ste1258
Well-known member
Anche quest'anno è giunto il momento di fare beneficenza agli operatori autostradali del nord-ovest versando nelle loro tasche qualche decina di euri di pedaggio.
La scorsa stagione avevo passato un piacevole weekend tornando alla Thuile e a Courmayeur dove mancavo da tanto tempo, nel misero 2017 ho deciso di ripassare le piste della località più "autobahn-friendly" della Regione.
Pila(z*) è probabilmente la più scarsa stazione valdostana in fatto di ambiente naturale, ma altrettanto non può dirsi per le piste. A chi scrive piacciono assai, anche in virtù del fatto che la compattezza del comprensorio e l'alta densità di tracciati interessanti e vari consente di sciare bene senza perdersi in collegamenti macchinosi, piste piatte, impianti di trasferimento, scollinamenti in altre valli e via dicendo. Le 4 nere dei Couis e le 3 rosse della Chamolé per me valgono il viaggio, ma c'è del valido anche in altri settori, come le piste sotto la Leissé, più qualche chicca "alla vecchia maniera" dalle parti della Nouva e alla Grimondet. Se ci fosse qualche automatica in più e qualche coda in meno sarebbe anche meglio, ma va beh.
Il Grand Combin, dall'alto dei suoi 4314 m, fa gli onori di casa rivelandosi già dal parcheggio di Aosta:
Salendo con la "liaison" Pila-Gorraz, le nere Bellevue e Resselin (purtroppo chiusa causa spelacchiamenti) si mostrano con i loro muri calati tra le rocce:
La remota Grimondet, aperta di rado. È meglio correre a prenderla subito, prima che chiuda! Si prega di notare le piste battute direttamente sui prati senza alcun livellamento del fondo, soprattutto la sinistra. Esisterebbe anche una pista che scende all'estrema destra girando dietro il panettone antennato, ma probabilmente servono 2 metri di neve, e questo non è certo l'anno giusto.
Nonna Agudio ci viene in soccorso facendoci evitare la coda alla Leissé già intensa, nonostante l'ora presta:
Grimondet, angolo di pace et silenzio lontano dalla calca del front-de-neige:
Una delle piste della Couis 2, quella che pochi fanno per via dell'imbocco nascosto:
Gli arrivi di Couis 1 (2705) e Couis 2 (2610) in prospettiva:
Salendo con la Couis 2, ex Nouva, 1656 m di triposto trentenne, che sarebbe anche ora di sostituire con un'automatica, visto che serve 4 piste bellissime ma tra coda e tempo di viaggio non permette di godere come si dovrebbe della zona:
All'assalto della Couis 1. Questo impianto, invece, è l'unico che lascerei così, in fondo la salita alla vetta di una stazione va guadagnata
La pista che scende dietro la stazione infilandosi nella foresta è una di quelle chicche di cui parlavo, discese "come una volta" che quasi nessuno fa ma che il sottoscritto percorre sempre con piacere:
Uno scorcio della Piatta de Grevon, laddove si sdoppia in una variante:
Ultimi minuti di viaggio verso il cielo con vista sul "Canalone di Pila", la Tza Creuisa, il cui primo tratto non viene più mantenuto ed è diventato un tosto muro di gobbe:
Foto fin troppo scontata, però la vista su Cogne e la sua valle merita sempre:
Il soggetto di questa, invece, è ovviamente il palo Leitner, ma purtroppo nell'inquadratura è entrata anche quella montagnola sul retro
La Tza Creuisa dal punto in cui diventa pista ufficiale:
Vista verso la conca di Pila, con Weisshorn, Dent Blanche, Cervino e Dom a far da sfondo:
E qui la miglior neve della giornata:
La Piatta de Grevon, altra nera interessante nonchè la più lunga della stazione:
La testata della conca, dove scendono le nere della Couis 1 aprendosi nella parte finale in alcune varianti:
Bellissimo! Il Canalino Nouva è un halfpipe naturale molto divertente:
Le piste centrali della Nouva, rivolte agli sciatori meno esperti e a quelli che amano andar per pali:
Dall'arrivo dell'esaposto (unico impianto dove la coda si muove alla svelta) una vista panoramica sul settore più alto di Pila:
Dall'alto al basso, ecco la Plan Praz, pista che scende fino all'intermedia del secondo tronco di cabinovia, a 1540 mslm:
Il posto migliore per i curvoni, la pista Renato Rosa:
Parallela alla precedente ma di tutt'altro genere, la pista Chamolé, più tranquilla e appartata, poco artificiale anche nella neve:
Soggettiva d'imbarco sulla Couis 2 con vista sul campo scuola "d'altitude" del Grimod:
(No, non ho fatto il pirla che smanetta con la macchina fotografica intanto che prende la seggiovia! L'impianto era fermo...)
Luci pomeridiane a 2600...
... e a 2000, sull'ormai deserta Pré Noir:
La pista Luciano Poli ancora con le righe del gatto causa gara Red Bull che l'ha tenuta chiusa fino a tardo pomeriggio:
E per finire, la discesa con vista sull'"air terminal" di Aosta, dove ci aspetta l'auto scaldata da un sole primaverile e +13°C:
È tutto, come sempre grazie per l'attenzione, gli skife, i commenti.
Saluti.
___
* toponimo originale
La scorsa stagione avevo passato un piacevole weekend tornando alla Thuile e a Courmayeur dove mancavo da tanto tempo, nel misero 2017 ho deciso di ripassare le piste della località più "autobahn-friendly" della Regione.
Pila(z*) è probabilmente la più scarsa stazione valdostana in fatto di ambiente naturale, ma altrettanto non può dirsi per le piste. A chi scrive piacciono assai, anche in virtù del fatto che la compattezza del comprensorio e l'alta densità di tracciati interessanti e vari consente di sciare bene senza perdersi in collegamenti macchinosi, piste piatte, impianti di trasferimento, scollinamenti in altre valli e via dicendo. Le 4 nere dei Couis e le 3 rosse della Chamolé per me valgono il viaggio, ma c'è del valido anche in altri settori, come le piste sotto la Leissé, più qualche chicca "alla vecchia maniera" dalle parti della Nouva e alla Grimondet. Se ci fosse qualche automatica in più e qualche coda in meno sarebbe anche meglio, ma va beh.
Il Grand Combin, dall'alto dei suoi 4314 m, fa gli onori di casa rivelandosi già dal parcheggio di Aosta:

Salendo con la "liaison" Pila-Gorraz, le nere Bellevue e Resselin (purtroppo chiusa causa spelacchiamenti) si mostrano con i loro muri calati tra le rocce:

La remota Grimondet, aperta di rado. È meglio correre a prenderla subito, prima che chiuda! Si prega di notare le piste battute direttamente sui prati senza alcun livellamento del fondo, soprattutto la sinistra. Esisterebbe anche una pista che scende all'estrema destra girando dietro il panettone antennato, ma probabilmente servono 2 metri di neve, e questo non è certo l'anno giusto.

Nonna Agudio ci viene in soccorso facendoci evitare la coda alla Leissé già intensa, nonostante l'ora presta:

Grimondet, angolo di pace et silenzio lontano dalla calca del front-de-neige:

Una delle piste della Couis 2, quella che pochi fanno per via dell'imbocco nascosto:

Gli arrivi di Couis 1 (2705) e Couis 2 (2610) in prospettiva:

Salendo con la Couis 2, ex Nouva, 1656 m di triposto trentenne, che sarebbe anche ora di sostituire con un'automatica, visto che serve 4 piste bellissime ma tra coda e tempo di viaggio non permette di godere come si dovrebbe della zona:

All'assalto della Couis 1. Questo impianto, invece, è l'unico che lascerei così, in fondo la salita alla vetta di una stazione va guadagnata

La pista che scende dietro la stazione infilandosi nella foresta è una di quelle chicche di cui parlavo, discese "come una volta" che quasi nessuno fa ma che il sottoscritto percorre sempre con piacere:

Uno scorcio della Piatta de Grevon, laddove si sdoppia in una variante:

Ultimi minuti di viaggio verso il cielo con vista sul "Canalone di Pila", la Tza Creuisa, il cui primo tratto non viene più mantenuto ed è diventato un tosto muro di gobbe:

Foto fin troppo scontata, però la vista su Cogne e la sua valle merita sempre:

Il soggetto di questa, invece, è ovviamente il palo Leitner, ma purtroppo nell'inquadratura è entrata anche quella montagnola sul retro


La Tza Creuisa dal punto in cui diventa pista ufficiale:

Vista verso la conca di Pila, con Weisshorn, Dent Blanche, Cervino e Dom a far da sfondo:

E qui la miglior neve della giornata:


La Piatta de Grevon, altra nera interessante nonchè la più lunga della stazione:


La testata della conca, dove scendono le nere della Couis 1 aprendosi nella parte finale in alcune varianti:

Bellissimo! Il Canalino Nouva è un halfpipe naturale molto divertente:

Le piste centrali della Nouva, rivolte agli sciatori meno esperti e a quelli che amano andar per pali:

Dall'arrivo dell'esaposto (unico impianto dove la coda si muove alla svelta) una vista panoramica sul settore più alto di Pila:

Dall'alto al basso, ecco la Plan Praz, pista che scende fino all'intermedia del secondo tronco di cabinovia, a 1540 mslm:

Il posto migliore per i curvoni, la pista Renato Rosa:

Parallela alla precedente ma di tutt'altro genere, la pista Chamolé, più tranquilla e appartata, poco artificiale anche nella neve:


Soggettiva d'imbarco sulla Couis 2 con vista sul campo scuola "d'altitude" del Grimod:

(No, non ho fatto il pirla che smanetta con la macchina fotografica intanto che prende la seggiovia! L'impianto era fermo...)
Luci pomeridiane a 2600...

... e a 2000, sull'ormai deserta Pré Noir:

La pista Luciano Poli ancora con le righe del gatto causa gara Red Bull che l'ha tenuta chiusa fino a tardo pomeriggio:

E per finire, la discesa con vista sull'"air terminal" di Aosta, dove ci aspetta l'auto scaldata da un sole primaverile e +13°C:

È tutto, come sempre grazie per l'attenzione, gli skife, i commenti.
Saluti.
___
* toponimo originale
Ultima modifica: