cappello di paglia
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Buona la seconda.
A distanza di 4 giorni quando mi ero preso un diluvio sulla testa tanto che ero dovuto correre indietro sotto la pioggia battente abortendo il giro, mercoledì 24 agosto 2016 mi prendo la rivincita con un bel pomeriggio di sole. Il giro di oggi prevede l'esplorazione della parte nord occidentale del Latemar; si tratta di una zona minore poco conosciuta e poco frequentata (come consuetudine dei percorsi che cerco di scegliere in queste vacanze estive fassane), ma molto meritevole in termini di panorami e soddisfazione.
In particolare si parte dal passo di Costalunga ripercorrendo fino alla baita Vallace lo stesso percorso fatto il giorno prima per salire allo Schenon del Latemar (http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=85310) con il sentiero 517 che porta attraverso l'alta val Peniola fino alla forcella Toac da dove si prende il 521 per percorrere in sequenza le creste del monte Toac, Ciamp e Sass de Ciamp; a circa un terzo della discesa verso Malga Peniola e Moena un sentiero forestale fatto da poco permette di ricongiungersi al sentiero 524 che sale la val Peniola. Proseguendo diritto via strada forestale si raggiunge nuovamente il passo Costalunga.
Mappa del giro percorso in senso antiorario
Fino a malga Vallace il sentiero sale su carrareccia non offrendo particolari visioni oniriche se non sulla Roda di Vael dietro di sè e qualche scorcio sulla Vallaccia. La pendenza dopo una prima parte di piano si impenna e, con questo caldo, il proprio incedere è difficoltoso visto che gli alberi intorno al sentiero fanno effetto serra. A malga Vallace (chiusa) si trova una fontana dove abbeverarsi e si dirama il bivio per la forcella di Latemar Piccola. Il nostro itinerario prevede di proseguire per sali e scendi in costa fino ad entrare in val Peniola e di a salirla fino al suo punto sommitale costituito dalla forcella Toac. Sia il sentiero in costa fino alla "spigolo" della val Peniola, che la salita alla forcella regalano visioni insolite su speroni e guglie rocciose nascoste allo sguardo di un osservatore della bassa val di Fassa da dove questo pezzo di Latemar, seppure visibile e riconoscibile, nasconde i suoi segreti.
Vallaccia dal passo di Costalunga
Guglia settentrionale al Gronton
Il sentiero passa panoramicamente in costa
Sguardo indietro su cima Pope. Più a sinistra non visibile si trova la forcella Piccola di Latemar
Un pendio fiorito della val Peniola
Propaggini settentrionali delle Cresta do Peniola
Sass de Ciamp e monte Ciamp
Verso la forcella del Toac con l'omonimo monte a sinistra
Cresta do Peniola
Alta val Peniola e val di Fassa (il paese è Pozza di F.)
Il sole gioca a nascondino alla forcella Toac
Val Peniola dalla forcella Toac
Segnaletica in stile retrò alla forcella Toac
Dai 2273 metri della forcella Toac si gode un panorama davvero notevole sulla val Peniola, la val di Fassa, il Lagorai e vedute insolite del Latemar. Il Latemar non compare nella sua intera e "classica" visione fiemmese, ma regale prospettive insolite su alcuni suoi figli in particolare sul Feudo, sul Cornon, sui versanti scoscesi verso la Valsorda, sul Gronton e sulla Cresta do Peniola che delimitano la forcella dal lato occidentale. Bello il colpo d'occhio sulla val Peniola e sulla val di Fassa.... salendo al Toac e sul Ciamp il panorama si aprirà ulteriormente. Dalla forcella andando dritto si scende verso la val Toac direzione Valsorda per poi girare a sinistra e discendere a Medil, a destra si raggiunge la forcella Piccola del Latemar mentre a sinistra, la nostra direzione, si percorre la cresta nord occidentale del gruppo del Latemar salendo prima in vetta al monte Toac (2319m), poi al Ciamp (2265m) e infine a forcella Peniola. Dalla forcella consiglio vivamente di salire al Sass de Ciamp (2186), sono 10 minuti di facile ascesa ma il colpo d'occhio a strapiombo su Moena vale la fatica....senza contare che in cima c'è un'artistica sorpresa!
