Childerique
un VagaMondo
L'escursione è lunga circa 15 chilometri, con un dislivello complessivo di circa 1.500 metri (equamente ripartito tra salite e discese) ed una durata di circa 5 ore a piedi (comprese alcune soste): conviene farla nelle giornate più limpide per poter apprezzare i bellissimi paesaggi e le montagne, anche quelle più lontane.
Partiamo dal Rifugio Auronzo, che si può raggiungere con l'autobus o con la macchina (in questo secondo caso, però, bisogna subire la rapìna del 'posteggio a pagamento', fissato quest'anno per le macchine in 25 Euro per una durata di 24h).
La cartina
E' consigliabile salire la mattina abbastanza presto, per cercare di evitare 'il carnaio':
Parcheggio affollato già la mattina presto
Nella foto sopra si riconoscono bene, da sinistra verso destra, i Cadini di Misurina, il Sorapiss, il Lago di Misurina, il Cristallo e la Croda Rossa d'Ampezzo: non male, eh?
Prendiamo la carrareccia in piano e ben segnalata (n. 101) con direzione Rifugio Lavaredo: abbiamo deciso di girare intorno al Monte Paterno seguendo il 'senso antiorario' (per evitare l'affollamento, dal momento che la gran parte delle persone si dirige verso il Rifugio Locatelli, e per affrontare subito la gran parte delle salite, dal momento che non siamo allenati).
Uno sguardo verso il profondo Valon de Lavaredo, lungo il quale risale l'impegnativo sentiero n. 1104 (trovato con la segnalazione di chiusura per le frane e gli smottamenti determinati dai recenti eventi atmosferici) che sale dalla bella Val Marzon nei pressi di Auronzo:
Valon de Lavaredo
Superato il Rifugio Lavaredo, seguiamo il sentiero n. 104 che sale leggermente e piega verso destra... raggiunto il Lago di Lavaredo, ecco come appaiono le famose Tre Cime:
Le Tre Cime di Lavaredo dal lago omonimo
Allargando un po' l'inquadratura si nota il Rifugio Lavaredo (in basso sulla sinistra) ed il sentiero che sale verso la forcella:
Allargando ulteriormente l'inquadratura, è uno spettacolo... al centro verso sinistra si scorgono anche le nevi del Re Antelao:
E zoomando sull'altopiano, si possono scorgere dei bellissimi cavalli in libertà!
I cavalli sull'altopiano
Questo invece è il percorso del sentiero, che ci porterà verso il Rifugio Pian di Cengia:
Il sentiero n. 104 verso il Rifugio Pian di Cengia
Lo stesso sentiero, allargando l'inquadratura sul Pian di Cengia con al centro il Monte Cengia:
Il Pian di Cengia
Qui arriva l'altro sentiero che sale dal versante di Auronzo, il n. 1107:
Girandosi indietro, la sagoma della Croda Passaporto nasconde le famose Tre Cime, tagliata orizzontalmente da una cengia che sembra la prosecuzione naturale dell'altopiano:
La Croda Passaporto
Salendo ancora un poco, sull'altopiano fa capolino il Gruppo del Cristallo:
Arriviamo al Lago di Cengia, tristemente ridimensionato, con bene in evidenza i tornanti del sentiero che prosegue in salita:
Lago di Cengia: da una parte...
...e dall'altra, con la sagoma del Cristallo
Proseguendo la salita, e girandosi verso il lago, riappare una delle Tre Cime di Lavaredo:
Ancora più in alto, il lago con i Cadini di Misurina ed il Cristallo:
Il Lago di Cengia con i Cadini di Misurina ed il Cristallo
Superata una prima asperità, voltandosi indietro compare finalmente anche l'imponente Croda dei Toni (sulla sinistra), con il segno evidente del sentiero n. 107 che sale (al centro):
Arrivati in cima alla Forcella Pian di Cengia, questo è il panorama:
Sulla Forcella Pian di Cengia: panorama verso la Croda Dei Toni
Sulla Forcella Pian di Cengia: panorama verso i Tre Scarperi
Proseguendo verso il Rifugio Pian di Cengia, la Croda dei Toni diventa ancora più imponente.
Alcune assi di legno per agevolare il percorso del sentiero:
Guardando da dove siamo saliti, l'orizzonte si allarga... fino a distinguere distintamente anche la Torre dei Sabbioni che presidia la Val di San Vito!
Allunghiamo brevemente il giro per raggiungere anche il Passo Fiscalino.
