e.frapporti
DURACELL
sabato facciamo una ricognizione al Fedaia, il colpo d'occhio è molto bello ma non siamo ancora sicuri che ne valga la pena.
sabato 25/09 ore 15
zoom sul ghiacciaio
Mi sono detto :<servirebbe qualche altro cm. ...>, ero disposto a fare la gita ma temevo di dover scarpinare un po' troppo anche in discesa.
Il meteo mi ha accontentato: domenica mattina a Canazei piove di brutto e la quota neve, a occhio, è sui 1800, forse meno.
Saliamo al passo con calma, alle 10.00 nevica ancora, temperatura 0°/+1°
Solo alle 10.30 mi convinco che ne vale la pena.
Temevo che molti skialper ci avessero anticipato ma sulla neve ci sono solo poche impronte.
partiamo alle 11.00 dal passo, a 2100 calziamo le ciaspe, spessore neve 10 cm..
Dopo 20-30 minuti incrociamo il primo che scende: :shock: è BRUNOVALDEZ! Ci dice che è arrivato alla crepaccia terminale, vicino all'arrivo della funivia e che in alto c'era da divertirsi. Dopo di lui solo altri 2 skialper.
Rincuorati proseguiamo fiduciosi ma ben presto le semi-schiarite che ci accompagnavano dalla partenza fanno "marcia indietro" e tutto torna grigio
sasso delle 11
dai 2300 mt. è tutto bianco, spessore neve 15-20 cm. capiamo che almeno fino a questa quota riusciremo a surfare.
Petra e il lago Fedaia
a 2450 20-25 cm.
panoramica verso nord
a 2550 ca. saliamo sul ghiacciaio e da qui la situazione cambia decisamente. almeno 30 cm. su una superficie senza rocce farà la nostra felicità in discesa, non ci sono dubbi.
Nel frattempo però il meteo è peggiorato: nevica e poco sopra di noi ci attende la nebbia. Tenendo conto del nostro stato di forma precaria e dell'ora decidiamo di proseguire fino a 2800 e poi girare i tacchi.
finalmente il momento tanto atteso, mi mancava da 4 lunghi mesi, si scedeeee!
si parte nella nebbia
i primi 200-250 mt. sono molto divertenti
la neve e un po' pesante ma la tavola scorre bene, si viaggia alla grande!
quota 2520 lo spessore del manto è appena sufficiente per non grattare sotto
da questo punto teniamo i bastoncini allungati in mano per far fronte ad eventuali emergenze (perdite di equilibrio dovute a frenate improvvise sui qualche sasso appuntito)
quota 2450 i sassi più grossi sono in agguato, si scende con cautela
quota 2300 si toccano sassi costantemente
quota 2230 ultimi metri sulla tavola
quota 2200 obbligatorio proseguire a piedi
in breve siamo al parcheggio, soddisfatti.
A mio avviso ne è valsa la pena, visto le mie esigenze (iniziare con l'allenamento e non camminare in discesa - sono reduce da quasi un mese di fermo per una distorsione della caviglia-), le mie aspettative (temevo che la sciabilità fosse peggio per cui è andata relativamente bene) e le alternative (camminare su sentieri fangosi e sotto la pioggia). Se lo scopo fosse stato quello di farsi una bella sciata sarebbe stato decisamente meglio rimandare di un paio di mesi.
Naturalmente è stato fondamentale usare snowboard "da battaglia" altrimenti il dislivello da fare a piedi sarebbe stato molto di più.
sabato 25/09 ore 15

zoom sul ghiacciaio

Mi sono detto :<servirebbe qualche altro cm. ...>, ero disposto a fare la gita ma temevo di dover scarpinare un po' troppo anche in discesa.
Il meteo mi ha accontentato: domenica mattina a Canazei piove di brutto e la quota neve, a occhio, è sui 1800, forse meno.
Saliamo al passo con calma, alle 10.00 nevica ancora, temperatura 0°/+1°
Solo alle 10.30 mi convinco che ne vale la pena.
Temevo che molti skialper ci avessero anticipato ma sulla neve ci sono solo poche impronte.
partiamo alle 11.00 dal passo, a 2100 calziamo le ciaspe, spessore neve 10 cm..
Dopo 20-30 minuti incrociamo il primo che scende: :shock: è BRUNOVALDEZ! Ci dice che è arrivato alla crepaccia terminale, vicino all'arrivo della funivia e che in alto c'era da divertirsi. Dopo di lui solo altri 2 skialper.
Rincuorati proseguiamo fiduciosi ma ben presto le semi-schiarite che ci accompagnavano dalla partenza fanno "marcia indietro" e tutto torna grigio
sasso delle 11

dai 2300 mt. è tutto bianco, spessore neve 15-20 cm. capiamo che almeno fino a questa quota riusciremo a surfare.
Petra e il lago Fedaia

a 2450 20-25 cm.
panoramica verso nord

a 2550 ca. saliamo sul ghiacciaio e da qui la situazione cambia decisamente. almeno 30 cm. su una superficie senza rocce farà la nostra felicità in discesa, non ci sono dubbi.
Nel frattempo però il meteo è peggiorato: nevica e poco sopra di noi ci attende la nebbia. Tenendo conto del nostro stato di forma precaria e dell'ora decidiamo di proseguire fino a 2800 e poi girare i tacchi.
finalmente il momento tanto atteso, mi mancava da 4 lunghi mesi, si scedeeee!
si parte nella nebbia

i primi 200-250 mt. sono molto divertenti

la neve e un po' pesante ma la tavola scorre bene, si viaggia alla grande!
quota 2520 lo spessore del manto è appena sufficiente per non grattare sotto

da questo punto teniamo i bastoncini allungati in mano per far fronte ad eventuali emergenze (perdite di equilibrio dovute a frenate improvvise sui qualche sasso appuntito)
quota 2450 i sassi più grossi sono in agguato, si scende con cautela

quota 2300 si toccano sassi costantemente

quota 2230 ultimi metri sulla tavola

quota 2200 obbligatorio proseguire a piedi

in breve siamo al parcheggio, soddisfatti.
A mio avviso ne è valsa la pena, visto le mie esigenze (iniziare con l'allenamento e non camminare in discesa - sono reduce da quasi un mese di fermo per una distorsione della caviglia-), le mie aspettative (temevo che la sciabilità fosse peggio per cui è andata relativamente bene) e le alternative (camminare su sentieri fangosi e sotto la pioggia). Se lo scopo fosse stato quello di farsi una bella sciata sarebbe stato decisamente meglio rimandare di un paio di mesi.
Naturalmente è stato fondamentale usare snowboard "da battaglia" altrimenti il dislivello da fare a piedi sarebbe stato molto di più.
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