Libri sulla montagna, consiglio

utente_c_01

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Fate i bravi, e consigliatemi un buon libro da leggere in queste 2 settimane "da spiaggia".....

ovviamente deve essere un buon libro sulla montagna, preferibilmente narrativo, magari che racconti di qualche bella impresa reale o di fantasia, meglio se contemporaneo e che abbia come scenario neve...ghiaccio......freddo insomma !!!!!!;)
 
Ti consiglio l'ombra del bastone di Corona, non parla di freddo, ghiaccio e neve ma è una "favola" delle montagne della sua zona. Di freddo neve ed imprese ho letto "Malato di Montagna" del Kammerlander. Ho letto pareri entusiastici sui libri di Bonatti e saranno i prossimi libri che prenderò ma non li ho ancora letti.
 
se non hai mai letto nulla di Bonatti ti consiglio di iniziare proprio da lui..... Kammerlander poi con "Malato di montagna" è d'obbligo. Ti consiglio un libro che sto leggendo "Le Alpi segrete" di Marco A. Ferrari: per capire che la montagna non è solo svago....
 
mi aggiungo: Bonatti su tutti. "I miei ricordi - scalate al limite del possibile" forse il piu bel libro sul genere. se ti piaccioni gli hymalaisti, molto bello anche "in vetta senza scorciatoie" di Viesturs. oppure un classico moderno "aria sottile" di krakauer.

saluti
 

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mi aggiungo: Bonatti su tutti. "I miei ricordi - scalate al limite del possibile" forse il piu bel libro sul genere. se ti piaccioni gli hymalaisti, molto bello anche "in vetta senza scorciatoie" di Viesturs. oppure un classico moderno "aria sottile" di krakauer.

saluti

Senza far polemica, ma letto uno di bonatti, letti tutti .... gran aplinista, si legge bene, ma è realmente ripetitivo (ed io a perseverare a rileggerlo ... ). Kammerlander, anche lui, gran aplinista, ma come scrittore lascia a desiderare, Malato di Montagne è una storiella, sembra scritta da un 15nne :)
I primi di Corona erano libri di narrativa "alpinistica", poi è cambiato. Ma almeno la prosa è fluida e leggibile.

IMHO alpinisti ed scrittori che meritano di essere letti (in ordine sparso) che mi vengono in mente sono:

Joe Simpson, un classico ormai, non si può fare a meno di citarlo
Krakauer, meno alpinista, ma giornalista, ma comunque ha centrato il punto
Mark Twight, graffiante e concreto, Confessioni di un serial climber (Kiss or Kill) è uno dei miei preferiti in assoluto!
Heinrich Harrer, un super classico che non può mancare
Lionel Terray, un altro classico
Hermann Buhl, morto giovane, fortissimo, e scriveva realmente bene
Andy Kirkpatrick, giovane, rampante e tutt'ora in attività. Anche lui come Twight graffiante e concreto, con un che di esilarante alla british. Psychovertical è da leggere!
Emilio Comici, un altro classico con una prosa retrò
Marco Ferrari, prosa fluida ed incalzante, leggibilissimo. Freney è stato uno dei migliori libri di narrativa di montagna italiana che ho letto assieme alle Mani Nude di R. Marchi
Kurt Diemberger, un altro classico vivente, meno diretto, più riflessivo
Chris Bonington, anche lui un po' retrò ma da leggere, ha fatto la sotoria
Rolly Marchi, altro italiano in lista :)
Gian Piero Motti, il padre del nuovo mattino ...
 
Senza far polemica, ma letto uno di bonatti, letti tutti .... gran aplinista, si legge bene, ma è realmente ripetitivo (ed io a perseverare a rileggerlo ... ). Kammerlander, anche lui, gran aplinista, ma come scrittore lascia a desiderare, Malato di Montagne è una storiella, sembra scritta da un 15nne :)
I primi di Corona erano libri di narrativa "alpinistica", poi è cambiato. Ma almeno la prosa è fluida e leggibile.

