Maxxx155
Teaching passion
Ecco la recensione completa dei FISCHER THE CURV che ho provato il 5 e 6 Marzo 2016 a Crans Montana.
Partiamo con i miei dati:
Altezza 194
Peso 100
Allenamento: molto buono
Livello: Maestro di sci
Condizioni:
Sabato bufera, 20-30cm di neve in pista, temperatura da -6° alle 8.00 a -3° alle 13.
Domenica: sole, neve dura non durissima, temperatura da -12° alle 8.00 a -6° alle 13.
Finalmente ho sotto i piedi questi sci dei quali si è parecchio discusso, grazie a Luca Sport di Milano che mi ha dato in uso un magnifico esemplare di questo sci nella misura 185 r21 (Sidecut: 118 – 74 – 102).
Li indosso sabato in condizioni pessime: il fondo è duro ma sopra ci sono dai 20 ai 30 cm di neve caduta nella notte. Trovare i giusti appoggi e i giusti equilibri con questo sci è molto difficile ovviamente, ma questo non m’impedisce di divertirmi. Il giudizio per ora è ovviamente sospeso.
La domenica cambia tutto: le condizioni sono ideali ed io salgo in cabinovia con il coltello tra i denti! Poca gente, neve bella compatta tendente al duro a seconda delle piste: non nevica più dalle 19 di sabato e le piste sono un biliardo.
Mi propongo di iniziare tranquillo ma i miei buoni propositi se ne vanno alla terza curva… questo sci ispira violenza pura!!
Tosto, duro, si aggrappa alla neve con progressiva cattiveria: sembra un controsenso, ma è invece una bellissima sensazione… ti aspetteresti reazioni violente, invece no: progressivo e piacevole.
Più ci prendo confidenza e più lo apprezzo.
Visto il sidecut, inizialmente lo si sente un po’ lento in ingresso curva, ma quando si prende confidenza ho avuto la netta sensazione che le code “durette” (secondo me) con un buon movimento di avanti-interno mi facessero uscire dalle curve a una velocità molto alta, facendomi trovare pronto a impostare la successiva molto prima rispetto ai miei “normali” GS, colmando totalmente il lieve gap di velocità in ingresso di cui sopra.
DI fatto, grazie a questo, se lo sci fosse pure veloce in ingresso come il mio Atomic, il The Curv diventerebbe totalmente insciabile.
Invece così è una vera goduria.
Provo a ricordarmi tutte le sensazioni che ho provato con gli ultimi GS che ho avuto sotto i piedi negli ultimi 2 anni: RC4 FIS 188 r27, RC PRO e Atomic Redster.
Le similitudini maggiori, a mio parere, le ho trovate con il FIS: sia per struttura, sia per velocità di percorrenza, sia per sensazioni.
Il The Curv però offre di più, perché la sciancratura lo rende ben più “facile” (passatemi il termine). Un gradino decisamente sopra l’Atomic, non confrontabile con l’RC Pro che si differenzia nettamente da questo.
Provando a sintetizzare: per me, uno sci riuscitissimo.
E’ uno sci per sciatori di alto livello, che non si accontentano di un buon GS commerciale ma che magari non hanno voglia delle “scomodità” che un FIS ti impone in termini di raggio, ma che amano quel tipo di sensazione.
Uno sci che bada al sodo, a partire dalla serigrafia: niente loghi FIS, RACE “gheddaunevribadi” e così via, con tanto di struttura in trasparenza (parere personale: ma che figata!).
Forse fa “selezione all’ingresso”: il 50enne che scia con la tuta della nazionale, i bastoni storti e il casco di Hirscher non prenderà nemmeno in considerazione il The Curv, vorrà il FIS con il quale fare il fenomeno alla baita salvo soffrire in pista… non so se mi spiego
(con questo non voglio demonizzare i FIS, solo mi piacerebbe vederli ai piedi a chi è davvero in grado di goderseli, non ai fenomeni che poi li usano in dérapage sulle azzurre….)
Non vorrei parlare di “pregi e difetti” in uno sci del genere, sarebbe qualcosa di troppo soggettivo.
Sono sincero: è ovvio che essendo uno sci di alto livello, imponga una tecnica molto buona ed un altrettanto buona preparazione fisica: non è uno sci con il quale giocare o trotterellare, è un attrezzo per chi si vuole godere una sciata “vera”, di sostanza.
