Si può dire che ci sono marche di scarponi che fanno tradizionalmente male ai piedi?

SkiFab

Member
Salve a tutti, sono sciatore da molto tempo e mi appresto a comprare l'ennesimo paio di scarponi con la speranza di indovinare finalmente il giusto mix tra rigidità e comodità che consenta di fare le classiche 8 ore con gli scarponi ai piedi senza rinunciare alle prestazioni. Ho appena abbandonato gli Head Raptor 125 dopo un acquisto emotivo e aver avuto sensazioni contrastanti e vorrei ora non sbagliare puntando su marche o modelli non adeguati all'uso o alle mie esigenze. Da sempre ci sono nei consigli dei negozianti alcune marche che vengono indicate come dure o poco comode ad esempio i Tecnica (avuti, confermo), Lange, Atomic, ecc. ed altre invece considerate più accomodanti come ad es. Salomon che danno più importanza alla forma del piede? Ho letto degli Head Vector che hanno pianta wide, sono un buon compromesso? Grazie ciao


Inviato dal mio SM-T555 utilizzando Tapatalk
 
Io direi piuttosto che ci sono piedi a cui fanno tradizionalmente male determinate marche di scarponi...... Ma non sempre :wink:
 
Forse sarebbe meglio dire che ci sono piedi a cui fanno male determinate tipologie di scarponi, qualunque sia la marca
 
Ha senso parlare di scarponi se facciamo riferimento a materiali e "shape"..
non ha molto senso nei termini in cui hai posto la questione perché lo scarpone giusto lo sceglierà sempre e solo il tuo piede..
 
Ci sono anche i Fischer Vacuum che potrebbe essere una buona idea per chi ha problemi ai piedi e cerca estrema comodità unita a un'ottima prestazione...:)


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

.

Magari si può dire che scarponi di alcune marche, per conformazione risultano scomodi a un numero maggiore (magari poco maggiore) di persone che quelli di altre marche, ma direi che non è vero che sono scomodi in assoluto.
Per esempio una marca che tu citi come scomoda (Tecnica) al mio piede si adatta molto bene, tanto che dopo una parentesi Lange sono nuovamente tornato a Tecnica.
 
Un altro punto ....
Oltre che parlare di scarponi, parliamo anche delle solette termoformate.

Per esempio, il mio piede è abbastanza arcuato, alto di collo: una soletta formata su misura mi da quel sostegno plantare che viene a mancare con una soletta piatta.
Senza quel sostegno plantare, il carico si distribuisce male e uno scarpone last 102 mi fa male per la compressione laterale sulla parte anteriore del metatarso.
Con la mia soletta, un last 99 o 100 non mi da problemi (allacciati alle 8:30, aperti alle 16:00 e mai aperti, neanche in baita).

Detto questo, il mio suggerimento è: fatti formare una soletta su misura, usala coi tuoi Raptor 125 (che a me piacciono ed avevo tempo fa) e poi decidi se è quello scarpone che va o non va bene per te.
Poi portatatele dietro quando vai a provare scarponi nuovi.
:D
 
Io valuterei il problema guardando l'altra faccia della medaglia... Possiamo assolutamente dire che ci sono piedi che per conformazione, morfologia e problematiche varie, potenzialmente possono avere problemi con TUTTI gli scarponi, nessuno escluso. E se non è un problema di piede ci può essere un problema sulla caviglia o sulla tibia. Io sono della scuola di pensiero che prima di provare cento mila scarponi (ovviamente parlo di fascia medio-alta), fare ricorso alle più moderne tecnologie di customizzazione, occorre valutare bene la base, il piede. Andiamo in negozio con le idee chiare, guardiamo dove è distribuito il carico sul piede, se abbiamo un dorso del piede prominente (tendenzialmente avremo dolore con tutti gli scarponi, perché è proprio la zona in cui i ganci dello scafo esercitano maggiore pressione), valutiamo la dimensione totale del piede, non solo la lunghezza. Insomma, nello sci, come nella vita di tutti i giorni, eventuali problemi all'assetto plantare possono creare diversi problemi, quindi, ripeto, partiamo e curiamo la base del problema.
Ha poco senso prendere uno scarpone di qualsiasi tipo e sperare che non crei problemi se ho, ad esempio, un arco plantare molto accentuato associato ad un dorso del piede sporgente con un carico distribuito tutto sull'esterno piede.
 