El Gronton
Salita al Toac
Panoramica sul Latemar dal Toac
Predazzo e Lagorai
La val Toac che scende a Valsorda
Fiori in cima al Toac hanno un panorama d'eccezione sui Monzoni, Cima Bocche e le Pale
Schenon, Cornon, Gronton
Panoramica dal Latemar al Lagorai: Dolomiti di Fiemme e Fassa in un unico colpo d'occhio
Panoramica west side: Vallaccia, Cima Bocche, Pale, Viezzena, Lagorai, Pizancae, Feudo
Discesa verso il monte Ciamp
Roda di Vael, Catinaccio, Sassolungo, Sella e....si vede quasi casa
Shadow selfie
Pamoramica verso il Ciamp e la val di Fassa
Il sentiero è un vero e proprio terrazzo panoramico
Sa coi ed interessanti sentierini...
Sa Coi, Mulat, Lagorai
Sguardo indietro su Toac e Gronton
Toac dietro...
Ciamp davanti
Il bellissimo sentiero in cresta percorso al cospetto del Gronton e Cresta do Peniola
L'altipiano del Latemar, dal Pis dei Muss allo Schenon
A picco sulla val Peniola
Panoramica fiemmese
Li Coi, Costa della Viezzena e monte Mulat, Lagorai
Sass de Ciamp
Discesa verso forcella Peniola
Sbuca la Roda di Vael
La valletta che scende dalla forcella verso Moena
Verso il Passo di Costalunga
Forcella Peniola
Cresta do Peniola e Cima Pope
Quadretto bucolico
Sorpresa artistica in cima al Sass de Ciamp
Panoramica su Moena e val di Fassa dal Sass de Ciamp
Dal Sass de Ciamp termina la parte spettacolare del giro inizia quella più anonima di rientro. All'inizio il percorso di ritorno non è malvagio visto che si scende la carina valletta verso Medil e si devia a sinistra per il nuovo sentiero forestale "val de Ciamp" abbastanza simpatico anche se boschivo e poco panoramico. Circumnavighiamo il Sass de Ciamp per sentieri semi sconosciuti, solitari, su sponde boschive abbastanza ripide e attraversando alcuni canalini torrentizi asciutti e dirupati il che rende interessante l'avanzata. Il sentiero è sempre comodo tranne che nei pressi del guado del rio Peniola dove c'è una franetta che ha mangiato la traccia e bisogna fare un po' di attenzione. Dal torrentello in poi si percorre una stradella forestale abbastanza noiosa e anonima fino al passo.
La valletta che scende dal Sass de Ciamp
Val de Ciamp (in blu)
Roda de Vael
Ups, una piccola franetta si è mangiata il sentiero
Sass de Ciamp da sotto
Luci ed ombre sulla Vallaccia
Roda di Vael e Masarè
Le ombre della sera sul Sass de Ciamp, Ciamp, Cresta do Peniola, Pope
RIASSUMENDO
Il giro è molto interessante, soprattutto per quanto concerne la cresta dalla forcella Toac al Sass de Ciamp. Tocca luoghi marginali del Latemar e della val di Fassa sconosciuti ai più e poco frequentati ma molto belli e panoramici. I sentieri sono sempre chiari, tenuti bene, la segnaletica buona e presente, le tracce marcate ed evidenti anche in cresta. Acqua presente solamente a malga Vallace e guadando il rio Peniola. Il giro anche se in parte sul filo di cresta non è esposto, giusto un pelino la discesa dal Toac quindi penso sia alla portata di tutti.
Per i più tosti consiglio di legare questo giro a quello dello Schenon del Latemar che ho linkato all'inizio, dedicando un'intera giornata e suggerisco di prediligere il rientro via 517 piuttosto che per la noiosa forestale verso il Costalunga.
