Come l'Italia NON si impegna a ridurre i consumi, i soliti furbetti - VERGOGNOSO

Fabio

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Staff Forum
Penso che nei prossimi giorni gli italiani dovranno vergognarsi e non poco. Un vostro rappresentante andrà ad un congresso Europeo e mentre tutti gli altri paesi peggiori dell'Italia (non sono campioni del mondo nel gioco del calcio ricordiamocelo, è l'italia il campione del modno!) discuteranno su come raggiungere i target fissati paesi per paesi, l'italia presenterà un documento con dati probabilmente gonfiamo del 1000% chiedendo che le venga ridotto l'obiettivo. Partiamo non solo in ritardo ma in retromarcia!
Da un bel po' l'Europa ha deciso di autoobbligarsi di consumare meno energia e di emettere meno gas serra. Questo impegno di una difficoltà davvero estrema sarà un vero pilastro per l'intero clima globale in quanto così facendo si potranno strappare accordi di intenti e politiche risparmio anche ad USA e China.

Il fatto è che i Paesi Europei dovranno impegnarsi davvero molto, con costi increbilmente alti. I politici realmente politici e scelti per le loro capacità, quelli che sono al posto giusto per votazioni democratiche, ovviamente non sto parlando dell'itagglietta, riescono a vedere in questi impegni increbili potenzialità di sviluppo economico. Non c'è nessun dubbio, il settore energia fra alcuni anni creerà profitti, posti di lavoro, valore etc... causerà anche incredibili costi per le Nazioni. Ma i politici furbi riusciranno a creare un bilancio positivo tra costi e guadagni (guadagni in molti settori).

Ed ecco come procederà l'itaggglietta (ne sono proprio disgustato, c'è da vergognarsi).

Il ministro ha redatto un report in cui esprime una stima dei costi che vi saranno per raggiungere gli obiettivi, eccolo: http://qualenergia.it/UserFiles/Files/Costi_Italia20-20-20.pdf

Essì sono esageratamente alti.

Rappresentando il "popolo dei furbetti" il politico di turno, anzichè iniettare fondi alla ricerca, alle industrie verdi, alle università, ha pensato di andare in Europa a ritrattare gli obiettivi per l'Italia: http://qualenergia.it/view.php?id=46&contenuto=Editoriale

Dunque l’impegno italiano è importante dentro quello europeo proprio per coinvolgere Cina e India. Questo è un pezzo del ragionamento, l’altro riguarda le occasioni di trasformazione interna del sistema energetico-industriale.
E qui torniamo ai costi. I numeri mirabolanti sopra indicati (23-25 miliardi €/a), sono assolutamente più elevati rispetto a quelli degli studi che sono finora circolati. Ad iniziare dalle stime stesse fatte dall’Unione Europea che indicano un costo che comporterà una riduzione annua della crescita del PIL compresa tra lo 0,04 e lo 0,06%.
Ma i costi presentati dal Governo italiano rappresenterebbero una cifra pari all’1,7%del Pil, cioè 30 volte maggiori rispetto alla valutazione europea …

Dunque è chiaro che si tratta di elaborazioni fatte per cercare di strappare impegni minori per il paese, articolando la solita battaglia di retroguardia che impedisce di mettere a fuoco le potenzialità di una strategia d’attacco.


Quello che i nostri, ops, vostri politici non riescono a vedere è che dirottando dei soldi dalle partite di calcio verso la ricerca si potrebbe creare una industria redditizia e profitti "decisamente interessanti".

Conti tutti da rifare dunque per l’Italia… Invece di confondere le acque con immaginifici costi stratosferici, impegniamoci a trasformare in opportunità per la nostra industria il gigantesco boom di investimenti verso le tecnologie dell’efficienza energetica e le fonti rinnovabili che è partito nel mondo. La Germania in pochi anni ha creato 250.000 posti di lavoro nelle rinnovabili, equivalenti all’occupazione di molti stabilimenti della Fiat. E noi quale strada vogliamo prendere?

Ma stanno tagliando i fondi alle Università. A volte penso che i politici si impegnino per cercare la politica peggiore per il paese: non è possibile che riescano a fare sempre e solo la scelta peggiore. Ci dev'essere qualche centro di ricerca per scelte anti-crescita, è impossibile che becchino tutte le scelte peggiori, qualche volta dovranno pur "sbagliare" e fare una politica intelligente.

Alcuni scritti del documento del ministro che mi fanno incazzare:
E’ evidente che la globalizzazione dei mercati non consente a singole economie o intere aree, di sopportare oneri addizionali, come quelli derivanti dall’implementazione delle politiche ambientali, che loro diretti competitori non intendano sostenere o siano esentati dal farlo, come accade per le imprese europee nel confronto con quelle americane, per non parlare di quelle asiatiche.
Vi rendete conto di quanto scritto? Ma se in parlamento europeo uno alza la mano e fa l'osservazione che in tutti gli altri paesi europei c'è lo stesso contesto che figura della minkia si fa? E' pazzesco!