Magari si può dire che scarponi di alcune marche, per conformazione risultano scomodi a un numero maggiore (magari poco maggiore) di persone che quelli di altre marche, ma direi che non è vero che sono scomodi in assoluto.
Per esempio una marca che tu citi come scomoda (Tecnica) al mio piede si adatta molto bene, tanto che dopo una parentesi Lange sono nuovamente tornato a Tecnica.

Sono d'accordo
io ho un paio di Tecnica 120 mach 1. Nota bene NON termoformati.
Li metto la mattina, dopo circa un'ora serro bene i ganci e..... a fine giornata per come sono comodi, mi ci faccio un giro nella vasca idromassagio e una nuotatina
 
Bene, bene quindi ringraziando tutti per i contributi sinora giunti e la condivisione di proprie esperienze (ne aspetto sempre altri comunque... :D), rettifico il senso del titolo dicendo che "ci sono piedi che tradizionalmente non vanno bene con alcune marche di scarponi". Io tutto sommato sono stato benissimo con un paio di Dachstein (quelli Amaranto/arancione/verde di fine anni 90) ed ho avuto problemi veri solo con i Tecnica Alu Icon di qualche anno fa mentre con gli Head Raptor 125 (quelli grigi per capirci, tenuti 5 anni) ho incontrato grandi problemi solo per l'entrata e l'uscita dalla scarpa (al mattino ed al rientro alla sera, operazioni a volte lunghe e con dolori inenarrabili), forse per questo motivo li ho dati via, se no era chiaramente un ottimo scarpone anche se da non portare sempre allacciato stretto.

Capisco che ad oggi anche case come Lange che negli anni passati avevano come must di rivolgersi a piedi magri e con malleoli poco pronunciati (un pò il mio esatto contrario - io ho pianta 107/108 e lunghezza 270 con malleolo ben esposto) realizzano scarpe classificate race con un occhio anche a conformazioni di piede più difficili da far rientrare in un race di tendenza.

Leggendo qua e là sul forum, anche su vecchi thread, permangono i dubbi sugli indicatori di durezza del flex (a parità di flex alcuni scarponi risultano più duri di altri) e sono rimasto sorpreso nel leggere di alcune eccezioni di persone che si trovano bene con scarponi tradizionalmente noti come dolorosi ma che sfruttando il bootfitting ne aggirano gli ostacoli ricavando un'ottima soluzione di compromesso oppure si trovano naturalmente bene senza dover far nulla :)shock::shock::shock:).

Mio obiettivo comunque è trovare una scarpa 110/120 di flex con pianta comoda, anche non comodissima con budget di prezzo da scontato sui 250/270 euro in questo periodo di forti sconti.

Elenco di quello che dal panorama mi è saltato all'occhio, in ordine di interesse:

- Lange RS 110 wide
- Head Vector 110 wide
- Salomon X Pro 110
- Nordica GPX 110
- Fischer Vacuum (non so il modello)
- Dalbello Scorpion 120
- Salomon X Max 120
- Rossignol Hero WC SI 110L

qualche consiglio/suggerimento in merito?
tksssss
 
Bene, bene quindi ringraziando tutti per i contributi sinora giunti e la condivisione di proprie esperienze (ne aspetto sempre altri comunque... :D), rettifico il senso del titolo dicendo che "ci sono piedi che tradizionalmente non vanno bene con alcune marche di scarponi". Io tutto sommato sono stato benissimo con un paio di Dachstein (quelli Amaranto/arancione/verde di fine anni 90) ed ho avuto problemi veri solo con i Tecnica Alu Icon di qualche anno fa mentre con gli Head Raptor 125 (quelli grigi per capirci, tenuti 5 anni) ho incontrato grandi problemi solo per l'entrata e l'uscita dalla scarpa (al mattino ed al rientro alla sera, operazioni a volte lunghe e con dolori inenarrabili), forse per questo motivo li ho dati via, se no era chiaramente un ottimo scarpone anche se da non portare sempre allacciato stretto.

Capisco che ad oggi anche case come Lange che negli anni passati avevano come must di rivolgersi a piedi magri e con malleoli poco pronunciati (un pò il mio esatto contrario - io ho pianta 107/108 e lunghezza 270 con malleolo ben esposto) realizzano scarpe classificate race con un occhio anche a conformazioni di piede più difficili da far rientrare in un race di tendenza.

