LAGHI DI FÓSES, Dolomiti d'Ampezzo, 12 giugno 2016

alfpaip

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a "grande" richiesta, ecco qui un piccolo report del breve giretto compiuto con mio padre domenica scorsa...

la voglia di montagna era tanta che sabato sera abbiamo deciso di sfidare le previsioni meteo nefaste e salire ugualmente... il mega nubifragio che ci ha accolti alle nove di sera a tai non ha certo contribuito ad alimentare l'ottimismo ma, cocciutamente, abbiamo comunque puntato la sveglia alle sei... e abbiamo avuto ragione, aprendo la finestra ci si è presentato un bellissimo cielo azzurro... alla faccia dell'arpav, ci siamo goduti una piacevole passeggiata in quasi totale solitudine da ra stua ai laghi di fòses (l'alternativa sarebbe stata la zona del nuvolau, ma lì il meteo era meno bello... nomen omen)...


lasciata l'auto e bevuto un caffè alla malga, ci incamminiamo lungo la gippabile che si inoltra nel parco... ci sarebbe la possibilità di seguire un sentierino più appartato che corre parallelo alla strada sulla sinistra orografica della valle, ma era un pantano... e in ogni caso anche la strada era deserta...

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in pochi minuti si giunge a ciamp de cros, crocevia di sentieri che si dirigono ai vari rifugi della zona... a sx si sale al lago de rido e all'alpe di fodara vedla... dritti si risale la val salata verso sennes, mentre a destra il sentiero n. 26 conduce all'alpe di fóses e alla croda del beco...

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da ciamp de crosc, uno sguardo verso i lavinores
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noi scegliamo proprio il sentiero 26, che all'inizio sale piuttosto ripido...

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giunti a cros del gris, la vista si apre definitivamente sui giganti dolomitici, ancora candidi nella loro veste invernale... tofane, pelmo, sorapiss... in primo piano la croda de r'ancona, eccezionale punto d'osservazione sulla conca ampezzana...

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alle nostre spalle, invece, il piccolo lago di remeda rossa...

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ancora pochi passi e giungiamo finalmente in vista dei laghi di fóses, sovrastati dall'inconfondibile sagoma del "cul de ra badessa"... :SED

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l'alpe di fóses e l'omonimo casón
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nei pressi della baita sgorga anche una piccola sorgente...

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nei pressi del casón di fóses il sentiero si biforca... a destra il sentiero n. 26 prosegue in direzione del rif. biella, mentre a sinistra un sentiero non numerato, ma segnalato, torna verso sennes... avremmo voluto proseguire fino al biella, ma i nuvoloni all'orizzonte ci hanno fatto propendere per tagliare direttamente verso il rif. sennes... col senno di poi, avremmo fatto comodamente in tempo a percorrere tutto il giro...

fauna locale... era pieno di marmotte che scorrazzavano su e giù per i prati, ma con il cellulare erano impossibili da fotografare... in compenso, poco sopra il casón ci siamo imbattuti in un'altra bestiolina... HIHIHI

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salutata la velenosa amica, rivolgiamo un ultimo sguardo verso l'alpe di fóses e la piccola croda rossa, anche lei ancora parecchio innevata...

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ma i panorami da cartolina non sono certo finiti... ancora verso tofane, lavinores e conturines...

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in breve arriviamo a óta del barancio, dove ci si ricongiunge alla strada che dal sennes sale al rif. biella...

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a mezzogiorno eravamo di ritorno a ra stua, ancora con un bel sole... orario perfetto per provare il piatto uova speck e patate della malga... :skipasta:

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aggiungo una mappa con il percorso... la cartina è un po' vecchiotta ma la numerazione dei sentieri non dovrebbe essere cambiata... si tratta di un giretto abbastanza tranquillo, poco più di 600 metri di dislivello, quasi tutti concentrati all'inizio nella salita da ciamp de cros a cros del gris... (sembra uno scioglilingua HIHIHI )

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bellissimo, certo che o ho la memoria offuscata, oppure il lago de remeda me lo ricordavo piu grande.
grazie per il report, questo inverno ho gia in agenda una gita in quelle zone ma vale anche la pena farci un giro d'estate, posti magnifici.
ma ricordo male o la strada fino al Ra Stua e' chiusa alle macchine d'estate?

saluti
 
Bel giro, complimenti e grazie per averlo condiviso!

Peccato non essere saliti fino al Biella... non era poi così lontano.
Avete incontrato molte persone?
A Ra Stua ci siete saliti a piedi o con il servizio navetta che parte da Fiames?
 
ma ricordo male o la strada fino al Ra Stua e' chiusa alle macchine d'estate?


Avete incontrato molte persone?
A Ra Stua ci siete saliti a piedi o con il servizio navetta che parte da Fiames?

la strada per ra stua è chiusa dalla prima domenica di luglio alla prima domenica di settembre e in tale periodo è attivo il servizio navetta da fiames... negli altri periodi si può salire con la propria auto...

per quanto riguarda le persone, abbiamo incontrato una persona che faceva il nostro stesso giro... poi abbiamo visto scendere un gruppo di ragazzi che probabilmente aveva dormito al rif. sennes... scendendo di nuovo a ra stua invece abbiamo incontrato diverse persone che salivano, a piedi o in mtb... probabilmente tutta gente che ha visto che il tempo teneva e ha deciso di muoversi... ma erano già le 11:30...
 
bello bello...la zona l'ho vista solo d'inverno con la neve, vedrò di farci un giro anche estivo per compensare!!:D
 

Come mai non avete seguito il verso contrario?
E' il verso che seguo sempre io quando salgo al Biella da Ra Stua, passando dal Sennes: la salita sarebbe stata molto più graduale (quella che avete fatto voi è davvero ripida!).
Ricordo anch'io la zona piena di marmotte, anche di grandi dimensioni (marmotte da panino).
 
Come mai non avete seguito il verso contrario?
E' il verso che seguo sempre io quando salgo al Biella da Ra Stua, passando dal Sennes: la salita sarebbe stata molto più graduale (quella che avete fatto voi è davvero ripida!).

mah... non c'è un vero motivo, ci andava così...
 
"dall'inconfondibile sagoma del cul de ra badessa"" ma sarebbe la croda del becco sopre il rif Biella ??

questa zona come quella di fronte ( alpe di fanes) meriterebbe da sola almeno una settimana di permanenza per girare per tutti I sentieri che si sono in zona, semplicemente passando da rifugio in rifugio . bellissima e complimenti x il giretto

ps : avete visto gente in mtb x I sentieri ? da tanto/troppo tempo che vorrei andarci in zona :)
 
grazie mille, ma i complimenti vanno fatti alla natura che ha creato dei luoghi così spettacolari...

comunque sì, cul de ra badessa è l'appellativo goliardico con cui gli ampezzani chiamano la croda del becco... per quanto riguarda le mtb, si può dire che la zona sia ormai "infestata"... lo scrivo tra virgolette perché non lo intendo in senso spregiativo, però soprattutto in alta stagione le gippabili del parco sono letteralmente congestionate... però non so come sia la regolamentazione per quanto riguarda la percorribilità dei sentieri...
 
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