Ed ecco l'ASSURDO:
In conclusione, il costo complessivo stimato per la realizzazione delle
misure necessarie a rispettare gli obiettivi fissati dal “20-20-20” e’ compreso -
per l’Italia - tra 23 miliardi €/anno e 27 miliardi €/anno
A questo costo corrisponde una riduzione delle emissioni pari a circa lo 0,3%
delle emissioni globali.
11. Le valutazioni sui costi, confrontate con la dimensione e l’urgenza della
sfida sui cambiamenti climatici, suggeriscono alcune riflessioni sulla strategia
fin qui seguita dall’Europa e dall’Italia.

Tutto il mondo si muove in una direzione e l'italia va la a dire che costa troppo per un risultato globale così esiguo e chiede se può fare "la furbetta". CHE SCHIFO!
VERGOGNA!
 
E' che l Italia è così...adesso nn sono molto informato su come funzioni esattamente la questione riduzione energia ma parlo in generale...purtroppo in italia funziona sempre il criterio "miglioro degli indici a 6 mesi a discapito della crescita nel lungo periodo, tanto gli italiani sono imbecilli"...ed è proprio così, in italia politici lungimiranti nn potranno mai esistere, perchè qualsiasi progetto ad effetto nel lungo periodo (quindi a discapito del breve), come nel caso energia, è visto come un fallimento del governo, perchè quest ultimo basa i suoi progetti su convinzioni, tendenze, appoggi popolari (tipo manifestazioni in piazza) che con lo sviluppo nel lungo c entrano come moana e madre teresa.
 

La Germania in pochi anni ha creato 250.000 posti di lavoro nelle rinnovabili, equivalenti all’occupazione di molti stabilimenti della Fiat.
E noi quale strada vogliamo prendere?

Gli articoli di parte e faziosi come questi mi mettono sempre l'eritema...

Qui parlano di germania e fonti rinnovabili
Interessante è anche il dinamismo che questo cambiamento introduce nell'occupazione: le persone impiegate nel settore delle energie rinnovabili sono oggi quasi trecentomila, poco meno di un raddoppio rispetto a quattro anni fa.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/t..._blog=213&ID_articolo=19&ID_sezione=&sezione=

Quindi con il piffero che hanno creato 250.000 posti in pochi anni, ne hanno creati ciraca 130.000 in pochi hanni. Solo una differenza di quasi il 100%
 
E' che l Italia è così...adesso nn sono molto informato su come funzioni esattamente la questione riduzione energia ma parlo in generale...purtroppo in italia funziona sempre il criterio "miglioro degli indici a 6 mesi a discapito della crescita nel lungo periodo, tanto gli italiani sono imbecilli"...ed è proprio così, in italia politici lungimiranti nn potranno mai esistere, perchè qualsiasi progetto ad effetto nel lungo periodo (quindi a discapito del breve), come nel caso energia, è visto come un fallimento del governo, perchè quest ultimo basa i suoi progetti su convinzioni, tendenze, appoggi popolari (tipo manifestazioni in piazza) che con lo sviluppo nel lungo c entrano come moana e madre teresa.

C'hai perfettamente ragione...noi Italiani siamo proprio dei caproni....basta vedere come ci accontentiamo di quello che ci propongono in Tv (fra l'altro in mano ad un politico di cui è meglio non far nome.....) nessuna informazione economico-storica-culturale ma solo programmi del cazzo, culi, tette e ricette di cucina.......
Questa è l'Italia......
Lasciamo perdere va..... parliamo di sci e neve che è meglio.....
 
Gli articoli di parte e faziosi come questi mi mettono sempre l'eritema...

Qui parlano di germania e fonti rinnovabili

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/t..._blog=213&ID_articolo=19&ID_sezione=&sezione=

Quindi con il piffero che hanno creato 250.000 posti in pochi anni, ne hanno creati ciraca 130.000 in pochi hanni. Solo una differenza di quasi il 100%

beh, premesso che i numeri sono facilmente manipolabili, anche se fossero 130mila direi che in Germania hanno l'occhio molto più avanti di noi..purtroppo in Italia la ricerca è stato il primo posto in cui tagliare i fondi, da una quindicina d'anni a questa parte almeno..e ce ne sarebbero di posti dove tagliare...
basta vedere come all'estero gli studenti abbiano a disposizione un sacco di borse di studio mentre in italia nulla...
 

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beh, premesso che i numeri sono facilmente manipolabili, anche se fossero 130mila direi che in Germania hanno l'occhio molto più avanti di noi..purtroppo in Italia la ricerca è stato il primo posto in cui tagliare i fondi, da una quindicina d'anni a questa parte almeno..e ce ne sarebbero di posti dove tagliare...
basta vedere come all'estero gli studenti abbiano a disposizione un sacco di borse di studio mentre in italia nulla...

Sai com'è, quando mi trovo che l'unico dato verificabile è tarocco comincio a dubitere della veridicità anche di tutto il resto...
 
Sai com'è, quando mi trovo che l'unico dato verificabile è tarocco comincio a dubitere della veridicità anche di tutto il resto...

quando si parla di numeri io non mi fido mai...chi mi dice che i dati de La Stampa siano corretti?? purtroppo i media possono scrivere quello che vogliono, tanto noi non potremo mai verificare la verità..
resta il fatto che se in Germania qualcosa è stato fatto (siano 10, 100 o un milione di spoti) questo merita un plauso che l'italia purtroppo non potrà avere..
 
Discorso assai semplicista, bisogna sempre soppesare costi e i benefici delle cose così come il contesto nel quale avvengono.
 
Questo discorso non l'ho seguito e quindi non posso esprimere giudici però so per certo che quando si parlava per le AUTOMOBILI di passare a Euro5 o addirittura a Euro6 (quindi ridurre le emissioni) quelli che hanno detto di no erano i TEDESCHI perche con le loro varie BMW, AUDI e MERCEDES non ci stavano dentro dato che i loro non sono modelli molto parsimoniosi. Quindi non è tutto oro quello che luccica oltre confine
 
Allora è proprio vero che ci sono due Italie... Se aa voi sta bene la scelta politica che verrà fatta, nessun problema, davo erroneamente per scontato che tutti si indignassero. Allora avanti tutta in questa direzione ;) Chiediamo di essere dispensati dal rispettare il vincolo già che ci siamo... come? Beh siamo i Campioni del mondo avremmo pur il diritto di non impegnarci in un ambito inutile come quello dell'energia-ambiente.
 
Spiacente ma non sono una pecora che si indegna a comando per un articolo su un sito tendenzioso come quello che hai postato.
 
Spiacente ma non sono una pecora che si indegna a comando per un articolo su un sito tendenzioso come quello che hai postato.

sinceramente non so nemmeno che sito sia e che tendenze abbia...so solamente che il problema del risparmio energetico è estremamente reale, e che fino ad ora nulla è stato fatto...
riguardo alla germania, basta guardarsi qualche tg tedesco o leggere qualche giornale per capire l'importanza che viene data lassù al problema energetico, cosa che in Italia proprio non vedo...idem per la Spagna...gli altri paesi non so perchè non li seguo
 
Gli articoli di parte e faziosi come questi mi mettono sempre l'eritema...

Qui parlano di germania e fonti rinnovabili

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/t..._blog=213&ID_articolo=19&ID_sezione=&sezione=

Quindi con il piffero che hanno creato 250.000 posti in pochi anni, ne hanno creati ciraca 130.000 in pochi hanni. Solo una differenza di quasi il 100%

Qui si parla della metà di quasi 300000 in 4 anni, quindi quasi 150000 e per certe cose 4 anni non sono poco, sono MOLTO POCO.
Quindi si può dire che ad arrivare ai 250000 in pochi anni non siamo poi così lontani.

Se poi pensiamo a quello che hanno fatto con le tasse per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia...
 
Allora è proprio vero che ci sono due Italie... Se aa voi sta bene la scelta politica che verrÃ* fatta, nessun problema, davo erroneamente per scontato che tutti si indignassero. Allora avanti tutta in questa direzione ;) Chiediamo di essere dispensati dal rispettare il vincolo giÃ* che ci siamo... come? Beh siamo i Campioni del mondo avremmo pur il diritto di non impegnarci in un ambito inutile come quello dell'energia-ambiente.

A me non sta bene però quel neurone solitario che vaga nel mio cervello ogni tanto mi fa ancora ragionare un attimino:

1- non serve a tubo che nel vecchio continente ci sbattiamo a ridurre le emissioni se la più grande potenza economica e industriale se ne strafrega e continua a fare i suoi comodi
2- idem come sopra per Cina e India ma almeno con l'attenuante che hanno al momento meno tecnologia per raggiungere certi obiettivi
3- quando ai tedeschi fa comodo sono in prima linea a fare gli ecologisti ma se gli vai a toccare i loro interessi si tirano subito indietro (tanto NOI qui facciamo le PUNTO MULTIJET che fanno i 25 con un litro mentre le loro bandiere nazionali fanno i V6 3000 di cilindrata da 300 CV che poi li montano sui SUV X5, ML, Q8 ecc che se va bene fanno i 10 con un litro
4- l'Italia a livello mondiale in queste decisioni conta forse qualcosa in meno del 2 di picche

PS: quando andiamo sciare preferiamo una lenta seggiovia fissa con un motore da 250 KW che gira a 2,2 m/sec o bell'agganciamento automatico magari pure con i cupolini con un motore da 700 KW e che va a 5 m/sec e ci riporta in cima in metà tempo? Sicuramente la seconda ma questa NON E UNA SCELTA ECOLOGICAMENTE CORRETTA
 
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