Quanto lavoro sta dietro al mantenimento di un buono snowpark?

E' anche un fattore di sicurezza: un landing ripido, permette di dissipare molto meglio eventuali botte/cadute.

Fa più paura, ma tecnicamente è molto più sicuro rispetto al "piattone": peraltro, ti lascia molti più margini di manovra nella scelta della transizione, imho, nel senso che hai più gradi di libertà per beccare le diverse parabole..
 
Prendete le mie parole in modo scherzoso anche se un pò di malizia c'è.....

BASTA....BASTA.....BASTA con sti kiker, scatolette, ferri e rotaie!!! FATE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SUPER PIPE e QUARTER!!!!

Magari così il livello medio dello snowboarder/freeskier italico si alzerebbe un pò!!!!

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ovviamente ho preso in tono scherzoso la tua affermazione, il problema degli snowpark italiani non è la mancanza di quarter o pipe ma è la mancanda di park in cui posso fare una progressione costante e allenarmi

i quarter e i pipe sono le strutture piu' pericolose e che mietono piu' vittime sopratutto nei principianti! hanno dei costi di gestione veramente alti, hanno bisogno di dragon pipe e gatti praticamente dedicati solo a quelle strutture.

forse fino a un po' di anni fa era cosi ....chi era fortissimo in pipe era fortissimo in tutto a saltare a fare jibbing ora le classifiche degli x games ci dicono che non è piu' cosi (conta che te lo dice uno che adora tanner!!!) con lo snowboard il buon shan white quando si parla di slopestyle abbassa la testa e prende mazzate e con gli sci succedono gli stessi medesimi meccanismi!

il buon zio tom wallish a mio modesto parare il piu' importante freestyler del momento .... non l'ho mai visto in pipe se non a far lo stupido!

hai un idea di come siano i park degli americani??? la linea jibbing di park city è lunga 5 miglia cioè 8 km, a bardonecchia fino a 2 anni fa si aveva una linea da 800 mt e si parlava fosse la lina jibbing piu' **** in italia, si riusciva a fare 15 strutture .... tenendo lo stesso rapporto di strutture al metro a park city ogni giro potresti fare 150 strutture! se ogni giro mi dico ....voglio inparare a fare front2out e lo provo su tutte alla fine ho sicuramente imparato un trick e lo so eseguire alla perfezione!!!

in italia dove posso allenarmi cosi?
 
Sulla linea sono però scettico.. Oltre un tot di strutture imho è controproducente, nel senso che alla fine guardi alla run e ti concentri poco sui trick.

Una linea di 4 o 5 strutture è già OK, se fatte bene. Se parliamo di progressione, lo o sai meglio di me che o ti metti su una o due strutture e sali e scendi tutto il giorno, o fai poco... :)

Negli edit che vedo di chi va a Vars, per dire, vedo 'turisti' sulle linee ma poca vera progressione.

Se poi mi dici che più strutture = più varietà = più esperienze, allora il discorso è diverso e concordo.

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secondo me devi fare una divisione! un conto è una persona come me come te come la maggiorparte di quelli che scrivono qua che vuole andare in park vuole divertirsi vuole imparare trick ma per uno scopo molto amatoriale un conto è un ragazzo che sogna di diventare un pro è ha il bisogno di allenarsi come lo si fa in tutti gli altri sport e sono 2 mondi completamente diversi! non posso allenarmi su 4 strutture e imparare i movimenti su quella struttura e basta .... quando poi trovo strutture diverse sarò in grado di ripetere gli stessi movimenti?

detto questo i piu grossi rider ... arrivano tutti da posti con dei park immensi dove sono cresciuti e si sono allenati! ci sarà un motivo no?
 

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Se non shapi e non passi il gatto tutti i santi giorni, avrai sempre un park mediocre...

Se non cambi il setup almeno 4/5 volte a stagione, avrai un park noioso...

Se non crei strutture adeguate al livello medio dei riders che le frequentano, rendendole più difficili a step, avrai un park deserto...

Per fare un park come si deve, c'è bisogno di soldi e passione, solo con uno o solo con l'altra, non andrai lontano...
 
Se non shapi e non passi il gatto tutti i santi giorni, avrai sempre un park mediocre...

Se non cambi il setup almeno 4/5 volte a stagione, avrai un park noioso...

Se non crei strutture adeguate al livello medio dei riders che le frequentano, rendendole più difficili a step, avrai un park deserto...

Per fare un park come si deve, c'è bisogno di soldi e passione, solo con uno o solo con l'altra, non andrai lontano...

Hai nominato proprio 2 cose che in Italia non si hanno; soldi e passione.... Non stiamo a parlare di denaro altrimenti non finiamo più, però per quanto mi riguarda, nel mio comprensorio le persone che fanno freestyle sono davvero poche, praticamente esclusi gli shaper, le persone che girano nel park le conti sulle dita.... Spero proprio che da altre parti le cose siano migliori, però la vedo dura!
 
Hai nominato proprio 2 cose che in Italia non si hanno; soldi e passione.... Non stiamo a parlare di denaro altrimenti non finiamo più, però per quanto mi riguarda, nel mio comprensorio le persone che fanno freestyle sono davvero poche, praticamente esclusi gli shaper, le persone che girano nel park le conti sulle dita.... Spero proprio che da altre parti le cose siano migliori, però la vedo dura!

Per esperienza, ti dico che ci vuole tempo perchè si crei un movimento, o gli shaper si portano i loro rider affezionati, o creare un movimento locale richiede sforzo collettivi...

Vivo la situazione del park di Prato Nevoso dalla sua nascita, il primo embrione di park esisteva già agli inizi degli anni 90, eravamo tutti giovani, inesperti, ma desiderosi di fare qualcosa... Grazie alla passione di Gianluca Gherry Garberoglio, anno dopo anno, si è cercato di migliorare, poi sono arrivati i primi contest tra amici, poi agli inizi del 2000 c'è stato il boom... allora di soldi la stazione non ne dava, si faceva tutto a mano e in modo volontario, ma anno dopo anno, il livello cresceva, il numero di rider aumentava, e oggi la stazione conosce le potenzialità del park e ci investe (quest'anno finalmente c'è un gatto a disposizone esclusiva del park)
ogni giorno ci sono un sacco di riders a girare, si fa il Railway to Heaven da 10 anni, è nata una scuola sci che dedica buona parte dei propri maestri al freestyle, il park da essere un buco ricavato in un bosco ora ha più di 4000 metri di sviluppo, con area beginners, intermediate e hard, c'è il pipe , il boardecross, è nata la WhiteHouse, un locale che serve proprio la zona park, e i risultati si vedono, il park si autofinanzia con gli sponsor, la stazione fornisce il gatto e il supporto agli eventi... per me, che l'ho visto nascere, è un grande orgoglio aver assistito a questa evoluzione...

Un park si crea pure dall'oggi al domani, il movimento attorno ad esso no, ci vogliono anni e persone che ci dedichino anima e corpo...
 
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