Tutto è iniziato in una piovosa serata di agosto alla Pizzeria Salin di Pozza di Fassa .
Davanti ad un gruppetto di facinorosi “Fassani”, mia moglie Chiara ha proclamato : “Se facciamo un altro figlio, puoi farti quest’inverno il powder tour dove preferisci tu ! “ .
Ho quindi preso la palla al balzo …...
A circa metà settembre mando un semplice SMS al Bomar, con cui in passato mi ero confrontato varie volte su questo viaggio, con scritto : “Si va in Canada !”
Nel giro di altre due settimane la ciurma era praticamente già al completo.
9 Fassani & C agguerritissimi : io, Simone (Rikkas) , Samuel (Samuel), Carlo (Loz), Marco (Bomar), Vincenzo (Vince) , Federico (Ffxfede), Andrea (Bandit) e mio suocero Franco (Powdertothepeople).
Fassani & C.
Da dx a sx: Vince, io, Samuel, Rikkas, Bandit, Ffxfede, Bomar, Loz e Franco
Abbiamo voluto mettere insieme una vacanza sulle neve con un viaggio on the road ed abbiamo così optato per un itinerario ad anello con partenza e ritorno da Calgary .
Tappe : Golden (con sciata a Kicking Horse) , Revelstoke, Nelson, Rossland e Fernie.
Mappa del Powder Tour
Il viaggio di andata è stato già di per se una mezza avventura .
Siamo partiti dall’aeroporto di Verona immersi in una nebbia fittissima . L’aereo dopo essersi portato sulla pista di decollo, accelera e poi frena di colpo a causa di ghiaccio al motore sinistro. A causa della ritardata partenza prendiamo al volo a Francoforte la coincidenza per Calgary ed ovviamente.... sci e valigie non arrivano con noi .
Il volo su Groelandia e Canada in compenso è stato uno spettacolo : un immenso spazio bianco..
In volo sul Canada
Atterriamo finalmente a Calgary.
La città non è particolarmente affascinante, ma non lascia comunque del tutto indifferenti : nel mezzo di una pianura bianca prima dell’inizio delle Rocky Mountains spunta all’improvviso questa città dove vivono 1 milione di persone abituate a convivere con neve e freddi intensi:
Calgary
Poliziotti in bici sulla neve
Fassani Canadesi
Simone, Marco e Samuel rimangono un giorno a Calgary in attesa delle valigie e degli sci. Io, Carlo, Andrea e Federico partiamo invece per Golden ed il primo giorno lo dedichiamo alla scoperta del comprensorio di
Kicking Horse
Non nevica da qualche giorno e pertanto le cavallette canadesi hanno già arato ogni pendio possibile. La località è comunque molto valida : pochi impianti assistono un dominio enorme con piste lunghissime e fuoripista di ogni tipo . Subito mi colpisce quello che già avevo notato in Colorado : in nordamerica non esiste una differenza sostanziale tra sciatori da pista e da fuoripista. Qui tutti scendono ovunque : canali, boschi larghi e stretti, valloni, piste a gobbe e piste tirate a biliardo . Ragazzini, anziani ed anche tante donne scendono ovunque e vivono il resort a 360° . Nessuno usa sci “tradizionali” da pista ma solo sci fat, mid fat o massimo allmountain . Lo sci in assoluto più diffuso è il Rossignol S7 . Il mercato dello sci è completamente diverso dal nostro.
Punto di partenza Kicking Horse
Ogni fuoripista è indicato, compresi i canali ed i cliff …..
Dove c'è un cliff, Ffxfede si butta...
Pur non essendoci powder, la neve è comunque morbida (qui la crosta non esiste ) e questa prima giornata con sci a noleggio che sembrava promettere male finisce per essere più che discreta
Boschetto a Kicking Horse
Carlo Loz
Il 3 febbraio sera ci raggiungono Marco, Samuel e Simone ed il mattino successivo partiamo per Revelstoke. La strada tra Golden e Revelstoke passa per il Roger Pass ed è molto suggestiva. Nevica, la strada è quasi una pista da sci ed ai lati ci circondano pareti cariche di neve .