Io per esempio sono arrivato stanchino all’ora di pranzo, pur essendo ben allenato, però ho 45 giorni di sci sulle spalle, dal 19 di Dicembre ho fatto solo 2 giorni di riposo, il sabato le condizioni sono quelle che vedete nel video e la domenica ho iniziato alle 8.30 a tirare come fossi un matto… quindi la cosa è fin troppo soggettiva anche qui.
Seconda opinione: sempre per gentilezza di Luca Sport, il mio collega maestro Enrico ha avuto sotto i piedi i medesimi sci nel medesimo weekend nella misura adatta a lui (178 r18, Sidecut 120 – 74 – 104).
E’ alto e pesa leggermente meno di me e il nostro livello sciistico è quasi identico.
Ha sciato a Nendaz – 4 Vallée con i suoi ragazzi e vi riporto le sue impressioni.
Scia con Atomic XT.
Anche per lui è stato difficile trovare i giusti appoggi con le condizioni difficili di Sabato. Abbastanza difficili da controllare, non adatti ovviamente a quelle condizioni.
Sci molto specifici, ovviamente non molto versatili.
Sono grandi sci per sciatori di medio-alto livello su neve dura, e se usato bene può aiutare molto lo sciatore medio a compiere passi in avanti in termini di tecnica ed apprendimento.
Bisogna proprio “starci sopra”, bisogna abituarsi al centro dello sci più largo rispetto ai normali GS.
Aggiungo io: per lo sciatore che non ha mai sciato con un FIS, un Master o simili, si dovrà abituare alla nettamente maggior velocità media: sono sci veloci, bisogna fare l’occhio alle cose che “succedono tutte prima del solito” per dirla in poche parole… un paio d’ore ed è fatta.
Allego video (ci metto la musica per renderlo meno banalotto) e qualche foto.
Le punte “sbeccate” le abbiamo un po’ rovinate per colpa nostra, il sabato con quella neve gli sci sbattevano tra loro a volte, è normale.
Ci tengo a ringraziare LUCA SPORT per la cortesia e la competenza.
Spero vi sia stata utile. Un saluto!
Partiamo con i miei dati:
Altezza 194
Peso 100
Allenamento: molto buono
Livello: Maestro di sci
Condizioni:
Sabato bufera, 20-30cm di neve in pista, temperatura da -6° alle 8.00 a -3° alle 13.
Domenica: sole, neve dura non durissima, temperatura da -12° alle 8.00 a -6° alle 13.
Finalmente ho sotto i piedi questi sci dei quali si è parecchio discusso, grazie a Luca Sport di Milano che mi ha dato in uso un magnifico esemplare di questo sci nella misura 185 r21 (Sidecut: 118 – 74 – 102).
Li indosso sabato in condizioni pessime: il fondo è duro ma sopra ci sono dai 20 ai 30 cm di neve caduta nella notte. Trovare i giusti appoggi e i giusti equilibri con questo sci è molto difficile ovviamente, ma questo non m’impedisce di divertirmi. Il giudizio per ora è ovviamente sospeso.
La domenica cambia tutto: le condizioni sono ideali ed io salgo in cabinovia con il coltello tra i denti! Poca gente, neve bella compatta tendente al duro a seconda delle piste: non nevica più dalle 19 di sabato e le piste sono un biliardo.
Mi propongo di iniziare tranquillo ma i miei buoni propositi se ne vanno alla terza curva… questo sci ispira violenza pura!!
Tosto, duro, si aggrappa alla neve con progressiva cattiveria: sembra un controsenso, ma è invece una bellissima sensazione… ti aspetteresti reazioni violente, invece no: progressivo e piacevole.
Più ci prendo confidenza e più lo apprezzo.
Visto il sidecut, inizialmente lo si sente un po’ lento in ingresso curva, ma quando si prende confidenza ho avuto la netta sensazione che le code “durette” (secondo me) con un buon movimento di avanti-interno mi facessero uscire dalle curve a una velocità molto alta, facendomi trovare pronto a impostare la successiva molto prima rispetto ai miei “normali” GS, colmando totalmente il lieve gap di velocità in ingresso di cui sopra.