Sul Passo Fiscalino: panorama verso le Tre Cime di Lavaredo ed il Monte Paterno
Sul Passo Fiscalino: panorama verso la Croda dei Toni
Torniamo verso il Rifugio Pian di Cengia...
Rifugio Pian di Cengia
... e ripassiamo sulla Forcella Pian di Cengia per scendere con il sentiero n. 101 in direzione del Rifugio Locatelli, avendo di fronte i Tre Scarperi.
Questo è il percorso del sentiero da fare:
Il sentiero n. 101 verso il Rifugio Locatelli
I Tre Scarperi con in lontananza il tracciato del recente impianto di risalita del comprensorio dell'Alta Pusteria.
E questo è il sentiero n. 101 appena percorso:
Raggiunto il Rifugio Locatelli, finalmente compaiono le Tre Cime di Lavaredo, nella prospettiva più famosa ed accattivante:
Le Tre Cime di Lavaredo, dal Rifugio Locatelli
Ed eccole anche con il Monte Paterno!
Le Tre Cime di Lavaredo con il Monte Paterno, dal Rifugio Locatelli
In contemplazione...
Il Monte Paterno è come il formaggio svizzero Emmentaler:
Si riprende il cammino verso la Forcella Lavaredo.
Un'autostrada verso le Tre Cime di Lavaredo
Girandosi indietro, ecco il Rifugio Locatelli...
Il Rifugio Locatelli
...ed allargando la prospettiva, si può incorniciare anche la Croda Rossa d'Ampezzo.
Avvicinandosi, le Tre Cime di Lavaredo iniziano a cambiare il loro profilo...
Le Tre Cime di Lavaredo con la Croda Rossa d'Ampezzo
Ancora un piccolo sforzo...
...ma si, sono ancora loro!!
Un ultimo sguardo indietro al Rifugio Locatelli, con il Monte Paterno sulla destra.
Il Rifugio Locatelli ed il Monte Paterno
Arrivati sulla Forcella Lavaredo, le Tre Cime tornano ad avere un profilo che in precedenza avevamo già visto...
Sulla Forcella Lavaredo, le Tre Cime di Lavaredo
...davanti a noi, di nuovo i Cadini di Misurina ed in fondo il Monte Antelao...
Sulla Forcella Lavaredo, panorama verso i Cadini di Misurina
...ed alla nostra sinistra, in lontananza sull'altopiano, ancora i cavalli in libertà!
Partiamo dal Rifugio Auronzo, che si può raggiungere con l'autobus o con la macchina (in questo secondo caso, però, bisogna subire la rapìna del 'posteggio a pagamento', fissato quest'anno per le macchine in 25 Euro per una durata di 24h).
La cartina
E' consigliabile salire la mattina abbastanza presto, per cercare di evitare 'il carnaio':
Parcheggio affollato già la mattina presto
Nella foto sopra si riconoscono bene, da sinistra verso destra, i Cadini di Misurina, il Sorapiss, il Lago di Misurina, il Cristallo e la Croda Rossa d'Ampezzo: non male, eh?
Prendiamo la carrareccia in piano e ben segnalata (n. 101) con direzione Rifugio Lavaredo: abbiamo deciso di girare intorno al Monte Paterno seguendo il 'senso antiorario' (per evitare l'affollamento, dal momento che la gran parte delle persone si dirige verso il Rifugio Locatelli, e per affrontare subito la gran parte delle salite, dal momento che non siamo allenati).
Uno sguardo verso il profondo Valon de Lavaredo, lungo il quale risale l'impegnativo sentiero n. 1104 (trovato con la segnalazione di chiusura per le frane e gli smottamenti determinati dai recenti eventi atmosferici) che sale dalla bella Val Marzon nei pressi di Auronzo:
Valon de Lavaredo
Superato il Rifugio Lavaredo, seguiamo il sentiero n. 104 che sale leggermente e piega verso destra... raggiunto il Lago di Lavaredo, ecco come appaiono le famose Tre Cime:
Le Tre Cime di Lavaredo dal lago omonimo
Allargando un po' l'inquadratura si nota il Rifugio Lavaredo (in basso sulla sinistra) ed il sentiero che sale verso la forcella:
Allargando ulteriormente l'inquadratura, è uno spettacolo... al centro verso sinistra si scorgono anche le nevi del Re Antelao:
E zoomando sull'altopiano, si possono scorgere dei bellissimi cavalli in libertà!
