Sul perchè il prezzo del petrolio continuerà a crescere a meno che...

Fabio

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Staff Forum
Occhio che il prezzo del petrolio sta salendo perchè non c'è sufficiente capacità di produzione e i petrolieri sembra non vogliono aumentare tale capacità di estrazione/produzione.

Questa scelta/non scelta è il dominio della "funzione di mercato" che sta portando alla crescita del prezzo.

Questioni politiche, militari, Bush e non Bush, Fao e non Fao, sono questioni perfette per discuterne in televisione. Il deficit di capacità di produzione è il vero motivo.

Se il mondo volesse ridurre il costo del petrolio dovrebbe obbligare chi di dovere ad aumentare nel breve periodo la capacità di estrazione/produzione. Per i prossimi 15 anni questo è l'unica soluzione, che lo si voglia o no, che se ne discuta a da Santoro o da Vespa.

C'è poco da fare, se c'è poca trippa per gatti, il prezzo di tale trippa, al crescere del numero dei gatti sale. Se non si aumenta la capacità di produzioen della trippa non c'è politica o manifestazione che tenga.

Ci sono poi altre teorie che dicono l'opposto e spero diventino credibili moooolto presto.

Il mondo produce attualmente 10 barili al giorno di petrolio e ne viene consumato 9.99, se il mondo vuole chiederne 10,1 se se ne produce sempre 10 l'autoregolazione avviene con il prezzo. E poichè in questo mondo che sta passando dalla regolazione gerarchica alla wiki-politica molti paesi stanno aumentando la domanda, penso che sarebbe meglio iniziare a fare allenamento in bici.

PS
Discorsi di eco-sostenibilità, geo-sostenibilità e simili non cosiderati!


PPS
E secondo voi come funziona la faccenda? Magari evitiamo discorsi "ad aria fritta" del tipo, il prezzo sale perchè Bush scorreggia e gli americani mangiano troppo ed i cinesi copiano tutto e gli indiani crescono troppo, etc etc.
 
il petrolio è una fonte non rinnovabile... se i paesi come il nostro che sono schiavi del petrolio per la produzione di energia si decidessero a fare delle politiche innovative sulla produzione di energia, il problema alla lunga verrebbe superato..
per le automobili i compromessi esistono già bisognerebbe solo aver la voglia di iniziare a convertire le produzioni ma lo stra potere economico dei petrolieri lo vieta...

il problema principale per noi italiani è il prezzo della benzina alla pompa.. ricordo che le accise sui carburanti crescono proporzionalmente all aumento del prezzo del petrolio e ricordo anche che stiamo pagando ancora per il terremoto del belice:shock:
 
per le automobili i compromessi esistono già bisognerebbe solo aver la voglia di iniziare a convertire le produzioni ma lo stra potere economico dei petrolieri lo vieta...
Wow, me le illustri?
E mi illustri l'energia richiesta per l'intero ciclo di vita di queste innovazioni?
 
Non sono un esperto dell'argomento, ma ho un cliente che lavora nel settore (costruisce raffinerie, in particolare reattori per la raffinazione): non hanno mai lavorato tanto come in questi 2 anni ed gli ordini già in casa per la produzione dei prossimi 5 anni sono da paura ...
La spiegazione di questo boom è proprio l'aumento del prezzo del greggio: fino a 3 anni fa, la costruzione di nuovi impianti, con i prezzi di allora del greggio, nessuno costruiva, perchè non si rendeva economicamente interessante l'investimento di ca un miliardo di euro per una nuova raffineria di medie dimensioni (questo è il costo :D ). Questa carenza di nuove raffinerie a portato alla carenza di greggio raffinato odierna ... ma ricordiamo, ora si sta investendo tanto e presto tale carenza si trasformerà in eccesso di produzione, con la conseguenza di un riequilibramento del prezzo (non parlo di diminuzione :D ). La storia si ripete.
 
Un attimo. La raffineria è un processo che viene dopo l'estrazione, giusto? Io parlavo di capacità di estrazione, la classica immagine dei Derrick che van su e giù. Sembra non ci sia voglia di aumentarla.

Paradossalmente se il mondo non avesse manifestato la voglia di "slegarsi" dal petrolio i paesi produttori avrebbero continuato ad aumentare la capacità di estrazioen seguendo più o meno la domanda.
Ultimamente si sentono per così dire minacciati: se il mondo si "libera" dal petrolio loro come vivono? Ed ecco che per aumentare il tempo di "vincolo" al petrolio ed i profitti stanno bloccando la capacità di estrazione. Loro in questo modo guadagnano di più depauperando meno le risorse.

Se estrazione = raffinazione allora il mio discorso cade.

Estraggo
EstrazionePetrolio.jpg


poi raffino
raffineria%20petrolio.jpg




PS
Teoricamente è interessante anche leggere cosa dice la teoria del Picco di Hubbert: http://it.wikipedia.org/wiki/Picco_di_Hubbert
Il raggiungimento a breve del picco di Hubbert potrebbe portare a cambiamenti geopolitici oggi difficilmente prevedibili.

In particolare è da notare che l'area del pianeta che dovrebbe raggiungere più tardi il "picco" è (come unanimemente riconosciuto) l'area mediorientale. Il mondo si troverà dunque (almeno in una prima fase) ad essere sempre più dipendente da quest'area, oggi politicamente instabile.
In seguito, l'utilizzo di nuove risorse, potrebbe portare "alla ribalta" altre aree del pianeta oppure anche essere causa di guerre o instabilità politiche.

Consapevoli del fatto che prima poi il petrolio finirà, alcuni Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, provvedono per tempo a investire gli utili derivanti dalla vendita del petrolio, in attività durature che possano garantire uno sviluppo economico del territorio, anche dopo la sua cessazione.


Ed ecco perchè non aumentano la capacità di estrazione.
 

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Ultima modifica:
Wow, me le illustri?
E mi illustri l'energia richiesta per l'intero ciclo di vita di queste innovazioni?

bè il motore a idrogeno l'hanno già inventato no?
e il metanolo al posto della benza come in brasile?
e a gas naturale ci andiamo già, non è rinnovabile ma ce n'è di più!

per la seconda domanda cosa intendi? sai io non sono uno scienziato!
 
bè il motore a idrogeno l'hanno già inventato no?
Solito eterno discorso: con cosa produci l'idrogeno? Puoi dire con il carbone. Ok, è una fonte che presenta più risorse ma se tutti passano a carbone si ripresenta il problema (anzi no, con il carbone come fonte anche per i trasporti moriremmo prima per effetto serra).

La seconda domanda era inerente al fatto che quello che vede l'utente finale è diverso dall'intero ciclo di vita/processo. Tu vedi 1 quantità di idrogeno nell'auto ma se per produrlo devi processare 1 diviso rendimento (minore di 1) quantità di petrolio alla fine consumi più petrolio.

Ogni processo ha un rendimento. Meno processi facciamo meglio è. L'economia dell'idrogeno si presta a considerazioni sulle emissioni in centri abitati etc ma non è una fonte di energia è un vettore energetico.
 
Non me ne intendo di petrolio...però sicuramente c'è anche un bel magna magna di speculazione alla base degli aumenti (lo hanno detto oggi anche mi sembra quelli della LEga Araba o qualcosa del genere)
 
Solito eterno discorso: con cosa produci l'idrogeno? Puoi dire con il carbone. Ok, è una fonte che presenta più risorse ma se tutti passano a carbone si ripresenta il problema (anzi no, con il carbone come fonte anche per i trasporti moriremmo prima per effetto serra).

La seconda domanda era inerente al fatto che quello che vede l'utente finale è diverso dall'intero ciclo di vita/processo. Tu vedi 1 quantità di idrogeno nell'auto ma se per produrlo devi processare 1 diviso rendimento (minore di 1) quantità di petrolio alla fine consumi più petrolio.

Ogni processo ha un rendimento. Meno processi facciamo meglio è. L'economia dell'idrogeno si presta a considerazioni sulle emissioni in centri abitati etc ma non è una fonte di energia è un vettore energetico.

Bhe le nuovi centrali a carbone sono ad impatto quasi zero (in realtà sono ancora in fase di costruzione, ve ne è una sola in attività): il carbone viene gasssificato: generi energia elettrica con il gas e riscaldi gli appartamenti con l'acqua ad alta pressione utilizzata per far fnzionare i reattori atti alla gassificazione.


Comunque, attenzione, spesso non è l'estrazione il collo di bottiglia, ma la raffinazione!
 
A mio modesto avviso a parte il sole e il vento non esiste altra fonte di energia che non comporti dei problemi.E il motivo è semplice: sono dei beni immateriali! e come tali non sono quotabili nei mercati finanziari. Qualsiasi altro bene è scambiabile ed in quanto tale quotabile ad un prezzo che a grandi linee viene determinato dall'incontro della domanda con l'offerta.

Biocarburanti: oggi costano poco in termini monetari ma comportano l'affamamento del mondo, il disboscamento massiccio del pianeta e il massiccio inquinamento dei terreni che presto si desertificheranno per il loro massiccio uso e sfruttamento. In futuro decolleranno anche i prezzi perchè l'offerta non riuscirà mai e poi mai a soddisfrae la domanda crescente.

Idrogeno: assolutamente il più costoso allo stato attuale! più costoso anche delle centrali nucleari che devono anche sopportare il costo dello smaltimento delle scorie. Costoso soprattutto perchè un suo crescente impiego favorirà l'impennata dei costi delle materie necessarie per produrlo ( vedesi il carbone).


Un paio di proposte:
1) chi ha abbastanza soldi da permettersi un SUV o una barca a motore da 50 o 100 mila euro dovrà pagare la sua condotta antieconomica ed antiambientale. In che modo? IVa al 40% e tassazione specifica molto forte. Deve passare in europa, che è la comunità di stati più virtuosa al mondo, l'idea che chi inquina paga di più. Tagliando via gradualmente negli anni questo tipo di beni ( il loro acquisto sarà scoraggiato favorendo altri beni tipo le barche a vela) si diminuisce anche la domanda di petrolio.
2) la UE finanzia una marea di puttanate. Perchè non si decidono a finanziare una massiccia politica di conversione degli impianti elettrici delle abitazioni civili a solare? anche qui il solito discorso...chi abusa di elettricità, ne paghi le conseguenze! Oltre un certo voltaggio occorre autoprodursi energia altrimenti si stacca il contatore. Al riccone che ha la villa di 500 metri quadrati facciamo impiantare un bell'impianto solare che alimenti il suo eccesso di consumo. Così come a tutti gli edifici pubblici, cioè i maggiori spreconi di energia.
3) fatto questo e solo questo si può cominciare a convertire molti beni da petrolio a energia elettrica. Altrimenti facciamo solo un gran casino.
 
Il prezzo del petrolio sale perche la domanda dell'asia e degli altri paesi emergenti e' moltiplicata a dismisura negli ultimi anni.
Lo stesso vale per buona parte delle materie prime inclusi i metalli e ultimamente anche i cereali.
A questo si aggiunge che in molti paesi asiatici il prezzo della benzina e' sovvenzionato dal governo ( come in malesia ) e questo impedisce che il meccanismo domanda - offerta sia efficiente soprattutto sulla domanda.

L'offerta di petrolio non sale quanto la domanda perche c'e' un cartello che regola l'offerta ( l'OPEC ) che ha tutto l'interesse a tenere alti i prezzi.
In piu' la costruzione di nuovi pozzi e' sempre piu' difficile e costosa perche i giacimenti piu' facili da raggiungere sono gia stati sfruttati.
Poi in Italia incide la scarsa concorrenza fra distributori e le tasse molto alte.
Per fare un paragone oggi in USA la benzina 95 ottani costa 4$ al gallone quindi meno di un euro al litro.

Concludo dicendo che il Financial Times ha sostenuto recentemente che il problema del mondo e' che l'energia costa troppo poco.
Non so se concordare o meno con questa affermazione ma sta di fatto che con l'energia molto cara potremo abbandonare le energie non rinnovabili e iniziare effettivamente un reale risparmio energetico a livello mondiale.
 
non è solo una questione di pura domanda/offerta esiste purtroppo la speculazione ed inoltre anche altri fattori dell'economia globale , che direttamente niente hanno a che fare con il petrolio, ne influenzano il costo.

basta vedere cosa è succeso nel fine settimana scorso...
la banca europea dice che FORSE il costo del denaro aumenterà a luglio dello 0.25% per tentare di arginare l'inflazione... effetto: dollaro che scende rispetto all'euro....e noi ne dovremmo essere contenti il petrolio lo paghiamo in dollari!!!!!
PECCATO che per una forma di speculazione il prezzo del petrolio amumenta per bilanciare il minor valore del dollaro...
RISULTATO? petrolio che sale alle stelle e costi di tutte le merci che saliranno... inflazione che salirà prossimamente... altro che ridurla e son guru della finanza
 
Il grosso del consumo energetico non è dovuto alle automobili, ma alle industrie.
Vogliamo diminuire il consumo di energia ? Bisogna rallentare la crescita
economica. Volete tenere un comportamento ecologico ? Evitate di comperare
quello che non è necessario.
 
Il grosso del consumo energetico non è dovuto alle automobili, ma alle industrie.
Vogliamo diminuire il consumo di energia ? Bisogna rallentare la crescita
economica. Volete tenere un comportamento ecologico ? Evitate di comperare
quello che non è necessario.

Magari usare l'energia in modo piu' efficiente compatibilmente con la crescita dell'economia
 
Magari usare l'energia in modo piu' efficiente compatibilmente con la crescita dell'economia

Sul fatto di usare l'energia in modo più efficente non ci piove.
Ma per quanto noi possiamo essere attenti l'incremento di energia non
dipende in maggior parte da questo, ma dalla richiesta delle industrie.
Quello che voglio dire è che ok allo stare attenti, ok energie alternative, ok
alla casa che non consuma energia, ma tutto questo e niente se la crescita
economica e quindi la richiesta di energia continua con questi ritmi.
 
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