Eccolo!
Come diceva quello là "ti ringrazio per la domanda"..
In realtà è un argomento dove spesso si da molto per scontato, mentre alla luce di un'esperienza di due stagioni e mezza, seppur in un piccolo resort, posso dire che è un mondo bello complicato..
Intanto dipende tanto da alcuni fattori:
1) orografia del territorio: per dire dove siamo noi a Prali è "tutto in piedi", trovare più di 30 mt in falsopiano e senza contropendenze è praticamente impossibile, per cui il concetto è che maggiore pendenza hai, maggiori distanze sei costretto a tenere => park "dispersivo" e poco concentrato, e molte passate di gatto per battere. Quindi già di per sè la scelta della location dipende non solo dalla comodità degli impianti, spazi disponibili, ma anche da questo elemento.
2) possibilità di realizzare strutture in terra: cambia radicalmente la resa del park, sia perchè anche con poca neve puoi già aprire, sia in termini di movimentazione neve, e manutenzione.
3) tipologia di strutture: un box richiede relativamente poca attività, mentre ad es. un rainbow è più difficile da gestire, un quarter un bel casino, etc..
4) disponibilità di ore/gatto e manodopera: in teoria con un buon numero di ore gatto dedicate, e con due/tre persone, gestisci tranquillamente un park da 8/10 strutture... di fatto però bisogna sempre considerare che il gatto non c'è mai quando serve!
Nel senso che la priorità nei resort è spesso quella di avere le piste in ordine, per cui ci sono tutta una serie di situazioni in cui il park passa in secondo piano.. ad es. se ha fatto vento e si batte all'ultimo, se la neve ha trasformato tanto, se ha nevicato, etc... Ah, come gatti poi c'è tutto un mondo, se hai gatti "generici" da pista, certe operazioni con la pala/fresa non sono fattibili (es. angoli di attacco).
5) esperienza dei gattisti/shaper: alle volte conoscere certe malizie fa dimezzare i tempi, senza contare che l'equilibrio tra quello che fai a mano e quello che puoi fare con il gatto è sempre un bel casino... sulla base del punto 4 sopra ad es. noi su facciamo molto a mano, il che vuol dire farsi un bel mazzo, ma anche avere inviti di norma abbastanza "precisi" e ben studiati (mentre sei lì che shapei provi e basta uno sci sopra l'invito per capire che cosa stai combinando, col gatto non hai questa finezza ovviamente).
Premesso questo, pensando ad una tipologia "tipica" di park (come può essere il nostro) con diciamo 2/3 kicker (con il grosso della base in terra), 2/3 box, 2 rails, 1 rainbow e magari un quarter e wallride, un paio di gatti (non dedicati) e 4/5 shaper, ti posso dire che c'è molto lavoro, soprattutto ad inizio-fine stagione per ovvii motivi (spostamento e piazzamento strutture, prime nevi ed ultime, scioglimento neve etc..).
Ci sono una miriade di fattori in gioco: sole, vento, nevicate, neve lenta, veloce, marmo, puffia che non sta su..
Per quanto riguarda lo shaping, servono ovviamente strumenti appositi, non difficilissimi da utilizzare, ma che vanno comunque usati con criterio: esempio banale, se prepari un invito in un giorno che sai poi scaldare, lo lasci un pelo più alto del dovuto.. la regola base è che si fa sempre in tempo a togliere/tagliare, che aggiungere.
Di fatto l'ideale è sempre dare una shapeata la sera, copri i buchi e ricostruisci dove serve, così ha tempo di gelare.. se lo fai la mattina spesso poi devi chiudere la struttura quel tot per far si che la neve prenda, se no al primo passaggio sfondi.
Sulla scelta degli inviti kicker e delle loro forme, ci sarebbe poi da scrivere un libro...
Di base proverei a sintetizzare quanto segue:
1) Strutture: un invito street è strafico, ma non è detto vada bene per tutti i livelli.. lascio il gap prima della struttura o no? invito più alto o più basso? landing sul flat o faccio scorrere e quindi piazzo la struttura su un panettoncino? etc..
2) Kicker: americano? incazzato o dolce? in teoria gli snowbobbi per es. amano in media kicker dolci con transizioni molto progressive, mentre lo skier medio preferisce qualcosa di più brusco.. la scelta della geometria del kicker (premesso che in primis la fa il landing e quanto flat hai) è essenziale per poter non solo accontentare quanti più rider possibili, ma è BASILARE per un fattore di SICUREZZA. Molti dei kicker provati negli anni in giro sono risultati pericolosi oltrechè brutti.. una parabola "ciucca" vuol dire inflattate o overshooting assicurati, e su questo onestamente ad es. noi del LAB ci mettiamo tantissima cura.. magari abbiamo solo due kicker, ma cerchiamo di farli strabene.
In generale la regola è quella anzitutto di capire che target di utenza hai: se sono tanti "proazzi" allora ci sta avere un bel park incazzato, ma un park completo imho deve prevedere comunque strutture per tutti, soprattutto i beginner... avere strutture in progressione per tutti non è facile, ci riesci se sei Deux Alpes e hai 30K Eur di budget almeno a stagione, ma anche con poco e con pochi semplici accorgimenti spesso ottieni il risultato.
Per esempio alcune strutture le puoi impostare in modo da avere sia attacco street che diretto: un box in street da 2in è sicuramente "nazi", ma se lo prendi dritto per dritto anche se sei bocia te lo puoi permettere, per dire...
Sui kicker valo lo stesso discorso, non tanto per le dimensioni quanto sempre per la parabola.. se un 5mt è fatto bene, lo prende più o meno chiunque, l'importante è che se inflatta non muoia, ma soprattutto che anche overshootando non rimbalzi via.
Insomma, il lavoro è certosino nel quotidiano, e la strategia generale per il layout è molto complessa, ad esser onesti: lo shaper fa la differenza perchè è colui che ti permette di interpretare la struttura in un certo modo.
In sintesi, imho per un park del genere:
Ci vanno mediamente 2/4 ore gatto a settimana (solo wend) e 2 ore uomo per rifinire in media.. saranno di più se per es ha nevicato o scaldato, ma di meno se è tutto fresato (riprendi giusto per dire gli inviti).
Ovvio che se poi nevica a stecca, o scalda un botto, spesso devi anche spostare e riposizionare le strutture... delirio.. :shock:
Insomma, l'è na vita dura, ma la soddisfazione quando poi hai la gente che gira dentro appena apri.. è impagabile!
p.s. quello che ogni park in compenso dovrebbe avere, è l'ACCOGLIENZA... spesso sono posti asettici dove entri, giri, nessuno ti caga, e rientri a casa.. per ovviare a questo non servono ne gatti ne pale, ma basta un sorriso.