Alla prossima
A distanza di 4 giorni quando mi ero preso un diluvio sulla testa tanto che ero dovuto correre indietro sotto la pioggia battente abortendo il giro, mercoledì 24 agosto 2016 mi prendo la rivincita con un bel pomeriggio di sole. Il giro di oggi prevede l'esplorazione della parte nord occidentale del Latemar; si tratta di una zona minore poco conosciuta e poco frequentata (come consuetudine dei percorsi che cerco di scegliere in queste vacanze estive fassane), ma molto meritevole in termini di panorami e soddisfazione.
In particolare si parte dal passo di Costalunga ripercorrendo fino alla baita Vallace lo stesso percorso fatto il giorno prima per salire allo Schenon del Latemar (http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=85310) con il sentiero 517 che porta attraverso l'alta val Peniola fino alla forcella Toac da dove si prende il 521 per percorrere in sequenza le creste del monte Toac, Ciamp e Sass de Ciamp; a circa un terzo della discesa verso Malga Peniola e Moena un sentiero forestale fatto da poco permette di ricongiungersi al sentiero 524 che sale la val Peniola. Proseguendo diritto via strada forestale si raggiunge nuovamente il passo Costalunga.
Mappa del giro percorso in senso antiorario
Fino a malga Vallace il sentiero sale su carrareccia non offrendo particolari visioni oniriche se non sulla Roda di Vael dietro di sè e qualche scorcio sulla Vallaccia. La pendenza dopo una prima parte di piano si impenna e, con questo caldo, il proprio incedere è difficoltoso visto che gli alberi intorno al sentiero fanno effetto serra. A malga Vallace (chiusa) si trova una fontana dove abbeverarsi e si dirama il bivio per la forcella di Latemar Piccola. Il nostro itinerario prevede di proseguire per sali e scendi in costa fino ad entrare in val Peniola e di a salirla fino al suo punto sommitale costituito dalla forcella Toac. Sia il sentiero in costa fino alla "spigolo" della val Peniola, che la salita alla forcella regalano visioni insolite su speroni e guglie rocciose nascoste allo sguardo di un osservatore della bassa val di Fassa da dove questo pezzo di Latemar, seppure visibile e riconoscibile, nasconde i suoi segreti.
Vallaccia dal passo di Costalunga
Guglia settentrionale al Gronton
Il sentiero passa panoramicamente in costa
Sguardo indietro su cima Pope. Più a sinistra non visibile si trova la forcella Piccola di Latemar
Un pendio fiorito della val Peniola
Propaggini settentrionali delle Cresta do Peniola
Sass de Ciamp e monte Ciamp
Verso la forcella del Toac con l'omonimo monte a sinistra
Cresta do Peniola
Alta val Peniola e val di Fassa (il paese è Pozza di F.)
Il sole gioca a nascondino alla forcella Toac
Val Peniola dalla forcella Toac
Segnaletica in stile retrò alla forcella Toac
Dai 2273 metri della forcella Toac si gode un panorama davvero notevole sulla val Peniola, la val di Fassa, il Lagorai e vedute insolite del Latemar. Il Latemar non compare nella sua intera e "classica" visione fiemmese, ma regale prospettive insolite su alcuni suoi figli in particolare sul Feudo, sul Cornon, sui versanti scoscesi verso la Valsorda, sul Gronton e sulla Cresta do Peniola che delimitano la forcella dal lato occidentale. Bello il colpo d'occhio sulla val Peniola e sulla val di Fassa.... salendo al Toac e sul Ciamp il panorama si aprirà ulteriormente. Dalla forcella andando dritto si scende verso la val Toac direzione Valsorda per poi girare a sinistra e discendere a Medil, a destra si raggiunge la forcella Piccola del Latemar mentre a sinistra, la nostra direzione, si percorre la cresta nord occidentale del gruppo del Latemar salendo prima in vetta al monte Toac (2319m), poi al Ciamp (2265m) e infine a forcella Peniola. Dalla forcella consiglio vivamente di salire al Sass de Ciamp (2186), sono 10 minuti di facile ascesa ma il colpo d'occhio a strapiombo su Moena vale la fatica....senza contare che in cima c'è un'artistica sorpresa!