Verso il Roger Pass
Il Roger Pass è un punto di partenza per bellissime sci alpinistiche . Avevamo in programma di pellare, ma il tempo è pessimo ed abbiamo tutti voglia di far discesa
Fassani & C. al Roger Pass
Arriviamo finalmente a
Revelstoke
Telecabina
E’ qualche anno che sento parlare di questa località che sta acquistando sempre maggiore fama grazie ai video dei proazzi ed alla gare di freeride.
Il comprensorio ha qualche anno, prima era solo territorio di catskiing. Ho sentito dire che la vogliono trasformare nella nuova Whistler ed effettivamente ci sono lavori in corso per nuovi alberghi.
L’attesa non delude le nostre aspettave . Il comprensorio è ENORME nonostante sia servito da soli 5 impianti (ma qui in nord america li mettono nei posti giusti) : 1700 metri di dislivello tutti sciabili sia in pista che in fuoripista per un’estensione gigantesca .
Panorama
Purtroppo pur avendo nevicato non poco la sera prima, commettiamo l’errore più grande che si può fare in nord america : arrivare circa dure ore dopo l’apertura..... Le maledette cavallette canadesi hanno già arato per bene i fuoripista “immediati” , quelli a portata d’occhio .
Dobbiamo quindi cominciare ad andare in ricerca per le varie bowls, scarpinando una decina di minuti ….
Fortunatamente pur non conoscendo la zona qualche buon risultato lo riusciamo subito ad ottenere .
Simone corre verso le nuvole
Verso la North Bowl
Ancora pendii in buono stato
Vince se la gode dopo la discesa
La sera facciamo un giro per il paese che è il classico ex paese mineriario convertito in località turistica.
Revelstoke Town
Il giorno successivo l’ufficio marketing di Revelstoke Mountatain Resort che avevamo contattato, ci assegna un accompagnatore per farci scoprire i fuoripista non “immediati” dove è possibile trovare traccie vergini....
Samuel con la nostra "guida"
Dopo due curve ci rendiamo conto che l’accompagnatore non è uno sciatore qualsiasi....
Sean salta
Scopriamo che è Sean Cocharane … proazzo sponsorizzato Dynastar, arrivato secondo ai campionati di freeride nord americani ….
Devo dire che non ho mai visto dal vivo una sciatore fuoripistaiolo così forte … Perfetto ed armonico nei movimenti anche nel trefolo più insidioso .. ma anche un missile terra aria che fa di tutto per stenderci il prima possibile....
Sean ci accompagna per le bowls appena aperte e ci fa sconfinare nel territorio riservato al catskiing .
Sean ci porta nel territorio riservato al catskiing
Appena gli ski patrol aprono una bowl dopo averla messa in sicurezza, c’è un assalto generale.
La casetta degli Ski Patrols ed i loro stuzzichini
.
Quello che colpisce è vedere come vi siano anche tante ragazze che siano disposte a farsi 15-30 minuti sci in spalla per farsi bowl vergini . Un’altra aspetto non secondario che risalta è che in pochi utilizzano l’attrezzatura di sicurezza . Non so dire se siano senza Artva, ma sicuramente moltissimi sono senza zaino con pala e sonda. Questo è indice che gli sciatori nord americani quando sciano all’interno del territorio del resort delimitato da una corda fanno affidamento al 100 % sugli Ski Patrols .
In coda sul traverso verso la bowl appena aperta
Simone parte per una bella discesa
Fede in un passaggio ostico
Il giorno successivo finalmente capiamo come muoverci a Revelstoke e partiamo subito scarpinando dalla cima in cerca di belle discese ….. veniamo ben ricompensati :
Bomar spolvera
Samuel se la gode
Simone si immerge
Bandit spolvera
Fede banfa
Il pomeriggio del 6.2 carichiamo le valigie e ci dirgiamo verso Nelson .
Facciamo un viaggio di 6 ore sotto una bufera di neve passando per posti sperduti e prendendo anche un traghetto per attraversare il lago Arrow.
Si viaggia
Traghetto
I nostri cougar ....
