso a sciare dopo l' incidente al ginocchio di fine 2013.
Sono affezionato alle sue piste, sono affezionato ai suoi panorami, sono affezionato alla sua gente.
In passato gli avevo già dedicato dei report, percorrendolo in lungo e in largo, questa volta però lo voglio raccontare col cuore, vivendo le piste che piú mi emozionano, sia per il divertimento, sia per i panorami.
CIVETTA
Sabato mattina, la sveglia suona presto, è weekend di carnevale e non voglio rischiare di imbottigliarmi per strada.
Rapida colazione, e via in macchina: direzione Alleghe :MAC:
Parcheggio, skipass, e mi dirigo alla cabinovia PIANI DI PEZZÈ
In cabina sono solo e mi rilasso, lo stesso relax che si prova andando a casa, raggiungendo un ambiente familiare...
Arrivo ai Piani di Pezzè, e la Civetta fa la scontrosa, si è coperta con uno straterello di nuvole che inizialmente mi fanno preoccupare... dai su, non vorrai mica nasconderti proprio oggi?
Vado a bere un caffè con un amico, poi vado a prendere la cabinovia COL DEI BALDI
Salendo guardo verso il Cernera, e la visione è ben rassicurante, poi la neve caduta stanotte da un ulteriore tocco di magia :skiamo:
Arrivo in cima: a rigor di logica dovrei fare subito un book a CHI mi troneggia davanti, ma sono malizioso e vi faccio aspettare, non è ancora il momento, anche se io stesso sto mordendo il freno.
Mordo il freno ma il mio giro del cuore adesso mi porta da un' altra parte, mi porta a tornare verso Alleghe.
E allora mi giro, per andare a prendere la pista BALDI, e mi inginocchio davanti alla maestosità della regina
imponente, regale
Mi avvio lungo la piacevole azzurra
Giunto alla fine, vorrei proseguire con la Civetta, purtroppo chiusa per allenamenti, cosí opto per la bella rossa LAVADOI
che tra un muretto e un curvone ti porta quasi a sbattere la faccia contro il paretone della Civetta che adesso si sta riaprendo!
Riprendo la cabinovia, da qua inizio a scendere con la pista PELMO, e davanti ho il Col Fioret tutto imbiancato :skiamo:
Bene, se prima con la Regina il comprensorio aveva dato un assaggio - di altissima qualità ma pur sempre un assaggio - della sua panoramicità, qua il suo carattere comincia a scatenarsi: Cernera, Lastoi de Formin, Croda da Lago, e in fondo anche il Sorapiss :skiamo:
guarda che bestione :arf:
e LUI, quello che da il nome alla pista?
Calma, non è ancora il momento.
Dopo questa prima botta di panorama vado a prendere la seggiovia COL FIORET
e quando arrivo su è il delirio fulminante :shock:
giusto per non fare nomi, Sella davanti :arf:
e piú a destra Lagazuoi e Averau, dietro a cui fanno capolino le cime di Fanes :skiamo:
e la? saranno mica... le Odle? :shock:
Mi allontano dalla seggiovia, inizio a voltarmi lentamente, compaiono le Dolomiti Zoldane, col caratteristico gruppo del Bosconero
Dopo tanta attesa è arrivato il momento: giro ancora un po' lo sguardo, mi faccio avanti ed ECCOLO!
Sua colossalità!
Il Pelmo
Da qua la sua presenza quasi intimorente sarà una costante per tutto il mio viaggio.
Trovarselo davanti cosí non è una cosa da cui passi indenne, mi ci vogliono un paio di minuti per riavermi, poi mi avvio per la pista SALERE, a mio avviso una delle piú belle del comprensorio: lunga e molto varia, e ovviamente ultrapanoramica nella parte alta IGO
Bella questa pista, dopo un paio di curve iniziali inserisce un breve tratto quasi piano, per poi riattaccare a pestare e portarti giú a Pescul alternando continuamente muretti e curvoni veloci
Arrivato giú, vado subito a prendere la seggiovia PESCUL, e a seguire la FERTAZZA
Da qua partono due piste che, concatenate, vanno a formare un' unica grandiosa cavalcata di velocità: i loro nomi sono FERTAZZA e BAIT
La prima, larga come un' autostrada americana ma bella pendente, ti porta a prendere velocità
la seconda la prendi di slancio, ed è dinamite.
