botto
I ♥ Pelmo
Una giornata "slow" lontano da piste, impianti, rifugi, ciaspole, pelli, ecc....
Più tempo passo in montagna, più mi accorgo che, per un uomo di pianura come me, basta niente per passarsi le ore e trascorrere giornate meravigliose. Anche lasciando a casa, per un giorno, sci, mappe e chissà quali ambizioni.
Mattina di Sabato 11: il muro del fohn pare arrivare proprio a San Vito: sole da lì in giù, nuvole a nord verso Cortina. Non avendo voglia di sciare a san Vito (ci avevamo già sciato il pomeriggio prima) e non avendo certezza che il sole avrebbe guadagnato anche Cortina, io e mia moglie siamo andati alla ricerca di "tabià" dove trascorrere qualche ora al sole.
Prima mi sono infilato nella strada che da Vodo porta a Zoppè di Cadore, ma d'inverno non viene sgomberata dalla neve e sono tornato indietro.
Per inciso quella strada, da fare in auto, a piedi o in bici, è bellissima, sia per l'ambiente (perchè unisce la Val Zoldana con la Val Boite con alcuni scorci stupendi), sia per questi numerosi tabià che, rimessi a nuovo, sono la "seconda casa" dei local, dove strascorrono i week end a bere e mangiare con amici. Ve la consiglio.
Allora abbiamo cambiato meta e siamo andati a Vinigo di Cadore. Un posto incredibile. A 1 solo km. dalla statale 51 di Alemagna, a soli 100 mt. di altezza sopra la medesima, il mondo si è fermato!
Un centinaio di case rurali in un semi-pianoro (2 o 3 seconde case al massimo), 1 bottega di alimentari, 1 buchetta delle lettere, una bellissima parrocchiale antica e niente di più.
Questa la chiesa dove abbiamo lasciato l'auto
Dopo aver gironzolato mezzoretta in questo paese (che mi ha stregato per il suo essere davvero "slow"), abbiamo seguito le tracce di una motoslitta su per i pendii innevati ed assolati, pensando: da qualche parte la traccia porterà!
Il paesino là sotto.
E siamo arrivati ad una piccola stalla dove "abita" un bel cavallo
e a questo bel tabià
da cui si vedeva questo panorama (Sfornioi e poi dietro nascosto a sinistra credo sia la punta del Duranno - tantaneve, correggimi se sbaglio)
E qui siamo stati un paio d'ore, al tepore del sole, qualche vivanda, 1 birra ...
NOn sarei più venuto via!!
Se mi chiedo: cosa ho fatto quel sabato? Niente, sono costretto a rispondere, ma ho trascorso una giornata stupenda.
E ho capito che basta davvero poco per riuscirci.
Più tempo passo in montagna, più mi accorgo che, per un uomo di pianura come me, basta niente per passarsi le ore e trascorrere giornate meravigliose. Anche lasciando a casa, per un giorno, sci, mappe e chissà quali ambizioni.
Mattina di Sabato 11: il muro del fohn pare arrivare proprio a San Vito: sole da lì in giù, nuvole a nord verso Cortina. Non avendo voglia di sciare a san Vito (ci avevamo già sciato il pomeriggio prima) e non avendo certezza che il sole avrebbe guadagnato anche Cortina, io e mia moglie siamo andati alla ricerca di "tabià" dove trascorrere qualche ora al sole.
Prima mi sono infilato nella strada che da Vodo porta a Zoppè di Cadore, ma d'inverno non viene sgomberata dalla neve e sono tornato indietro.
Per inciso quella strada, da fare in auto, a piedi o in bici, è bellissima, sia per l'ambiente (perchè unisce la Val Zoldana con la Val Boite con alcuni scorci stupendi), sia per questi numerosi tabià che, rimessi a nuovo, sono la "seconda casa" dei local, dove strascorrono i week end a bere e mangiare con amici. Ve la consiglio.
Allora abbiamo cambiato meta e siamo andati a Vinigo di Cadore. Un posto incredibile. A 1 solo km. dalla statale 51 di Alemagna, a soli 100 mt. di altezza sopra la medesima, il mondo si è fermato!
Un centinaio di case rurali in un semi-pianoro (2 o 3 seconde case al massimo), 1 bottega di alimentari, 1 buchetta delle lettere, una bellissima parrocchiale antica e niente di più.
Questa la chiesa dove abbiamo lasciato l'auto
Dopo aver gironzolato mezzoretta in questo paese (che mi ha stregato per il suo essere davvero "slow"), abbiamo seguito le tracce di una motoslitta su per i pendii innevati ed assolati, pensando: da qualche parte la traccia porterà!
Il paesino là sotto.
E siamo arrivati ad una piccola stalla dove "abita" un bel cavallo
e a questo bel tabià
da cui si vedeva questo panorama (Sfornioi e poi dietro nascosto a sinistra credo sia la punta del Duranno - tantaneve, correggimi se sbaglio)
E qui siamo stati un paio d'ore, al tepore del sole, qualche vivanda, 1 birra ...
NOn sarei più venuto via!!
Se mi chiedo: cosa ho fatto quel sabato? Niente, sono costretto a rispondere, ma ho trascorso una giornata stupenda.
E ho capito che basta davvero poco per riuscirci.