Nelson è una cittadina stupenda in riva ad un lago . E’ diversa dagli altri paesi che abbiamo visto. E’ una città viva, con belle casette e con abitanti aperti ed interessanti . Tanti hippy americani si sono infatti trasferiti a Nelson negli anni 60 e 70 per scappare dalla guerra del Vietnam e pertanto si respira ancora un’atmosfera particolarmente liberal (si respira anche nel vero senso della parola )...
Nelson by Night
Fassani a Nelson
Il nostro Bed & Breakfast è stupendo... I proprietari sono una coppia di inglesi benestanti che dopo essersi licenziati ed aver venduto le loro proprietà hanno girato per due anni tutto il mondo per trasferirsi alla fini a Nelson e metter su famiglia...
Lunedì 7.2 si comincia veramente a far sul serio.....
Con un colpo di fortuna da vero Irebec, trovo 9 posti liberi su gatti di Valhalla, operatore che gestisce uno dei migliori spot della zona e che si vede anche in tanti video di proazzi..
Valhalla Powdercat
La conformazione del territorio è stupenda e le guide sono veramente professionali (fin troppo... 1 ora di ricerca Artva prima di iniziara grrrr....)
Io mi lancio ...
Simone nel boschetto
Vince tenta di immergersi
Ci sono pendii di tutti i tipi … tra cui alcuni belli tosti...
Qualcuno di noi in un bel pendio..
Si spolvera...
Simone arriva alla fine di un bel vallone
Bandit si scatena
....e poi banfa alla grande
Franco si gode la verginella...
Io corro
Alla fine della giornata finalmente sentiamo di aver assaggiato un pò di vero Canada..
Ma in realtà questo era solo l’inizio di una 4 giorni di fuoco ….
Martedì ci dirigiamo a Ymir per provare Wildhorse Catskiing di cui tanto mi aveva parlato Chuy.
Ymir Hotel
Ymir, di cui avevo letto nei racconti di Martino-Gotamart, è un posto surreale.
E’ un paesino a 20 km da Nelson abitato da un vera comunità di hippy quasi tutti sciatori .
In questo piccolo paese di 200 abitanti lontanto da tutto ci sono incredibilmente due alberghi . L’incontro con Trevor, gestore di Wildhorse, è fissato all’ Ymir Palace gestito da Roscoe-l’uomo boccaglio...
Ymir Palace
Per arrivare alla zona in cui opera il gatto di Trevor bisogna fare 40 minuti di motoslitta …
Le 2 motoslitte con traini per passeggeri sono però un pò “rudimentali” …
Fede sale come primo passeggero...
Pian piano che ci avviciniamo, il paessaggio si va sempre più suggestivo e l’altezza della neve aumenta...
Panorama dalla motoslitta
Troviamo alberi completamente ricoperti dalla neve...
Alberi di neve
Dopo 40 minuti saliamo sul gatto di Trevor e partiamo per l’avventura...
Wildhorse catskiing
Alberi...
Alla prima discesa Trevor ci spiega che il pericolo maggiore nelle discese sono i tree well, i buchi adiacenti ai pini … la neve è infatti alta 5-6 metri ed attorno ai pini si formano buchi nei quali se si cade serve aiuto per uscire...
Il gattista ci dimostra cosa è un tree well
Le discese sono veramente fantastiche... per 3 giorni ci sembra di vivere dentro ad un videogame …
Andrea El Bandido Vicentino ...
Federico il banfone Mantovano
Bomar il Pagliaccio Veneziano ...
Io, il poserone Mantovano con Go Pro al seguito...
Franco se la gode...
Simone, lo stilista di Mozzecane...
Vincenzo, l'ameriggano da Philadelphia
Carlo, il gaffeur Bresciano
Samuel, l'artigianano Vicentino ...
L’ambiente che ci circonda è magnifico... montagne a non finire cariche di neve... nessuna traccia umana (tranne le nostre ) per chilometri e chilometri...
Monte nevoso
Monti ..
I pendii vergini sono tutti da acquolina in bocca ed uno dopol l’altro ce li mangiamo famelici ….
Pendio vergine
Pendio non più vergine
Altro pendio vergine
Per 3 giorni viviamo lontanto dalla civiltà, ci svegliamo alle 6.00 e torniamo a casa alle 18.00 e passiamo 12 ore lontano da tutto …. il nostro unico scopo è soltanto fare nuove tracce …
Tracciatore....
affamato di polvere...
Curve banfate a non finire...
Saltatori....
Gioacchino, l'aiuto di Trevor from New Mexico
Saltatori....
Mazzingoni ....
Un veneziano fuori dall'acqua
italo-americani
Simone....
Polvo Senior
Dopo 4 giorni consecutivi di gatto le nostre gambe sono a pezzi.
Decidiamo pertanto di saltare la tappa a Big Red Mountain e di vistare solo di passaggio Rossland, piccola cittadina vicina al confine degli USA. Soltanto Fede, Carlo ed Andrea si fanno un quinto giorno di gatto a Big Red Cats (ma non ho foto del posto)
Rossland
Ci dirigiamo quindi a Fernie, una delle più famose località sciistiche vicine a Calgary.
Qui, anche se il turismo non abbonda in questo periodo, ci sembra un pò di tornare nella “civiltà”. Il paese è pieno di negozi ed il comprensorio è in puro stile nord americano : pochi impianti ma estesissimo. Tante bowls per il fuoripista e tante piste lunghissime.
Fa un pò caldo per il periodo, ma la sera prima in alto scendono comunque 15 cm .. E pochi cm durante il weekend sono sufficienti per dar vita alla corsa alle bowls ancora vergini.....
Ski Patrol sorveglia la bowl prima dell'apertura
I nord americani si mettono tutti in coda in attesa dell’apertura della seggiovie che danno accesso alla bowls non ancora battute... dopo l’apertura è un tutti contro tutti …. anche tra di noi... nessuno aspetta l’altro .. dopo 2 ore è tutto macinato
Coda alla seggiovia per fare la prima traccia...
Finiamo la vacanza con una bella bevuta in compagnia …. El Bandito si gonfia per bene...
Il Vicentino gonfio....
ARRIVEDERCI AL PROSSIMO POWDER TOUR ............
edit : p.s. : a pag. 2 del topic le foto di Samuel ed a pag. 3 quelle di Vince e di Simone
Video di action
.
Davanti ad un gruppetto di facinorosi “Fassani”, mia moglie Chiara ha proclamato : “Se facciamo un altro figlio, puoi farti quest’inverno il powder tour dove preferisci tu ! “ .
Ho quindi preso la palla al balzo …...
A circa metà settembre mando un semplice SMS al Bomar, con cui in passato mi ero confrontato varie volte su questo viaggio, con scritto : “Si va in Canada !”
Nel giro di altre due settimane la ciurma era praticamente già al completo.
9 Fassani & C agguerritissimi : io, Simone (Rikkas) , Samuel (Samuel), Carlo (Loz), Marco (Bomar), Vincenzo (Vince) , Federico (Ffxfede), Andrea (Bandit) e mio suocero Franco (Powdertothepeople).
Fassani & C.
Da dx a sx: Vince, io, Samuel, Rikkas, Bandit, Ffxfede, Bomar, Loz e Franco
Abbiamo voluto mettere insieme una vacanza sulle neve con un viaggio on the road ed abbiamo così optato per un itinerario ad anello con partenza e ritorno da Calgary .
Tappe : Golden (con sciata a Kicking Horse) , Revelstoke, Nelson, Rossland e Fernie.
Mappa del Powder Tour
Il viaggio di andata è stato già di per se una mezza avventura .
Siamo partiti dall’aeroporto di Verona immersi in una nebbia fittissima . L’aereo dopo essersi portato sulla pista di decollo, accelera e poi frena di colpo a causa di ghiaccio al motore sinistro. A causa della ritardata partenza prendiamo al volo a Francoforte la coincidenza per Calgary ed ovviamente.... sci e valigie non arrivano con noi .
Il volo su Groelandia e Canada in compenso è stato uno spettacolo : un immenso spazio bianco..
In volo sul Canada
Atterriamo finalmente a Calgary.