DI fatto, grazie a questo, se lo sci fosse pure veloce in ingresso come il mio Atomic, il The Curv diventerebbe totalmente insciabile.
Invece così è una vera goduria.
Provo a ricordarmi tutte le sensazioni che ho provato con gli ultimi GS che ho avuto sotto i piedi negli ultimi 2 anni: RC4 FIS 188 r27, RC PRO e Atomic Redster.
Le similitudini maggiori, a mio parere, le ho trovate con il FIS: sia per struttura, sia per velocità di percorrenza, sia per sensazioni.
Il The Curv però offre di più, perché la sciancratura lo rende ben più “facile” (passatemi il termine). Un gradino decisamente sopra l’Atomic, non confrontabile con l’RC Pro che si differenzia nettamente da questo.
Provando a sintetizzare: per me, uno sci riuscitissimo.
E’ uno sci per sciatori di alto livello, che non si accontentano di un buon GS commerciale ma che magari non hanno voglia delle “scomodità” che un FIS ti impone in termini di raggio, ma che amano quel tipo di sensazione.
Uno sci che bada al sodo, a partire dalla serigrafia: niente loghi FIS, RACE “gheddaunevribadi” e così via, con tanto di struttura in trasparenza (parere personale: ma che figata!).
Forse fa “selezione all’ingresso”: il 50enne che scia con la tuta della nazionale, i bastoni storti e il casco di Hirscher non prenderà nemmeno in considerazione il The Curv, vorrà il FIS con il quale fare il fenomeno alla baita salvo soffrire in pista… non so se mi spiego
(con questo non voglio demonizzare i FIS, solo mi piacerebbe vederli ai piedi a chi è davvero in grado di goderseli, non ai fenomeni che poi li usano in dérapage sulle azzurre….)
Non vorrei parlare di “pregi e difetti” in uno sci del genere, sarebbe qualcosa di troppo soggettivo.
Sono sincero: è ovvio che essendo uno sci di alto livello, imponga una tecnica molto buona ed un altrettanto buona preparazione fisica: non è uno sci con il quale giocare o trotterellare, è un attrezzo per chi si vuole godere una sciata “vera”, di sostanza.
Io per esempio sono arrivato stanchino all’ora di pranzo, pur essendo ben allenato, però ho 45 giorni di sci sulle spalle, dal 19 di Dicembre ho fatto solo 2 giorni di riposo, il sabato le condizioni sono quelle che vedete nel video e la domenica ho iniziato alle 8.30 a tirare come fossi un matto… quindi la cosa è fin troppo soggettiva anche qui.
Seconda opinione: sempre per gentilezza di Luca Sport, il mio collega maestro Enrico ha avuto sotto i piedi i medesimi sci nel medesimo weekend nella misura adatta a lui (178 r18, Sidecut 120 – 74 – 104).
E’ alto e pesa leggermente meno di me e il nostro livello sciistico è quasi identico.
Ha sciato a Nendaz – 4 Vallée con i suoi ragazzi e vi riporto le sue impressioni.
Scia con Atomic XT.
Anche per lui è stato difficile trovare i giusti appoggi con le condizioni difficili di Sabato. Abbastanza difficili da controllare, non adatti ovviamente a quelle condizioni.
Sci molto specifici, ovviamente non molto versatili.
Sono grandi sci per sciatori di medio-alto livello su neve dura, e se usato bene può aiutare molto lo sciatore medio a compiere passi in avanti in termini di tecnica ed apprendimento.
Bisogna proprio “starci sopra”, bisogna abituarsi al centro dello sci più largo rispetto ai normali GS.
Aggiungo io: per lo sciatore che non ha mai sciato con un FIS, un Master o simili, si dovrà abituare alla nettamente maggior velocità media: sono sci veloci, bisogna fare l’occhio alle cose che “succedono tutte prima del solito” per dirla in poche parole… un paio d’ore ed è fatta.
Allego video (ci metto la musica per renderlo meno banalotto) e qualche foto.
Le punte “sbeccate” le abbiamo un po’ rovinate per colpa nostra, il sabato con quella neve gli sci sbattevano tra loro a volte, è normale.
Ci tengo a ringraziare LUCA SPORT per la cortesia e la competenza.
Spero vi sia stata utile. Un saluto!