Curva, muro, curva, muro, curva, non ti lascia prendere fiato, via! via! via!
Ecco, vedete che al termine del rettilineo la pista sembra finire? ecco, prosegue. GIÚ ERF
L' unica scusante valida per fermarsi un attimo è per ammirare l' Antelao, che tanto per cambiare ha el ciapèl
Quando arrivi giú non vedi l' ora di rifarla IGO
Torno su in Fertazza, riprendo la prima parte della Salere e poi la lascio per prendere lo skilift LASTIE, impianto con la particolarità di avere una curva a metà strada.
E qua arriva la magia: la pista FONTANAFREDDA, una tranquillissima azzurra che porta in una valletta incantata, quasi fuori dal mondo, con la Civetta piantata là davanti. Questo a mio avviso è uno dei posti piú belli di tutto il comprensorio, verrebbe voglia di togliere gli sci, sdraiarsi nella neve e restare là per ore, imbambolati... :skiamo: :skiamo: :skiamo:
Dopo una contemplazione in cui perdo la misura del tempo, scendo a prendere lo skilift BELAMONT
Arrivo su a Col dei Baldi, ed ecco la visione del Pelmo che non ho voluto mostrarvi subito, ecco il colosso
Altri minuti di contemplazione, poi imbocco la ROA BIANCA, la strada/pista che porta verso Palafavera
La strada va via tranquilla, e se non c' è gente puoi concentrarti sui panorami: non quelli davanti, tutti gli altri
A destra la grande signora, la Civetta :skiamo:
Dietro, la Regina, la Marmolada
A sinistra una piccola dorsale, ma ad un certo punto si apre una forcelletta, e questa è una sorpresa anche per me che ci sono passato migliaia di volte, perché proprio qua, proprio dove meno me l' aspetto, mi regala la vista piú bella sul Pelmo.
Fino adesso, le viste che vi ho mostrato erano le due classiche, quella da Col Fioret e quella da Col dei Baldi, due classiche che conoscevo molto bene e che ho aspettato maliziosamente a mostrarvi, ma questa le supera tutte.
CIAO :arf: :arf: :arf:
Dopo la sorpresa mi rimetto in marcia, e vado ad innestarmi sulla pista CORNIA, che scende a Palafavera
E qua compio un atto di coraggio: consapevole delle mie azioni, prendo la seggiovia PIODA, una delle piú lunghe eterne del DolomitiSuperski, che ci sali adolescente e quando scendi sei già pensionato, alla faccia della Fornero.
Il proprietario, per una serie di baruffe e ripicche montanare, non vuole sostituirla né tantomeno venderla agli altri membri del comprensorio, e noi triboliamo.
Prenderla coscientemente due volte di fila vuol dire essere coraggiosi, oppure scemi
Arrivo a Col de la Traversa, e questa è la civettata che mi arriva in faccia :skiamo:
Enrico IV di Francia disse "Parigi val bene una messa": io oggi dico "una DUELL val bene una Pioda"
E sia!
Bella questa pista, non lunga, ma ben pepata, larga e con dei bei curvoni veloci
Riprendo la seggiotragedia, degna socia della Elmo di Sesto, e poi scendo con la prima parte della pista 2000
per poi dirigermi verso Pecol con la COSTE, una bella rossa "faccia alla Civetta" IGO
Da qua prendo la cabinovia PIAN DEL CREP
e arrivo nel regno di Mc Bepi, un personaggio che non si può descrivere, bisogna andare a conoscerlo di persona.
E il suo Panín Ludro è cosí celebre che per non far coda bisogna andare prima di mezzogiorno o dopo le due, altrimenti un' ora di attesa è la norma.
Sono appunto in orario coda, e la Civetta si sta coprendo.
Decido quindi di posticipare le questioni di appetito e proseguire con le questioni di cuore.