I cavalli sull'altopiano
Questo invece è il percorso del sentiero, che ci porterà verso il Rifugio Pian di Cengia:
Il sentiero n. 104 verso il Rifugio Pian di Cengia
Lo stesso sentiero, allargando l'inquadratura sul Pian di Cengia con al centro il Monte Cengia:
Il Pian di Cengia
Qui arriva l'altro sentiero che sale dal versante di Auronzo, il n. 1107:
Girandosi indietro, la sagoma della Croda Passaporto nasconde le famose Tre Cime, tagliata orizzontalmente da una cengia che sembra la prosecuzione naturale dell'altopiano:
La Croda Passaporto
Salendo ancora un poco, sull'altopiano fa capolino il Gruppo del Cristallo:
Arriviamo al Lago di Cengia, tristemente ridimensionato, con bene in evidenza i tornanti del sentiero che prosegue in salita:
Lago di Cengia: da una parte...
...e dall'altra, con la sagoma del Cristallo
Proseguendo la salita, e girandosi verso il lago, riappare una delle Tre Cime di Lavaredo:
Ancora più in alto, il lago con i Cadini di Misurina ed il Cristallo:
Il Lago di Cengia con i Cadini di Misurina ed il Cristallo
Superata una prima asperità, voltandosi indietro compare finalmente anche l'imponente Croda dei Toni (sulla sinistra), con il segno evidente del sentiero n. 107 che sale (al centro):
Arrivati in cima alla Forcella Pian di Cengia, questo è il panorama:
Sulla Forcella Pian di Cengia: panorama verso la Croda Dei Toni
Sulla Forcella Pian di Cengia: panorama verso i Tre Scarperi
Proseguendo verso il Rifugio Pian di Cengia, la Croda dei Toni diventa ancora più imponente.
Alcune assi di legno per agevolare il percorso del sentiero:
Guardando da dove siamo saliti, l'orizzonte si allarga... fino a distinguere distintamente anche la Torre dei Sabbioni che presidia la Val di San Vito!
Allunghiamo brevemente il giro per raggiungere anche il Passo Fiscalino.
Sul Passo Fiscalino: panorama verso le Tre Cime di Lavaredo ed il Monte Paterno
Sul Passo Fiscalino: panorama verso la Croda dei Toni
Torniamo verso il Rifugio Pian di Cengia...
Rifugio Pian di Cengia
... e ripassiamo sulla Forcella Pian di Cengia per scendere con il sentiero n. 101 in direzione del Rifugio Locatelli, avendo di fronte i Tre Scarperi.
Questo è il percorso del sentiero da fare:
Il sentiero n. 101 verso il Rifugio Locatelli
I Tre Scarperi con in lontananza il tracciato del recente impianto di risalita del comprensorio dell'Alta Pusteria.
E questo è il sentiero n. 101 appena percorso:
Raggiunto il Rifugio Locatelli, finalmente compaiono le Tre Cime di Lavaredo, nella prospettiva più famosa ed accattivante:
Le Tre Cime di Lavaredo, dal Rifugio Locatelli
Ed eccole anche con il Monte Paterno!
Le Tre Cime di Lavaredo con il Monte Paterno, dal Rifugio Locatelli
In contemplazione...
Il Monte Paterno è come il formaggio svizzero Emmentaler:
Si riprende il cammino verso la Forcella Lavaredo.
Un'autostrada verso le Tre Cime di Lavaredo
Girandosi indietro, ecco il Rifugio Locatelli...
Il Rifugio Locatelli
...ed allargando la prospettiva, si può incorniciare anche la Croda Rossa d'Ampezzo.
Avvicinandosi, le Tre Cime di Lavaredo iniziano a cambiare il loro profilo...
Le Tre Cime di Lavaredo con la Croda Rossa d'Ampezzo
Ancora un piccolo sforzo...
...ma si, sono ancora loro!!
Un ultimo sguardo indietro al Rifugio Locatelli, con il Monte Paterno sulla destra.
Il Rifugio Locatelli ed il Monte Paterno
Arrivati sulla Forcella Lavaredo, le Tre Cime tornano ad avere un profilo che in precedenza avevamo già visto...
Sulla Forcella Lavaredo, le Tre Cime di Lavaredo
...davanti a noi, di nuovo i Cadini di Misurina ed in fondo il Monte Antelao...
Sulla Forcella Lavaredo, panorama verso i Cadini di Misurina
...ed alla nostra sinistra, in lontananza sull'altopiano, ancora i cavalli in libertà!
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