ANTELAO (senza cima) 22/05/2010

enrysno

Orco surfante
Incredibilmente Emmanuele non ha ancora messo il report con una foto per ogni sasso dell’Antelao :D, quindi provvedo io…., anche se per la linea di salita/discesa lascio fare a lui che è molto più bravo.
Partenza sabato mattina alle 5 dal rifugio Scotter, salita su ghiaione (contenti gli scarponi seminuovi….) fino a Forcella Piccola, dove si comincia a pestare neve non svalangata. Per qualche centinaio di metri di dislivello abbiamo pellato / ciaspolato, ma era talmente portante che si sarebbe potuto fare tutto a ramponi fino in cima (se lo sapevo salivo con la T6 e risparmiavo 2 kg di roba…..ma va ben….tutta gamba per le prossime alte cime se si riuscirà ad andare…). Il pendio si fa presto ripido e si sale con i ramponi

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Sulle Laste si potrebbe ripellare ma essendo ancora bello portante e visto che in mezzo c’è un piccolo pezzetto ripido che costringe a un “cava e metti” molti hanno continuato a piedi, compresi noi.

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Come è noto la parte sci alpinistica termina quasi per tutti alla fine delle Laste, nei pressi del bivacco Cosi (3111 m). Da là, per raggiungere la cima bisogna fare un’affilata cresta e poi salire un pendio nevoso con uno o più passaggetti di misto, facili, ma tutto intorno è piuttosto ripido e anche un piccolo errore potrebbe avere conseguenze molto gravi. Soprattutto per noi, non avvezzi a queste cose, l’ambiente è “adrenalinico”….forse troppo….

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Emmanuele non se la sente di salire in cima, nonostante i miei incitamenti…pensavo che si potesse salire assicurandoci in qualche modo….ho proseguito per verificare la difficoltà dell’unico passaggio di misto sul pendio finale e in effetti non era banalissimo….pensando che poi da solo in discesa senza corda avrei avuto qualche difficoltà in più ho preferito rinunciare anche io…..Forse si poteva aggirare il passaggio ma passando in zone più esposte, con il rischio di distacco di piccoli accumuli….quindi, visto che non avrei di certo surfato dalla cima, sono tornato indietro, con pochi rammarichi, pensando anche a quanti incidenti anche mortali sono successi su questa montagna (chissà perché le montagne col nome maschile sono più “cattive”…..)

Anche per quello non avevo una bella opinione del RE, ma dopo la discesa mi sono ricreduto, è proprio bella! Si parte su queste incredibili laste, da sopra non fanno così paura, non sono neanche tanto ripide, ma la surfata / sciata deve per forza essere controllata, sono inclinate un po’ verso sinistra, e si sa che intorno non c’è altro…solo aria…..

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La neve non è morbida come vogliamo, ma neanche durissima

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Dopo un passaggio ripido, da fare con molta attenzione (burrone a destra) si torna sul pendio ripido sottostante, dove si derapa un po’ per poi scendere con belle curve (neve più morbida a sx, dove prende sole, ma dipende dall’ora alla quale si scende e dalla temperatura ovviamente),

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poi un altro passaggetto con alcune rocce ma niente di che, poi un bellissimo pendio largo da curvoni su ottimo firn.

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Sicuramente una gita da rifare, magari con la cima, ma soprattutto con il pendio sopra lo Scotter ancora innevato!
 
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eh sì...è proprio una cresta "affilata"

dimenticavo...dalla forcella in giù siamo scesi su una vecchia valanga tutta groppi e sassi: sconsigliabile!
in fondo era estate piena, abbiamo trovato anche una bella viperozza!
 
...Emanuele non se la sente di salire in cima, nonostante i miei incitamenti…

eheh, quando sono arrivato nel punto in cui mi si vede nella foto della cresta ho visto quello che ci aspettava! Andar su non mi creava grossi problemi ma tornare indietro , per me, era molto più critico. Ho pochissima esperienza di tratti alpinistici in discesa (visto che di solito scendo con la tavola) e quel gradone di roccia dove è arrivato Enry in particolare lo vedevo troppo ingaggiante. Mi sembrava di rischiare troppo ed ho preferito non proseguire. Enrico per poco non mi convinceva ma mi sono detto: perché farlo ora con il cuore in gola se posso tornare più avanti quando avrò più esperienza e capacità?

(appena trovo il tempo carico qualche foto anch'io)
 
e soprattutto perchè salire una cima facendo dislivello inutile?

C'è questa usanza... Tra l'altro se ne è già parlato altrove, è così che dove non c'è una cima raggiungibile facilmente c'è anche meno gente che sale (e scende) e dunque trovi condizioni migliori:twisted:
 
Quanto ci avete messo a salire?

partiti alle 5.10 dal parcheggio dello Scotter (1580)
arrivati alla "piazzola" del bivacco (3.115 m.) alle 9.30 mi pare
fanno 4h e 20. per 1.535 mt.
abbiamo fatto 3 pause di una decina di minuti l'una
la prima alla forcella piccola (2100) per pellare/ciaspolare
la seconda per calzare i ramponi (a 2400)
la terza all'inizio delle laste (2800) per mangiare qualcosa
 
inquadramento cartografico
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in rosso la salita, in blu la discesa dove diversa dalla salita
ci siamo levati la tavoladove finisce la linea blu vicino allo Scotter ma come diceva Enry gli ultimi 300 mt. di discesa sono stati massacranti

si parte su sentiero in veste estiva
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si prosegue nel canalone innevato (vecchie scariche)
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e si arriva, in leggera discesa, alla forcella piccola (2120)
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panoramica sul vallone nord
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via di salita tra 2300 e 2800 mt.(la parte da fare con ramponi e picca)
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fuori dal canale in alto, sulla sinistra, iniziano le laste

la traccia alpinistica per la vetta
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enrico ci prova
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... e torna indietro
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le laste viste dall'inizio della cresta (a dx la piazzola/deposito sci)
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forse il punto più ripido/delicato della discesa (nel cerchio rosso una porzione di Enry)
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dove ho scattato la foto siamo già oltre i 40° e lì c'è un netto cambio di pendenza. per una ventina di metri, con passaggio tra le rocce, credo ci si avvicini molto ai 50°

il passaggio stretto/ripido visto da sotto
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io sto facendo la prima curva dopo essere passato tra le rocce in derapata

Enry nell'ottimo firn finale
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infine un commento generale:
è una bellissima gita, per chi è avezzo al ripido non particolarmente impegnativa (la parte skialp).
mi è piaciuta la varietà di situazioni che si affrontano
1 -salita estiva fino alla forcella
2 -ciaspolata/pellata facile fino a 2400
3 -400 mt. ripidi ed esposti da fare con ramponi
4 -300 mt. di laste "rilassanti"
5 -180 mt. alpinistici per la vetta (nemmeno la metà degli skialper - una quindicina- che sono arrivati al bivacco hanno proseguito per la vetta)
le 4h e20 di salita sono "volate"

Arrivederci Antelao!, ora ho un conto in sospeso che dovrò saldare appena sarò pronto.
 
Bellissimo.
Che strano: dalle foto sembra molto più agevole rispetto ad altre che avete fatto quest'anno (ad esempio a Cortina) ma da come dici è molto molto complicato :D
 
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