La città non è particolarmente affascinante, ma non lascia comunque del tutto indifferenti : nel mezzo di una pianura bianca prima dell’inizio delle Rocky Mountains spunta all’improvviso questa città dove vivono 1 milione di persone abituate a convivere con neve e freddi intensi:
Calgary
Poliziotti in bici sulla neve
Fassani Canadesi
Simone, Marco e Samuel rimangono un giorno a Calgary in attesa delle valigie e degli sci. Io, Carlo, Andrea e Federico partiamo invece per Golden ed il primo giorno lo dedichiamo alla scoperta del comprensorio di
Kicking Horse
Non nevica da qualche giorno e pertanto le cavallette canadesi hanno già arato ogni pendio possibile. La località è comunque molto valida : pochi impianti assistono un dominio enorme con piste lunghissime e fuoripista di ogni tipo . Subito mi colpisce quello che già avevo notato in Colorado : in nordamerica non esiste una differenza sostanziale tra sciatori da pista e da fuoripista. Qui tutti scendono ovunque : canali, boschi larghi e stretti, valloni, piste a gobbe e piste tirate a biliardo . Ragazzini, anziani ed anche tante donne scendono ovunque e vivono il resort a 360° . Nessuno usa sci “tradizionali” da pista ma solo sci fat, mid fat o massimo allmountain . Lo sci in assoluto più diffuso è il Rossignol S7 . Il mercato dello sci è completamente diverso dal nostro.
Punto di partenza Kicking Horse
Ogni fuoripista è indicato, compresi i canali ed i cliff …..
Dove c'è un cliff, Ffxfede si butta...
Pur non essendoci powder, la neve è comunque morbida (qui la crosta non esiste ) e questa prima giornata con sci a noleggio che sembrava promettere male finisce per essere più che discreta
Boschetto a Kicking Horse
Carlo Loz
Il 3 febbraio sera ci raggiungono Marco, Samuel e Simone ed il mattino successivo partiamo per Revelstoke. La strada tra Golden e Revelstoke passa per il Roger Pass ed è molto suggestiva. Nevica, la strada è quasi una pista da sci ed ai lati ci circondano pareti cariche di neve .
Verso il Roger Pass
Il Roger Pass è un punto di partenza per bellissime sci alpinistiche . Avevamo in programma di pellare, ma il tempo è pessimo ed abbiamo tutti voglia di far discesa
Fassani & C. al Roger Pass
Arriviamo finalmente a
Revelstoke
Telecabina
E’ qualche anno che sento parlare di questa località che sta acquistando sempre maggiore fama grazie ai video dei proazzi ed alla gare di freeride.
Il comprensorio ha qualche anno, prima era solo territorio di catskiing. Ho sentito dire che la vogliono trasformare nella nuova Whistler ed effettivamente ci sono lavori in corso per nuovi alberghi.
L’attesa non delude le nostre aspettave . Il comprensorio è ENORME nonostante sia servito da soli 5 impianti (ma qui in nord america li mettono nei posti giusti) : 1700 metri di dislivello tutti sciabili sia in pista che in fuoripista per un’estensione gigantesca .
Panorama
Purtroppo pur avendo nevicato non poco la sera prima, commettiamo l’errore più grande che si può fare in nord america : arrivare circa dure ore dopo l’apertura..... Le maledette cavallette canadesi hanno già arato per bene i fuoripista “immediati” , quelli a portata d’occhio .
Dobbiamo quindi cominciare ad andare in ricerca per le varie bowls, scarpinando una decina di minuti ….
Fortunatamente pur non conoscendo la zona qualche buon risultato lo riusciamo subito ad ottenere .
Simone corre verso le nuvole
Verso la North Bowl
Ancora pendii in buono stato
Vince se la gode dopo la discesa
La sera facciamo un giro per il paese che è il classico ex paese mineriario convertito in località turistica.
Revelstoke Town
Il giorno successivo l’ufficio marketing di Revelstoke Mountatain Resort che avevamo contattato, ci assegna un accompagnatore per farci scoprire i fuoripista non “immediati” dove è possibile trovare traccie vergini....
Samuel con la nostra "guida"
Dopo due curve ci rendiamo conto che l’accompagnatore non è uno sciatore qualsiasi....
Sean salta
Scopriamo che è Sean Cocharane … proazzo sponsorizzato Dynastar, arrivato secondo ai campionati di freeride nord americani ….