E il cuore mi porta sulla pista CREP, una rossa che nel primo tratto è poco piú che uno stradello, per poi diventare via via sempre piú interessante
Interessante e panoramica: la vista che regala sul gruppo del Bosconero è qualcosa di impagabile :skiamo: :arf:
Dopo l' inevitabile momento contemplativo, riparto e proseguo con la pista PALMA, una divertente rossa "faccia al Pelmo", che adesso si è coperto anche lui
Ora salgo con il lunghissimo skilift PALMA e la seggiovia VALGRANDA, due impianti che nelle intenzioni dovrebbero essere sostituiti a medio termine da una cabinovia con stazione intermedia: lo spero davvero, perché quest' angolo del comprensorio, cosí poco conosciuto, meriterebbe veramente di essere valorizzato
Da qua scendo per la rossa VALGRANDA
che mi regala una bella vista verso il gruppo del San Sebastiano IGO
Quando risalgo, tocca alla pista GRAVA 2, un quasi rettilineo, bello largo, la cui prima parte... va un po' giú
Praticamente se non c'è traffico stacchi e sei già a Mach-2
DA RIFARE! SUBITO :arf:
Detto-fatto, mi fiondo a prendere la seggiovia GRAVA, che mi riporta su per concedermi il bis
Bene, ormai il cuore è stato accontentato, e visto che la fame si fa sentire, vado su dal Bepi a spararmi un bel Ludro :skipasta:
un panino un' esperienza!
Caffettino - grappino - :sig: e mi riavvio verso Alleghe: seggiovia DELLE COSTE, e terzo round sulla Pioda :sudato:
Dal Col della Traversa mi aspetta la lunga e piacevole discesa con le piste PIAN DEI SEC, COLDAI e RIENTRO
La Civetta mi saluta, e mi ringrazia a modo suo, riaprendosi dopo le due ore di nuvolo
La saluto a mia volta, e vado alla macchina.
Dentro gli sci, dentro gli, scarponi, e si parte verso... l' albergo! Il weekend non è finito IGO
Sono affezionato alle sue piste, sono affezionato ai suoi panorami, sono affezionato alla sua gente.
In passato gli avevo già dedicato dei report, percorrendolo in lungo e in largo, questa volta però lo voglio raccontare col cuore, vivendo le piste che piú mi emozionano, sia per il divertimento, sia per i panorami.
CIVETTA
Sabato mattina, la sveglia suona presto, è weekend di carnevale e non voglio rischiare di imbottigliarmi per strada.
Rapida colazione, e via in macchina: direzione Alleghe :MAC:
Parcheggio, skipass, e mi dirigo alla cabinovia PIANI DI PEZZÈ
In cabina sono solo e mi rilasso, lo stesso relax che si prova andando a casa, raggiungendo un ambiente familiare...
Arrivo ai Piani di Pezzè, e la Civetta fa la scontrosa, si è coperta con uno straterello di nuvole che inizialmente mi fanno preoccupare... dai su, non vorrai mica nasconderti proprio oggi?
Vado a bere un caffè con un amico, poi vado a prendere la cabinovia COL DEI BALDI
Salendo guardo verso il Cernera, e la visione è ben rassicurante, poi la neve caduta stanotte da un ulteriore tocco di magia :skiamo:
Arrivo in cima: a rigor di logica dovrei fare subito un book a CHI mi troneggia davanti, ma sono malizioso e vi faccio aspettare, non è ancora il momento, anche se io stesso sto mordendo il freno.
Mordo il freno ma il mio giro del cuore adesso mi porta da un' altra parte, mi porta a tornare verso Alleghe.
E allora mi giro, per andare a prendere la pista BALDI, e mi inginocchio davanti alla maestosità della regina
imponente, regale
Mi avvio lungo la piacevole azzurra
Giunto alla fine, vorrei proseguire con la Civetta, purtroppo chiusa per allenamenti, cosí opto per la bella rossa LAVADOI
che tra un muretto e un curvone ti porta quasi a sbattere la faccia contro il paretone della Civetta che adesso si sta riaprendo!
Riprendo la cabinovia, da qua inizio a scendere con la pista PELMO, e davanti ho il Col Fioret tutto imbiancato :skiamo:
Bene, se prima con la Regina il comprensorio aveva dato un assaggio - di altissima qualità ma pur sempre un assaggio - della sua panoramicità, qua il suo carattere comincia a scatenarsi: Cernera, Lastoi de Formin, Croda da Lago, e in fondo anche il Sorapiss :skiamo:
guarda che bestione :arf:
e LUI, quello che da il nome alla pista?
Calma, non è ancora il momento.
Dopo questa prima botta di panorama vado a prendere la seggiovia COL FIORET
e quando arrivo su è il delirio fulminante :shock:
giusto per non fare nomi, Sella davanti :arf:
e piú a destra Lagazuoi e Averau, dietro a cui fanno capolino le cime di Fanes :skiamo:
e la? saranno mica... le Odle? :shock:
Mi allontano dalla seggiovia, inizio a voltarmi lentamente, compaiono le Dolomiti Zoldane, col caratteristico gruppo del Bosconero
Dopo tanta attesa è arrivato il momento: giro ancora un po' lo sguardo, mi faccio avanti ed ECCOLO!
Sua colossalità!
Il Pelmo
Da qua la sua presenza quasi intimorente sarà una costante per tutto il mio viaggio.
Trovarselo davanti cosí non è una cosa da cui passi indenne, mi ci vogliono un paio di minuti per riavermi, poi mi avvio per la pista SALERE, a mio avviso una delle piú belle del comprensorio: lunga e molto varia, e ovviamente ultrapanoramica nella parte alta IGO
Bella questa pista, dopo un paio di curve iniziali inserisce un breve tratto quasi piano, per poi riattaccare a pestare e portarti giú a Pescul alternando continuamente muretti e curvoni veloci
Arrivato giú, vado subito a prendere la seggiovia PESCUL, e a seguire la FERTAZZA
Da qua partono due piste che, concatenate, vanno a formare un' unica grandiosa cavalcata di velocità: i loro nomi sono FERTAZZA e BAIT
La prima, larga come un' autostrada americana ma bella pendente, ti porta a prendere velocità
la seconda la prendi di slancio, ed è dinamite.
Curva, muro, curva, muro, curva, non ti lascia prendere fiato, via! via! via!
Ecco, vedete che al termine del rettilineo la pista sembra finire? ecco, prosegue. GIÚ ERF
L' unica scusante valida per fermarsi un attimo è per ammirare l' Antelao, che tanto per cambiare ha el ciapèl
Quando arrivi giú non vedi l' ora di rifarla IGO
Torno su in Fertazza, riprendo la prima parte della Salere e poi la lascio per prendere lo skilift LASTIE, impianto con la particolarità di avere una curva a metà strada.
E qua arriva la magia: la pista FONTANAFREDDA, una tranquillissima azzurra che porta in una valletta incantata, quasi fuori dal mondo, con la Civetta piantata là davanti. Questo a mio avviso è uno dei posti piú belli di tutto il comprensorio, verrebbe voglia di togliere gli sci, sdraiarsi nella neve e restare là per ore, imbambolati... :skiamo: :skiamo: :skiamo:
Dopo una contemplazione in cui perdo la misura del tempo, scendo a prendere lo skilift BELAMONT
Arrivo su a Col dei Baldi, ed ecco la visione del Pelmo che non ho voluto mostrarvi subito, ecco il colosso
Altri minuti di contemplazione, poi imbocco la ROA BIANCA, la strada/pista che porta verso Palafavera
La strada va via tranquilla, e se non c' è gente puoi concentrarti sui panorami: non quelli davanti, tutti gli altri
A destra la grande signora, la Civetta :skiamo:
Dietro, la Regina, la Marmolada
A sinistra una piccola dorsale, ma ad un certo punto si apre una forcelletta, e questa è una sorpresa anche per me che ci sono passato migliaia di volte, perché proprio qua, proprio dove meno me l' aspetto, mi regala la vista piú bella sul Pelmo.
