mariodb
Well-known member
....tutto ha inizio durante il raduno di skifosi di giovedì sera a Verona, con E.Frapporti (Emmanuele) si decide di fare qualcosa per domenica (lui sabato era già sullo Stubai in cima da qualche parte...).
detto fatto!
domenica mattina alle 7.30 siamo già a Monte Pana (non c'è anima viva in giro, chissà perchè?!), e alle 7.45 siamo pronti per iniziare! (in realtà è tardi, lo capiamo dopo....)
a me sarebbe piaciuto affrontarlo dall'alto ma non sapendo le condizioni del tratto iniziale della ferrata Shuster e, soprattutto, come si riesce a superare la fascia rocciosa alla base del canale, abbiamo deciso di risalirlo dal basso (percorso classico)
sabato sera/notte ha nevicato sopra i 2.000 m. domenica la giornata è piuttosto calda e il cielo è in parte coperto. Si parte da quota 1.626 del parcheggio del Pana (avremmo voglia di proseguire con l'auto sulla strada forestale ma si sa che qui le guardie forestali sono piuttosto suscettibili..), l'arrivo in cima alla forcella (inizio del canale) è a quota 2.750 (circa).
Emmanuele - monte Pana
lungo la strada forestale, si vede il canale!
si cammina lungo la strada forestale (assolutamente sgombra di neve) e fin quasi da subito si vede il canale, dopo circa 40 min. si prende un sentiero sulla sinistra (sentiero estivo che porta al rif. Vicenza) e ci si porta alla base del canale. Intorno ai 1.800 ci si mette le ciaspole (Emmanuele) e le pelli (io)
inzia la neve!
si ha modo di studiare bene come sorpassare il salto di roccia, non è possibile fare il traverso descritto dal Tremolada (troppa poca neve), decidiamo di scalare le roccette (abbastanza agevolemonte) e vediamo che sopra c'è anche la possibilità di fare una calata (buono per la discesa!)
fascia rocciosa alla base del canale
prima di raggiungere la fascia rocciosa
E. sbuca dopo la breve arrampicatina (alla sua sinistra la calata)
proseguiamo con ramponi, la neve è troppo molle e si sprofonda, si fa una gran fatica.... sembre che di notte non abbia proprio gelato. Comunque il canale, sopra e sotto, ha già scaricato parecchio, ma di neve c'è n'è proprio tanta.
Andiamo subito verso il lato sinistro a verificare se c'è anche lì la possibilità di calata (quel lato è più sicuro da raggiungere in discesa con gli sci, soprattutto con questa neve molle), la calata è quella descritta nel Gallo, ma non la troviamo.....
quindi proseguiamo la salita nel canale vero e proprio, si sprofonda abbastanza ed è una gran fatica, ci alterniamo spesso ad aprire la traccia, non ci sono altre tracce prima di noi.
si sale
si prosegue con fatica.... ormai sono le 11.00 passate e inizia a scendere qualche grumo di neve dal canale e dalle pareti, proseguiamo ancora un pò, poi decidiamo che è meglio scendere (è uscito anche il sole) siamo a quota 2.586, mancano meno di 200 m. alla forcella ma la prudenza ci consiglia di rinunciare a risalire fino in cima (...e poi sono anche stanco...)
...che fatica!
tempo di fermarci e iniziare a prepararci per la discesa che un proiettile dall'alto (sasso) ci conferma che è ora di tornare indietro.
pronti per la discesa! Emmanuele
....e via!!!!
qui il canale è stretto (ma non strettissimo, siamo poco oltre i 40°), la neve è morbida e tiene e quindi riusciamo anche a goderci per bene la discesa (nonostante qualche altro proiettile ci intima di sbrigarci!)
poi si apre di più e la pendenza diminuisce, curve divertenti
arrivati poco sopra al salto di roccia scendiamo fino alla calata coi ramponi (la neve e troppo molle, c'è il rischio che con gli sci si tiri giù tutto e si faccia il salto...), la calata è attrezzata con due chiodi, cordino e (udite udite!) un moschettone con ghiera. (si potrebbe in ogni caso scendere anche senza calata, però ne approfittiamo)
si scende verso la calata
qui si vedono le nostre tracce in salita/discesa
ultime curve nel vallone finale e por raggiunto il sentiero, se magna e foto ricordo!
Emmanuele e io
con questa mi sa che chiudo la stagione.....
detto fatto!
domenica mattina alle 7.30 siamo già a Monte Pana (non c'è anima viva in giro, chissà perchè?!), e alle 7.45 siamo pronti per iniziare! (in realtà è tardi, lo capiamo dopo....)
a me sarebbe piaciuto affrontarlo dall'alto ma non sapendo le condizioni del tratto iniziale della ferrata Shuster e, soprattutto, come si riesce a superare la fascia rocciosa alla base del canale, abbiamo deciso di risalirlo dal basso (percorso classico)
sabato sera/notte ha nevicato sopra i 2.000 m. domenica la giornata è piuttosto calda e il cielo è in parte coperto. Si parte da quota 1.626 del parcheggio del Pana (avremmo voglia di proseguire con l'auto sulla strada forestale ma si sa che qui le guardie forestali sono piuttosto suscettibili..), l'arrivo in cima alla forcella (inizio del canale) è a quota 2.750 (circa).
Emmanuele - monte Pana

lungo la strada forestale, si vede il canale!

si cammina lungo la strada forestale (assolutamente sgombra di neve) e fin quasi da subito si vede il canale, dopo circa 40 min. si prende un sentiero sulla sinistra (sentiero estivo che porta al rif. Vicenza) e ci si porta alla base del canale. Intorno ai 1.800 ci si mette le ciaspole (Emmanuele) e le pelli (io)
inzia la neve!

si ha modo di studiare bene come sorpassare il salto di roccia, non è possibile fare il traverso descritto dal Tremolada (troppa poca neve), decidiamo di scalare le roccette (abbastanza agevolemonte) e vediamo che sopra c'è anche la possibilità di fare una calata (buono per la discesa!)
fascia rocciosa alla base del canale

prima di raggiungere la fascia rocciosa

E. sbuca dopo la breve arrampicatina (alla sua sinistra la calata)

proseguiamo con ramponi, la neve è troppo molle e si sprofonda, si fa una gran fatica.... sembre che di notte non abbia proprio gelato. Comunque il canale, sopra e sotto, ha già scaricato parecchio, ma di neve c'è n'è proprio tanta.
Andiamo subito verso il lato sinistro a verificare se c'è anche lì la possibilità di calata (quel lato è più sicuro da raggiungere in discesa con gli sci, soprattutto con questa neve molle), la calata è quella descritta nel Gallo, ma non la troviamo.....
quindi proseguiamo la salita nel canale vero e proprio, si sprofonda abbastanza ed è una gran fatica, ci alterniamo spesso ad aprire la traccia, non ci sono altre tracce prima di noi.
si sale


si prosegue con fatica.... ormai sono le 11.00 passate e inizia a scendere qualche grumo di neve dal canale e dalle pareti, proseguiamo ancora un pò, poi decidiamo che è meglio scendere (è uscito anche il sole) siamo a quota 2.586, mancano meno di 200 m. alla forcella ma la prudenza ci consiglia di rinunciare a risalire fino in cima (...e poi sono anche stanco...)
...che fatica!

tempo di fermarci e iniziare a prepararci per la discesa che un proiettile dall'alto (sasso) ci conferma che è ora di tornare indietro.
pronti per la discesa! Emmanuele

....e via!!!!


qui il canale è stretto (ma non strettissimo, siamo poco oltre i 40°), la neve è morbida e tiene e quindi riusciamo anche a goderci per bene la discesa (nonostante qualche altro proiettile ci intima di sbrigarci!)
poi si apre di più e la pendenza diminuisce, curve divertenti



arrivati poco sopra al salto di roccia scendiamo fino alla calata coi ramponi (la neve e troppo molle, c'è il rischio che con gli sci si tiri giù tutto e si faccia il salto...), la calata è attrezzata con due chiodi, cordino e (udite udite!) un moschettone con ghiera. (si potrebbe in ogni caso scendere anche senza calata, però ne approfittiamo)
si scende verso la calata


qui si vedono le nostre tracce in salita/discesa

ultime curve nel vallone finale e por raggiunto il sentiero, se magna e foto ricordo!

Emmanuele e io

con questa mi sa che chiudo la stagione.....
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