Devo dire che non ho mai visto dal vivo una sciatore fuoripistaiolo così forte … Perfetto ed armonico nei movimenti anche nel trefolo più insidioso .. ma anche un missile terra aria che fa di tutto per stenderci il prima possibile....
Sean ci accompagna per le bowls appena aperte e ci fa sconfinare nel territorio riservato al catskiing .
Sean ci porta nel territorio riservato al catskiing
Appena gli ski patrol aprono una bowl dopo averla messa in sicurezza, c’è un assalto generale.
La casetta degli Ski Patrols ed i loro stuzzichini
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Quello che colpisce è vedere come vi siano anche tante ragazze che siano disposte a farsi 15-30 minuti sci in spalla per farsi bowl vergini . Un’altra aspetto non secondario che risalta è che in pochi utilizzano l’attrezzatura di sicurezza . Non so dire se siano senza Artva, ma sicuramente moltissimi sono senza zaino con pala e sonda. Questo è indice che gli sciatori nord americani quando sciano all’interno del territorio del resort delimitato da una corda fanno affidamento al 100 % sugli Ski Patrols .
In coda sul traverso verso la bowl appena aperta
Simone parte per una bella discesa
Fede in un passaggio ostico
Il giorno successivo finalmente capiamo come muoverci a Revelstoke e partiamo subito scarpinando dalla cima in cerca di belle discese ….. veniamo ben ricompensati :
Bomar spolvera
Samuel se la gode
Simone si immerge
Bandit spolvera
Fede banfa
Il pomeriggio del 6.2 carichiamo le valigie e ci dirgiamo verso Nelson .
Facciamo un viaggio di 6 ore sotto una bufera di neve passando per posti sperduti e prendendo anche un traghetto per attraversare il lago Arrow.
Si viaggia
Traghetto
I nostri cougar ....
Nelson è una cittadina stupenda in riva ad un lago . E’ diversa dagli altri paesi che abbiamo visto. E’ una città viva, con belle casette e con abitanti aperti ed interessanti . Tanti hippy americani si sono infatti trasferiti a Nelson negli anni 60 e 70 per scappare dalla guerra del Vietnam e pertanto si respira ancora un’atmosfera particolarmente liberal (si respira anche nel vero senso della parola )...
Nelson by Night
Fassani a Nelson
Il nostro Bed & Breakfast è stupendo... I proprietari sono una coppia di inglesi benestanti che dopo essersi licenziati ed aver venduto le loro proprietà hanno girato per due anni tutto il mondo per trasferirsi alla fini a Nelson e metter su famiglia...
Lunedì 7.2 si comincia veramente a far sul serio.....
Con un colpo di fortuna da vero Irebec, trovo 9 posti liberi su gatti di Valhalla, operatore che gestisce uno dei migliori spot della zona e che si vede anche in tanti video di proazzi..
Valhalla Powdercat
La conformazione del territorio è stupenda e le guide sono veramente professionali (fin troppo... 1 ora di ricerca Artva prima di iniziara grrrr....)
Io mi lancio ...
Simone nel boschetto
Vince tenta di immergersi
Ci sono pendii di tutti i tipi … tra cui alcuni belli tosti...
Qualcuno di noi in un bel pendio..
Si spolvera...
Simone arriva alla fine di un bel vallone
Bandit si scatena
....e poi banfa alla grande
Franco si gode la verginella...
Io corro
Alla fine della giornata finalmente sentiamo di aver assaggiato un pò di vero Canada..
Ma in realtà questo era solo l’inizio di una 4 giorni di fuoco ….
Martedì ci dirigiamo a Ymir per provare Wildhorse Catskiing di cui tanto mi aveva parlato Chuy.
Ymir Hotel
Ymir, di cui avevo letto nei racconti di Martino-Gotamart, è un posto surreale.
E’ un paesino a 20 km da Nelson abitato da un vera comunità di hippy quasi tutti sciatori .
In questo piccolo paese di 200 abitanti lontanto da tutto ci sono incredibilmente due alberghi . L’incontro con Trevor, gestore di Wildhorse, è fissato all’ Ymir Palace gestito da Roscoe-l’uomo boccaglio...