Leggendo qua e là sul forum, anche su vecchi thread, permangono i dubbi sugli indicatori di durezza del flex (a parità di flex alcuni scarponi risultano più duri di altri) e sono rimasto sorpreso nel leggere di alcune eccezioni di persone che si trovano bene con scarponi tradizionalmente noti come dolorosi ma che sfruttando il bootfitting ne aggirano gli ostacoli ricavando un'ottima soluzione di compromesso oppure si trovano naturalmente bene senza dover far nulla :)shock::shock::shock:).

Mio obiettivo comunque è trovare una scarpa 110/120 di flex con pianta comoda, anche non comodissima con budget di prezzo da scontato sui 250/270 euro in questo periodo di forti sconti.

Elenco di quello che dal panorama mi è saltato all'occhio, in ordine di interesse:

- Lange RS 110 wide
- Head Vector 110 wide
- Salomon X Pro 110
- Nordica GPX 110
- Fischer Vacuum (non so il modello)
- Dalbello Scorpion 120
- Salomon X Max 120
- Rossignol Hero WC SI 110L

qualche consiglio/suggerimento in merito?
tksssss

Pianta da 107/108 sul 270 e pensi di metterla dentro ad una scarpa che ha una larghezza pianta media di 98mm?? Ce la puoi fare, ma vai da un negoziante bravo e valuta quanto ti ho detto nel post precedente, vai da qualcuno che capisca qualcosa di anatomia del piede... non c'è storia...
 
Pianta da 107/108 sul 270 e pensi di metterla dentro ad una scarpa che ha una larghezza pianta media di 98mm?? Ce la puoi fare, ma vai da un negoziante bravo e valuta quanto ti ho detto nel post precedente, vai da qualcuno che capisca qualcosa di anatomia del piede... non c'è storia...

Effettivamente broadarrow hai ragione. Ho rivisto e misurato con più attenzione il piede e risulta una pianta di 98/100. In effetti ho sciato con gli Head Raptor 125 RS negli utlimi anni che mi risulta avevano last 98. Il vero grande problema incontrato come già detto era la calzata ovvero l'inserimento del piede ma anche lo sfilare lo scarpone assolutamente faticoso e spesso doloroso.
Durante il giorno lavorando con i ganci non avevo grandi problemi al quinto metatarso, piuttosto al piatto tibiale, che nell'ultima settimana bianca ha subito la formazione di vesciche sin dal primo giorno di uscita...
 
Effettivamente broadarrow hai ragione. Ho rivisto e misurato con più attenzione il piede e risulta una pianta di 98/100. In effetti ho sciato con gli Head Raptor 125 RS negli utlimi anni che mi risulta avevano last 98. Il vero grande problema incontrato come già detto era la calzata ovvero l'inserimento del piede ma anche lo sfilare lo scarpone assolutamente faticoso e spesso doloroso.
Durante il giorno lavorando con i ganci non avevo grandi problemi al quinto metatarso, piuttosto al piatto tibiale, che nell'ultima settimana bianca ha subito la formazione di vesciche sin dal primo giorno di uscita...

Ecco, mi sembrava strano. Il dolore nel calzare e togliere lo scarpone può essere dovuto ad un banalissimo errore nel gesto della calzata, non so' se è il tuo caso ma in molti non sanno calzare correttamente gli scarponi.
Seconda opzione... i volumi del gambetto dello scarpone che hai sono troppo ridotti rispetto al volume della tua tibia-caviglia.

Le formazioni di vesciche sulla tibia (non sul piatto tibiale che si trova nell'articolazione del ginocchio), possono essere dovute ad un'eccessiva compressione (lo scarpone non ha volumi idonei alla tua anatomia e/o stringi troppo i ganci), oppure ad un errore di posizionamento della linguetta sempre associato ad un problema di chiusura (anche un gancio troppo largo può causare problemi di vesciche causa eccessivo movimento dell'arto che produce un eccessivo sfregamento).

Detto ciò, rinnovo il consiglio di affidarti ad un buon negoziante che sappia valutare correttamente la situazione, proporti una scarpa giusta ed eventualmente apportare sulla scarpa stessa opportune modifiche (plantari, bootfitting, customizzazione, ecc..)
 
Top