IMHO alpinisti ed scrittori che meritano di essere letti (in ordine sparso) che mi vengono in mente sono:

Joe Simpson, un classico ormai, non si può fare a meno di citarlo
Krakauer, meno alpinista, ma giornalista, ma comunque ha centrato il punto
Mark Twight, graffiante e concreto, Confessioni di un serial climber (Kiss or Kill) è uno dei miei preferiti in assoluto!
Heinrich Harrer, un super classico che non può mancare
Lionel Terray, un altro classico
Hermann Buhl, morto giovane, fortissimo, e scriveva realmente bene
Andy Kirkpatrick, giovane, rampante e tutt'ora in attività. Anche lui come Twight graffiante e concreto, con un che di esilarante alla british. Psychovertical è da leggere!
Emilio Comici, un altro classico con una prosa retrò
Marco Ferrari, prosa fluida ed incalzante, leggibilissimo. Freney è stato uno dei migliori libri di narrativa di montagna italiana che ho letto assieme alle Mani Nude di R. Marchi
Kurt Diemberger, un altro classico vivente, meno diretto, più riflessivo
Chris Bonington, anche lui un po' retrò ma da leggere, ha fatto la sotoria
Rolly Marchi, altro italiano in lista :)
Gian Piero Motti, il padre del nuovo mattino ...



Forse sarebbe il caso di distinguere tra scrittori ed alpinisti/scrittori....
 
Senza far polemica, ma letto uno di bonatti, letti tutti .... gran aplinista, si legge bene, ma è realmente ripetitivo (ed io a perseverare a rileggerlo ... ). Kammerlander, anche lui, gran aplinista, ma come scrittore lascia a desiderare, Malato di Montagne è una storiella, sembra scritta da un 15nne :)
I primi di Corona erano libri di narrativa "alpinistica", poi è cambiato. Ma almeno la prosa è fluida e leggibile.

IMHO alpinisti ed scrittori che meritano di essere letti (in ordine sparso) che mi vengono in mente sono:

Joe Simpson, un classico ormai, non si può fare a meno di citarlo
Krakauer, meno alpinista, ma giornalista, ma comunque ha centrato il punto
Mark Twight, graffiante e concreto, Confessioni di un serial climber (Kiss or Kill) è uno dei miei preferiti in assoluto!
Heinrich Harrer, un super classico che non può mancare
Lionel Terray, un altro classico
Hermann Buhl, morto giovane, fortissimo, e scriveva realmente bene
Andy Kirkpatrick, giovane, rampante e tutt'ora in attività. Anche lui come Twight graffiante e concreto, con un che di esilarante alla british. Psychovertical è da leggere!
Emilio Comici, un altro classico con una prosa retrò
Marco Ferrari, prosa fluida ed incalzante, leggibilissimo. Freney è stato uno dei migliori libri di narrativa di montagna italiana che ho letto assieme alle Mani Nude di R. Marchi
Kurt Diemberger, un altro classico vivente, meno diretto, più riflessivo
Chris Bonington, anche lui un po' retrò ma da leggere, ha fatto la sotoria
Rolly Marchi, altro italiano in lista :)
Gian Piero Motti, il padre del nuovo mattino ...


Non dimentichiamo "La montagna di luce" di Peter Boardman, un capolavoro!
 
certo, ma proprio per questo non possiamo pretendere linguaggi sopraffini....

Bhe, vi sono autori di narrativa di montagna che scrivono bene, non chiedo altro, ma un libro prima di tutto deve essere leggibile, e visto che ce ne sono, li prediligo.

E' da notare che, soprattutto nelle generazioni passate, l'alpinismo era per i più fortunati, era la conquista dell'inutile (per parafrasare Terray :D ), e questo si sposava bene con la figura dell'alpinista narratore. Ma anche per stare più vicini a noi, dagli anni '60 la narrativa di montagna è fiorita grazie alle generazioni più istruite e con maggior tempo libero (sopratutto nei paesi anglosassoni) per pensare ed arrampicare.
 
Bhe, vi sono autori di narrativa di montagna che scrivono bene, non chiedo altro, ma un libro prima di tutto deve essere leggibile, e visto che ce ne sono, li prediligo.

E' da notare che, soprattutto nelle generazioni passate, l'alpinismo era per i più fortunati, era la conquista dell'inutile (per parafrasare Terray :D ), e questo si sposava bene con la figura dell'alpinista narratore. Ma anche per stare più vicini a noi, dagli anni '60 la narrativa di montagna è fiorita grazie alle generazioni più istruite e con maggior tempo libero (sopratutto nei paesi anglosassoni) per pensare ed arrampicare.


Sicuro! ma tieni presente che le case editrici fanno.... miracoli!
 
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