Fino adesso, le viste che vi ho mostrato erano le due classiche, quella da Col Fioret e quella da Col dei Baldi, due classiche che conoscevo molto bene e che ho aspettato maliziosamente a mostrarvi, ma questa le supera tutte.
CIAO :arf: :arf: :arf:
Dopo la sorpresa mi rimetto in marcia, e vado ad innestarmi sulla pista CORNIA, che scende a Palafavera
E qua compio un atto di coraggio: consapevole delle mie azioni, prendo la seggiovia PIODA, una delle piú lunghe eterne del DolomitiSuperski, che ci sali adolescente e quando scendi sei già pensionato, alla faccia della Fornero.
Il proprietario, per una serie di baruffe e ripicche montanare, non vuole sostituirla né tantomeno venderla agli altri membri del comprensorio, e noi triboliamo.
Prenderla coscientemente due volte di fila vuol dire essere coraggiosi, oppure scemi
Arrivo a Col de la Traversa, e questa è la civettata che mi arriva in faccia :skiamo:
Enrico IV di Francia disse "Parigi val bene una messa": io oggi dico "una DUELL val bene una Pioda"
E sia!
Bella questa pista, non lunga, ma ben pepata, larga e con dei bei curvoni veloci
Riprendo la seggiotragedia, degna socia della Elmo di Sesto, e poi scendo con la prima parte della pista 2000
per poi dirigermi verso Pecol con la COSTE, una bella rossa "faccia alla Civetta" IGO
Da qua prendo la cabinovia PIAN DEL CREP
e arrivo nel regno di Mc Bepi, un personaggio che non si può descrivere, bisogna andare a conoscerlo di persona.
E il suo Panín Ludro è cosí celebre che per non far coda bisogna andare prima di mezzogiorno o dopo le due, altrimenti un' ora di attesa è la norma.
Sono appunto in orario coda, e la Civetta si sta coprendo.
Decido quindi di posticipare le questioni di appetito e proseguire con le questioni di cuore.
E il cuore mi porta sulla pista CREP, una rossa che nel primo tratto è poco piú che uno stradello, per poi diventare via via sempre piú interessante
Interessante e panoramica: la vista che regala sul gruppo del Bosconero è qualcosa di impagabile :skiamo: :arf:
Dopo l' inevitabile momento contemplativo, riparto e proseguo con la pista PALMA, una divertente rossa "faccia al Pelmo", che adesso si è coperto anche lui
Ora salgo con il lunghissimo skilift PALMA e la seggiovia VALGRANDA, due impianti che nelle intenzioni dovrebbero essere sostituiti a medio termine da una cabinovia con stazione intermedia: lo spero davvero, perché quest' angolo del comprensorio, cosí poco conosciuto, meriterebbe veramente di essere valorizzato
Da qua scendo per la rossa VALGRANDA
che mi regala una bella vista verso il gruppo del San Sebastiano IGO
Quando risalgo, tocca alla pista GRAVA 2, un quasi rettilineo, bello largo, la cui prima parte... va un po' giú
Praticamente se non c'è traffico stacchi e sei già a Mach-2
DA RIFARE! SUBITO :arf:
Detto-fatto, mi fiondo a prendere la seggiovia GRAVA, che mi riporta su per concedermi il bis
Bene, ormai il cuore è stato accontentato, e visto che la fame si fa sentire, vado su dal Bepi a spararmi un bel Ludro :skipasta:
un panino un' esperienza!
Caffettino - grappino - :sig: e mi riavvio verso Alleghe: seggiovia DELLE COSTE, e terzo round sulla Pioda :sudato:
Dal Col della Traversa mi aspetta la lunga e piacevole discesa con le piste PIAN DEI SEC, COLDAI e RIENTRO
La Civetta mi saluta, e mi ringrazia a modo suo, riaprendosi dopo le due ore di nuvolo
La saluto a mia volta, e vado alla macchina.
Dentro gli sci, dentro gli, scarponi, e si parte verso... l' albergo! Il weekend non è finito IGO