Ymir Palace
Per arrivare alla zona in cui opera il gatto di Trevor bisogna fare 40 minuti di motoslitta …
Le 2 motoslitte con traini per passeggeri sono però un pò “rudimentali” …
Fede sale come primo passeggero...
Pian piano che ci avviciniamo, il paessaggio si va sempre più suggestivo e l’altezza della neve aumenta...
Panorama dalla motoslitta
Troviamo alberi completamente ricoperti dalla neve...
Alberi di neve
Dopo 40 minuti saliamo sul gatto di Trevor e partiamo per l’avventura...
Wildhorse catskiing
Alberi...
Alla prima discesa Trevor ci spiega che il pericolo maggiore nelle discese sono i tree well, i buchi adiacenti ai pini … la neve è infatti alta 5-6 metri ed attorno ai pini si formano buchi nei quali se si cade serve aiuto per uscire...
Il gattista ci dimostra cosa è un tree well
Le discese sono veramente fantastiche... per 3 giorni ci sembra di vivere dentro ad un videogame …
Andrea El Bandido Vicentino ...
Federico il banfone Mantovano
Bomar il Pagliaccio Veneziano ...
Io, il poserone Mantovano con Go Pro al seguito...
Franco se la gode...
Simone, lo stilista di Mozzecane...
Vincenzo, l'ameriggano da Philadelphia
Carlo, il gaffeur Bresciano
Samuel, l'artigianano Vicentino ...
L’ambiente che ci circonda è magnifico... montagne a non finire cariche di neve... nessuna traccia umana (tranne le nostre ) per chilometri e chilometri...
Monte nevoso
Monti ..
I pendii vergini sono tutti da acquolina in bocca ed uno dopol l’altro ce li mangiamo famelici ….
Pendio vergine
Pendio non più vergine
Altro pendio vergine
Per 3 giorni viviamo lontanto dalla civiltà, ci svegliamo alle 6.00 e torniamo a casa alle 18.00 e passiamo 12 ore lontano da tutto …. il nostro unico scopo è soltanto fare nuove tracce …
Tracciatore....
affamato di polvere...
Curve banfate a non finire...
Saltatori....
Gioacchino, l'aiuto di Trevor from New Mexico
Saltatori....
Mazzingoni ....
Un veneziano fuori dall'acqua
italo-americani
Simone....
Polvo Senior
Dopo 4 giorni consecutivi di gatto le nostre gambe sono a pezzi.
Decidiamo pertanto di saltare la tappa a Big Red Mountain e di vistare solo di passaggio Rossland, piccola cittadina vicina al confine degli USA. Soltanto Fede, Carlo ed Andrea si fanno un quinto giorno di gatto a Big Red Cats (ma non ho foto del posto)
Rossland
Ci dirigiamo quindi a Fernie, una delle più famose località sciistiche vicine a Calgary.
Qui, anche se il turismo non abbonda in questo periodo, ci sembra un pò di tornare nella “civiltà”. Il paese è pieno di negozi ed il comprensorio è in puro stile nord americano : pochi impianti ma estesissimo. Tante bowls per il fuoripista e tante piste lunghissime.
Fa un pò caldo per il periodo, ma la sera prima in alto scendono comunque 15 cm .. E pochi cm durante il weekend sono sufficienti per dar vita alla corsa alle bowls ancora vergini.....
Ski Patrol sorveglia la bowl prima dell'apertura
I nord americani si mettono tutti in coda in attesa dell’apertura della seggiovie che danno accesso alla bowls non ancora battute... dopo l’apertura è un tutti contro tutti …. anche tra di noi... nessuno aspetta l’altro .. dopo 2 ore è tutto macinato
Coda alla seggiovia per fare la prima traccia...
Finiamo la vacanza con una bella bevuta in compagnia …. El Bandito si gonfia per bene...
Il Vicentino gonfio....
ARRIVEDERCI AL PROSSIMO POWDER TOUR ............
edit : p.s. : a pag. 2 del topic le foto di Samuel ed a pag. 3 quelle di Vince e di Simone
Video di action
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Ultima modifica: