ste1258
Well-known member
La migliore sciata della stagione, finora. Ma credo sia difficile far meglio.
Alla Thuile non sciavo da 7 anni, e alla Rosière potrei dire di non averci mai sciato: m'ero giusto affacciato dal col de la Traversette per guardare di là e poi avevo fatto dietro front.
10mila metri abbondanti di dislivello pur senza correre e con numerose soste fotografiche (altrimenti non mi chiamerei ste1258), meteo ideale, sereno senza un fil di vento (rarità da quelle parti dove Eolo ha la residenza abituale), zero code agli impianti. Ski area goduta totalmente in tutta la sua estensione e il suo meraviglioso panorama.
Ciao Bianco! È sempre bello rivederti (meno bello il pedaggio dell'A5 e i milanesi col suv che sorpassano a 180 all'ora nelle gallerie):
Un po' di coda per i biglietti, ma 8 casse la smaltiscono alla svelta, e si parte!
Mentre si sale appaiono gli ampi plateau del "secteur d'altitude" della Thuile con lo sfondo del Rutor:
Dalla vetta di Chaz Dura, uno sguardo a nord-est verso Grand Combin, Dent Blanche, Cervino:
... e dal Belvedere ecco il padrone di casa:
Guardando invece in direzione della Francia, gli arrivi delle seggiovie della Rosière e sullo sfondo le piste des Arcs:
La pista del Fagiano ci introduce in territorio francese fino alla breve seggiovia Chardonnet visibile sullo sfondo, che permette di scollinare sul versante principale della stazione d'oltralpe:
Dal col de la Traversette si apre la vista sull'alta Tarentaise, dominata dal Mont Pourri:
Con lo zoom andiamo alla ricerca di dettagli interessanti, qui abbiamo Arc 2000:
Dalle alte quote si scende con la pista Marmottes fino a 1500 m...
... e da qui si risale con questo reperto GMM dalle lunghe campate:
La Rosière, frazione del comune di Montvalezan, sommersa dalla neve a 1850 mslm:
Una qualsiasi delle tante code interminabili agli impianti, roba da farsi passare la voglia di sciare
Le lunghe e larghe piste del versante ovest con la seggiovia Roches Noires e vista sulla media Tarentaise:
Scendiamo fino al punto più basso dell'intero comprensorio, prima con la splendida nera Ecureuil...
... e poi con la lunghissima rossa Fontaine Froide, che conduce a 1200 mslm in quel di Séez:
La risalita è infinita, con questa quadriposto fissa da 2152 m di lunghezza :shock:
Pausa pranzo con baguette da mezzo metro ripiena di ogni ben di dio e vista invidiabile:
L'appartata e deserta pista Lac, ai piedi del mont Valaisan:
Con la seggiovia Fort dai piloni riciclati saliamo al col de la Traversette e iniziamo il rientro verso l'Italia, salutando la valle dell'Isère:
L'hospice la statua di san Bernardo sommersi dalla neve presso il valico omonimo:
Le Grandes Jorasses fanno da sfondo ai tralicci dell'elettrodotto Superphénix che popolano le bianche distese del Piccolo San Bernardo:
Uno sciatore impegnato nel contest di freeride che si stava svolgendo alle pendici della Traversette:
Tire-fesse che passione!
Dopo il viaggio sul tire-fesse, eccoci tornati sul patrio suolo. Questo è il cartello francese, il corrispondente italiano che c'era un tempo sul monte Belvedere è misteriosamente sparito:
Seggiovia del Piccolo San Bernardo tra candide distese di neve, sullo sfondo la foschia iserana inizia a farsi densa:
Le belle e varie piste della seggiovia Fourclaz.
Rosse...
... nere...
... e muri di gobbe:
Ponteilles, una delle piste più belle della Thuile, 4 km di dolce discesa lontano da tutto e a tu per tu con il Rutor:
Pista in zona Argillien. Mentre i più si scannano sui pendii di Chaz Dura, ci sono zone del comprensorio perennemente deserte:
Il Gigante è sempre lì a controllare:
Si chiude la giornata sulle piste basse che da les Suches scendono in paese tra i boschi. Tracciati molto vari e di tutte le difficoltà.
Qui abbiamo la Tour, pista alla vecchia maniera su fondo naturale:
Questa invece è la nera Muret, molto divertente nella prima parte, peccato si infili poi nello stradello della Nouva intasato di gente:
La Diretta:
Ore 16:25, ultima salita con la cabinovia DMC.
Un omaggio a questo prodigio d'impianto firmato Agudio:
A impianti alti ormai chiusi, per la serie "come concludere in bellezza la giornata", ci aspetta la verticalità della Berthod.
C'è chi la fa chi seduto, chi a pelle di leone, chi in ginocchio: l'importante è scendere:
Giunti in qualche modo ai piedi del muro, deviamo su una più rassicurante San Bernardo, niente meno che la statale innevata:
La contrada Pont Serrand poco prima delle 17:
Per concludere, un tramonto sul Dente del Gigante...
... e sulla Grivola:
Grazie per l'attenzione, skifate e commentate numerosi.
#loveskiing
#lovevda
Alla Thuile non sciavo da 7 anni, e alla Rosière potrei dire di non averci mai sciato: m'ero giusto affacciato dal col de la Traversette per guardare di là e poi avevo fatto dietro front.
10mila metri abbondanti di dislivello pur senza correre e con numerose soste fotografiche (altrimenti non mi chiamerei ste1258), meteo ideale, sereno senza un fil di vento (rarità da quelle parti dove Eolo ha la residenza abituale), zero code agli impianti. Ski area goduta totalmente in tutta la sua estensione e il suo meraviglioso panorama.
Ciao Bianco! È sempre bello rivederti (meno bello il pedaggio dell'A5 e i milanesi col suv che sorpassano a 180 all'ora nelle gallerie):
Un po' di coda per i biglietti, ma 8 casse la smaltiscono alla svelta, e si parte!
Mentre si sale appaiono gli ampi plateau del "secteur d'altitude" della Thuile con lo sfondo del Rutor:
Dalla vetta di Chaz Dura, uno sguardo a nord-est verso Grand Combin, Dent Blanche, Cervino:
... e dal Belvedere ecco il padrone di casa:
Guardando invece in direzione della Francia, gli arrivi delle seggiovie della Rosière e sullo sfondo le piste des Arcs:
La pista del Fagiano ci introduce in territorio francese fino alla breve seggiovia Chardonnet visibile sullo sfondo, che permette di scollinare sul versante principale della stazione d'oltralpe:
Dal col de la Traversette si apre la vista sull'alta Tarentaise, dominata dal Mont Pourri:
Con lo zoom andiamo alla ricerca di dettagli interessanti, qui abbiamo Arc 2000:
Dalle alte quote si scende con la pista Marmottes fino a 1500 m...
... e da qui si risale con questo reperto GMM dalle lunghe campate:
La Rosière, frazione del comune di Montvalezan, sommersa dalla neve a 1850 mslm:
Una qualsiasi delle tante code interminabili agli impianti, roba da farsi passare la voglia di sciare
Le lunghe e larghe piste del versante ovest con la seggiovia Roches Noires e vista sulla media Tarentaise:
Scendiamo fino al punto più basso dell'intero comprensorio, prima con la splendida nera Ecureuil...
... e poi con la lunghissima rossa Fontaine Froide, che conduce a 1200 mslm in quel di Séez:
La risalita è infinita, con questa quadriposto fissa da 2152 m di lunghezza :shock:
Pausa pranzo con baguette da mezzo metro ripiena di ogni ben di dio e vista invidiabile:
L'appartata e deserta pista Lac, ai piedi del mont Valaisan:
Con la seggiovia Fort dai piloni riciclati saliamo al col de la Traversette e iniziamo il rientro verso l'Italia, salutando la valle dell'Isère:
L'hospice la statua di san Bernardo sommersi dalla neve presso il valico omonimo:
Le Grandes Jorasses fanno da sfondo ai tralicci dell'elettrodotto Superphénix che popolano le bianche distese del Piccolo San Bernardo:
Uno sciatore impegnato nel contest di freeride che si stava svolgendo alle pendici della Traversette:
Tire-fesse che passione!
Dopo il viaggio sul tire-fesse, eccoci tornati sul patrio suolo. Questo è il cartello francese, il corrispondente italiano che c'era un tempo sul monte Belvedere è misteriosamente sparito:
Seggiovia del Piccolo San Bernardo tra candide distese di neve, sullo sfondo la foschia iserana inizia a farsi densa:
Le belle e varie piste della seggiovia Fourclaz.
Rosse...
... nere...
... e muri di gobbe:
Ponteilles, una delle piste più belle della Thuile, 4 km di dolce discesa lontano da tutto e a tu per tu con il Rutor:
Pista in zona Argillien. Mentre i più si scannano sui pendii di Chaz Dura, ci sono zone del comprensorio perennemente deserte:
Il Gigante è sempre lì a controllare:
Si chiude la giornata sulle piste basse che da les Suches scendono in paese tra i boschi. Tracciati molto vari e di tutte le difficoltà.
Qui abbiamo la Tour, pista alla vecchia maniera su fondo naturale:
Questa invece è la nera Muret, molto divertente nella prima parte, peccato si infili poi nello stradello della Nouva intasato di gente:
La Diretta:
Ore 16:25, ultima salita con la cabinovia DMC.
Un omaggio a questo prodigio d'impianto firmato Agudio:
A impianti alti ormai chiusi, per la serie "come concludere in bellezza la giornata", ci aspetta la verticalità della Berthod.
C'è chi la fa chi seduto, chi a pelle di leone, chi in ginocchio: l'importante è scendere:
Giunti in qualche modo ai piedi del muro, deviamo su una più rassicurante San Bernardo, niente meno che la statale innevata:
La contrada Pont Serrand poco prima delle 17:
Per concludere, un tramonto sul Dente del Gigante...
... e sulla Grivola:
Grazie per l'attenzione, skifate e commentate numerosi.
#loveskiing
#lovevda