El Gronton
Salita al Toac
Panoramica sul Latemar dal Toac
Predazzo e Lagorai
La val Toac che scende a Valsorda
Fiori in cima al Toac hanno un panorama d'eccezione sui Monzoni, Cima Bocche e le Pale
Schenon, Cornon, Gronton
Panoramica dal Latemar al Lagorai: Dolomiti di Fiemme e Fassa in un unico colpo d'occhio
Panoramica west side: Vallaccia, Cima Bocche, Pale, Viezzena, Lagorai, Pizancae, Feudo
Discesa verso il monte Ciamp
Roda di Vael, Catinaccio, Sassolungo, Sella e....si vede quasi casa
Shadow selfie
Pamoramica verso il Ciamp e la val di Fassa
Il sentiero è un vero e proprio terrazzo panoramico
Sa coi ed interessanti sentierini...
Sa Coi, Mulat, Lagorai
Sguardo indietro su Toac e Gronton
Toac dietro...
Ciamp davanti
Il bellissimo sentiero in cresta percorso al cospetto del Gronton e Cresta do Peniola
L'altipiano del Latemar, dal Pis dei Muss allo Schenon
A picco sulla val Peniola
Panoramica fiemmese
Li Coi, Costa della Viezzena e monte Mulat, Lagorai
Sass de Ciamp
Discesa verso forcella Peniola
Sbuca la Roda di Vael
La valletta che scende dalla forcella verso Moena
Verso il Passo di Costalunga
Forcella Peniola
Cresta do Peniola e Cima Pope
Quadretto bucolico
Sorpresa artistica in cima al Sass de Ciamp
Panoramica su Moena e val di Fassa dal Sass de Ciamp
Dal Sass de Ciamp termina la parte spettacolare del giro inizia quella più anonima di rientro. All'inizio il percorso di ritorno non è malvagio visto che si scende la carina valletta verso Medil e si devia a sinistra per il nuovo sentiero forestale "val de Ciamp" abbastanza simpatico anche se boschivo e poco panoramico. Circumnavighiamo il Sass de Ciamp per sentieri semi sconosciuti, solitari, su sponde boschive abbastanza ripide e attraversando alcuni canalini torrentizi asciutti e dirupati il che rende interessante l'avanzata. Il sentiero è sempre comodo tranne che nei pressi del guado del rio Peniola dove c'è una franetta che ha mangiato la traccia e bisogna fare un po' di attenzione. Dal torrentello in poi si percorre una stradella forestale abbastanza noiosa e anonima fino al passo.
La valletta che scende dal Sass de Ciamp
Val de Ciamp (in blu)
Roda de Vael
Ups, una piccola franetta si è mangiata il sentiero
Sass de Ciamp da sotto
Luci ed ombre sulla Vallaccia
Roda di Vael e Masarè
Le ombre della sera sul Sass de Ciamp, Ciamp, Cresta do Peniola, Pope
RIASSUMENDO
Il giro è molto interessante, soprattutto per quanto concerne la cresta dalla forcella Toac al Sass de Ciamp. Tocca luoghi marginali del Latemar e della val di Fassa sconosciuti ai più e poco frequentati ma molto belli e panoramici. I sentieri sono sempre chiari, tenuti bene, la segnaletica buona e presente, le tracce marcate ed evidenti anche in cresta. Acqua presente solamente a malga Vallace e guadando il rio Peniola. Il giro anche se in parte sul filo di cresta non è esposto, giusto un pelino la discesa dal Toac quindi penso sia alla portata di tutti.
Per i più tosti consiglio di legare questo giro a quello dello Schenon del Latemar che ho linkato all'inizio, dedicando un'intera giornata e suggerisco di prediligere il rientro via 517 piuttosto che per la noiosa forestale verso il Costalunga.
Alla prossima
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